Creato da la_medusa_art il 25/06/2010

ART PASSIONE ESTREMA

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Punti di vista.

Post n°45 pubblicato il 08 Settembre 2010 da c.vlad

 

L’impiegato.

 

Procedeva lentamente sulla strada prima della rotonda, la strada troppo stretta per il flusso di auto e, come spesso faceva, girò la testa alla sua sinistra lasciando correre lo sguardo nello stabilimento a bordo strada.

Un operaio era affaccendato ad una grande macchina. Lo fece sorridere. Gli richiamava alla mente lo scarabeo stercorario affannato nella cura della sua pallina di sterco.

“Beato lui”, pensava,  “si fa le sue otto ore e una volta assicurata la produzione richiesta più nessuno gli può dire nulla…bello vivere così, senza pensieri, senza responsabilità, almeno lavorative!”.

Pensava alla sua di vita lavorativa, ai colleghi che aveva, molti dei quali più soddisfatti di lui, almeno sul lavoro; pensava ai motivi della sua insoddisfazione e si rendeva conto che la spiegazione stava nel suo modo di essere: quanti colleghi aveva visto e vedeva fare carriera, ricevere più soldi di lui e un migliore trattamento: erano tutti giunti a qualche compromesso, grande o piccolo che fosse.

In altre parole si erano perfettamente integrati nel sistema aziendale che sfruttava e schiacciava quelli capaci come lui e schiacciava e remunerava quelli che si svendevano.

Vedeva nell’operaio un uomo libero, sottoposto all’unica condizione di dover assicurare una produzione. Un essere tutelato dalla propria manualità.

 

 

L’operaio.

 

“Indietro con la produzione! Cazzo! Di nuovo indietro!” pensava tra sé inviperito col collega del turno precedente, che per fare più pezzi non aveva effettuato la pulizia della macchina.

Aveva dovuto fermarla e pulire.

La schiuma tossica, composta da polioli e isocianati, non permetteva più agli stampi di chiudere bene.

Come tutti gli altri che lavoravano in schiumatura, solamente da lontano poteva apparire una persona normale, perché chi gli si avvicinava poteva vedere le chiazze rosse sul viso e su altre porzioni di pelle, conseguenza della tossicità dei materiali.

Nemmeno quel giorno avrebbe potuto lavarsi le mani per mangiare.

Si sentì salutare da lontano, alzò lo sguardo e vide il suo amico della manutenzione.

“Affanculo” pensò “Fermo la macchina e mi faccio una sigaretta…” ma non potè finire il pensiero: sentì aprirsi il portone interno e vide emergere il cartellista, uno dei tanti occhi del caporeparto, così rispose al saluto e continuò a lavorare.

Di lì a poco passò il caporeparto: “Buongiorno! Il suo collega di stanotte ha fatto otto pezzi in più”…lo guardò senza rispondere al saluto: “Il mio collega di stanotte non ha pulito la macchina”.

Caporeparto e collega in questione erano amici.

“Strano, Peirano non mi ha detto nulla” ripose il capo guardandolo sospettoso.

Non finiva mai di meravigliarsi per la malafede di quell’uomo. Un attore nato con tanto pelo sullo stomaco da vendere la madre per un copertone consumato.

“Comunque sono passato per dirle che domani avremo bisogno di lei alle presse”.

Girò i tacchi e scomparve ad angariare qualcun altro.

Questo era il prezzo per non aver mai piegato la testa: le presse erano simpaticamente chiamate “il purgatorio” e spesso lui vi era addetto.

Anche altre postazioni poco gradite gli erano riservate e ciò aveva comportato, negli anni, una considerevole esperienza che non era però mai sfociata in un qualche riconoscimento aziendale.

Come spesso capitava iniziò a pensare alle scelte di vita sbagliate che lo avevano confinato in quell’inferno, all’età troppo avanzata per poter sperare in un lavoro migliore, al circolo vizioso in cui si era cacciato iniziando a lavorare in quel posto: poche possibilità di fare esperienze qualificanti che gli permettessero occupazioni più consone alla sua cultura e alle sue capacità…

Tante volte aveva guardato le auto passare, spiato all’interno degli abitacoli vedendo persone pulite che si recavano al loro lavoro pulito.

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Commenti al Post:
bluleon99
bluleon99 il 08/09/10 alle 04:05 via WEB
si... fa riflettere a quale stato di "umanità" è ridotto il genere umano. La competizione sociale dell'essere umano, infinitamente inferiore a quella degli altri esseri animali. Sottoposta a "gerarchie" non puramente meritocratiche o di sopravvivenza, ma a meccanismi abbietti di gratuita sopraffazione
 
atos661
atos661 il 08/09/10 alle 07:52 via WEB
dignitoso, non ci sono altre parole per esprimermi, difendere la propria dignità, in tutti i campi, cosi come sul posto di lavoro ha un prezzo da pagare, si chiama penalizzazione, penalizzazione che fa camminare a testa alta buona giornata Antonio...
 
boogie_bear
boogie_bear il 08/09/10 alle 08:55 via WEB
Bello e ben scritto. Boog :-)
 
fulviomonti531959
fulviomonti531959 il 08/09/10 alle 09:24 via WEB
Purtroppo il mondo operaio e della fabbrica è l'annientamento pschico-fisico della persona, un mondo dove conta più che altro il clientelismo, prima di tutto;o diventare un automa e lavorare sempre e non rifiutarsi mai a quelo che ti chiedono di fare i superiori seduti su delle comode poltrone a fare le loro cose private, senza pensare al tuo mondo anche a riguardo della salute! Una felice giornata.
 
hengel0
hengel0 il 08/09/10 alle 10:12 via WEB
Molto significativo davvero.. Un sorriso luminoso e tanti baciotti! Buon Mercoledì!!!*__*Smak:)))Hengel
 
antonioge2010
antonioge2010 il 08/09/10 alle 10:22 via WEB
PER QUANTO IL LAVORO IN FABBRICA CI SAREBBE DA SCRIVERE UN LIBRO. IO RITENGO CHE LA FABBRICA SIA LA MORTE DELLA PERSONA, IL SUO ANNIENTAMENTO, IL SERVILISMO VERSO I SUPERIORI, PER LA QUASI TOTALITA' INCOMPETENTI. IL LAVORATORE IN FABBRICA SI TROVA O AD ESSERE SCHIAVIZZATO E DIRE SEMPRE DI SI' SE VUOLE CONTINUARE A MANGIARE, OPPURE C'E' COLUI CHE CON I SANTI IN PARADISO, GENERALMENTE SENZA MERITI NE' CAPACITA' TI SURCLASSA E TI TAGLIA FUORI E SI PRENDE TUTTI I MERITI! UNA SERENA GIORNATA,
 
bruno.manente
bruno.manente il 08/09/10 alle 12:17 via WEB
di un realismo sconfortante, felice giornata orso
 
emozionami1960
emozionami1960 il 08/09/10 alle 13:06 via WEB
ho fatto la cameriera,la donna di servizio, barista, ed ora sono impiegata...e posso dire che in tutti i lavori c'è sempre da difendere la propria dignità sia che hai un secchio i oppure un pc seduta comodamente ad una scrivania...non cambia ....bellissimo post....un saluto Silvana
 
 
peano.maria
peano.maria il 08/09/10 alle 13:27 via WEB
sono d'accordo con Silvana. In ogni lavoro purtroppo c'è sempre qualcosa da pagare, posso dirlo con certezza io che alla mia età, sono stata in molti ambienti lavorativi, non ultimo quello scolastico e Dio ci salvi!!! Certamente se uno pensa a quei poveri minatori amcora sottoterra chissà ancora per quanto, si sente di sottovalutare qualsiasi altro tipo di fatica. Grande stima per tutti gli operai del mondo comunque perchè rappresentano il motore del mondo.
 
piastrella73
piastrella73 il 08/09/10 alle 13:22 via WEB
con tutto il dovuto rispetto per tutti gli operai che svolgono i lavori più brutti, una cosa devo dire che se non ci fossero gli operai l'italia non andrebbe avanti..io odio il mio lavoro e proprio oggi sono andato in ospedale per alcuni analisi perchè per il mio lavoro non riesco più a vivere con tutti i dolori che ho. lo farò per qualche altro anno perchè non li sopporto più solo la mia forza di volontà e la mia famiglia mi fanno andare avanti ma per quando? vabè. auguro di cuore a questa persona che la vita lavorativa cambi w gli operai
 
pikkepo65
pikkepo65 il 08/09/10 alle 13:42 via WEB
la dignità c'è in ogni lavoro dove ciascuno investe le proprie capacità, in ogni lavoro si può progredire e dimostrare i propri limiti dando il meglio ... chi è insoddisfatto è perchè si misura con i limiti degli altri e si sente a disagio .. guardandoci dentro riusciamo a capire dove possiamo arrivare, l'importante è non cadere nelle trappole dovute alla mancanza di autostima ... a me è successo ... si possono raggiungere livelli buoni e sentirsi realizzati dimostrando con carattere e grinta ciò che si intende raggiungere nel proprio rispetto e in quello degli altri ... (interessante post) un saluto .. Chiara
 
mirkan18
mirkan18 il 08/09/10 alle 13:53 via WEB
molto significativo direi ....buon pomeriggio
 
vangg
vangg il 08/09/10 alle 14:27 via WEB
Problematiche normali,lo erano ieri lo sono maggiormente oggi.In tutte le attività e in tutti i settori si verificano tali situazioni.E' difficile trovare un lavoratore soddisfatto,indipendentemente dalle situazioni o altro.In uno dei corsi che ho frequentato,relativo alla gestione dei rapporti umani,abbiamo studiato le teorie di Maslo (spero sia corretto come scritto).Portava come esempio "se vi perdete nel deserto,e vi disidratate al punto di morire,ma in quel momento si presenta una persona con due vassoi,uno contiene un miliardo di euri e nell'altra acqua e un pollo arrosto ,cosa scegliereste?" . Tanto per dire che dopo aver bevuto l'acqua è naturale pensare il miliardo,vivete la condizione lavorativa con più serenità tanto non la cambiate.
 
alisiaam
alisiaam il 08/09/10 alle 16:18 via WEB
Leggendo gli altri commenti non posso che essere d'accordo.
 
leopoldoruberti
leopoldoruberti il 08/09/10 alle 17:17 via WEB
Purtroppo è il prezzo che si paga quando si vuol essere onosti, prima con se stessi e dopo con gli altri...Nessuno ha mai avuto rispetto per il prossimo, ed ora più che mai..I leccaculo, sono riusciti sempre ad emergere e comandare,è legge di madre natura...E' la vita...
 
dromedario0
dromedario0 il 08/09/10 alle 17:40 via WEB
Per quanto riguarda i lavori in fabbrica e negli uffici ci sarebbe da scrive un libro pieno di schifezze che ancora mi appaiono in visione continuamente la prima cosa più importante è quella di farsi i cazzi propri scusate della parola ma è la pura e vera realtà...non dovete mai dire o fare qualcosa senza il consenso del Vs.datore di lavoro.........
 
giancarmen10
giancarmen10 il 08/09/10 alle 18:35 via WEB
Sono del parere che bisogna cmq confrontarsi anche se la persona che si ha di fronte è un capo....non è detto che tutto quello che decida sia giusto....che poi ci siano dei favoritismi su questo non ci piove perchè c'è sempre il collega o la collega che sà giocarsi bene le carte ...ma a che prezzo ?? preferisco essere come sono ...dire le cose in faccia e la sera tornare a casa senza vergognarmi di guardarmi allo specchio!!! felice serata ...
 
vito.gioia1954
vito.gioia1954 il 08/09/10 alle 20:00 via WEB
In tutti i campi ci sono questi problemi, chi non scende a compromessi poi viene calpestato. Va avanti solo chi non ha dignità e chi si vende per pochi spiccioli. Purtroppo è così. Vito
 
donnavittoriana
donnavittoriana il 08/09/10 alle 22:08 via WEB
bellissimo post, grazie quando leggo qeste cose mi rattristo! Le problematiche ci sono sia per l'uno che per l'altro in modo diverso ma ci sono- Il lavoro è sempre lavoro- e lo stipendio non lo regalano a nessuno! buona notte graziella
 
c.vlad
c.vlad il 08/09/10 alle 22:20 via WEB
Grazie a tutti per i commenti profondi, significativi e che invitano a ulteriori approfondimenti. A pikkepo65 in particolare dico che stare bene con se stessi sicuramente aiuta a fottersene di ciò che può capitare nelle 8/10 ore lavorative giornaliere e che sicuramente, nella quantità, alcune persone meritevoli occupano i posti giusti...ma sono sempre troppo poche! La professionalità ha bisogno di continuità, metodo...forse in una parola si potrebbe dire "organicità". Grazie ancora a tutti.
 
comelunadinonsolopol
comelunadinonsolopol il 09/09/10 alle 17:17 via WEB
complimenti per vostri scritti
 
antego
antego il 09/09/10 alle 19:08 via WEB
E' un vero inferno in entrambe le cose..coniugare una via di mezzo..un libero professionista amante della campagna ..per ora sono nulla tenente a nero, e non lo rimpiango ,anzi ,una mia scelta, io ho provato entrambe le 2 sensazioni nella vita e per questo la mia alternativa è stata alla fine, il dilemma di poter scegliere, un azzardo, un incognita per il futuro, ma libero di scegliere, pellegrino di questa vita..buona serata, ciao.
 
Lubrano.M
Lubrano.M il 09/09/10 alle 22:16 via WEB
..e poi mi lamento io...che faccio il cuoco.. ;-) Ciaoo Arte..!
 
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