LEGA DEMOCRATICA

RIFORMA DEL LAVORO

BASTA COL CLIENTELISMO

   In questi giorni il Governo e le Rappresentanze sociali stanno discutendo sulla riforma del mercato del lavoro.

   Di tutto si parla (tentando di raggiungere compromessi di sorta) tranne delle leggi che sanciscono la Cassa integrazione ordinaria, straordinaria, eccezionale, ecc.; ed il danno che esse comportano ai lavoratori dipendenti e pensionati, essendo "i soli che realmente pagano" il prezzo salato di tali elargizioni.

   In altre parole, non si dice che è inammissibile che -sia pure a fronte di una crisi (ma esse esistono dagli anni settanta)- vi siano dipendenti che possono stare in cassa integrazione per molti anni, a volte decenni.

   E' evidente che sotto il profilo umanitario tutti sono d'accordo nel dire aiutiamo chi si trova in difficoltà; ma il problema è un altro: chi paga queste casse integrazioni ?  E' giusto che un ex-dipendente resti in cassa integrazione per decenni ? (v. FIAT).  Non è forse vero che chi è in cassa integrazione molto spesso svolge un lavoro in nero ed ha interesse a restare in cassa integrazione ?  Non è forse vero che -specie al Sud- chi è in cassa integrazione non ha alcun interesse a trovarsi un altro posto di lavoro ? Non è forse vero che chi è in cassa integrazione usufruisce dei servizi sociali gratis e/o altre agevolazioni ? (scuola, casa,ecc.).

   Siamo alle solite: l'Italia è il Paese dei furbi; il Paese del bengodi; il Paese delle emergenze dove i furbi, le associazioni e gli associati ingrassano; dove le leggi sono ad personam; dove a pagare sono sempre i soliti noti.

   In ogni caso, quando un'azienda è "cotta", è antieconomico ed inutile sprecare soldi pubblici, anzi sarebbe opportuno aiutare aziende nuove che si immettono con prodotti nuovi sul mercato creando occupazione stabile e ricchezza per la Nazione.

   In definitiva, noi della Lega Spartacus -Alleanza Democratica (contro ogni forma di schiavitù moderna)_ siamo contro le "Casse Integrazioni"; poichè siamo del parere che il lavoratore deve essere aiutato per un massimo di un anno, periodo entro il quale "deve rimboccarsi le maniche e trovare un lavoro" (anche il più umile).

   Questo per evitare che i Sindacati galoppino una protesta dannosa per il Paese, tutelando se stessi con le iscrizioni al Sindacato per far ottenere ai lavoratori mantenimenti perpetui pagati dagli altri lavoratori.  Ricordiamo che i soldi non piovono dal cielo, ma sempre dalle tasche dei lavoratori dipendenti e pensionati, i quali negli ultimi anni hanno visto ridursi gli stipendi e pensioni, con aumenti indecorosi ed iniqui delle tasse e dei servizi essenziali.

   Basta col clientelismo legalizzato; basta con le associazioni che perseguono fini illegali; basta con gli inciuci politico-economico-sindacali; basta con un Governo che non tutela i cittadini onesti, foss'anche limitandosi a bloccare i "rincari speculativi" dei beni essenziali (alimentari, benzina, servizi sociali, trasporti pubblici, ecc.).