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La Lega Nord alla conquista della Campania

Post n°153 pubblicato il 28 Luglio 2010 da lorenzo_na
 

A Melito quattro consiglieri passano al Carroccio. Ad Agropoli il sindaco minaccia di fare altrettanto. Intanto la Mussolini dichiara di iscriversi al partito di Bossi e di candidarsi a sindaco di Napoli.

Per molti è pura fantascienza, per altri sarebbe la panacea per tutti i mali. Parlando dei candidati a sindaco della Lega Nord, fu il Ministro degli Interni Maroni a lanciare il sasso per primo:” Per Milano si è già prenotato Bossi e per Napoli non è detto che non si faccia un pensierino. Almeno cominceremmo a far funzionare qualcosa”. Ed è questo il pensiero che serpeggia in molte amministrazioni comunali nostrane, la Lega! I vecchi partiti sono falcidiati dalle inchieste giudiziarie e da endemiche crisi di identità e le risposte alle innumerevoli emergenze che attraversano la nostra regione sono sistematicamente inadeguate. Così, quando il malato è ormai disperato ci si aggrappa a qualsiasi cura possibile, anche la più improbabile ed imbarazzante. Sta già accadendo in alcuni comuni. A Melito quattro consiglieri comunali hanno fatto formale richiesta di adesione al partito del “celodurismo celtico”. Quello che fa maggiormente riflettere è che uno è del Pdl, uno del Pd, e due eletti con una civica di centrosinistra. Insomma, la voglia del pragmatismo nordista contagia tutti:”I leghisti ormai sono le uniche persone che amministrano bene il territorio” dichiarano.
Il sindaco di centrosinistra di Agropoli Franco Alfieri, invece, appena appresa la notizia che il nuovo piano ospedaliero regionale prevede la chiusura del nosocomio cittadino, ha tuonato:”Basta, mi iscrivo alla Lega, è l’unico partito in grado di difendere i diritti del territorio. La classe politica campana ha fallito”. Per cominciare, ieri l’intera maggioranza che lo appoggia in questa battaglia si è autosospesa dai rispettivi partiti d’appartenenza ( Pd, Udc, Udeur, Verdi e Rifondazione). Tutti nella giunta e nel consiglio minacciano di iscriversi al Carroccio per protesta? Chi può dirlo, intanto la prossima primavera ci saranno le amministrative e in questa lunga vigilia tutto può accadere. Da Napoli, dopo l’ennesimo scandalo dei rifiuti, partirono centinaia di richieste di tesseramento  raccolte da Bossi in persona che mandò in avanscoperta due suoi uomini, i deputati Giovanni Fava e Gianluca Buonanno. Di sicuro non è un pensiero che gli arrovella la mente, ma siamo sicuri che il leader padano non disdegnerebbe di crearsi una roccaforte anche al sud. Ma quanto è verosimile un radicamento della Lega al sud, e, soprattutto, quanto realmente utile alla questione meridionale? Le iniziative messe in campo dal partito di Bossi sono inscindibili dal sostrato ideologico che le ispira. Dietro allo spauracchio del rigore e della pulizia si nascondono attitudini xenofobe e razziste, richiami alla “razza” e lo spregio per l’Italia e la bandiera. Quanti sono realmente disposti a chiudere un occhio su tutto questo per avere una città più “vivibile”? E poi, siamo sicuri che una città amministrata dalla Lega sia più “vivibile”? Basta vedere dove attecchisce il messaggio leghista per rendersi conto cosa esso celi realmente. Alle scorse Europee il carroccio fece un exploit a Castelvolturno: 532 voti di lista e 466 voti di preferenza per Carmen Santagati, conquistando il 9 per cento! La gente di quel paese, esasperata da anni di vuoto istituzionale, e lasciata da sola a combattere contro l’invasione sul territorio degli immigrati ha creduto di vedere nella Lega l’unica speranza possibile. Ogni voto strappato dalla Lega al sud non è figlio del loro buon governo, ma del fallimento della classe politica del mezzogiorno, al pari del medico che vede il suo paziente buttarsi tra le braccia dello stregone o del cartomante. “Divento della Lega e mi candido a sindaco di Napoli” ha dichiarato la Mussolini, basta solo questo a dimostrare che non abbiamo torto.

pubblicato su

http://www.tuttiinpiazza.it/articoli/regione/la_lega_nord_alla_conquista_della_campania/la_lega_nord_alla_conquista_della_campania.asp

 
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