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24 ottobre 2011(il nubufragio)

Post n°224 pubblicato il 27 Ottobre 2011 da pidesim

Una pioggia eccezionale

(Cronaca di un nubifragio)

Era una brutta e piovosa nottata, quando all’improvviso papà aprì la porta della camera e gridò forte :           - sveglia è ora di alzarsi, sveglia –

Io mi alzai sbuffando e come al solito Federico, mio fratello, continuava a ridere di me perché diceva che sembravo uno zombie, lui invece era scattante come un grillo.

Dirigendomi verso il tavolo della cucina con gli occhi semi chiusi spostai il mio sguardo fuori ma non ebbi neanche il tempo di guardare che Federico gridando annunciò : - sta piovendo!-

Fuori infatti diluviava e il cielo cupo e nero non prometteva niente di buono. Papà diventò un po’ nervoso, si appiccicò contro il vetro della porta-finestra sperando che smettesse di piovere.

Finché non decidemmo di uscire comunque. Papà ci scaraventò subito contro l’ombrello mentre lui di corsa ci ha preso per mano ed ha corso verso la macchina : - finalmente in macchina ! – sospirò con fatica quando riuscì a chiudere la portiera dell’auto.

Durante il tragitto osservavo fuori dal finestrino : alcune macchine galleggiavano nell’acqua e tra me e me mi chiedevo “ lo so che il meteo ha previsto pioggia ma non mi immaginavo una cosa del genere”.

Arrivati sotto scuola era un disastro, stavamo tutti con gli ombrelli mentre guardavamo a bocca aperta il lago gigantesco che si trovava davanti ai nostri occhi. Alcuni genitori insieme ai loro bambini lo scavalcavano, invece altri ci camminavano dentro bagnandosi fino alle caviglie, noi eravamo bagnati dalla testa ai piedi, ma papà volle provare a saltare per entrare a scuola, così ci preparammo per il lancio :- al mio tre saltiamo – affermò papà, quindi cominciammo a contare : - UNO…DUE… TRE – All’improvviso si fermò ed esclamò : - ma no, torniamo a casa! –

Tornati a casa di nonna lei non mi voleva neanche toccare per quanto ero zuppo e mi ha lasciato fuori dalla porta, mi ha fatto entrare solo quando mi ero completamente asciugato i piedi.

La cosa positiva di tutto questo è che ho trascorso tutto il pomeriggio a giocare in cortile.

Insomma ho passato proprio una brutta mattinata. 

Leonardo

 
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