LICKIN' LOLLIPOPS

BLUE PLASTIC

Mi piace toccarmi, accarezzare il mio corpo ed immaginare che siano le mani di qualcun'altro. Le mani dell'uomo incrociato per strada, dell'edicolante che ci ha venduto il giornale quella mattina oppure di un amico che ci ha sempre ispirato sesso. Inizio a giocare cn i capezzoli fino a farli indurire, sento il mio membro che cresce e richede attenzioni. Mi sfilo le mutandine ed inizio a masturbarmi, a bagnarmi la cappella con la saliva e a provare piacere per quell'uomo invisibile che fa crescere il mio desiderio. Ma le mie mani nn bastano, mi allungo per prendere dal comodino il mio dildo preferito. E' di un celeste acceso e non ha nulla da invidiare a Rocco Siffredi. Mi ritrovo a novanta, con la faccia contro il materasso e il culo in aria, smanioso di ricevere un cazzo. Mi accarezzo il buco con il dildo lubrificato e poi mi penetro. E mi penetro. E mi penetro. Mentre godo mi piace immaginarmi che sia uno sconosciuto appena entrato nella mia stanza a scoparmi, ad abusare di me. Mi ha trovato li sul letto, con quel culo bisognoso di minchia. Si e' calato i pantaloni e a tradimento mi ha fraccato il suo grosso uccello nel culo. Ansimo, questo cazzone blu mi sta togliendo il fiato. Con l'altra mano mi sego fino a venire. Uno schizzo. Il secondo piu' lungo e poi il terzo. Sono esausto, con il pisello di plastica ancora infilato nel culo e la sborra sul materasso. Ora sono sereno.