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« in Uruguay lo stato cons...Cannabis terapeutica in ... »

La BUFALA della ragazza morta a causa di uno spinello

Post n°71 pubblicato il 01 Febbraio 2014 da liberatemaria
 
Foto di liberatemaria

A cura di Nocensura.com 

Dopo anni di silenzio e indifferenza(la questione è "scomoda", in quanto l'opinione pubblica è divisa, e affrontare la questione può far perdere consensi da una parte o dall'altra, pertanto i politici, sopratutto dei partiti che ambiscono a larghi consensi, preferiscono evitare accuratamente di parlarne) nelle ultime settimane, dopo la completa legalizzazione dell'Uruguay, la nascia dei "cannabis social club" in Spagna e - sopratutto - la presa di posizione di Obama, che ha ammesso di averne fatto uso ludico ai tempi dell'università e ha dichiarato "che fa meno male dell'alcool", favorendo il processo di liberalizzazione che in Usa va avanti da anni (sono sempre di più gli Stati che hanno regolamentato la marijuana) sembra che finalmente si stia riaccendendo il dibattito sulla questione della canapa: di cui negli ultimi anni ne abbiamo sentito parlare solo grazie alle saltuarie prese di posizione di Vasco Rossi. Le proposte di legge anti-proibizioniste avanzate negli ultimi anni, sono cadute tutte nel dimenticatoio.

Nonostante i numerosi effecaci impieghi terapeutici emersi negli ultimi anni - emersi nonostante sulla canapa la ricerca sia davvero blanda, in quanto alle big pharma non conviene affatto - e nonostante sia universalmente riconosciuta da ricercatori di tutto il mondo la scarsa tossicità del principio attivo THC e il fatto che non provochi morti e che in pratica,non esista una "dose letale" (rischio "over dose" NULLOora che la Regione Puglia ha annunciato l'autorizzazione a coltivare canapa per scopi terapeutici [1] e pare che si stia sbloccando qualcosa, non solo in Italia, è venuta fuori la notizia, che appare scientificamente infondata, di un DECESSO ATTRIBUITO AL CONSUMO DI CANAPA; una donna inglese di 31 anni infatti, sarebbe morta dopo aver fumato uno spinello, per arresto cardiaco.

Siccome la ragazza è morta dopo aver fumato uno spinello, qualcuno vuole attribuire il decesso alla canapa; i giornali parlano di "avvelenemanto", una notizia data senza alcun riscontro medico-scientifico e con toni allarmistici, che possono fare certamente presa sopratutto su quella (numerosa) parte di cittadinanza scarsamente informata, che tende a prendere per buono tutto quello che viene diffuso dai mass media.

Se pensiamo che nella sola Italia i consumatori di cannabis sono 4,5 - 5 milioni, e che in Europa sono oltre 25 milioni, se la cannabis producesse effetti letali, ogni anno ci troveremmo davanti a un'ecatombe: (il consumo di eroina è (fortunatamente) molto ridotto rispetto alla cannabis, ma ogni anno vengono registrate decine di morti provocate da overdose.)appare ovvio inoltre, che qualcuno di questi può accusare un malore, per cause non legate al consumo di cannabis. 

Poche settimane fa una adolescente che fino alla sera prima non aveva alcun problema di salute, è stata trovata morta nel letto dalla mamma, quando si è recata a svegliarla per portarla a scuola. Casi come questo avvengono ogni giorno, come potete verificare facilmente con una ricerca su google, l'ultimo di questi si è verificato pochi giorni fa, strappando alla vita un giovane pallavolista. Di casi simili se ne verificano decine ogni anno, e riguardano spesso giovani di età inferiore ai 30 anni. Se dall'autopsia (che viene sempre disposta in questi casi) fosse emerso che qualcuno di questi la sera prima ha fumato uno spinello, qualcuno avrebbe potuto attribuire a questo la responsabilità del decesso... ? Se consideriamo il largo uso di cannabis che viene fatto in Italia come altrove, è ovvio che a livello statistico casi così possono accadere anche a chi ha consumato canapa, così come possono accadere a chi, la sera prima di coricarsi ha mangiato una mela, una pizza o un mandarino.
  
Che la canapa indiana non provocasse decessi ormai risulta un'evidenza scientifica incontrovertibile, riconosciuta anche dai più ferventi proibizionisti; ma qualcuno pur di sostenere le proprie idee, può approfittare della notizia. E' il caso per esempio, di questa pagina Facebookche più volte ha inveito contro le manipolazioni mediatiche (come è giusto che sia) ma che in questo caso invece, utilizza l'articolo quale "prova incontrovertibile" delle teorie sostenute da chi gestisce la pagina, invitando addirittura chi non la pensa in quel modo a uscire dalla pagina. Ma leggete i commenti degli utenti al post...

 

Fonte: www.nocensura.com

 
 
 
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Data di creazione: 14/11/2012
 

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