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ANGELI E DEMONI

Post n°12 pubblicato il 24 Settembre 2012 da Desperation4

Apro lievente gli occhi, nel buio della mia stanza mi era sembrato di vedere una luce passarmi davanti al viso. Buio, è tutto completamente buio. Chiudo gli occhi e mi giro dall'altro lato. Poi minuti dopo, di nuovo quella luce. Li riapro e non mi sembra vero. C'è un ragazzo nella mia stanza, accerchiato da luce. E' alto. Biondo con gli occhi chiari e con un corpo perfetto. Liscio e scolpito. E' coperto solo sul pene da un lembo di seta bianca che riflette la sua luce. Mi agito, accendo la luce e lui è ancora li. Le sue labbra sottili e sensuali iniziano a parlare. Dicono che non mi sto comportando bene. Che il mio corpo non è strumento di lussuria e devo salvare la mia anima. Stavo seduto sul mio letto ipnotizzato dal suo volto. Ascoltavo le parole  che uscivano da quelle labbra che avrei voluto baciare.
Una voce rauca alle mie spalle dice di non essere d'accordo.
Mi volto e vedo un uomo, anch'esso alto ma moro. Occhi scuri e barba incolta. Seguo le linee del suo corpo ed ha un petto villoso, muscoloso. Scendo e vedo che lui sta li nudo. Il suo grosso membro non è coperto da nulla. E' peloso e senza vergogna. I due si guardano male. Si chiamano demone ed angelo mentre discutono su cosa è meglio per il mio corpo e per la mia anima. Poi il demone si accorge che lo straccetto di seta che porta l'angelo si alza sempre più. Probabilmente anche lui è attratto dall'uccello del demone.
Il demone se ne accorge e si avvicina all'angelo. Lo accarezza, gli sussurra parole sul bene e sul male all'orecchio. Gli bacia il collo. L'angelo era chiaramente contrariato ma non riusciva a far niente. Non voleva far nulla per fermare quell'uomo che lo stava portando alla tentazione. Vedo il cazzo del demone strofinarsi sulla coscia dell'angelo ed indurirsi. Era assurdo, ma mi eccitava. Sentivo anche il mio cazzo indurirsi. E quello dell'angelo aveva quasi raggiunto la completa erezione. Il demone gli pizzicava i capezzoli grandi e soffici. Decido di non star li a far lo spettatore e mi avvicino al cazzone ormai bello duro del demone ed inizio a leccarlo.
Succhio con voracità quel frutto del peccato mentre l'angelo è completamente perso sotto le volgari carezze del demone. Mentre sbocchino il demone, do un'occhiata sotto le piccola veste di seta e scopro che anche l'angelo ha un cazzone niente male.
Il demone assiste alla scena e senza dire una parola gli strappa di dosso la pezza di seta e mi invita a succhiarlo anche all'angelo.

Alternavo i due cazzi nella mia bocca. Avevano anche due gusti diversi, uno dolce e l'altro selvaggio. Non sapevo quale scegliere, volevo prenderli entrambi.
Poi il demone mi mette a novanta sul letto e inizia a fottermi. Fa mettere a novanta anche l'angelo e gli infila due dita nel culo. Io e l'angelo c guardiamo ansimanti mentre il demone c fotte in modo diverso. Bacio quelle labbra da prima desiderate e sento che il cazzone del demone non mi sta più sfondando il culo. Ora c sono le sue dita e il piacere maggiore è riservato all'angelo. Gode e soffre, probabilmente è ancora vergine pensavo. Mi alzo e mi metto a pancia in su con le gambe divaricate daavnti alla faccia dell'angelo e mi faccio leccare il buchetto ormai gia aperto dalla forza demoniaca. La sua lingua è delicata e gentile. Fa cerchi intorno a quel buco e lo bacia. Poi una lingua più preotente si aggiunge alla sua. Il demonio aveva preso il sopravvento e leccava  e mordeva con insisteza facendo passare in secondo piano il movimento delicato dell'angelo.

Il demone fa sdraiare l'angelo al centro del letto e mi ordina di cavalcarlo. Prendo il mano quel cazzone liscio e bianco e me lo infilo tutto dentro. Inizio ad andare su e giù con lentezza, ma ben presto il ritmo sarebbe aumentato. Il demone in piedi si godeva la scena e mi schiafeggiava con il suo cazzone succulento. Poi tutto in bocca fino alla gola. Il suo odore era sempre più forte. Soprattutto mentre gli leccavo le palle pelose. Insultava l'angelo. Gli diceva di fottermi sempre più forte e l'angelo obbediva.
Poi il demone mi spinge contro il petto dell'angelo e inizia a scoparmi anche lui. Avevo il bene e il male dentro di me. Due fottiti cazzoni che mi sfondavano il culo. Li sentivo godere ad ogni colpo. Eravamo tutti e tre sudati. Sentivo il demone che da dietro mi prendeva i capezzoli e mi li strizzava. Mi schiaffeggiava il culo come fossi un cavallo al trotto. L'angelo mi baciava e mi accarezzava i capelli. Sensazioni contrastanti viaggiavano lungo il mio corpo. Fremevo sotto le loro mani. Godevo sotto i loro colpi.

Il demone si toglie dal mio culo e ci presenta in faccia il suo cazzone. Noi lo lecchiamo e lo succhiamo. Le nostre lingue si scontrano mentre lecchiamo quella cappellotta calda e bagnata. Poi uno schizzo ci riempe ad entrambi il viso e le bocche. Quel liquido caldo ed infernale sembrava non smettere. Da quel cazzone usciva sborra calda a litri. Ci lechciamo a vicenda la sborra sul viso, mentre quel cazzone ancora sbatteva sulle nostre bocche. Mi rimetto in posizione eretta ancora seduto sopra il cazzo dell'angelo. La sborra mi colava lungo il viso ed il collo. Il demone mi lecca i capezzoli. Li solletica, li bagna. Mi fa godere. Ancora saltando sopra l'uccello dell'angelo inzio a schizzargli sul petto liscio e bagnato. Ora bagnato anche di me. Il demone ride e accarezza i capelli biondi dell'angelo. L'angelo contrare il viso in una smorfia di dolore, piacere, sorpresa e il mio culo viene riempito di sborra calda. Il demone gli tira fuori l'uccello, gli lecca la cappella e mi infila dentro il culo due dita.
Quando le tira fuori erano piene della sborra dell'angelo. Le lecca e poi infila la lingua nel mio culo. Lo sento scavare dentro di me. Evidentemente non aveva mai assaportao un sborra dal gusto angelico.

L'angelo chiude gli occhi ancora sotto di me, io mi sdraio su di lui e gli chiudo anch'io. Poi un peso su di me, il demone si era sdraiato su di me. Sentivo il suo petto villoso contro la mia schiena e il suo cazzone peloso, ora sfloscio, contro il mio culo. Poi il buio.
La mattina mi sveglio con questo ricordo. Ma non c'è nessuno nel letto con me. Sono nudo. Non ricordo neppure com'ero e se ero vestito quando sono andato a letto. Probabilmente è stato solo un sogno dovuto al troppo alcol della sera precedente. Ma l'idea di avere il bene ed il male dentro di me mi stuzzicava parecchio. Inizio a toccarmi e mi masturbo pensando a quei corpi, a quelle due figure fantastiche, a quell'angelo ed a quel demone, a quei due uomini. 

 
 
 
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