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Il Cardinale Sepe e le lacrime di Sant'Antonio

Post n°143 pubblicato il 22 Giugno 2010 da lorenzo_na
 

Lo scandalo che ha conivolto il Cardinale Sepe getta una luce sinistra sulle operazioni del Vaticano. La città si stringe intorno al suo Cardinale che dice di poter spiegare tutto. Sant'Antonio a Polla intanto piange.
 

La statua di Sant'Antonio a Polla lacrima ed è subito miracolo. Una vera manna dal cielo per quella diocesi calcolando il costante calo dell'8 per mille destinato alla Chiesa Cattolica negli ultimi anni (dall’89,82% delle dichiarazioni dei redditi 2005 si sarebbe infatti passati all’86,05% del 2006 e all’l’85,01% del 2007). C'è allarme in Vaticano per questo calo di "affezione" da parte della popolazione italiana, se continua così tra una decina d'anni dovranno mettersi a lavorare anche loro. Ma possono sempre vendere o fittare  l'enorme patrimonio immobiliare che hanno, ed è quello che fanno infatti ultimamente.
Fare una stima degli immobili che appartengono alla Chiesa nel nostro paese è praticamente impossibile. Qualche anno fa ci provò Michele Santoro ad Anno Zero e risultò che circa il 22 per cento del patrimonio edilizio italiano appartiene al Vaticano (con relativi privilegi fiscali, vedi esenzione ICI) e non si tratta solo di parrocchie, ma la maggior parte sono case, dalle quali, per motivi speculativi, vengono sfrattati pure gli "invalidi" e soprattutto le famiglie meno abbienti che non possono pagare il pigione.
Carità cristiana a parte, il vittimismo e l'aria da perseguitati che hanno assunto in fondo a Via della Conciliazione a Roma in queste settimane per la storia della pedofilia, per il calo dell'8 per mille e per ultimo lo scandalo del Cardinale Sepe ci pare eccessivo e fuori luogo. Questa è gente che traffica con milioni di euro giornalmente e soltanto Propaganda Fide (un dicastero chiave della Santa Sede di cui Sepe è stato Presidente dal 2001 al 2006) ha prodotto attraverso le sue proprietà  (si parla di non meno di 2000 appartamenti ) utili per 56 milioni di euro solo in canoni d'affitto secondo l'ultimo rendiconto finanziario.
Il primo a fare il nome del Cardinale è stato il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso lo scorso 15 giugno durante un interrogatorio con i pm. Bertolaso ha spiegato di aver avuto la ormai famosa casa di via Giulia in Roma attraverso Sepe che dapprima lo aveva ospitato in un collegio universitario di proprietà sempre di Propaganda Fide.  Ma la vicenda incresciosa che riguarderebbe il porporato è quella del palazzetto di 960 mq in via dei Prefetti venduto all'ex Ministro Lunardi per 4,6 milioni di euro, una cifra irrisoria per il valore dell'immobile (circa tre volte in meno al prezzo di mercato). L'accusa ritiene che si tratti di uno scambio di favori reciproco tra il ministero dei lavori pubblici e Propaganda Fide che avrebbe ricevuto in cambio i sovvenzionamenti per il progetto Arcus per la ristrutturazione dei musei vaticani i cui lavori (guarda caso) sarebbero stati affidati alle imprese del Gruppo Anemone (circa due milioni e mezzo di euro). In più, si è appreso nelle ultime ore ci sarebbe anche la ristrutturazione del palazzo in Piazza di Spagna del dicastero vaticano. In un'intervista rilasciata a Repubblica Lunardi disse:" Angelo Balducci mi disse che Propaganda Fide stava mettendo a reddito i suoi 2000 appartamenti". Quindi il Ministro scelse  l'immobile di via Dei Prefetti (ristrutturato naturalmente dal solito Anemone) e dopo aver goduto di un affitto gratuito per 14 mesi ("Mi hanno fatto la cortesia di ospitarmi..." dice Lunardi) lo aveva acquistato a quel prezzo che sappiamo.
L'accusa sia per il Cardinale che per l'ex Ministro è di corruzione aggravata insomma e Sant'Antonio forse sa anche qualcosa che noi ancora non sappiamo. A cominciare, ad esempio, da quello che gli stessi frati del convento di Polla non hanno detto, ma si è lasciato scappare ai giornalisti il sindaco Massimo Lo Viso:" Attendo ansioso, come tutti i miei concittadini, ulteriori sviluppi che chiariscano il presunto fenomeno che si sarebbe verificato in coincidenza con due avvenimenti svoltisi a Polla: il primo è rappresentato dalla coincidenza con la festività del Santo a cui la comunità pollese è fortemente legata, il secondo è dovuto al completamento degli interventi di restauro del convento e delle aree vicine, interventi che, inaugurati giovedì dieci giugno scorso, hanno restituito agli antichi splendori l'intera struttura conventuale." Serviranno per caso dei soldi ai poveri fraticelli?

pubblicato su
http://www.tuttiinpiazza.it/articoli/dall_italia/il_cardinale_sepe_e_le_lacrime_di_sant_antonio/il_cardinale_sepe_e_le_lacrime_di_sant_antonio.asp

 
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TheWildCreature
TheWildCreature il 26/06/10 alle 13:52 via WEB
Sovente viene citato il detto: “Facciamo attenzione a non gettare il bambino con l’acqua sporca”. Ho l’impressione che questo detto sia diventato un comodo alibi per certi cattolici e prelati. Sono molto preoccupati di salvare se stessi ed è per questo che prendono in ostaggio Gesù Bambino. La Chiesa è la sposa di Cristo, dicono, e non omettono di citare Geremia: una sposa in parte santa e in parte meretrice. E con l’alibi della sposa di Cristo si danno alla prostituzione convinti che, comunque, saranno giustificati dalla parte santa. Recitano impunemente l’ammonimento di Cristo: “Guai a voi scribi e farisei ipocriti… Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange; amano posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare rabbi dalla gente…”. E non comprendono, perché non c’è peggior sordo di chi non vuole intendere, che questo rimprovero non è indirizzato ai soli farisei ma anche a loro. Così continuano a prostituirsi a mammona. Sono in prima fila ai convegni e alle cerimonie, i loro nomi sono preceduti da titoli quali: santità, eccellenza. Sono scortati dalle forze dell’ordine e dalle guardie, dimenticando che Cristo dalle guardie è stato arrestato e ucciso, per disposizione dei loro padri, i farisei. Sono coinvolti in scandali finanziari, e per trenta denari continuano a perpetuare il tradimento di Giuda. Queste colpe sono comuni a tutti gli uomini, in tutte le società. L’intollerabile è che ci si faccia scudo del Bimbo Gesù. Oggi chi vuole sparare contro la Chiesa, a torto o a ragione, non si fa scrupolo di uccidere il Bambino. Può la Chiesa professarsi innocente?
 
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