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Sla, al via test per “spray” alla cannabis contro i sintomi della malattia
Post n°24 pubblicato il 16 Ottobre 2013 da liberatemaria
Arisla, Fondazione italiana di ricerca per la sclerosi laterale amiotrofic, ha annunciato durante il suo terzo convegno annuale a Milano il via a nuovi test di fase clinica II sul farmaco 'Sativex' in sperimentazione contro la spasticità associata alla malattia e al dolore. Il reclutamento dei paziente partirà il 5 novembre
Uno spray ‘alla cannabis‘ contro uno dei sintomi che affliggono i malati di sclerosi laterale amiotrofica. Arisla, Fondazione italiana di ricerca per la Sla, ha annunciato durante il suo terzo convegno annuale a Milano il via a nuovi test di fase clinica II sul farmaco ‘Sativex’: un derivato della cannabis sativa formulato in spray orale, in sperimentazione contro la spasticità associata alla sclerosi laterale laterale amiotrofica. Il reclutamento dei pazienti partirà il prossimo 5 novembre, riferisce Arisla che sostiene il progetto con un finanziamento pari a 53 mila euro. L’obiettivo dello studio, battezzato ‘Canals‘, è analizzare sicurezza, tollerabilità ed efficacia del derivato della cannabis nei pazienti. Ma la ricerca potrebbe avere ricadute per tutte le malattie del motoneurone. Lo studio è multicentrico, prevede l’arruolamento di 60 persone e ha come ‘principal investigator’ Giancarlo Comi, responsabile del Dipartimento neurologico e dell’Istituto di neurologia sperimentale dell’Irccs San Raffaele di Milano. Il trial è articolato in due fasi. La prima durerà 7 settimane, la seconda 6. Nella prima settimana i pazienti dovranno annotare nel diario clinicopersonale i dati relativi alla propria sintomatologia. Quindi saranno suddivisi a caso in due gruppi:farmaco e placebo. Nelle 6 settimane successive sarà valutato il profilo di sicurezza ed efficacia del farmaco, e nella seconda fase dello studio tutti i pazienti assumeranno il principio attivo. La rigidità muscolare, o spasticità – ricordano gli esperti – è un sintomo che colpisce molti dei pazienti con malattia del motoneurone, contribuendo alla grave riduzione dell’autonomia personale e della qualità di vita, ed è potenzialmente causa di sintomi secondari fra cui il dolore. I medicinali antispastici attualmente disponibili sono spesso insoddisfacenti e la loro azione farmacologica può spesso causare effetti collaterali significativi. Da qui le nuove prospettive aperte daicannabinoidi: nei modelli animali hanno già dimostrato un effetto antispastico e alcuni trial clinici hanno dimostrato la loro efficacia in malati di sclerosi multipla. Studi recenti hanno inoltre evidenziato che su modelli animali di Sla i cannabinoidi hanno un effetto neuroprotettivo: aiutano a rallentare la perdita delle capacità motorie e aumentano la sopravvivenza degli animali trattati.
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it |
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il 13/09/2016 alle 12:21
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