Creato da liberemanuele il 26/01/2009

Catallaxy

ordine spontaneo vs ingegneria sociale

 

 

« La lunga marcia di Ron ...Droga. Un approccio diverso ... »

"Società aperta" e razzismo moderno.

Post n°81 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da liberemanuele
 


"Venite a me, voi stanchi, voi poveri,

Voi masse sofferenti che bramate la libertà,

Voi miseri rifiuti delle vostre coste affollate,

Mandate a me i senza tetto, trascinati dalla tempesta;

Io sollevo la mia lampada accanto alla porta d'oro."

Emma Lazarus, 1883

Come scriveva David Friedman, la ricchezza dell'America sono state le persone e non le cose; fino a metà degli anni '20 le frontiere americane erano aperte a tutti senza grandi restrizioni, l'enorme varietà di persone che sono entrate in quel paese ne ha contribuito in vario modo alla ricchezza materiale e culturale. Gli Stati Uniti sono stati la patria dell'opportunità per tutti, la terra del "self made man", dove i grattaceli sono la degna celebrazione.

Questa è la società aperta, la società che non ha paura di confrontarsi pur salda nei propri valori, la società che preferisce la libertà alla "sicurezza" e basata sull'individuo, la sua responsabilità e quindi il suo egoismo.

Come scriveva Adam Smith "Non è dalla benevolenza del macellaio, del birraio o del fornaio che noi attendiamo il nostro pranzo, ma dalla loro considerazione del proprio interesse. Noi ci rivolgiamo non alla loro umanità, ma al loro interesse, e non parliamo mai dei nostri bisogni ma dei loro vantaggi". Ecco tutto: la società aperta si basa sull'opportunità per ognuno di fare il proprio interesse stabilendo rapporti sociali "volontari" al fine di raggiungerli, e non sulla garanzia di poter contare sulla benevolenza degli altri per soddisfare i propri bisogni.

"Le multiformi relazioni tra gli esseri umani - sensibili e delicate, e soprattutto individuali nella loro essenza - non possono mai essere regolamentate dal potere del governo senza portare al disastro una società libera"  Frank S. Mayer

La nostra di società, invece, è ingessata di "buoni propositi". Il potere statale li fa suoi per poi elargirli a sua discrezione, sotto forma di privilegio ai membri della società. All'opportunità si sostituisce il "privilegio sociale" o statale  - che inteso alla Bastiat, altro non è che poter fare molte cose a spese altrui.

Per difendere il proprio privilegio la società si chiude in se stessa e si impoverisce perché finisce per cannibalizzarsi con la pretesa del diritto dell'uno a mangiare il pezzo dell'altro.

D'altronde sono proprio questi "privilegi", questi cosiddetti "diritti", a fare da specchietto per le allodole attirando qui molti disperati. Non si rivolgono al nostro interesse ma alla nostra umanità ... come abbiamo fatto già noi e per paura che non ce ne sia per tutti, chiudiamo..

Ecco il "razzismo" moderno, non più incantato dalle mistiche sul "privilegio" della razza si rinnova a quelle del "privilegio sociale", convinto com'è che la sua fortuna sia nelle cose e non nelle genialità umane che le hanno create.

 
Commenta il Post:
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

LE "INDISPENSABILI" DAL WEB

 

FACEBOOK

 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

AVVERTENZA.

Tutti i testi sono liberamente copiabili e riutilizzabili, le immagini sono prese dalla rete: eventualmente venisse riscontrato una violazione di diritti vari, gentilmente, AVVERTITEMI.

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963