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Il Fato è avverso al Pratiglio...
Post n°62 pubblicato il 26 Novembre 2007 da a.benassi
Anche questa volta non c'avevamo capito nulla. La tarda mattina di sabato siamo in tre a risalire verso pian della croce; la neve non ci spaventa e poi figuriamo se siamo usciti vivi dallo svincolo per Frosinone fatto come un mendro tra due camion... ormai almeno per oggi non c'ammazza più nulla. Mirko s'è fatto prendere dal fascino discreto della grotta bagnata, vuoi vedere che alla lunga la facciamo turistica, tipo acquapark? Il programma per oggi è semplice: arriviamo all'affluente di -250 per rivedere se si passa, rileviamo quella manciata di metri che ci mancano, lasciamo i captori per la prossima colorazione con il pozzo batticuore, poi rapidi e scarichi in discesa fino al pozzo X a -440 per vedere se riusciamo ad andare via col vento in poppa... già perchè siamo in inverno è quindi al giro di boa per tutto l'ambaradam di soffi e sospiri. Così almeno si pensa. Che si sia in inverno non c'è dubbio, verso le cinque l'acqua comincia a diventare granita, sul telo raccogliticcio su cui stiamo cercando di cambiarci, serpeggia disappunto e vaghe voci di fuga, qualcuno, bastardo dentro per bruciare i ponti ha convinto gli altri a rinunciare a giacche e tenda. O si entra o si scappa a valle, vince la grotta, ma solo perchè ormai è notte e gli undici gradi sicuri a meno di cinquanta metri di distanza sono meglio di una incerta trattoria. All'inizio tutto torna, l'aria esce trotterellando dal suo ingresso medio e senza problemi arriviamo di bolina fino allo spogliatoio, l'acqua non manca, ma poteva essere peggio. I dubbi cominciano all'affluente. Qui l'aria ci viene in faccia, ancora ci siamo, ma dal fondo non viene proprio niente. Controlliamo l'affluente, Mirko prova a passare in un paio di strettoie, il neopreno non aiuta gli strettoisti, però forse la prossima volta a martellate andrà meglio, rileviamo e lasciamo i captori. Il dubbio diventa certezza al sifone. Aria dal fondo proprio non ne viene, quello che si comportava da ingresso alto tace senza nessun dubbio. l'intera cellula a valle dell'affluente appare disinnescata. la grotta 'funziona' solo nella prima parte, tra il misterioso ingresso basso e quello 'medio' da cui entriamo. In corso di discesa cominciamo a riflettere sulla faccenda. Al Fato ci siamo passati appena prima d'entrare, e funziona alla grande: sbuffi d'aria calda che sembra un fumarola. Ne consegue che il Pratiglio non sarà mai Fatiglio. Ne consegue che hai voglia a cercare d'inverno in giro per il Malaina il misterioso ingresso alto, neve o non neve se tutto si ferma non c'è modo di trovarlo. Le cose si complicano. E sopratutto perchè si dovrebbe fermare tutto? Sifone, l'ennesimo da queste parti; probabilmente sul solito strato di q.1100. Continuiamo a scendere l'acqua comincia ad aumentare, ci si diverte, appena dopo Tomba di Guido diamo un occhiata al primo grande arrivo. Questa volta d'acqua ne viene a catinelle... poi un dubbio, ma quella che avevamo appresso fino ad ora? Si fanno due conti, e vuoi vedere che dal Sifone morto a Tomba di Guido ci gira intorno per ricomparire da qui? Mi sa che la prima risalita non è da fare. Si continua a scendere, il pozzo delle meteoriti è una bella centrifuga, cambiamo al volo un pezzo di corda ciancicata da un coboldo cattivo ed ammariamo ormai al pozzo X. Era meglio fossi sceso l'altra volta che sembrava tanto largo, questa volta mica ci passo, declino l'invito a rimanere incastrato con la muta in una strettoia battuta dall'acqua e mi offro volontario per scendere un'altro paio di pozzi. Tanto per vedere se finiamo nel conosciuto. Paolo lancia un paio di madonne per provare a passare, poi anche lui decide di provare con sistemi d'esplorazione indiretta. Ed infatti un paio di pozzi dopo incontro la sua luce. Il pozzo X non è una via, ma una fregatura. Di scendere oltre non se ne parla, la bella finestra a metà delle meteoriti dovrà aspettare trapano e stagioni meno umide, quindi non ci resta che risalire continuando le solite riprese demenziali. Questa volta vanno in scena le strettoie riprese da ogni angolo possibile. P.s. Come siamo messi? A questo punto nella parte acquatica sono rimastre tre risalite: -550 sul pozzo action mutante, -700 al campo base, -840 al fondo. Da quale di queste verrà l'aria? Quale sarà il nuovo abisso sifonato? Trovarlo d'inverno a questo punto è da scartare, quindi bisogna cercarlo d'estate, un buco, che forse non è un buco, che aspira sperso sulla montagna, sarà dura... a meno che una nostra conoscenza non riveli sorprese. Da dentro proveremo sicuramente la prima risalita di -550, per le altre stiamo ancora cercando la fantasia. Poi c'è il discorso del fondo, a cui vedremo di dare un occhiata underwater, prossimamente... p.p.s. La foto col pratiglio non c'entra nulla, è il vecchio shackleton in una grotta di ghiaccio in antartide, forse nel 1912-13, prima della catastrofe psicocosmica...
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