Creato da Autoerosione il 09/11/2013

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Stralci di una burrascosa vita erotica

Post n°6 pubblicato il 02 Dicembre 2013 da Autoerosione
 

Scrivevo a settembre dell’anno 2009:

 

 

“Allora vediamo di ricapitolare.

 

Ieri avevamo una delle nostre solite recite nel teatro che ci ospita di consueto ormai.

 

La mia collega attrice Terry Bradshow mi racconta del mio tormentoso fiore chiamato Dorothy (ve la ricordate? n.d.r…), che pare che dopo avermi fatto sputare sangue per mesi, negli spasmi di un amore impossibile, e dopo avermi concesso un solo bacio in tutto questo, e dopo che ci siamo separati carichi di rabbia e di dolore, ora che siamo tornati a parlare, con dolcezza, e solo perché io mi mostro capace di esserle amico e non spasimante, ecco, Dorothy torna da Terry  a chiedere di chiarire e rasserenare gli animi anche con lei.

 

E Terry le dice che se tocca me, tocca anche lei, quindi si regoli di conseguenza (è bello avere degli amici veri!).

 

Poi arriva la mia recente, chiamiamola col suo nome, avventura di sesso, Hellen, che dopo che il mio rapporto con Linette si è rafforzato, e mostro di non avere più reale bisogno di avventure per placare i miei fantasmi, si è allontanata da me, ma a tratti torna a cercare non scopate, ma tenerezza.

 

Andrebbe anche tutto bene se Hellen non avesse un’amica che mi ha presentato a un’altra serata insieme, amica che si chiama Colette, e che mi ha fatto salire il sangue alla testa immediatamente, perché è una di quelle che invece che farmi scattare gli ormoni oltre il livello di allarme, mi fa innamorare. Colta, pazzoide, incostante, vagamente stronza, scatenata a tratti, fredda altri, ovviamente corteggiatissima.

 

Costei mi coinvolge in un serratissimo dialogo di pochi minuti, che fa pensare a entrambi che ci sia feeling. Poi sparisce di colpo. Non cerco di contattarla, con gli anni ho imparato qualche regola di base con le donne. 

 

Mi contatta lei, aggiungendomi su Facebook, cosa che non mi passava per l’anticamera del cervello di fare. Poi qualche mail, ma poche, perché a un certo punto smette di rispondermi. Sto tranquillo e la lascio stare, ovviamente non è interessata a me.

 

Ed eccoti che lei per prima compare, insieme a Hellen, alla piece di ieri. E sebbene stia sulle sue, mi cerca a tratti con lo sguardo. Mentre Hellen, abbastanza distaccata, non mi dà modo di capire se sa, o se pensa solo che io sono strafidanzato e come tale non può farsi pie illusioni, ergo decide di risparmiarsi sofferenze, come mi ha detto tempo fa, mantenendo le distanze.

 

E’ tutto sufficientemente confuso?

 

 

Voi cosa fareste?”

 
 
 
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