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Napoli tra i i rifiuti, Salerno sempre più verde e pulita

Post n°165 pubblicato il 23 Settembre 2010 da lorenzo_na
 

Stona il contrasto tra le due maggiori città campane. Napoli ripiomba nell'emergenza rifiuti, mentre a Salerno si inaugura un impianto di compostaggio all'avanguardia che produrrà energia e permetterà di abbassare le bollette ai cittadini.

Per usare una metafora calcistica, il derby in questione è Napoli Salernitana. Da un lato ci sono sei giocatori in campo e dall’altro uno solo, eppure il risultato è schiacciante: un’infinita emergenza rifiuti contro un impianto di compostaggio all’avanguardia inaugurato tre giorni fa.

In attacco nel Napoli troviamo Silvio Berlusconi, bomber di razza, carismatico, gran trascinatore e amato dalle folle. Alle sue spalle a centro campo c’è Guido Bertolaso, colui che dovrebbe guidare il gioco, dare ordine alla squadra. In difesa troviamo la veterana della squadra, la Jervolino, ormai stanca e logora ed in procinto di lasciare con molto probabilità l’anno prossimo. Accanto a lei uno dei nuovi acquisti, il terzino Cesaro. I terzini, si sa, sono un po’ rudi e non spiccano per eloquenza, ma in certi affari non si va troppo per il sottile, servono persone disposte a tutto. In porta l’altro nuovo acquisto della squadra, Caldoro. Da quando ha vestito la casacca numero uno si affanna a parare palloni che gli arrivano da tutte le parti. La squadra è scarsa, non fa gioco e tocca a lui salvare il più delle volte il risultato e le cose vanno decisamente male ultimamente. Dopo le promesse e lo show dell’inaugurazione dell’inceneritore di Acerra, del bomber non si è sentito più parlare. E’ costantemente sui giornali per scandali con escort, per il divorzio o per gli innumerevoli guai con la giustizia. Bertolaso, travolto anch’egli da scandali a sfondo sessuale, sembrava avere comunque il gioco in mano, deciso a portare avanti il suo progetto. Ma le numerose proteste della gente alle sue manovre sembrano averlo delegittimato e non ci sembra guidare al meglio l’emergenza attuale. La città è di nuovo piena di rifiuti, perché i lavoratori di Enerambiente incrociano le braccia per solidarietà con gli stagionali ai quali non è stato confermato il contratto e che l’altra mattina a loro volta si sono arrampicati sul tetto della sede della società in via de Roberto e sono rimasti ore con una corda legata al collo. Non va meglio in provincia e nel casertano dove i sindaci di Acerra e San Tammaro hanno detto no ad altre discariche sui loro territori. Ma le proteste maggiori si sono avute tra Terzigno e Boscoreale. Sono stati incendiati sette camion dell’immondizia ed altri sei sono rimasti danneggiati da chi si oppone all'apertura della discarica sul Vesuvio. L’atto deprecabile è stato compiuto dai soliti delinquenti a margine di una manifestazione pacifica indetta dai comitati cittadini e dai sindaci della zona. Cercano di impedire l’apertura della ex cava Vitiello, ovvero il raddoppio del più grande sversatoio mai concepito in un’area protetta (il parco del Vesuvio). Ma da Roma fanno sapere che non c’è alternativa alla cava Vitiello e che questo raddoppio era noto da tempo.

I giocatori in campo intanto si accusano a vicenda per questo ennesimo disastro. Il capo della Protezione civile nega che si tratti di una nuova emergenza ed ha esortato gli enti locali a "stare svegli", accusandoli di ritardi. La replica del sindaco Jervolino non si è fatta attendere: "Non si è accorto che siamo sveglissimi. Rimpallare le responsabilità non serve a nulla, noi potremmo dire che Bertolaso poteva stare attento a non far guastare il termovalorizzatore.”

La situazione napoletana è ancora più triste e inaccettabile se si guarda invece cosa accade  proprio in questi giorni a Salerno. Mentre Napoli è ripiombata nei suoi atavici problemi, Salerno inaugura il primo impianto di compostaggio in Campania. “Per supportare tutte le fasi della sua realizzazione - spiega il sindaco De Luca- sono stati necessari 25 milioni di euro di fondi europei. Noi, infatti, siamo un'amministrazione che i fondi europei riesce ad investirli, realizzando, come in questo caso, un impianto che è un gioiello di architettura contemporanea, oltre ad essere dotato della più alta tecnologia che serve per lavorare l'umido. Il nostro obiettivo - prosegue - è di rendere, non solo la città autonoma dal punto di vista del ciclo dei rifiuti, ma anche di abbassare la bolletta delle famiglie salernitane.” Ma non è tutto:” L' amministrazione comunale ha persino acceso un mutuo al fine di far produrre a questo impianto complessivamente 4 milioni di kilovattori di energia elettrica (quantità che serve a 2000 famiglie), sia con l'utilizzazione del biogas che si produce dalla lavorazione dell'umido, sia per una scelta che ha fatto l'amministrazione comunale di collocare pannelli fotovoltaici sui tetti di questo impianto. Abbiamo investito 900mila euro di fondi del Comune per realizzare l'unico impianto di compostaggio che utilizzi pannelli solari.” L’impianto situato nella zona industriale della città è progettato per trattare 30mila tonnellate di umido e quindi, oltre a coprire il fabbisogno della città di Salerno, potrà ricevere anche i rifiuti dei comuni limitrofi. “Ci stiamo preparando ad omologare l'impianto per 40mila tonnellate. Sopra le 30mila, però, c'è bisogno della valutazione di impatto ambientale che contiamo di avere a breve se la Regione Campania non dorme” dice De Luca. Noi non crediamo che qualcuno dorma, non è incapacità. La vera emergenza napoletana , la vera immondizia da togliere dalle strade non è quella che fuoriesce dai cassonetti, ma quella annidata tra gli amministratori, tra i politici e gli addetti ai lavori. La vera puzza che infetta la nostra bellissima città si chiama camorra. Finché esisterà lei Napoli sarà ciclicamente invasa dai rifiuti e a nulla potrà un Presidente della Regione per quanto coraggioso. Ieri la camera dei deputati ha detto no alle intercettazioni di Cosentino (accusato di  essere vicino alla camorra ed uno dei principali sospettati dell’eterna emergenza rifiuti in Campania), 308 voti favorevoli e 285, con dodici franchi tiratori. La lotta per ripulire la città comincia da lì, dai palazzi del potere.

 

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http://www.tuttiinpiazza.it/articoli/regione/napoli_trai_i_rifiuti_salerno_sempre_più_verde_e_pulita/napoli_tra_i_rifiuti_salerno_sempre_più_verde_e_pulita.asp

 
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