1) SICURAMENTE SI' con l'attuale informazione. Firmato: G.
RIVOLUZIONE COPERNICLA RIVOLUZIONE COPERNICANA NEL PIATTO. Anche l'alimentazione onnivora sotto accusa, quale ultimo corollario della visione antropocentrica dell'Universo. Se l'uomo può fare a meno della carne, come già dimostrato dalla Scienza, non è ammissibile che gli sia ancora concessa la possibilità di uccidere solo per un sapore in bocca.. CREDI DAVVERO CHE X UNA BISTECCA NE VALGA LA PENA? guarda l'immagine del blog |
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Post n°172 pubblicato il 08 Marzo 2010 da Rivoluzione_Copernic
Perchè quando si parla di impatto ambientale si citano solo i bovini? Ma vediamo meglio la questione sotto tre punti di vista: etico, ecologico e salutista: Sotto il primo aspetto, per fare 300 chili di carne di pollo occorre sacrificare un numero enorme di animali, mentre per fare 300 chili di carne bovina occorre sacrificare un solo esemplare ed a questo punto è possibile procedere ad un adeguato stordimento dell'animale (cosa che non è possibile se si parla di ammazzare più di 2000 esemplari in una sola mattinata). Passando al secondo punto di vista, i polli, singolarmente presi, defecano sì meno di un bovino, ma è tutto proporzionato alla quantità di carne che producono! Ma c'è di più (e qui mi riallaccio in parte anche al discorso salutista: da una recente ricerca condotta in GB, 1 pollo su 5 e 1 uovo su 10 contengono tracce di farmaci così elevate da costituire un serio rischio per tumori e cancro). I polli, infatti, sono notoriamente ben più cagionevoli di salute rispetto a maiali e bovini: pertanto, si somministra loro una quantità estremamente maggiore di farmaci e da qui l'altissimo rischio costituito dalle loro carni non solo per il cancro, come si diceva, ma altresì per quel pericolosissimo fenomeno che va sotto il nome di ANTIBIOTICO-RESISTENZA al farmaco che ha provocato la malattia. E questa massiccia presenza di farmaci oltre ad essere estremamente dannosa per la salute lo è anche per l'ambiente. Da qui l'assunto che la carne di pollo è estremamente più inquinante della carne di bovino. Persino durante la trasmissione REPORT, si è sottolineato che l'inquinamento delle falde acquifere ed in particolare dell'Adriatico è riconducibile alle industrie alimentari di pollame e la maglia nera va attribuita, sotto questo punto di vistaa, alla cittadina di Ponso, la quale vanta il maggior numero di allevamenti di pollame in Italia. Sicché... Ringraziando per aver avuto a disposizione questo spazio, saluto cordialmente la redazione. Simona |
Post n°171 pubblicato il 17 Luglio 2009 da simoveganblu
La tabella INCRIMINATA parla di un indice di conversione (...da notare: il volantino si intitola VACCHE GRASSE BAMBINI MAGRI E FORESTE DISBOSCATE.., quindi l'impronta è quella ECOLOGISTA-SOCIALE, non certo etica a favore degli animali...) e questo indice di conversione FALSAMENTE riporta la carne di pollo come la più ecologica e la più solidale con il terzo mondo!!! (FALSO: tant'è che il pollo che ho salvato, Caterina, dopo 2 anni di abbuffate pesa appena 2 chili scarsi!!! A questo punto è più ecologico un vitello che già appena nato pesa molto di più...) Ma diamine, sono il TOFU e il SEITAN da incentivare, non la carne di pollo!!! La Berati pare abbia davvero parenti tra i pollaroli.. (NOTA BENE: Caterina, il pollo che ho adottato, dopo 2 anni pesa appena 2 chili scarsi!!! A questo punto è più ecologico un vitello che già appena nato pesa molto di più...) |
Post n°170 pubblicato il 17 Luglio 2009 da simoveganblu
Caterina è con me da 2 anni e pesa solo 2 chili e ogni giorno mangia quanto segue: ECCO LA VERSIONE DI DAVIDE del motivo per cui Caterina, dopo tutto quello che mangia (circa 2 chili e mezzo di cibo al giorno), dopo 2 anni pesa solo 2 chili !!! Caterina dopo 2 anni non pesa 8 tonnellate perchè nella sua vita ha fatto 7 tonnellate e 998,7 chili di cacca!!! Ahah, che ridere... davide QUINDI, SECONDO LA VS. INTELLIGENZA, NON CONVERREBBE NON FAR NASCERE PIU' PULCINI NEGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI E TENERCI PER NOI QUELLE 750 CIOTOLE DI COUS-COUS, 700 CIOTOLE DI RISO, 700 BANANE, QUEL MIGLIAIO DI ARACHIDI, QUELLE 700 SCATOLE DI PISELLI, ETC. ETC., avendo anche in giro MENO CACCHE? PENSATECI PRIMA DI COMPRARE ANCORA POLLO.... PENSATE A QUANTE CACCHE POTRESTE EVITARE SE SMETTETE DI INCENTIVARE ANCORA L'ALLEVAMENTO INTENSIVO DEI POLLI? |
Post n°169 pubblicato il 22 Giugno 2009 da simoveganblu
Riporto da ladodicesimastrega QUI Gli ospedali inglesi incoraggiati a servire un pasto vegetariano almeno una volta a settimana da vegan3000 A partire da questa triplice constatazione, gli ospedali britannici sono stati invitati dal Servizio Sanitario Nazionale (NHS - National Health Service) a ridurre rapidamente la quota dei prodotti di origine animale (carne, prodotti caseari, uova...) nel piatto dei pazienti inglesi. In futuro l'NHS, principale acquirente del paese per quanto concerne l'alimentazione, si augura di ridurre i propri costi attraverso lo sviluppo sostenibile. Meno carne o prodotti animali importati e priorità ai vegetali di origine locale: per questo ente sarebbe un primo passo di incoraggiamento per ridurre l'impronta di CO2 del paese. Con simili presupposti, gli ospedali britannici, che servono 129 milioni di pasti all'anno, sono invitati a dare l'esempio adottando rapidamente questo nuovo sistema. E' auspicabile che gli ospedali servano sin da subito un pasto esclusivamente vegetale almeno una volta a settimana. Gli esperti consultati ne hanno tra l'altro sottolineato l'impatto benefico sulla salute. Queste misure non sembrano porre problemi agli inglesi e sono stati approvati a larga maggioranza da numerose associazioni ecologiste. Ricordiamo che un rapporto recente dell'ONU ha stabilito che un terzo delle terre coltivabili del pianeta è consacrato alla produzione di foraggi per l'allevamento degli animali e che questo settore è direttamente legato ai cambiamenti climatici. |
Post n°160 pubblicato il 13 Febbraio 2009 da simoveganblu
I tedeschi dovranno rinunciare agli amati wurstel e schnitzel?
Questo invito a cambiare abitudini alimentari non deriva dal fatto che all’Uba siano diventati tutti vegetariani, ma per il semplice motivo che l’allevamento è responsabile in Germania del 15% delle emissioni di gas serra ed è il settore del comparto agricolo che richiede più energia. I tedeschi poi sono i più grandi consumatori di carne a livello europeo. Nella loro dieta il 39% delle calorie proviene proprio dalla carne. All’altro estremo della classifica ci siamo noi italiani con il 25% delle calorie. «Dobbiamo ripensare la nostra dieta» dichiara Andreas Troge, presidente Uba «e sarebbe auspicabile che i tedeschi adottassero le abitudini alimentari mediterranee. Non penso che gli italiani siano meno felici perchè consumano poca carne». Ovviamente l’uscita di Troge si è attirate le “simpatie” del settore: «Le dichiarazioni dell’Uba stanno screditando tutto il comparto dell’allevamento tedesco. Un atteggiamento populista e da boicottaggio. Lasciamo decidere al consumatore cosa vuole mangiare» dichiara Edmund Geisen, consulente agricoltura per il partito Liberale. Un plauso invece arriva dall’associazione vegetariana VeBu: «É giusto che organi istituzionali finalmente si rendano conto che il nostro consumo di carne è insostenibile. Non è normale mangiarla tutti i giorni, sia per l’ambiente, sia per la salute». Comunque al di là delle raccomandazioni Uba, qualcosa sta già cambiando nella dieta dei tedeschi. Infatti il consumo di carne annuale pro capite è passato dai 64Kg del 1991 ai 58.7Kg di oggi, mentre i vegetariani sono ormai il 10% della popolazione, nel 1983 erano appena lo 0.4%. Luca Bernardini Fonte : |
La vera causa delle malattie di Matt Traverso All’inizio dell’800 Isaac Jennings, Dottore in Medicina, iniziò una rivoluzione silenziosa nel campo della sanità quando si accorse che semplicemente cambiando il proprio stile di vita si potevano così ottenere risultati eccellenti...
Il Dr. Jennings, dopo aver esercitato come medico tradizionale per 20 anni senza ottenere alcun risultato significativo, un giorno d’estate del 1815 durante un’epidemia si ritrovò senza medicinali, e non poté quindi prescrivere alcun trattamento ai pazienti che si erano a lui con ogni genere di sintomo. E cosa accadde? Così dopo aver praticato per lungo tempo la medicina 'ufficiale’, egli decise di abbandonare pillole, impiastri e polveri per esplorare un nuovo campo: vent’anni di esperienza lo avevano infatti portato a fidarsi sempre meno dei sistemi curativi farmacologici e sempre più invece dei mezzi e dei poteri della vita. Iniziò così a trattare i suoi pazienti dando loro soltanto pillole di pane e acqua colorata. Incoraggiato dai primi successi egli prese a curare nello stesso modo patologie sempre più gravi e complesse. I risultati furono eccellenti: i suoi pazienti guarirono in tempo record rispetto ai pazienti che invece prendevano medicinali. Infine, dopo quindici anni di successi senza farmaci, gettò la maschera: i suoi amici medici rimasero sorpresi, alcuni suoi pazienti lo denunciarono come impostore per essere stati ingannati ma la maggioranza di essi - benché confusa dal trucco (farmaco placebo) usato per guarirli - lo incoraggiò a continuare, dicendogli: "Se lei può curare senza medicine allora è il nostro medico". Il Dr. Jennings continuò dunque il suo lavoro, affermando che il sistema basato sui farmaci era sbagliato perché questi ultimi - invece di curare la gente - in realtà ostacolavano la guarigione o cambiavano la malattia originaria in malattia da farmaci (malattia iatrogena). Elaborò quindi un modello terapeutico in cui la malattia è un’unità e le manifestazioni della stessa (sotto forma di febbri, eruzioni cutanee, tosse, diarrea, ecc...) non sono altro che sforzi della natura per liberarsi dalla tossiemia. L’Università Yale gli conferì una laurea ad honorem come riconoscimento del grande successo che ottenne sostituendo le pillole con i placebo. La malattia (intesa come corredo sintomatologico) è invece il tentativo del corpo di ritrovare la salute, una scelta vitale e fisiologica finalizzata alla guarigione. “Non c’è alcuna forza curante al di fuori del corpo.” Ricorda, non potrai mai far star bene il tuo corpo se lo avveleni. “Venticinque anni in cui ho prescritto farmaci e 33 anni in cui non ne ho prescritti mi hanno fatto arrivare alla conclusione che i farmaci sono inutili e nella maggior parte dei casi dannosi, e questo è per tutti coloro che vogliono conoscere la verità.” Ecco come ci si ammala: in sintesi, quando le nostre abitudini di vita permettono all’organismo di raggiungere un crescente stato di intossicazione, l’energia vitale si abbassa in modo inversamente proporzionale e gli organi di eliminazione smettono di funzionare normalmente; aumentando ulteriormente l’accumulo di scarti nel corpo. Ed è proprio quando questi accumuli oltrepassano il punto di tolleranza che l’organismo va in crisi. Per compensare questa eccedenza di sostanze tossiche il corpo reagisce, provocando quella che viene definita malattia. Il corpo umano è una creazione meravigliosa, che brucia costantemente carburante, elimina gli scarti della combustione e ricostruisce continuamente i tessuti sostituendo le cellule morte con delle nuove. Di fatto ogni sette anni ogni cellula nel corpo viene sostituita, il che significa che, dopo un periodo di sette anni, diverse centinaia di chili di cellule morte devono essere eliminate. Di per sé questo sarebbe un enorme dispendio di energie per il corpo. In più, a causa della mancanza di riposo o di acqua, o solo cercando di digerire l’ “impossibile” (le classiche “porcherie”), per non parlare degli effetti nocivi di una semplice abbuffata, creiamo un’enorme quantità di prodotti di scarto che il corpo gestisce con fatica. Quando il corpo viene sovraccaricato sono di più le tossine che entrano che quelle che vengono eliminate. L’accumulo delle tossine, che si verifica quando il corpo non riesce più ad eliminarle correttamente, ne compromette l’integrità, perché al corpo manca l’energia necessaria per eliminare le sostanze tossiche. Ricordiamolo: per eliminare le tossine serve energia. La malattia è causata da una “carenza di forza” (ovvero mancanza di energia). Tuttavia il corpo deve proteggere i suoi organi vitali ad ogni costo (il cervello e il cuore), quindi uno dei primi processi ad essere interrotto è quello di eliminazione delle tossine, che - purtroppo - iniziano così ad accumularsi (“tossiemia”). Quando il corpo è saturo apre una valvola di sicurezza per rilasciare le tossine, attraverso uno qualsiasi dei 4 canali di eliminazione: la pelle, i polmoni e il tratto respiratorio, l’intestino e il colon, le vie urinarie. Questa valvola di sicurezza è ciò che comunemente definiamo malattia (il tentativo del corpo di espellere le tossine). In effetti tutte le malattie sono “crisi di guarigione”, cioè un tentativo da parte del corpo di liberarsi dalle tossine in eccesso. La malattia è la manifestazione del tentativo di auto-guarigione del corpo, è l’azione che compie per eliminare i veleni. Usiamo un po’ di buon senso ora. Se prendessimo un veleno e lo mettessimo in circolazione nel sangue, il corpo risponderebbe cercando di buttarlo il più velocemente possibile per salvaguardare l’integrità del sistema, attraverso uno dei canali di eliminazione disponibili, provocando quindi tosse, vomito, febbre, acne, sudore, diarrea, ecc. Il corpo userà ogni briciola di energia che ha a disposizione per espellere il veleno dal sistema. Potremo quindi avvertire mal di testa, un’abbassamento di energia, dolori articolari, insonnia, affaticamento, problemi ai reni, convulsioni, eruttazione, irritazioni, ecc. Conosciamo una qualsiasi malattia che non presenti questi sintomi? “Secondo me la malattia, per quanto dannosi gli agenti che la causano, non è altro che un energico tentativo della natura di eliminare le sostanze patogene e guarire il paziente.” Ma, invece di lasciare che il corpo elimini le sue tossine, interrompiamo questo processo con i farmaci, immettendo in questo modo altre tossine nel sistema per cui, anziché assecondare il processo di pulizia, lo chiamiamo “Malattia” e cerchiamo di interromperlo il prima possibile! Eliminando i sintomi, interferiamo con la naturale capacità di autoguarigione del corpo. Il corpo quindi non solo sta lottando contro un carico sempre maggiore di tossine “normali”, ma si ritrova ora a dover affrontarne altre: i medicinali che il tuo farmacista ha nel suo arsenale di armamenti anti-sintomi. Quindi… ciò che noi chiamiamo “malattia” è in realtà “la cura”! Siamo stati tutti così condizionati a pensare secondo i canoni del sistema dominante della medicina allopatica, che è molto difficile accettare l’idea che i sintomi delle malattie siano effettivamente il tentativo di autoguarigione del corpo. La malattia, anche se può avere un effetto più o meno guastante, resta sempre e comunque uno sforzo del corpo per liberarsi della tossiemia, poiché se così non fosse morirebbe. Quindi, secondo quest’ottica, si può dire paradossalmente che la malattia in effetti arriva per guarire. L’unica vera malattia è invero la tossicosi. In conclusione: il corpo umano ha dentro di sé il potere di guarirsi (senza farmaci). la base da cui si sviluppa ogni malattia è un accumulo di tossine che il corpo non è riuscito ad espellere attraverso i suoi 4 canali di eliminazione. la ragione per cui il corpo non riesce a disintossicarsi correttamente è la carenza di energia causata dallo stress, da uno stile di vita non sano e/o maltrattamento del corpo (in particolare attraverso scelte sbagliate in fatto di cibo, iperalimentazione, assunzione di tossine farmaci compresi, ecc.). quello che noi chiamiamo malattia è in realtà lo sforzo che il corpo fa per liberarsi dalle tossine, ossia il suo tentativo di guarirsi (le reazioni più comuni sono, tra le altre, febbre, mal di testa, eruzioni, muco, tosse, vomito e infiammazione). l’assunzione di farmaci va ad aggiungersi alle cause della malattia e ne aggrava la situazione, poiché per il corpo umano sono dei veleni (acidi), e quindi nocivi. La causa principale delle molte cosiddette “malattie” dell’uomo è da ricercarsi in quelle attività che prosciugano la forza vitale del nostro corpo, le abitudini quindi che tolgono energia al nostro corpo. Di conseguenza la soluzione definitiva alle nostre malattie è una correzione delle abitudini di vita. Non esistono “pillole magiche” (farmaci) per raggiungere una buona salute. Uno stato di salute ottimale deriva dal rispettare alcune semplici leggi naturali; ossia fare le giuste scelte quotidianamente. Tratto da: www.bioguida.com |
Post n°158 pubblicato il 11 Febbraio 2009 da simoveganblu
La carne serve all’uomo? Mangia la carne che diventerai forte come un toro. Contiene ferro e proteine... Peccato che il toro è erbivoro. La struttura anatomica dell' uomo, le malattie causate dal consumo di carne e i vantaggi di una dieta vegetariana Struttura anatomica umana e animale Prestando attenzione alla composizione dell’organismo umano la risposta è: no . Il motivo è semplice: l’uomo è un essere molto simile alla scimmia e abbastanza simile ad un animale frugivoro fruttariano; le unghie, i denti, la composizione salivare non lo assimilano certo ad un carnivoro. Intestino e assorbimento delle tossine putrefattive della carne Ma il dato più interessante è senza dubbio la lunghezza dell’intestino di gran lunga superiore a quello di un animale carnivoro. Durante le varie fasi di digestione le proteine della carne, nelle condizioni di temperatura del tratto digestivo, sono soggette a processi putrefattivi con sviluppo di sostanze tossiche che è bene non siano assorbite, ed è per questo motivo che i carnivori hanno un intestino breve, che permette di ridurre il tempo di permanenza all’interno del corpo ed il conseguente rischio d’assorbimento delle tossine. Gli animali erbivori, dovendo provvedere al laborioso processo di demolizione della lunga catena della cellulosa fino al glucosio, devono avere un intestino molto lungo che permette un maggiore tempo di permanenza all’interno del corpo. Gli animali onnivori hanno un intestino di lunghezza intermedia, tale da permettere l’assorbimento di tossine di putrefazione della carne, da qui la ragione fondamentale della dannosità per loro della carne. La lunghezza del nostro intestino non permette una veloce espulsione di tutte le sostanze tossiche presenti. L’aldeide malonica per esempio, si moltiplica durante la cottura e sedimenta nel tubo digerente, insieme ad altri prodotti della decomposizione della carne, fino a dare origine a pericolosi composti possibili cancerogeni. Altro fattore importante è l’apporto di sostanze tossiche che derivano dalla morte dell’animale: l’irrigidimento fisiologico porta acido lattico a cui si aggiungono le tossine “da paura” sviluppate dall’animale al momento dell’uccisione o dai tranquillanti che gli hanno iniettato per renderlo meno nervoso. Questi ultimi si sommano alle tracce di farmaci o sostanze assunti nell’arco della vita dall’animale che sono: ormoni, antibiotici, erbicidi, diserbanti o pesticidi, induttori di crescita, inibitori della tiroide, tranquillanti. Le malattie causate dal consumo di carne documentate Esiste una ben documentata correlazione tra il consumo di carne e le malattie del cuore. Negli USA, il paese con consuma più carne al Mondo, una persona su due muore di malattie del cuore o di relativi disturbi cardiovascolari. La malattia più diffusa nelle società ricche dopo le malattie cardiovascolari è il cancro; in Italia genera il 25% delle morti, la metà causata da tumore della mammella, del colon, della prostata e del polmone. L’ 80% delle forme tumorali sono dovute a fattori noti e identificabili e quindi potenzialmente prevenibili. Per quelli più diffusi è stato accertato un forte legame con il tipo di alimentazione povera di fibre e ricca di alimenti animali. Queste malattie sono praticamente inesistenti nelle società dove il consumo di carne è basso. I vantaggi di non mangiare carne La dieta vegetariana può prevenire dal novanta al novantasette per cento le malattie del cuore. L’ arteriosclerosi ha un ‘incidenza bassissima nel mondo dei vegetariani. “ Le proteine contenute nelle noci, nei legumi e perfino nei prodotti del latte sono considerate relativamente pure comparate alla carne di manzo, che contiene il 66% di acqua impura” Enciclopedia britannica. Queste impurità non solo colpiscono il cuore, ma l’organismo intero. Le nitrosammine + additivi per la conservazione della carne à Cancro Le nitrosammine, di cui abbiamo già parlato, a contatto con additivi chimici aggiunti alla carne per la sua conservazione, creano potentissimi complessi cancerogeni . L’ente americano Food And Drug Administration ha definito le nitrosammine “.. uno dei gruppi più potenti di sostanze cancerogene mai scoperto”! La durata della vita consumando carne e vegetali E’ stato ormai dimostrato che la carne è poco adatta al consumo umano. Gli esquimesi, ad esempio, che vivono di carne e pesce, muoiono presto; la durata della loro vita non supera i trent’anni. Non a caso, la popolazione più longeva della Terra , gli Hunza possono definirsi tutto tranne che carnivori! Conseguenze sull’ambiente del consumo di carne. Non bisogna sottovalutare un dato importante: Il continuo e crescente bisogno di foraggio non solo riduce la terra coltivabile per l’uomo ma incentiva anche le monocolture con le ben note conseguenze sull’ ecosistema. L’uso massiccio di fertilizzanti e pesticidi, sta progressivamente avvelenando le falde acquifere e rende sterili vastissimi territori. I copiosi liquami emessi dalle stalle industriali e da molti stabilimenti di produzione alterano pericolosamente fiumi, laghi, mari e terreni. Inutile ricordare che queste stesse sostanze in ultimo finiscono per inquinare anche noi! Gli escrementi degli allevamenti zootecnici concorrono alla formazione delle piogge acide. Lo stesso cambiamento climatico è da attribuire in larga parte al metano liberato in atmosfera dagli escrementi degli animali da allevamento. Gli interessi economici Gli enormi interessi economici hanno spinto la popolazione a credere che la dieta sana è quella a base di carne, La carne è diventato un simbolo di benessere anche per i paesi emergenti. E le persone che muoiono di fame aumentano sempre più proprio per questo motivo. I loro terreni vengono sfruttati senza regole per la produzione di foraggio. Tutto questo per ingerire un prodotto ricco di grassi, sale e basso in fibre e minerali; legato al cancro all’intestino, al seno ed alle malattie cardiache. Questi sono dati accertati pure dalla medicina ufficiale. Dunque la carne fa male: Cosa fare allora? Una vita senza carne è auspicabile? In effetti lo è, ripensando a come ci nutrivamo un tempo e prima dell’avvento di questo gran consumismo. Alcune correnti di pensiero affermano che rinunciare a ogni prodotto animale, può essere molto pericoloso per la salute. Perché gli alimenti ammessi sono insufficienti e non forniscono le giuste quantità di proteine e perciò di energia. In realtà non è l’alimentazione vegetariana in sé a essere pericolosa o fonte di carenze, come si sono affrettati a dichiarare troppi nutrizionisti, spinti da chissà quale lobby. Le diete vegetariane o vegane completamente bilanciate sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale e comportano benefici per la salute e il trattamento di alcune patologie. Le diete vegetariane nell’infanzia e nell’adolescenza possono essere d’ausilio nello stabilire sani schemi alimentari validi poi per tutta la durata della vita. La cane e i bambini Su cosa si basa, invece, il convincimento di alcuni medici nostrani , in base al quale “la carne è necessaria” per l’infanzia? Sicuramente non su riferimenti bibliografici scientifici… Alcuni medici addirittura, di fronte ai vegetariani, compiono pressioni psicologiche con lo spauracchio di terribili problemi legati alla crescita se non si torna ad un regime alimentare onnivoro. Le possibili carenze di un vegetariano sono soprattutto legate alle proteine. Per evitarle, basta introdurre nella propria alimentazione latticini e uova con le dovute cautele, cereali e legumi, apportatori oltre che di proteine, anche di fibre. La carne ed il resto del Mondo Nei summit mondiali si parla molto di come incrementare la produzione alimentare. Le associazioni non governative parlano della necessità di estendere gli aiuti alimentari. Gli stati del Sud del mondo parlano di accordi più equi per il commercio globale e di come assicurare prezzi più alti per le proprie merci e i propri prodotti. Ma il tema assente dal panorama dei dibattiti sono le abitudini alimentari dei consumatori nei paesi ricchi che preferiscono mangiare prodotti animali pieni di grassi e altri cibi al top della catena alimentare globale, mentre i fratelli del Terzo Mondo muoiono di fame perché i loro terreni sono utilizzati per coltivare cereali destinati agli animali. Da tempo ormai si aspetta una discussione globale su come meglio promuovere una dieta vegetariana diversificata, ad alto contenuto di proteine e adatta all’intera umanità. Purtroppo ancora oggi non è stata trovata ( o voluta ) alcuna soluzione. Maria Teresa Ficchì |
Post n°157 pubblicato il 03 Febbraio 2009 da simoveganblu
RIPRENDERE POST SULLA VIVISEZIONE SUGLI AEREI...
AMBIENTALISTI UNITEVI !!! (nel senso: Si potrebbe usare questa cosa del test delle turbine come mezzo x far fronte anche all’emergenza ambientale dei rifiuti - DIAMO LORO IL CONTENUTO DEI BIDONI GIALLI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA, AD ES. , OPPURE L'IMMONNEZZA DI NAPOLI PER TESTARE LA RESISTENZA DELLE TURBINE!!!, anziché uccidere apposta... e prima dar da mangiare agli animali che hai predestinto x questa cosa, sottraendo il cibo ai bambini che hanno fame!!! ) |
Onu: "Mangiare meno carne L'impatto di quella che appare come una modesta rinuncia sarebbe notevole, più di quello che i non addetti ai lavori possono pensare: l'allevamento di bestiame, infatti, è responsabile del 18% delle emissioni complessive di gas serra, molto più del settore trasporti cui è attribuito il 13%. E, se per molte persone rinunciare all'auto può diventare molto problematico, scegliere insalata, frutta e verdura almeno una volta ogni sette giorni è decisamente più fattibile. E anche più conveniente per l'ambiente. I numeri parlano chiaro: la produzione di un chilogrammo di carne causa emissioni equivalenti a 36,4 kg di anidride carbonica. L'allevamento e il trasporto di animali inoltre richiede, per ogni chilo di carne, la stessa energia necessaria per mantenere accesa una lampadina da 100 watt per quasi tre settimane. E il bestiame è una fonte diretta di metano, 23 volte piu dannoso dell'anidride carbonica, prodotto naturalmente dai processi digestivi degli animali da allevamento. Pachauri, che aveva già lanciato l'allarme all'inizio dell'anno a Parigi, ne parlerà domani a Londra nel corsodella annual lecture della 'Compassion in World Farming', un'associazione animalista britannica che ha chiesto al governo di impegnarsi per ridurre il consumo di carne del 60 per cento entro il 2020. Se l'industria della carne denuncia di essere ingiustamente nel mirino, la causa promossa dall'Onu ha già testimonial famosi, come sir Paul McCartney e il Italia l'ex ministro della Sanità Umberto Veronesi. E acquista una urgenza particolare, alla luce delle stime della Fao: secondo l'agenzia Onu per il cibo e l'agricoltura, il consumo di carne è destinato a raddoppiare nel 2050. (7 settembre 2008) |
Post n°154 pubblicato il 27 Gennaio 2009 da simoveganblu
Clay D'Altroy ha inviato un messaggio ai membri di Save the Planet: Go Veg. Under NHS (National Health Service)’s new plan, meat may be removed from hospital menus in order to cut carbon emissions. However, whether or not this will be implemented, it depends on public’s support. Please take a minute to write comments and post on the news link above and also email letters to: |
Lettera ad un amico giornalista che mi scrive a seguito del mio articolo: "CARNE? UN ORRORE COME LA SCHIAVITU'". Nel testo -riportato integralmente a fine pagina- commenta: "Ognuno è ciò che mangia ed è libero di divorare quello che vuole, ma personalmente non mi sento un assassino." Fabio, Tu confondi poi una antica necessità nutrizionale, con l'attuale gola; il sacrificio dell'aia contadina con lo sterminio programmato di oggi...e questo tipo di alimentazione si basa esclusivamente su allevamenti intensivi, dove la dignità di vita degli animali è inesistente e non può essere altrimenti. Non è possibile, come dici tu, sostenere "che ogni animale ha il diritto di vivere dignitosamente" e avere la bistecca nel piatto. Da qui si evince la tua non conoscenza del problema...o la superficialità nell'affrontare questo tema. Ti ripeto documentati prima di lanciarti in queste frasi un po' qualunquiste. Tu sai che le persone possono vivere senza prodotti alimentari di derivazione animale, ma per il piacere della gola, derivante da una sbagliata educazione alimentare, solo per il piacere, acconsentono un disastro etico (perché tali gli allevamenti intensivi e i mattatoi sono), ambientale (disastro idrico, inquinamento falde, gas serra), sociale (fame nel mondo), economico, salutistico. Non so se ti basta. Ti ripeto fai uno sforzo di ricerca e vedrai! Non voglio né convincerti, né che tu mi creda, sarei solo felice che tu ti documentassi. Poi farai quel che credi. Sui pacchetti delle sigarette è ben chiaro cosa comporta il fumo!! Eppure!! Appunto, come tu dici, ognuno è ciò che mangia!! E in questo dimostra la sua sensibilità verso le cose del mondo! Uccidere non per difesa, per necessità di sopravvivenza, ma per piacere è contro natura, contro la vita stessa!! Ti sei mai chiesto come uomini di grande levatura etica, politica, artistica, letteraria, scientifica (Platone, Pitagora, Ippocrate, Kant, Voltaire, Tolstoj, Gandhi, Leonardo, Einstein, Rousseau, Emile Zola, Coetzee -Premio Nobel 2003-, Terzani, Rifkin, Veronesi, Marchesini, McCartney, ecc) abbiano optato verso questa forma di vita e di consumi? Un breve videoracconto per immagini. http://www.luigiboschi.it/?q=node/4036 Sì è vero siamo tutti liberi di mangiare quello che vogliamo nel limite della libertà e del rispetto della vita dell'altro, anche delle forme più deboli. La carne per tutti è stata una demagogica, populistica stronzata!! Avrebbero fatto meglio a dare il cibo giusto e educarli all'alimentazione anziché affogarli nell'ignoranza dei consumi!!...e alimentare il mercato del farmaco!! Tu sai quanto costa il danno prodotto da questa alimentazione in termini di bilancio sanitario? Tu sai che il 50-60% degli ospedalizzati deriva da una sbagliata alimentazione? Ti rendi conto che uno dei fattori principali del benessere di questo mondo è determinato dalla consapevolezza alimentare e la stragrande maggioranza delle persone vive nell'ignoranza più totale? Una popolazione resa dipendente, con i bambini più obesi d'Europa!!...portati nelle edulcorate fattorie didattiche!!! che camuffano la produzione da lager! Guardati questo film (merita solo se non altro per la qualità grafica!): (http://www.luigiboschi.it/?q=node/3942) Mi fa piacere che tu sia contro la caccia e le pellicce...Vedrai che se ti documenterai saprai riconoscere la validità della cultura vegana. Quello che più urta è che si vive in un circuito sociale opprimente, a senso unico e allora si cerca di banalizzare questa cultura e deridere chi la segue. Quasi come se coloro che più di altri hanno fatto scelte etiche di cui tutta l'umanità ne beneficia fossero contro natura, fossero loro gli strani!! Questo è insopportabile!! Han prodotto delle città drogherie a cielo aperto dove la persona è divenuta un consumatoio da riempire e depredare. E visto che ti piace così tanto la carne, perché non ti uccidi il tuo bel maiale, la tua vacca e non ti guardi questo filmato? (http://www.luigiboschi.it/?q=node/3874) Grazie per il tempo che avrai voluto dedicare a questa causa. Io ci credo, ne sono convinto, dal 2003 sono vegano, in età...matura per non dire avanzata! quindi con una certa consapevolezza...e mi sono reso conto quasi all'improvviso di quanta e quale ignoranza alimentare, e relative conseguenze, ero custode, frutto di una informazione e formazione inesistente!! Un caro saluto P.S.: La mia e-mail la puoi diramare, anzi, che non rimanga tra noi!! Questa la lettera mail integrale ricevuta Caro Luigi, so che ti farò orrore, ma sono un gran mangiatore di carne. Con affetto |
Post n°152 pubblicato il 30 Dicembre 2008 da simoveganblu
Secondo il 66% degli intervistati sì. http://www.luigiboschi.it/?q=node/17425 Ecco alcuni commenti: 2) Probabilmente di fronte alle leggi degli uomini non commette nessun reato, ma di fronte alle leggi divine ne commette uno senza dubbio, infrange il quinto comandamento che recita: "Non Uccidere"! Inoltre: Sappiamo, ed i recenti dati evidenziati dall'ONU lo testimoniano, che: - Il ciclo produttivo della carne è uno dei principali responsabili dell'effetto serra - E' il principale responsabile della deforestazione - E' il principale responsabile del depauperamento delle risorse idriche mondiali e delle piogge acide. - E' il principale responsabile della malnutrizione e delle morti per fame (mangiando carne si uccidono ANCHE esseri umani) - E' uno dei principali responsabili di gran parte delle patologie tumorali, dell'obesità e del diabete Di fronte a tutto questo, anche se non scritto nei codici, si è di fronte a veri e propri atti di DELINQUENZA, che piaccia oppure no... Gianluca Miano |
Post n°151 pubblicato il 29 Dicembre 2008 da simoveganblu
ARTICOLI PRO VEG su La Repubblica Mercoledi' 25 marzo su La Repubblica sono stati pubblicati alcuni
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Post n°149 pubblicato il 28 Novembre 2008 da simoveganblu
"ma non è che se te mangi erbetta in Africa stanno meglio. LA RISPOSTA VEGANA 1) CARNE E FAME NEL MONDO. Di certo aiuta, invece. 2) NO A CARNE, UOVA, PESCE e LATTE Per i vegetariani il pesce è carne.. sembrerà assurdo, ma è così. E' "carne" dell'animale "pesce". Lo stesso dicasi per i derivati animali.. nel senso: essendo solo le "femmine" a fare uova e latte, in un'economia di mercato inevitabilmente ciò comporta che i "maschi" vengano considerati "INUTILI" e triturati vivi a un giorno dalla nascita (come accade per tutti i pulcini maschi nati dalle galline ovaiole). 3) QUANTI LEGUMI OCCORRE MANGIARE X SOSTITUIRE UNA BISTECCA..? Per risponderti alla Tua domanda su quanti legumi servono x sostituire una bistecca, sono andata a cercare la rispo sul blog del mio istruttore di karate. E' intanto ho trovato anche questo (anche se non c'entra molto^_^): 100 grammi di legumi contengono dai 15 ai 30 gr. di proteine; Ma leggi anche i dati relativi a uova e formaggi!! ALIMENTO PROTEINE GRASSI COLESTEROLO Seitan 50-60% ASSENTE ASSENTE Soia 35-40% 18% ASSENTE Legumi 15-30% 2,5% ASSENTE Cereali 07-14% 2-3% ASSENTE Tofu 10-12% 4,3% ASSENTE Uova 13% 11,2% 500 mg.!!GRAVE Formaggi 30% 26% 100 mg. Carni 20% ca. 3-4% 80 mg. Pesce 18% ca. 1,2% 65 mg. |
Post n°147 pubblicato il 21 Novembre 2008 da Rivoluzione_Copernic
Il fenomeno sempre più diffuso tra gli adolescenti, ed è normale per il 18% |
Post n°145 pubblicato il 22 Ottobre 2008 da SSNV_Aggiornamenti_S
9 novembre - Pinerolo (TO) |
Post n°143 pubblicato il 19 Settembre 2008 da simoveganblu
Studio tedesco conferma la superiorita' ecologica della dieta vegan | 31/08/2008 Il risultato e' stato pubblicato dall'associazione di consumatori Foodwatch. L'associazione di consumatori tedesca Foodwatch ha pubblicato lunedì 25 agosto un report sull'impatto dell'agricoltura e dell'allevamento sull'effetto serra, il primo nel suo genere che confronta anche la metodologia di produzione - agricoltura e allevamento biologici o meno. Lo studio è stato svolto dall'Istituto tedesco per la Ricerca sull'Economia Ecologica (IOeW), e ha tenunto conto delle emissioni di CO2 risultanti dalla coltivazione dei mangimi per gli animali, dall'utilizzo dei pascoli per l'allevamento e dalle deiezioni prodotte dagli animali stessi. Il confronto, per risultare di facile comprensione al pubblico, è stato esplicitato in termini di "km equivalenti" percorsi in auto (una BMW, per la precisione), e quindi spiega a quanti km percorsi in auto equivale 1 kg di carne, 1 kg di grano, ecc. Il risultato che ne emerge è che, come già noto da altri studi, il tipo di alimentazione più ecologista è quella 100% vegetale, vale a dire l'alimentazione vegan. L'alimentazione vegetariana ha un impatto 4 volte più alto, quella onnivora 8 volte più alto. Questo solo per quanto riguarda l'effetto serra, ma va tenuto presente che come impatto ambientale totale contano anche i consumi di acqua, sostanze chimiche, terreni, e l'inquinamento da deiezioni in generale. I numeri: confronto tra tipi di alimentazione e tipi di produzioneSe confrontiamo le emissioni di gas serra dovute al cibo consumato da una persona per un anno intero, e le esprimiamo come equivalente in km percorsi in auto (BMW) in un anno, questi sono i risultati numerici dello studio: Alimentazione vegan Alimentazione latto-ovo-vegetariana Alimentazione onnivora Come si vede, l'agricoltura biologica è una scelta molto ecologica, ma solo se si consumano direttamente i vegetali: con un'alimentazione vegan, si possono dimezzare le emissioni di gas serra, se si scelgono vegatali da agricoltura biologica. Ma anche con l'agricoltura convenzionale, la scelta vegan batte di molte lunghezze le altre due possibilità. Viceversa, la scelta biologica non è molto rilevante nell'alimentazione onnivora (è quasi insignificante), e nemmeno in quella latto-ovo-vegetariana. E' importante notare che non è vero, come in molto credono, che il problema sia solo quello del metano emesso da bovini, pecore e capre durante la digestione: il problema esiste per tutti gli animali d'allevamento, perché è dovuto in larga misura al fatto che per produrre 1 kg di carne è necessario coltivare appositamente una quantità di mangime che va da 4 a 35 volte tanto, con tutti gli sprechi - di energia, acqua, sostanze chimiche, ecc. che questo comporta. Il mito della "carne biologica": non è vero che aiuta l'ambienteChi sceglie di mangiare carne biologica, e lo fa però consumandone sempre la stessa quantità, senza ridurre i consumi, non fa nessun regalo all'ambiente. Anzi, come mostrano i risultati dello studio, la produzione di 1 kg di carne bovina da allevamento estensivo equivale a 113,4 km in BMW, mentre da allevamento intensivo equivale a 70,6 km, come emissioni di gas serra. Per quanto riguarda il formaggio, biologico o non biologico non cambia molto, è sempre un cibo molto dispendioso in termini di CO2: 71,4 km equivalenti per 1 kg di formaggio da allevamento intensivo, 65,5 km per quello da allevamento biologico estensivo. Quindi, come ben spiegano gli scienziati autori del report, l'allevamento biologico aiuterebbe l'ambiente solo se fosse portato alle sue estreme conseguenze, vale a dire: 1. l'allevamento estensivo-biologico richiede molta terra; 2. se tutti gli allevamenti fossero biologici, ci sarebbe per forza di cose una diminuzione di almeno il 70% della produzione; 3. quindi, effettivamente, se si allevassero solo il 30% degli animali che si allevano oggi, ci sarebbero dei benefici per l'ambiente. Ma solo perché si allevano meno animali, non perché si allevano in modo estensivo-biologico! Invece, consumare carne biologica, mantenendo inalterati i consumi, significa non cambiare nulla, e non aiutare per nulla l'ambiente, anzi. Quindi, chi pensa di risolvere il problema mangiando carne biologica dovrebbe prima diminuire i suoi consumi del 70%, se vuole essere ecologicamente coerente. Qual è la soluzione, e perché non viene messa in pratica?Il report affronta anche il problema pratico di che cosa fare con la lobby degli allevatori. Gli autori del report parlano chiaro: serve una diminuzione dei consumi di carne, latte e formaggi, non ci sono altre soluzioni. Questo lo sostengono l'associazione di consumatori Foodwatch, e il Ministero dell'Ambiente tedesco. Ma, come viene spiegato nel report, l'agricoltura è il punto debole del piano governativo per combattere i cambiamenti climatici, in Germania (come in tutti gli altri paesi europei, Italia inclusa). Il settore dell'agricoltura e zootecnia è del tutto esentato dal programma per ridurre l'emissione dei gas serra. E pensare che il settore zootecnico è responsabile del 18% del totale dell'effetto serra, molto di più dell'intero settore dei trasporti (13,5%). Questa scelta non ha senso, ma, come spiega un esponente del Ministero dell'Ambiente intervistato dal quotidiano Spiegel: "Abbiamo esentato il settore dell'agricoltura per limitare il numero di potenziali conflitti". Infatti, come aggiunge un ex-consulente dello stesso ministero, Hans-Joachim Koch, "Questa lobby è ben organizzata". Il suo successore, Martin Faulstich, aggiunge: "Nessuno osa dire che dovremmo mangiare meno carne e più proteine vegetali". Questo ovviamente non accade solo in Germania, ma dappertutto. Perché dare sussidi a chi inquina e non intende smettere?L'associazione di consumatori Foodwatch vuole vedere cancellati per sempre i sussidi dell'Unione Europea al settore dell'agricoltura, e vuole che chi emette gas serra paghi delle tasse apposite, anziché essere pagato con le tasse dei cittadini. In questo modo verrebbero premiate le produzioni con meno emissioni di CO2, quindi sostanzialmente quelle vegetali per il diretto consumo umano, ancora di più se biologiche. Lo stesso chiede anche il Ministro dell'Ambiente tedesco Gabriel, che si oppone al fatto che vengano dati 40 miliardi di euro l'anno al settore agricolo e zootecnico quando quest'ultimo è dannoso per l'ambiente. Della stessa idea è il Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione (NEIC) che ha da poco lanciato una petizione popolare a livello europeo per chiedere esplicitamente l'eliminazione di tutti i sussidi al settore zootecnico, in quanto dannoso per l'ambiente e la salute umana. Si può firmare on-line o si possono raccogliere firme su una petizione cartacea, andando alla pagina: Al contrario, il Ministro dell'Agricoltura tedesco, Seehofer, si oppone all'idea di andare contro la lobby degli allevatori, e, sempre secondo lo Spiegel, intende proporre un piano per usare "fertilizzanti più efficienti, nuovi animali che rilascino meno metano nell'atmosfera, e l'acquisto di attrezzature agricole più ecologiche". In sostanza, queste "misure" lasciano il tempo che trovano, e infatti, come riporta lo Spiegel, gli stessi membri dello staff del Ministero dell'Agricoltura sanno benissimo che queste misure non ridurranno le emissioni di gas serra in modo percettibile. E secondo i membri del ministero di più alto livello "una riduzione drastica dei gas serra del settore agricolo si potrà ottenere soltanto se tutti consumeranno meno carne, latte, formaggio e yoghurt". Fonti: Spiegel on-line, The Cow Is a Climate Bomb, 27 agosto 2008 |
Post n°142 pubblicato il 18 Settembre 2008 da simoveganblu
Dimentichi che le feci di un allevamento intensivo sono tutte concentrate in un unico punto, quindi rilasciano nell'atmosfera la pesante AMMONIACA. E dimentichi che ai polli d'allevamento vengono somministrati troppi FARMACI e questi farmaci si ritrovano anche nelle feci, oltre che nelle carni (da qui il pericolosissimo fenomeno di antibiotico-resistenza negli umani che si cibano di polli; e da qui il fatto storico-scientifico che 1 POLLO su 5 e 1 UOVO su 10 contengono una quantità superiore di farmaci e residui tossici tale da portare inevitabilmente al cancro. Leggi il bollettino cardiologico ogni tanto... Sai, dicono che faccia bene leggerlo, onde evitare di dover seppellire i propri cari !!! |
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IL FATTO E' CHE C'E' CHI VIVE SENZA CARNE...
...NON SOPPORTO PROPRIO...
...ki accarezza cani e gatti e poi fa la fila dal macellaio xfar uccidere altri animali
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