Creato da palago1963 il 04/07/2011

CIBI E PIANTE

CURE NATURALI E PIANTE ASSOCIATE

In classifica

 

                                 

 

IL LATO B DI DANIELA SANTANCHE'

 

CHE CONFUSIONE

 

IPOCRISIA DELLA POLITICA

 

orologio

 
 

NO PEDOFILIA

NO PEDOFILIA

 

MIGLIORARE LA PROPRIA SALUTE.... SI PUÒ.

Sempre più spesso ci sentiamo ripetere dal nostro medico che alla fonte di quasi tutti i malanni c'è un abbassamento delle difese immunitarie. La pubblicità e l'industria ci suggerisce una infinita varietà di prodotti sintetici o naturali per aumentare le difese immunitarie e combattere gli attacchi di virus e batteri.
 

  

 

 

CIBI E PIANTE CHE DIFENDONO IL NOSTRO ORGANISMO

Betacarotene, lycopene, polifenoli, glicolisidi, resveratrolo: fanno parte di una gamma di componenti presenti nella verdura (cavoli, ravanelli, pomodori) e nella frutta (agrumi e uva) che si sono rivelati potenti antitumorali.
Licopene: nel pomodoro.
Effetto preventivo sul tumore alla prostata.
Resveratrolo: nei pompelmi, vino rosso, uva passa, more, arachidi. Blocca la crescita dei tumori cutanei.
Flavonoidi: nella frutta, verdura e té verde. Difendono le cellule dagli attacchi dei radicali liberi.
Glucosidi e indoli: nei cavoli, broccoli, cavolini di Bruxelles,rucola.
Contro il cancro al colon e del retto, della tiroide e della mammella.
Betacarotene: in ortaggi, carote, peperoni, pomodori, spinaci, broccoli, bietola e frutta (albicocche e melone).
Protegge il DNA dalle alterazioni ossidative. Si stanno ancora studiando i suoi effetti.
Acido ascorbico: negli agrumi, kiwi, fragole, peperoni, pomodori, ortaggi a foglia verde, patate.
Protegge dal cancro allo stomaco.

 

ALOE ARBORESCENS.

How to make a gif

 

UNA PIANTA "QUASI" MIRACOLOSA.

L'Aloe arborescens: E'una pianta succulenta della famiglia delle Aloacee, usata sia come pianta ornamentale nei giardini rocciosi, sia come pianta medicinale con forti poteri disintossicanti. È una pianta conosciuta fin dai tempi più antichi, citata anche da Cristoforo Colombo che, al ritorno dai suoi viaggi, la descriveva come una pianta dai grandi poteri curativi.
È un'erba perenne, alta sino a 4 m molto ramificata, in natura si espande in grandi cespugli molto ramificati con grandi infiorescenze.
Le foglie lunghe fino a 50 cm con dentellature spinose sporgenti di circa 5 millimetri.
I Fiori in grappolo di colore rosso.
È una pianta autosterile si riproduce perciò solo con l'impollinazione incrociata in quanto i fiori maschili e quelli femminili della stessa pianta non si incrociano tra loro.
Moltiplicazione: la moltiplicazione dell'Aloe avviene o per seme o per divisione dei polloni che basali. Approfondimenti.
 L'Aloe appartiene alla famiglia delle Aloacee e contiene ben 160 composti chimici che ne fanno una pianta terapeuticamente utile per svariate patologie. Simile ad un cactus, fiorisce in primavera ed in autunno, cresce in zone aride e molto calde; ciononostante, essa possiede la capacità di sopravvivere e riprodursi in qualsiasi tipo di terreno e clima. Grazie alle sue innumerevoli proprietà terapeutiche ed al suo intervento diversificato a seconda dell'individuo che ne fa uso, non è da escludere che i suoi benefici si riflettano anche su disturbi non volutamente curati, così da creare un benessere fisico generale.
Nello specifico, l'aloe stimola il sistema immunitario; combatte le allergie e le riniti allergiche; seda il dolore poiché contiene molti analgesici naturali; riduce il colesterolo; disinfiamma in caso di contusioni o strappi muscolari; regolarizza i processi digestivi e cura gastriti e coliti; depura il fegato; velocizza la cicatrizzazione di ferite; previene e cura le infezioni della bocca grazie alle sue proprietà antisettiche; aiuta la pelle a mantenersi giovane ed elastica.
Per concludere possiamo solo auspicare che una pianta che possiede proprietà pluriterapeutiche come l'aloe, non manchi mai nelle vostre case; attenzione però a farne un uso adeguato e a controllare sempre che i preparati a base di aloe derivino dalle foglie fresche e provengano da coltivazioni naturali.

 

 

Effetti curativi Aloe Arborescens: Regolarizzazione della pressione parziale di anidride carbonica nel sangue. Regolarizzazione dei valori del Glucosio ematico, soprattutto in pazienti diabetici. Diminuzione dei Trigliceridi. Regolarizzazione del Colesterolo totale con aumento del rapporto HD L/LDL. Normalizzazione della Bilirubina. Normalizzazione dell'acido urico. Regolarizzazione Na / K, Ca / Mg. Aumento dell'Emoglobina. Protezione gastro-enterica, epatica, pancreatica e renale. Attivazione delle difese immunitarie per infezioni acute. Riequilibrio linfocitario in malattie infettive croniche (epatite V/HIV/ AIDS). Protezione anti-ossidativa del DNA dagli effetti delle radiazioni - ionizzanti

 

gatto

 

No Abbandono

 

 

RIMEDI NATURALI PER: VOMITO

Post n°225 pubblicato il 02 Dicembre 2011 da palago1963
 
Tag: vomito

 

volare

 

Rimedi naturali e cura del vomito

 

Si definisce vomito l'emissione del cibo ingerito, dopo che questo ha già raggiunto lo stomaco o l’intestino tenue. Il vomito è il risultato di un complesso meccanismo, regolato da una "centralina di comando" collocata in una particolare zona del cervello.

Può avere diverse cause e presentarsi all'improvviso o periodicamente; in certi casi può avere una funzione di difesa: infatti, l'ingestione di sostanze pericolose o di corpi estranei può indurre il vomito che va visto come un tentativo dell'organismo di espellere ciò che può nuocere.

In altri casi invece il vomito può rappresentare un sintomo di patologie più gravi come malattie nervose,
scompensi cardiaci, infiammazione dell'appendice, emorragie intestinali.

 

Alimenti consigliati vomito

Alla fine del vomito è bene ricominciare a mangiare introducendo piccole quantità di carboidrati facilmente digeribili come, per esempio, fette biscottate, patate lessate con la buccia, riso semilavorato bollito e condito con pochissimo olio extravergine d'oliva da crudo. Solo in un secondo tempo la dieta può comprendere anche alimenti più proteici come ricotta o uova à la coque.

fitoterapia vomito

Pimpinella anisum OE
2 gocce su mezza zolletta di zucchero, da sciogliere in bocca, 2/3 volte al giorno.

Ocymum basilicum OE
2 gocce su mezza zolletta di zucchero, da sciogliere in bocca, 2/3 volte al giorno.

Foeniculum vulgare OE
2 gocce su mezza zolletta di zucchero, da sciogliere in bocca, 2/3 volte al giorno.

Citrus limonum OE
2 gocce su mezza zolletta di zucchero, da sciogliere in bocca, 2/3 volte al giorno.

omeopatia vomito

Per il vomito in gravidanza

Sepia 9CH
2-3 granuli due volte al giorno.

 

 

fiore

 

 
 
 

SISTEMA IMMUNITARIO ED IL SUO RUOLO

Post n°226 pubblicato il 06 Dicembre 2011 da palago1963
 

volare 

 

Come lavora il sistema immunitario

 

È importante mantenere sia la salute che l’equilibrio dell’organismo. Ogni volta che ci si ammala, si apre un potenziale “buco” nelle nostre difese. Nel tempo l’immunità cellulo-mediata può diventare inadeguata o funzionare male.
Ciò può portare ad una alterazione dell’omeostasi (equilibrio) e ad una alterazione dell’ambiente che induce cambiamenti nel metabolismo cellulare che possono portare a mutazioni genetiche e a trasformazione neoplastica (le cellule diventano tumorali) che ha come risultato una crescita anomala spesso maligna.

Il processo è generalmente abbastanza lento, può impiegare anni e passare attraverso varie fasi patologiche prima di arrivare alla manifestazione finale della malattia.

Per evitare questo, l’obiettivo dovrebbe essere quello di mantenere un organismo adeguatamente regolato; se riusciamo a mantenere efficiente il nostro sistema immunitario, a minimizzare la frequenza e gravità delle malattie e a ridurre i tempi di convalescenza, riusciamo a migliorare la nostra salute e qualità di vita.

Mantenere la salute è un compito piuttosto complicato; il nostro organismo possiede un complesso sistema di protezione nei confronti degli invasori, chiamato sistema immunitario.

 

schema

 

Il sistema immunitario ci protegge in diversi modi:

 

A)  Creando una barriera che previene l’entrata di microrganismi

   (virus,  batteri, parassiti) nell’organismo

B)  Individuando ed eliminando i microrganismi che in qualche modo  riescono a penetrare nell’organismo, prima che abbiano la possibilità di riprodursi e proliferare

C)  Eliminando quei batteri e virus che riescono a proliferare prima che il la carica diventi così elevata da costituire un pericolo per l’organismo

D)  Individuando le cellule cancerogene o comunque alterate ed eliminandole

La prima difesa del nostro sistema immunitario è costituita dalle barriere visibili quail la pelle e le mucose di occhi, naso e bocca.

La pelle è dura e resistente all’accesso dei microrganismi, e secerne sostanze antimicrobiche.

Le lacrime ed il muco contengono un enzima in grado di rompere la parete cellulare di molti batteri.

Anche la saliva contiene sostanze antibatteriche, e, se qualche microrganismo riesce ad oltrepassare questa barriera, si trova a dover affrontare gli acidi dello stomaco che sono la barriera immediatamente successive e forniscono un altro livello di protezione.

La maggior parte di batteri e virus non riescono ad oltrepassare la prima linea di difesa, ma alcuni sono in grado di farlo, e, una volta penetrati nell’organismo, si trovano a dover affrontare il sistema immunitario che li riconosce e li attacca.

Per la maggior parte delle persone le infezioni virali e batteriche sono la causa più comune di malattia.

Le infezioni fanno generalmente il loro corso fino a che il sistema immunitario non è in grado di montare il sistema di difesa, “costruendo” un’immunità contro quei particolari invasori, distruggendoli e permettendo la guarigione dell’organismo.

Molto spesso tuttavia il sistema immunitario è in qualche modo sbilanciato,  situazioni correlate a stress, stile di vita, alimentazione, farmaci etc.

fiore

 

 
 
 

COMPONENTI DEL SISTEMA IMMUNITARIO

Post n°227 pubblicato il 07 Dicembre 2011 da palago1963
 

volare

Il sistema immunitario comprende

Anticorpi

 

Gli anticorpi (chiamati anche immunoglobuline o gammaglobuline) sono proteine con struttura a Y che rispondono a specifici batteri, virus o tossine grazie alla presenza di specifici antigeni e che sono prodotti da una sottopopolazione di globuli bianchi, i linfociti B.

Gli anticorpi sono in grado di legarsi alle tossine, inattivandole, e agli antigeni batterici o virali rendendoli individuabili per la distruzione e l’eliminazione. Gli anticorpi sono divisi in cinque classi e i loro nomi sono spesso abbreviati per comodità: ad esempio Immunoglobulina A è abbreviato in IgA. Le cinque classi sono costituite quindi da: IgA, IgD, IgE, IgG e IgM.

Midollo osseo

 

Il midollo osseo contiene i progenitori dei globuli rossi, dei globuli bianchi e delle piastrine. I globuli rossi, una volta formati nel midollo vengono convogliati nel circolo sanguigno.

La maggior parte dei globuli bianchi invece raggiunge la maturazione in altre sedi. Il midollo osseo contiene quindi le cellule staminali precursori delle cellule del sangue; sono chiamate staminali perchè sono precursori di diversi tipi di cellule. A partire da una cellula staminale si possono ad esempio formare diversi tipi di globuli bianchi, a seconda della necessità.

Sistema del complemento

 

Se i microrganismi attraversano le barriere fisiche ed entrano nel circolo sanguigno, viene indotta un’attivazione “a cascata” di tutta una seri edi proteine chiamate proteine del complemento che li attaccano.

Il sistema del complemento è costituito quindi da una serie di proteine sintetizzate dal fegato che circolano liberamente nel sangue. Le proteine del complemento sono attivate dagli anticorpi e collaborano con essi causando la lisi delle cellule estranee e segnalando ai fagociti che c’è nesessità di rimuovere i “detriti”. A differenza degli anticorpi che sono moltissimi e sono specifici per un determinato microrganismo, il complemento è sostituito da poche proteine che lavorano in modo aspecifico.

Interferone

 

L’interferone è una citochina prodotta da varie cellule del nostro organismo, il cui compito è quello di creare segnali di attivazione tra le cellule. La produzione dell’interferone induce una risposta immunitaria che previene la replicazione virale e stimola la produzione di cellule Natural Killer (NK).

Citochine sono molecole in grado di permettere una comunicazione tra le cellule del sistema immunitario che porta ad “orientarne” la risposta. Se l’invasore è un batterio o una tossina verranno prodotti determinate citochine che stimoleranno la risposta umorale (produzione di anticorpi); se l’invasore è un virus verranno sintetizzate alter citochine che indurranno la risposta cellulare.

Ormoni

 

Sono molecole in grado di influenzare la risposta immunitaria; alcuni la stimolano o ne stimolano una parte, altri la deprimono, steroidi e corticosteroidi deprimono la risposta immunitaria.

Milza

 

La milza filtra il sangue alla ricerca di sellule estranee, ma ha anche il compito di rimpiazzare i globuli rossi vecchi.

È un organo delle dimensioni di circa un pugno situato nell’area superiore sinistra dell’addome. Contiene due tipi di tessuto: la polpa rossa che ha il compito di eliminare i globuli rossi distrutti, e la polpa Bianca che contiene il tessuto linfoide.

Diverse aree della milza si specializzano per la produzione di cellule immunitarie diverse. Quando i microrganismi vengono trasportati dal sangue nella polpa rossa, sono intrappolati dai macrofagi, un tipo di globuli bianchi

Timo

 

Il timo è localizzato nel petto, tra lo sterno e il cuore. È responsabile della produzione dei linfociti Ted è importante per la maturazione dei linfociti T.

Globuli bianchi

 

Globuli bianchi giocano un ruolo importante nel sistema immunitario. Si tratta di un insieme di cellule diverse che lavorano insieme con l’obiettivo di distruggere batteri e virus. Di seguito sono elencati i diversi tipi, nomi e classificazioni dei globuli bianchi che troviamo nel nostro corpo:

Granulociti (neutrofili, basofili, eosinofili)

Monociti - Macrofagi

Linfociti B

Linfociti T (helper, suppressor e killer)

Cellule Natural Killer

Plasmacellul

I Globuli bianchi sono anche chiamati leucociti. Agiscono come singole cellule indipendenti che possono muoversi con movimenti ameboidi e distruggere o fagocitare gli agenti estranei. La maggior parte sono prodotti nel midollo osseo a partire dale cellule staminali.

Granulociti: costituiscono il 50-60% di tutti i globuli bianchi; sono di tre tipi: neutrofili, basofili ed eosinofili. Il nome granulociti deriva dal fatto che, nel loro citoplasma, sono presenti granuli che contengono diverse sostanze chimiche, diverse a seconda del tipo di cellula, che hanno la funzione di “digerire” ciò che viene fagocitato.

Monociti: costituiscono circa il 7% di tutti i leucociti. Quando i monociti sono richiamati nei tessuti diventano macrofagi.

Linfociti: sono il 30-40% di tutti i leucociti. Sono i globuli bianchi che costituiscono le chiavi operative del sistema immunitario.

Si dividono in linfociti B e linfociti T. I linfociti B maturano nel midollo osseo, mentre i linfociti T maturano principalmente nel timo.

La maggior parte degli organi del sistema immunitario (organi linfoidi) sono coinvolti nella crescita, sviluppo e differenziazione dei linfociti. I linfociti viaggiano attraverso il circolo sanguigno alla ricerca di cellule estranee.

I linfociti B producono anticorpi per attaccare i batteri.

I linfociti T invece partecipano attivamente alla battaglia.

I linfociti B lavorano attraverso gli anticorpi; migliaia di diversi linfociti B sono presenti nel sangue in ogni momento, ognuno “armato” di specifici anticorpi contro un particolare microrganismo, ma in piccole quantita fino a che non vi sia contatto con un particolare microrganismo.

A quel punto i linfociti B si moltiplicano molto velocemente e rilasciano grandi quantità di uno specifico anticorpo destinato ad attaccare proprio quell batterio o agente estraneo.

Il processo funziona in questo modo: quando un germe entra in collisione con un linfocita B, il linfocita innesca una selezione clonale per trovare il giusto anticorpo, quindi si moltiplica e si trasforma in plasmacellula, la cellula adibita alla produzione di anticorpi, che produrra anticorpi specifici in grande quantità per attaccare il germe in questione.

Gli anticorpi si attaccano all’agente estraneo e fungono da segnale per i fagociti che lo inglobano e lo distruggono. Alcuni linfociti B continuano a riprodursi anche dopo la distruzione del microrganismo e diventano “cellule memoria” che, se l’infezione dovesse ripresentarsi, sono in grado di innescare la risposta immunitaria molto più velocemente.

Linfociti T lavorano in modo un pò diverso. Dal momento che molti microrganismi, virus o parassiti, si nascondono all’interno delle cellule, il loro compito è quello di identificare e distruggere le cellule infettate.

Ci sono tre tipi di linfociti T: helper, killer e suppressor.

Helper e suppressor modulano la risposta immunitaria

i killer agiscono direttamente uccidendo la cellula.

I linfociti T helper sono le cellule in grado di identificare le cellule infettate e di inviare il segnale di allarme.

I linfociti T killer sono quelli che, una volta identificate le cellule, si muovono verso di esse e le distruggono. La chiave di riuscita di questo meccanismo è legata al fatto che le cellule infettate esprimono sulla superficie antigeni anormali.

Quando i linfociti T helper entrano in contatto con queste molecole espresse sulla superficie e le riconoscono come non-self o come alterate, inducono la formazione di citochine che innescano la risposta immunitaria e portano alla distruzione della cellula.

Tra i segnali indotti dalle citochine specifiche vi è la proliferazione dei linfociti T killer che vanno a legarsi alla cellula e la distruggono.

Come per i linfociti B, anche i linfociti T hanno alcune cellule che permangono per attaccare più velocemente le cellule nel caso in cui l’infezione si ripresentasse.

Anche le cellule tumorali esprimono sulla superficie antigeni anormali e nello stesso modo vengono riconosciute e distrutte da un sistema immunitario adeguatamente funzionante.

 
 
 

Come i tumori sfuggano al sistema immunitario

Post n°228 pubblicato il 14 Dicembre 2011 da palago1963
 

 

volare

Come i tumori sfuggano al sistema immunitario

 

Gli immunologi che si occupano di studiare la regolazione del sistema immunitario in individui sani, hanno evidenziato un meccanismo attraverso il quale i tumori potrebbero sfuggire al controllo delle naturali difese dell’organismo. Tale conoscenza potrebbe portare allo sviluppo di nuove metodologie di trattamento dei tumori.

In una situazione di normalità il sistema immunitario crea situazioni di infiammazione in risposta ad un patogeno o ad una ferita che comunicano all’organismo la presenza di un problema.

Tuttavia, nel caso dei tumori, alcuni meccanismi cellulari contrastano l’infiammazione permettendo al tumore di non essere individuato e rendendo più difficile l’eliminazione da parte dell’organismo.

I ricercatori al King’s College di Londra, finanziati dal Biotechnology and Biological Sciences Research Council (BBSRC),hanno scoperto che i linfociti T di regolazione possono alterare la risposta dei macrofagi normalmente coinvolti nell’infiammazione.

I linfociti T di regolazione sono in grado di ridurre risposte eccessive a stimoli esterni modulando la risposta immunitaria in modo da ottimizzarla contro reali danni o patogeni.

I ricercatori hanno dimostrato di poter effettuare questa modulazione inducendo i macrofagi a combattere l’infiammazione che viene indotta automaticamente anche da minacce che poi risultano essere innocue.

Il Dr Leonie Taams, capo ricercatore spiega: “uno stimolo relativamente non pericoloso, quale un piccolo taglio, viene automaticamente trattato dall’organismo come qualcosa di pericoloso e viene indotta l’infiammazione. Abbiamo scoperto che è compito dei linfociti T di regolazione controllare l’infiammazione promuovendo sei sistemi anti-infiammatori per contrastare la risposta iniziale, quando il pericolo non sussiste. Questo aiuta a mantenere stabile il sistema immunitario e previene l’iper-reazione dell’organismo agli stimoli esterni”.

“Tuttavia, nel caso dei tumori, possono insorgere problemi quando sono presenti molti linfociti T di regolazione che promuovono un forte stimolo anti-infiammatorio. La neutralizzazione di una risposta infiammatoria in questo contesto può far sì che il tumore inganni il sistema immunitario facendogli credere che non ci sia un reale problema”.

 

 
 
 

IMPORTANTE RICORDARE NEL TRATTAMENTO ONCOLOGICO

Post n°229 pubblicato il 15 Dicembre 2011 da palago1963
 

 

volare

Ciò che è importante ricordare nel trattamento oncologico

 

L’utilizzo dei supporti immunitari durante il trattamento oncologico convenzionale è importante perchè il cancro deriva dal fallimento da parte dell’organismo dell’identificazione e distruzione delle cellule alterate.

Nell’uomo circa 100.000.000 di cellule si replicano ogni giorno e tra loro alcune fanno errori di replicazione.

Una delle più importanti funzioni del sistema immunitario è quella di identificare e distruggere queste cellule aberranti. Quando non riesce ad identificarle o a distruggerle, queste cellule iniziano a proliferare in modo incontrollato e danno origine al cancro.

Ciò significa che il cancro è l’indicazione di un non corretto funzinamento del sistema immunitario. Se esso infatti avesse funzionato correttamente, la cellula sarebbe immediatamente stata identificata e non ci sarebbe stata per lei alcuna possibilità di riprodursi. Sarebbe stata distrutta dall’immunità cellulare appena identificata.

Questo è quello che avviene infatti in un sistema immunitario funzionante. Ma a volte gi errori avvengono…

Perchè si inneschi il processo tumorale devono avvenire tre cose:

 

 A)  Perchè il processo tumorale inizi vi devono essere errori di replicazione cellulare.

Ci sono varie situazioni che provocano un aumento degli errori di replicazione: sostanze chimiche (carcinogeni, xenobiotici, mutageni…), alcuni virus (virus oncogeni), ma soprattutto l’avanzare dell’età. Con l’avanzare dell’età infatti, i sistemi diventano meno efficienti e il numero di errori di replicazione aumenta. All’età di 10 anni gli errori di replicazione sono molto pochi, probabilemnete meno di 100 cellule su 100 milioni che si riproducono.

 All’età di 60 anni si ipotizza che circa 100.000 cellule al giorno si replichino in modo non corretto. Di conseguenza la probabilità che una di queste cellula sfugga al controllo e dia origine al cancro aumenta notevolmente. Per questo è più probabile ammalarsi di cancro a 60 anni che non a 10 anni.

 B)  La seconda cosa che può succedere è che il sistema immunitario fallisca nel riconoscimento delle cellule aberranti una volta formate.

Al momento della formazione, se la cellula è intercettata dal sistema immunitario non ci sono problemi, viene identificata e distrutta.

Ma se la cellula sfugge al riconoscimento e comincia a replicarsi il numero di cellule aberranti aumenta e la situazione si complica. Allora subentra la terza fase.

 C) La terza cosa che può accadere e che normalmente avviene è che il sistema immunitario, una volta radicata la malattia, rimanga in uno stato non responsivo o poco reattivo permettendo al tumore di continuare a replicarsi ed espandersi.

La maggior parte delle volte l’organismo riesce a tenere sotto controllo il tumore per settimane o mesi, ma può succedere che il tumore continui a sfuggire all’identificazione e  cresca fino a raggiungere dimensioni che vengono rilevate con le analisi mediche.

Il tempo impiegato dalla malattia per raggiungere dimensioni tali che ne permettano la diagnosi può ssere anche di dieci anni, ma a questo punto le cellule alterate sono milioni e il sistema immunitario non è più in grado di montare una risposta efficace contro “l’invasore” (il tumore) che ne permetta la distruzione.

In occidente il trattamento seguito per eliminare il problema è la chirurgia che rimuova la massa, l’irradiazione (radioterapia) e l’avvelenamento (chemioterapia) nel tentativo di uccidere le cellule tumorali.

Chirurgia, radioterapia e chemioterapia quindi sono le armi della medicina convenzionale ed il meglio che questa possa offrire.

In molte altre parti del mondo viene aggiunto un altro tipo di trattamento, il Trattamento Immunologico di Supporto.

La maggior parte delle sostanze utilizzate in questo trattamento sono polisaccaridi con attività immunomodulante.

Si tratta di molecole in grado di indurre una risposta immunitaria. Si legano a recettori di membrana sulle varie cellule e attivano la risposta immunitaria. Sono in grado di attivare e disattivare le cellule del sistema immunitario, inducono il rilascio di citochine e, in questo modo modulano la risposta nei confronti della malattia, riducendo l’infiammazione non produttiva e aumentando la risposta cellulare.

Il motivo per cui viene aggiunta la terapia immunitaria di supporto al trattamento convenzionale è il seguente:

La chirurgia è forse intuitivamente il modo più semplice per eliminare la massa, tagliarla ed eliminarla. Ma purtroppo in questo modo non si rimuove la causa della malattia, che è la disfunzione immunitaria che ha permesso a queste cellule di sfuggire al controllo, proliferare e formare il tumore.

La causa non viene rimossa neppure quando la chemioterapia o la radioterapia tentano di uccidere, avvelenando o bruciando le cellule proliferanti.

Tutti questi metodi possono essere utili, ma alla fine falliscono perchè non sono in grado di ripristinare il sistema immunitario.

 

 

 
 
 

In classifica

 

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

hermyx0fabris2007fcramamoonrital2matelettronicaRockdeiersilviokangiovanni.milo2009amato.myriammattyvalzsenny64iz6buvLucia.Ricciowischyttosira.online
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 8
 

TAO

 

APPROFONDIMENTI

SHIATSU e le sue applicazioni, Il fine e' di aiutare le persone nel loro processo di guarigione, cercando di individuare il blocco energetico che ne impedisce il libero fluire; suggerendo anche la tecnica più adeguata per poter trattare tale blocco. Attraverso il contatto con il paziente, il terapeuta ha accesso allo stato energetico del corpo. Tale contatto mobilizza l'energia congestionata, drenandola dalle zone ostruite, favorendone quindi la circolazione. Campi di applicazione:Insonnia, Dolori alla schiena collo e spalla, Depressione, Reumatismi, Emicrania, Stress, Stimola il sistema immunitario, Migliora il metabolismo, Stitichezza / Stipsi intestinale, Riequilibra il sestema nervoso e aumenta il rendimento fisico e intellettuale, Migliora ed elimina i problemi della colonna vertebrale, Riequilibra il sistema emozionale, Allevia i dolori articolari, Aiuta a risvegliare la coscienza per la propria salute. Per info & contatti: reaca@inwind.it

 

 

ORGASMO RUMOROSO

 

 

ROBERTO BENIGNI

COMMENTO DIMISSIONI BERLUSCONI

BERLUSCONI HA LE ORGE CONTATE

QUANDO PENSO A BERLUSCONI

 

FACEBOOK

 
 

UNA LEGGE PER LE MEDICINE NON CONVENZIONALI : FIRMA ANCHE TU

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

15082011(010)

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963