La catarsi
"Imparare a confliggere senza mai arrivare a sconfiggere" Il blog della mediatrice M.Cristina Ciambrone dedicato alla gestione dei conflitti, e alla mediazione familiare alle crisi di coppia, ed ai possibili rimedi che concerne queste tematiche. Tutto ciò attraverso articoli, riflessioni e filmati."Se è vero che le crisi gravi si prestano a mettere in luce il lato peggiore di noi stessi è anche vero che quelle stesse crisi possono mobilitare le nostre migliori risorse" (Karl Jaspers).
« Educare ai sentimenti. | La mediazione familiare:... » |
Post n°15 pubblicato il 08 Luglio 2015 da cristina.ciambrone
Cominciamo col porci una domanda? Cosa si intende per conflitto? Dal latino conflictus ossia "urto, scontro", derivazione di confligere, cioè "confliggere,cozzare", "combattere". Secondo Lewin noto psicologo tedesco quando esiste un conflitto pertanto, siamo in presenza di assetti motivazionali contrastanti rispetto alla meta. Il conflitto intrapsichico rimane confinato nell'interiorità dell'individuo, e si esplica tra desideri, mete o sentimenti in contrasto tra di loro, dove la soddisfazione degli uni provoca la frustrazione degli altri. Mentre il conflitto interpersonale si manifesta quando ibisogni, gli obiettivi ed il modo di vedere le cose si scontrano con quelli degli altri. Nella nostra cultura raramente si pensa al conflitto come ad un qualcosa di positivo di confronto con l'altro, di crescita tra gli individui o come un momento costruttivo di scambio reciproco. Il conflitto è un'esperienza comune a tutti gli uomini e può nascere in qualsiasi gruppo di appartenenza o in qualsiasi relazione di due o più persone. Quando viviamo una situazione di conflitto viene a crearsi un muoro, un vuoto ed un distacco che isola ciascuno nel proprio vissuto e nel proprio dolore. Spesso nel conflitto, i sentimenti che lo accompagnano rimangono vaghi, si stà male senza sapere il reale motivo; sarà forse la paura di trovarsi di fronte ad una nuova situazione in cui bisognerà confrontarsi con l'altro e con se stessi? Molte volte si sprecano risorse per eludere un conflitto, ed intanto aumentano le liti, le discussioni e le lacerazioni nei gruppi. Nella maggiorparte dei casi ha generare un conflitto è l'esigenza di far rispettare il proprio spazio vitale, ma portatore di conflitti è anche una sorta di mancata alfabetizzazione relazionale e di conseguenza una diseducazione sentimentale ed emozionale alla base. Come scrive Jacqueline Morineau ...il conflitto fà parte della vita, è una lotta con se' stessi e con gli altri..ma noi possiamo imparare a conoscerlo, accoglierlo e trasfrormarlo..
A cura della Dott.ssa M.Cristina Ciambrone.
|
https://blog.libero.it/Lacatarsi/trackback.php?msg=13240216
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
AREA PERSONALE
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: cristina.ciambrone
il 23/04/2015 alle 10:55
Inviato da: soulestasy
il 15/04/2015 alle 00:43