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Musica. Maestro, accendi le stelle, non tutte però, solo quelle in secondo piano, quelle più piccole e intense, sono tante, falle disporre seguendo un ricamo apparentemente disordinato, insegna loro il passo di danza che le porterà a disporsi in spalti più larghi, per lasciare modo alle stelle cadenti di bruciare l’essenza della loro anima senza interferenza alcuna, proiettori di se stesse nel momento del dono supremo, la dispersione del tutto nel nulla, o del nulla nel tutto…. Maestro, mi raccomando, la luna…. Timidamente nascosta da un manto fitto di nubi impietose, dovrà infine essere liberata, ma non prima che…. E il vento. Voglio una brezza pungente che si alza dal mare, la voglio calda, di un calore epidermico, appena inumidita dalle gocce di rugiada che leggiadre si sollevano nel bosco, posando sui fiori l’odore di sole e salsedine, in un prodigio di vivide sensazioni…. Gli alberi, profumati di muschio e di selvatico, devono spargere nelle loro foglie l’odore speziato dell’oriente, questo è il volere della dea, e questa è la fragranza che assumerà il cielo questa notte…. L’erba dovrà essere un tappeto soffice e invitante, bassa e morbida, ogni filo dovrà avere in se la consistenza delle piume e il calore della lana, i tronchi saranno pareti, il cielo sarà un tetto aperto sul mondo. La città tacerà, i suoi rumori saranno inghiottiti in un vortice di ineluttabile insensatezza, le sue luci si smorzeranno, e il bosco vivrà l’atavico passaggio che la condurrà, passo dopo passo, colonna di vivo legno dopo colonna di vivo legno, nella radura degli spiriti nobili. L’aria che si respira qui, è diversa. Il tempo, non esiste. Il silenzio parla e le parole si perdono nell’istante stesso in cui sono state pronunciate, a meno che non siano abbastanza degne di comparire innanzi allo spirito del re, un uomo che forse re non è stato per nascita, lo è diventato, con l’ingegno, la correttezza, l’intelligenza, la sapienza, e ora riposa in questa grotta di pietre senza tempo, e governa dal suo placido giaciglio influenzando la vita e le scelte degli eletti. Cosa accadrà a questo punto, difficile prevederlo. Tutto sfuggirà all’ordine umano e seguirà il corso del proprio destino, le stelle cadenti bruceranno la loro passione come incenso sacrificale, poi la luna si libererà e brillerà suprema sul cielo puntellato da milioni di stelle, grandi e potenti, piccole e intense, lontane e vertiginosamente presenti, e così sarà se il destino lo vorrà…. E se accadrà, se il fato sarà favorevole, sarà la notte della dea. |
La morte virtuale. Non sanguina il corpo, eppure le ferite ci sono quando si clicca sul logout definitivo. Di solilto il sistema richiede una conferma, e ti chiede: sei sicuro di voler cancellare la tua iscrizione al sito? La mano esita, ma la decisione è presa. Ecco il nick che precipita dal ventottesimo piano del grattacielo delle illusioni perdute, per poi spiaccicarsi sull'arido asfalto dell'indifferenza altrui, ecco che resta quella sagoma incisa nel nulla a ricordare il suo passaggio e la sua fine. E poi il silenzio. Rientrare, non si può. Stare fermi in un angolo a guardare le reazioni, non si può. Passeranno, persone, nick, ombre, e qualcuno forse si accorgerà dell'assenza, e allora farà male, come avere person un amico reale, perchè di quel nick non ci sarà più traccia, le sue parole saranno affidate ai ricordi di chiacchierate trascorse in un venerdì pomeriggio troppo lungo per lavorare, o in una domenica felice passata a cazzeggiare....... E questa sera anche io ho perso un amico virtuale. Conoscevo il suo nome, era un grande privilegio questo, una delle penne più maledettamente brave di questa realtà virtuale, lui con le sue parole riusciva a creare e a disfare, suscitava sentimenti e reazioni, anche controverse, emozioni, sensazioni. Quanta amarezza in quel looaut, tutte le tue pagine, pagine vissute, parola per parola, stillate preziosamente dalla tua anima pura e immateriale, parole che incendiavano la carta su cui si posavano, che arrivavano a farsi bannare per la ruvidità di certe espressioni. Era una bestemmia, me lo ricordo, ed era la prima volta che ti leggevo, ho fatto anche io un po' la snob, ti ho chiesto di toglierla. Ma quello era il suo posto, quello era il senso preciso della parola che dovevi utilizzare in quel momento, in quella pagina di raro autobiografismo. Quello era il maledetto volto di arizona dream. Ciao Angelo, grazie per avermi regalato generosamente tante emozioni. |
Scenderò per le strade, camminerò sotto i portici antichi traboccanti di vetrine luminose, camminerò tra le vie di acciottolato e porfido che s’intersecano come un budello su per il centro storico, camminerò lungo i viali alberati dove gli anziani passeggiano e i bambini si rincorrono, camminerò tra le piazze affollate del giorno di mercato, camminerò tra le fetidi pozzanghere dove galleggiano le budella dei pesci, camminerò tra i vicoli bui dove fronde di grondaie creano ombre raccapriccianti a contrasto con l’insegna dei night club.. Camminerò nella mia città ed in tutte le città che incontrerò, camminerò e guarderò in faccia la gente, e ruberò le loro storie, carpirò i loro segreti, e sarò crudele, e sarò cinica, e sarò così vera da risultare insopportabile, racconterò la disperazione, vi parlerò della solitudine, delle promesse infrante di un amore corrotto, l’insostenibile incapacità di essere felici, il morboso desiderio di avere, l’ossessione insignificante dell’apparire, la miseria della consapevolezza di essere aridi, la nobiltà ferita di uno sguardo celato da un cappello che odora di canfora, la desolazione dell’inesorabilità delle cose... E sarete in mio possesso, afflitti dal peso del mondo, ottenebrati dal grigio fardello di un’umanità incapace di risollevare la propria dignità dalle piccole e insignificanti diatribe quotidiane, troppo indaffarati a guadagnare, a correre, a rubare, ad arrivare prima, a fregare, per accorgervi dell’inconsistenza della vostra anima fuggevole ed evanescente, e io la possiederò, la farò mia, ci giocherò, la sporcherò, la corromperò ancora, e ancora, e ancora di più, la spingerò dove ancora non si era avventurata, le suggerirò i più crudeli pensieri, le darò i mezzi per realizzarli, la stordirò con le mie lusinghe e poi vi lascerò in balia di voi stessi e di un germe nuovo che avrò instillato nella vostra neonata coscienza, l’ultimo dono prima di gettarvi ai margini di voi stessi, il senso di colpa......
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E poi arriva. E arriva il tempo anche di un messaggio gettato nella fretta di un impulso ancora incompreso. Troppe le sensazioni. Troppi i sentimenti. E devono ancora entrare tutti. Devono farsi spazio in me, devono trovare la via per insinuarsi tra la razionalità e il sogno... Non ci credo.... Non può essere vero.... Cazzo.... Si può dire cazzo in un blog? Sono una brava ragazza sapete, parolacce non ne dico mai, o meglio, le dico ma non le scrivo, ma quando ci vuole ci vuole, e questa sera ci vuole, perchè questa sera ...... Avete mai sognato quel momento, l'arrivo di quella lettera, di quella mail, il telefono che squilla e una voce che vi dice: vogliamo te! Tu sei quella che cerchiamo! Cazzo. Lo ripeto ancora. E ancora e ancora. " L’analisi del suo manoscritto ha messo in luce CAZZO CAZZO CAZZO Certo che per ambire ad essere una scrittrice sono molto monotematica questa sera..... Voglio condividere questa gioia immensa, domani probabilmente tutto sfumerà, le cose assumeranno aspetti diversi e materialistici e quella che oggi è una proposta domani sarà un investimento, ma sta sera io sogno. Perchè sta sera mi è arrivata la fottutissima mail dove dicono che sono interessati a me. E questa sera io voglio sognare, e credere che sia tutto vero.....
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Nickname: lunadifata
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Inviato da: syhngrsy
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