Per gentile concessione de L’Etruria, anticipiamo e pubblichiamo volentieri.
All’ improvviso, come un fulmine a ciel sereno, Dino Camilloni ci ha lasciati per tornare alla Casa del Padre.
Il 30 luglio , mentre era ricoverato all’ ospedale Le Scotte di Siena, Dino, come ha detto Don Franco Giusti celebrando il rito funebre nella chiesetta di Cignano, ha intrapreso il viaggio cristiano dell’ eternità in Dio. Tanta la gente che nell’ assolato pomeriggio di martedì due agosto è accorsa nella piccola frazione agricola del Chjuscio per l’ estremo saluto al gigante buono di Cignano, per stringersi attorno al dolore immenso della moglie Livietta, delle figlie Miretta e Daniela, dei generi Angiolo e Fabio,degli amati nipoti e dei parenti tutti.
Dino Camilloni è stato un marito e un padre affettuoso e amorevole. È stato un grande falegname, vero maestro artigiano all’ antica. È stato una persona buona, un protagonista equilibrato, uno dei cosiddetti santi minori e sconosciuti, dell’ emancipazione novecentesca dei lavoratori cortonesi, che dalla subalternità contadina, attraverso la militanza nel loro partito e nel sindacato, seppero conquistare democrazia, libertà, diritti e progresso per sé e per la comunità della piccola e della grande patria cui appartenevano.
Insomma un vero, onesto cittadino di quella Cortona e di quell' Italia che oggi è sotto attacco da troppe parti e sballottata tra i marosi dell’oceano mare di una crisi morale ed etica senza precedenti.
Dino ha sempre lottato contro lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Ha sempre creduto e praticato la vita dei valori democratici e costituzionali di cittadinanza e di emancipazione dei lavoratori, partecipando non solo alle lotte repubblicane per l 'uguaglianza e la partecipazione dei lavoratori alla res publica, ma soprattutto praticando, dagli anni della sua gioventù fino agli ultimi suoi giorni, la vita quotidiana dello storico circolo politico, sociale e ricreativo di Cignano.
Appassionato e attento militante della vita politica cortonese, ogni volta che l'ho incontrato ho avuto lunghe e piacevoli chiacchierate di condivisione di valori , idee di memoria della storia del cammino operaio sia locale che nazionale, ma soprattutto di speranza sul futuro della democrazia repubblicana del nostro Paese.
Grazie, Dino, per la tua testimonianza di questi grandi valori, per l ' affettuosa amicizia dimostratami ancora a metà luglio nel nostro ultimo incontro in Camucia mentre eravamo a fare la spesa.
Cristiane condoglianze a Livietta, Miretta, Daniela e ai familiari tutti da parte dell’ Etruria di cui Dino era un fedele lettore ed abbonato.
Ivo Camerini
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il 29/10/2023 alle 20:46
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