Il mio rifugio

C'è il caos più totale nella mia mente per adesso...è un blocco sul mio cammino, un ostacolo enorme...che mi fa vivere non bene con me stessa...
Non sono mai stata una persona a cui piace o che vuole creare danno ad altri (vedi post precedente)...e quando questo accade sto veramente male...
Mi metto nei panni della persona ferita, cerco di empatizzare con lei (in questo caso è una lei, anche se ancora è ignara di tutto), con quello che può provare, come si può sentire e capisco che nulla di più scorretto in questa situazione poteva verificarsi...
E' anche vero, che questo malessere si contrappone alla mia voglia di continuare a riscoprire nuovamente questa persona, con cui c'è stato un riavvicinamento...
Sento dentro di me il bisogno, sempre più crescente, di rivivere quelle emozioni, quelle sensazioni, quelle parole, quei gesti, quei piccoli grandi sguardi d'intesa che esprimono più di quanto possano fare le parole...
Vorrei potere continuare ad alimentare tutto quello che ci apparteneva, che ci teneva uniti, tutto quello che ci ha fatto stare bene in passato.
Nonostante siano trascorsi due anni da allora, mi sono resa conto che la complicità, l'intesa, la voglia di passare del tempo insieme, la voglia di parlare, di guardare un film, un tramonto, il desiderio di condividere tutto con lui, è sempre rimasto inalterato...l'avevo solo rimosso...
Mi sento molto combattuta, ma la soluzione, per quanto drastica, esiste..."Rinunciare a tutto questo"...fare in modo che nulla sia accaduto, continuare a vivere la mia vita...
Desidererei solo che lui possa vivere felicemente...vorrei che che lui possa andare avanti con la storia che, prima del nostro riavvicinamento, aveva cominciato a costruire con la sua ragazza...perchè evidentemente stanno bene insieme e io non ho alcun diritto di mettermi in mezzo a loro e sconvolgere il tutto.
Non voglio creare avversione, confusione, incomprensione, litigi e contraddizioni con quello che fino ad ora erano stati in grado di costruire e che probabilmente possono continuare a fare, rafforzando sempre di più quello che adesso tiene loro uniti...
E' difficile e doloroso dovere ammettere la realtà dei fatti...
Ovviamente sarebbe una scelta molto sofferta da parte mia, quella della "rinuncia"...ma quando tutto si ripresenta nel momento sbagliato, quando c'è il rischio di rompere degli equilibri, quando ci si rende conto che una persona lascia delle tracce profonde che si riscoprono ancora vive e pure col passare del tempo...l'unica cosa che rimane da fare è lasciarlo libero, fare in modo che continui a vivere la sua vita...
Io seguirò la mia strada, continuerò a camminare sul mio tortuoso sentiero inciampando, rialzandomi, continuando a cadere, zoppicando, fino a ritrovare il mio equilibrio e la mia tanto ricercata "pace interiore"...
Devo solo trovare il coraggio di abbandonare questa mia inaspettata rinascita emotiva...maledetto attaccamento, sei riuscito ad offuscare e sconvolgere la mia mente proprio quando meno me l'aspettavo!!! Il mio viaggio interiore dovrà ricominciare dall'inizio...
A presto
Chiara