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Il vorticeAnche stasera, dopo due giorni devastanti di sofferenza meglio sostenuta rispetto al recente passato, una pausa di quiete, che so essere apparente, io lo so. Ma questa quiete mi ricorda a tratti della vita precedente, quella in cui questa orrenda persecuzione nata dento il mio cuore non c'era. Poi penso a tutte le persecuzioni di cui sono stato vittima, e che ora istintivamente ritengo meno gravi della presente, ma solo perché la presente è debilitante e promette di essere una compagnia di tutti i miei anni a venire, un fantasma ingombrante che si aggiunge a quelli che già mi abitano. Si perché le mie paure, momentanee in parte, mi hanno sempre accompagnato. Il senso di colpa inculcatomi da Mary Jane, fomentato dal l'assenza di Joshua che non tornava mai. Il terrore di non essere amato o amabile. Le superstizioni a cui attribuivo i miei piccoli rituali con cui cercavo di giustificare la solitudine in cui versavo. Le tante, altre, psicosomatiche malattie, o almeno tali in parti, ma sempre, inevitabilmente, invadenti e invasive. E in tutto ciò, sono riuscito a vivere una vita piena di incredibili ed esaltanti esperienze, ancora ricca di momenti da incorniciare, che molti mi invidiano. Che strana e poetica e inquietante contraddizione |
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Inviato da: Lilith_De.Blanche
il 30/12/2013 alle 16:45