Creato da liberemanuele il 26/01/2009

Catallaxy

ordine spontaneo vs ingegneria sociale

 

 

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Don't tread on me.

Post n°38 pubblicato il 20 Giugno 2009 da liberemanuele
 

 

"...give me liberty or give me death"*

 

La "Gadsden flag" è stata per me una bella scoperta. Non la conoscevo fino a poco tempo fa, ma quel serpente che avverte "non calpestarmi" è davvero affascinante.

Mi sono documentato un po' e che dire ... gli americani sono unici.

Essa è un emblema di libertà, è apparsa dopo la Guerra di Indipendenza come simbolo della vittoria contro il l'Impero britannico. Le istituzioni non ci devono "passare sopra" a loro piacimento: non possono schiacciare i nostri i diritti! Non possono mettere in gioco le nostre libertà!

- Cosa rischiamo.

Oggi si avverte nell'aria che i "governi" stanno prendendo una piegaccia: la crisi sta realizzando la profezia di William Graham Sumner per  cui "arriverà un tempo in cui vi saranno due grandi classi, i socialisti e gli anarchici. Gli anarchici vogliono che il governo sia nulla, i socialisti vogliono che il governo sia tutto. Bene, arriverà un tempo in cui ci saranno soltanto questi due grandi partiti, gli anarchici che rappresentano le dottrine del laissez faire, e i socialisti che incarneranno la visione estremista sull'altro lato della barricata ... allora io sono anarchico".

In fondo questa "piegaccia", è parte della natura stessa del governo e ora lo vediamo chiaramente. Torna di moda "l'uomo nuovo", il modello morale per uscire dalla crisi proposto/imposto dallo Stato: esso è un po' come l'ariano di "Mein Kampf", uno che "subordina volontariamente il proprio ego alla comunità e, se l'ora lo richiede, lo sacrifica persino".

L'economia che si prospetta per il futuro ha il sapore antico dell'economia fascista: Berlusconi e Obama sembrano in prima linea per scrivere regole su regole per il mercato finanziario, asservire l'iniziativa privata al "bene pubblico", sovvenzionare a piene mani  i fallimenti del big business. Corporazioni e varie èlite godranno dei privilegi che la cristallizzazione del sistema gli darà.

Hans-Hermann Hoppe ci aveva avvertito: "... una volta che la premessa del governo è stata accettata, i liberali sono rimasti senza argomenti quando i socialisti hanno sviluppato questa premessa, fino al suo logico fine: se il monopolio [statale] è giusto, allora anche una maggiore tassazione è giusta, allora la centralizzazione è giusta. E se l'uguaglianza democratica è giusta, allora espropriare diritti personali è giusto (mentre non è giusta la proprietà privata)".

-"L'Europa è stata creata dalla storia. L'America è stata creata dalla filosofia." Margaret Thatcher

La Thatcher centrava il punto: gli Stati Uniti godono di un popolo attento alla sua libertà, vigile, armato della sua "Costituzione" contro il potere. Il principio che ha dato vita agli Stati Uniti è il coraggio stesso della libertà.

"... Ma ciò che più li distingueva dagli altri, era lo scopo della loro impresa. Essi non erano spinti a lasciare il luogo nativo dalla necessità, ma abbandonavano anzi una invidiabile posizione sociale e una vita sicura; non andavano nel nuovo mondo per migliorare la loro situazione o per accrescere le loro ricchezze, ma si staccavano dalle dolcezze della patria per obbedire a un bisogno puramente spirituale: esponendosi alle inevitabili miserie dell'esilio, volevano far trionfare un'idea ..."  Alexis  de Toqueville "La democrazia in America"

Non stupisce quindi che, se si va a guardare un po' di storia americana, si vede come un popolo "libero" può liberarsi agilmente dal potere illegittimo: riprendo quindi il filo della "Gadsden flag".

Christopher Gadsden è stato uno dei più appassionati promotori della "rivoluzione" americana contro l'imperialismo inglese, la "Guerra di Indipendenza": è suo il disegno della "Gadsden flag".

L'imperialismo inglese si manifestava in tasse e iper-regolamentazioni che avevano come fine la salvaguardia dell'Impero stesso e il finanziamento delle guerre.

Da wikipedia: "Dal momento che «La libertà consiste nell'obbedire alle leggi che ci si è dati e la servitù nell'essere costretti a sottomettersi ad una volontà estranea» (Robespierre), e «Nulla denota uno schiavo se non la dipendenza dalla volontà di un altro» (Algernon Sydney), essere sottoposti a leggi che non si è contribuito a formare equivaleva per i coloni alla schiavitù; i coloni sentivano cioè di essere trattati dall'Inghilterra come schiavi («miserabilmente oppressi come i nostri neri», per George Washington): «Non vogliamo essere i loro negri!» (John Adams)."

Quella che può sembrare una semplice rivoluzione contro le tasse, è in realtà la voglia di liberarsi da un autorità imposta.

Ancora da wikipedia: "L'ulteriore limitazione della libera espansione territoriale dei coloni, che l'Inghilterra voleva in sostanza confinare a oriente dei monti Appalachi, in favore degli indigeni che abitavano il resto del territorio, furono percepite come un atto di dispotismo e di inaccettabile limitazione della libertà dei coloni, che pretendevano di essere liberi - fra l'altro - di sterminare le popolazioni indigene per impadronirsi del «deserto» e trasformarlo in terre fertili coltivate: infatti, non solo gli indigeni erano ritenuti dei selvaggi inferiori, ma la loro terra non era considerata tale perché non lavorata: e secondo John Locke la base del diritto naturale alla proprietà è appunto il lavoro".

L'America non sarebbe quella che noi conosciamo se fosse rimasta al soggiogo degli inglesi, non si piegherà nemmeno oggi, anche se, non solo gli americani, ma noi tutti abbiamo davanti la prefigurazione di un nuovo ordine mondiale, basato su una moneta unica, sul controllo dei nostri movimenti: privati e pubblici, su poteri sempre più sconfinati e sconfinanti.

 

"La vita è così cara o la pace così dolce, da essere comprate al prezzo delle catene e della schiavitù? [...] Non so cosa decideranno gli altri, ma io dico: datemi la libertà, o datemi la morte!"

* Patrick Henry 

 

 

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Ran Tasipi il 23/06/09 alle 12:46 via WEB
Io temo che l'America si sia già piegata, e non da ora. Obama, secondo me, è l'utile idiota a cui è stato assegnato il compito di infierire il final cut; ma con metà del settore bancario nazionalizzato, le future intromissioni nella finanza privata, l'imminente statalizzazione della sanità, e l'incredibile "capacità" di mantenere sempre vispo il fronte bellico, credo che agli USA sia rimasto ben poco dello spirito di Gadsen.
 
 
liberemanuele
liberemanuele il 23/06/09 alle 16:48 via WEB
Sono d'accordo con te, solo sul fatto che l'America si sia piegata non mi trova del tutto convinto. O meglio, dopo aver letto il Ron Paul pensiero, mi sono convinto che sia nel DNA degli americani il non sopportare le intromissioni del governo oppressivo. Poi ci sono i venti di secessione da Oklaoma e Texas da considerare...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
m il 23/06/09 alle 18:57 via WEB
mi sembra lo stesso discorso che fanno quelli che citano marx. l'america che conosciamo ora è la patria di un corporativismo che non ha nulla a che vedere con la libertà economica ( come certi "poteri economici" influenzano il potere politico, e.g. petrolieri ). è la patria delle peggiori lobbies, da quelle religiose alle discomafie. forse è meglio abbandonare simboli e bandiere e iniziare a capire che c'è qualcos'altro che non va :)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Ran Tasipi il 23/06/09 alle 19:14 via WEB
In effetti, se la maggioranza degli americani avesse lo spirito di Ron Paul - che comunque per me sempre un politico rimane -, lo avrebbe semplicemente votato. Penso.
 
   
liberemanuele
liberemanuele il 23/06/09 alle 20:01 via WEB
@Ran - E' un politico, è vero, però particolare ... Comunque non ha vinto le primarie, non avrebbe vinto nemmeno le elezioni probabilmente, però qualcosa ha smosso. Io intendo lo spirito americano non in senso marxista! Cerco di spiegarmi: sul gongoro ci sono stati alcuni discorsi tradotti di Ron Paul, quando li ho letti - premetto non che lo conoscevo - mi sono detto "Cavolo, nessuno avrebbe potuto fare questi discorsi da me", per il semplice fatto che noi abbiamo una storia tutta diversa. In quella loro, il principio della libertà è più forte, così ci possono essere dei Ron Paul, da noi è impossibile! Magari di fronte al disastro obamiano qualcuno aprirà gli occhi. Non mi voglio illudere però ...
 
 
liberemanuele
liberemanuele il 23/06/09 alle 19:49 via WEB
@ m - No, per carità non voglio dire che oggi l'America sia una società ideale. Che big business e lo stato siano amici intimi va da sé... Però ciò non toglie che quella americana, sia ancora una società più aperta rispetto a quella europea - italiana in particolare. Il discorso forse è più strutturale o culturale. La loro Costituzione (premetto che devo studiarla meglio) ha i suoi anticorpi contro il governo centrale e i suoi amici - anche se il primo riesca talvolta a superarli. La cultura americana è comunque quella di riferimento per il libertarismo. Detto ciò, dobbiamo cercare quel qualcosa che non va, ma ricordarsi di qualche bandiera per rispolverare qualche buon principio non può far male... Comunque ti dirò ... a me 'sta bandiera, me piace :-D
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Ran Tasipi il 23/06/09 alle 19:24 via WEB
Ah, dimenticavo. :-) C'è qualcosa di intrigante nel fatto che proprio dove hanno iniziato a soffiare i venti di secessione, si sono accesi i primi focolai della peste del terzo millennio, non trovate?
 
 
liberemanuele
liberemanuele il 23/06/09 alle 20:16 via WEB
Questa non la sapevo!!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Ran Tasipi il 24/06/09 alle 00:24 via WEB
Guarda, io non ho visto con favore la sua candidatura, perché la penso esattamente come Nock, riconosco però che sia servita a diffondere awareness, anche qui da noi e alla fine, date le miserrime possibilità che aveva, mi va anche bene. Rimango però del parere che non sia quella la strada - l'ultima delusione è la candidatura di Rod Long in Alabama - perché come sottolineavi anche tu su Snow Crash, anche le migliori intenzioni politiche, varcata la soglia di Mordor, finiscono in merda. Sull'America io non nutro alcuna fiducia, anzi, sono ormai convinto che il peggio arrivi proprio da lì. Noi, as usual, non siamo neanche capaci di imitarli, peccato che stavolta non basterà a salvarci. :-)
 
 
liberemanuele
liberemanuele il 24/06/09 alle 02:14 via WEB
Per me è particolare perché a differenza degli altri, lui - per lo meno sembra, ma è l'unico - ha a cuore la limitazione del potere statale stesso: non "fare qualcosa" o avere belle intenzioni, solamente passare la palla al legittimo proprietario. L'educazione, la sanità e tutto quello che riguarda la nostra vita è roba nostra. Rimettere al centro dell'America il potere sociale, fatto di liberi rapporti tra individui, e diminuire quanto possibile il potere statale. Questo è un suo chiaro messaggio. E' pur sempre uno che vuole abolire la FED, tornare al gold standard, sa riconoscere l’inflazione e vuole combatterla attraverso l’unico modo che c’è: un taglio netto della spesa pubblica. Dove lo trovi uno che ti dice che la tassa sul reddito è lavoro forzato!!! - A proposito di Nock: per l'estate mi sono ordinato giusto la settimana scorsa ( dovrebbero arrivare a giorni) "Il nostro nemico, lo Stato", insieme a "L'ingranaggio della libertà" di David Friedman e "La costituzione senza autorità" di Spooner. Tutti autori americani: non solo il peggio viene da lì ;-)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Ran Tasipi il 24/06/09 alle 08:44 via WEB
AhAh! No certo, quella è la créme dell'America, ci mancherebbe. Mi riferivo all'odierno. :-)
 
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