LICKIN' LOLLIPOPS

OPS

Sabato sera di noia, io ed il mio amico etero Luca non sapevamo più cosa fare. Abbiamo passato la sera davanti alla tv, bevendo vodka e annoiandoci. Ero particolarmente eccitato dal vedere Luca indossare solo una t shirt bianca ed un paio di boxer larghi di una fantasia orrenda...saranno stati di suo papà. Mi immaginavo ilsuo cazzo floscio che sballonzolava di qua e di la, seguendo inevitabilmente il movimento del corpo di Luca. Era un bel ragazzo, alto, castano chiaro con gli occhi scuri. Spalle larghe e petto tonico di chi va in palestra almeno tre volte a settimana. Abbiamo la stessa età ed è sempre stato un amico, ma ogni tanto la mia mente viaggiava e mi immaginavo come sarebbe stato esser sbattuti da lui. Dev'essere un toro. Uno di quelli che ti montano e ti scopano finchè non sborrano anche l'anima.
Quella sera rimasi a dormire da lui, la casa era grande e mi fece dormire in camera di sua sorella (sposata e trasferita all'estero) mentre lui andò a dormire in camera di suo padre (abitava solo con suo padre, la madre lo lasciò per un altro.)
Mentre ero a letto iniziai a toccarmi pensando al suo cazzo duro e bagnato, pensavo a come sarebbe stato bello leccargli quelle palle pelose, farlo gemere mentre mi ficcavo in bocca tutto il suo uccellone e farmi sbattere sotto la sua foga animale. Mi addormentai con questi pensieri e la mano ancora bagnata del mio seme.

In piena notte mi svegliai, quei pensieri non mi avevano abbandonato, così decisi di andare toccare con mano le potenzialità di Luca, sapevo benissimo dov'era la camera di suo padre e sicuramente Luca stava dormendo aiutato dall'alcol...mi bastava toccare il suo animale, annusare il suo profumo selvaggio e magari leccargli la cappela floscia. In camera c'era il buio più totale, riuscivo a malapena a riconoscere i bordi di ogni sagoma. Montai piano sul letto e iniziai ad accarezzargli molto leggermente l'interno coscia, stava dormendo a pancia in su e (fortunatamente) con le gambe divaricate. Con il tatto riconobbi i suoi boxer osceni, la meta era vicina. Appoggiai il naso e subito il suo odore da uomo mi riempi e mi fece eccitare, ci infilai dentro un dito e riuscii a toccare uno dei suoi coglioni pelosi. Lo desideravo sempre di più. Forse era l'alcol o la mia voglia insaziabile di cazzo, ma gli tirai fuori tutto il cazzetto floscio e iniziai prima a leccarlo e poi a succhiarlo sempre con più ingordigia. Sentii il membro irrigidirsi dentro la mia bocca, mi abbassai le mutandine e con un dito cominciai a giocare nel mio buchetto. Volevo esser fottuta da quel cazzone. Avevo sempre desiderato l'uccello di Luca e ora, nel buio di quella stanza lo stavo sbocchinando come una puttana prorpio come nelle mie fantasie.
Ad un tratto sentii una mano afferrarmi la testa e premermela contro il cazzone che avevo ora in gola. Il corpo attaccato alla mazza iniziò a muoversi e pian piano me lo ritrovai a scoparmi la bocca. Non me lo sarei mai aspettato. Ma avevo troppa voglia per pormi delle domande, cosi quando il pisellone era bello grosso e duro, lo tolsi dalla bocca, mi misi a cavalcioni sopra di lui e gli dissi di fottermi. Non se lo fece ripetere due volte ed in un attimo inizio a scoparmi violentemente. Mi schiaffeggiava il culo finchè mi faceva saltare sopra il suo bastone di marmo. Ad un tratto si alza, mi mette a novanta e mi fotte tenendomi con un braccio per il collo e col la mano libera mi pizzicava i capezzoli finchè io mi masturbavo. Fu una cosa rapida, in un lampo la mia sborra calda  iniziò a schizzare ovunque e subito dopo anche lui estrasse il suo cazzone dal culo e mi riempì di sperma per poi accasciarsi su di me spalmandomi per bene la sua sborra calda sul culo. Ho sempre pensato Luca fosse un toro e questo me ne ha dato la conferma. Poi me ne tornai nel mio letto.

La mattina dopo mi aspettavo un pò di imbarazzo da parte di Luca, ma quando entrai in cucina lo vidi tranquillo che faceva colazione mentre guardava suo padre che cucinava canticchiando. Mi chiede se ho passato bene la notte, io gli rispondo sotto voce che dopo la fantastica scopata che ci siamo fatti sul letto di suo padre tutti i miei bollenti spiriti si sono placati. Mi guarda perplesso, suo padre è rientrato poco dopo che siamo andati a letto e ha fatto tornare Luca in camera sua. Luca cambia faccia, io cambio faccia e fisso quel bell'uomo che canticchia ai fornelli. Gli fisso quei boxer larghi di una fantasia orrenda. E penso a quello che c'è dentro, quello che mi ha riempito il culo e la bocca. A quel toro...osp...