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Post n°539 pubblicato il 10 Aprile 2010 da Hermione_75
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Post n°538 pubblicato il 29 Dicembre 2009 da Hermione_75
dai anche quest'anno Natale è passato..S.Stefano pure, fra due giorni , anzi fra tre inizia l'anno nuovo.. ci si fanno gli auguri come da tradizione.. il problema è che a me tutta questa ritualità va stretta, non mi piace.. vorrei stare la serata di S.Silvestro da sola a leggere un buon libro e ad infischiarmene di tutta quella falsa contentezza e spensieratezza che accompagna la note dell'ultimo dell'anno.. voglio.. vorrei.. |
Post n°537 pubblicato il 29 Dicembre 2009 da Hermione_75
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Post n°536 pubblicato il 04 Dicembre 2009 da Hermione_75
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Post n°535 pubblicato il 17 Novembre 2009 da Hermione_75
"Cambiare posto al cuore con il cervello. Impara a pensare con il cuore e ad amare con la testa. Pensare con il cuore ti costringe ad agire con amore. E ogni cosa da amare facendolo con la testa, ti costringe ad amare nel modo giusto. Amare con la testa non vuol dire essere razionali, ma vuol dire coltivare un'educazione al sentimento che non sarà mai distruttivo." |
Post n°534 pubblicato il 16 Novembre 2009 da Hermione_75
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Post n°533 pubblicato il 15 Novembre 2009 da Hermione_75
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Post n°532 pubblicato il 13 Novembre 2009 da Hermione_75
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Post n°531 pubblicato il 13 Novembre 2009 da Hermione_75
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Post n°530 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da Hermione_75
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Post n°528 pubblicato il 30 Settembre 2009 da Hermione_75
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Post n°527 pubblicato il 29 Settembre 2009 da Hermione_75
La FNSI (sindacato unitario dei giornalisti italiani) ha indetto una manifestazione nazionale in difesa della libertà di informazione per sabato 3 ottobre a Roma. |
Post n°526 pubblicato il 15 Settembre 2009 da Hermione_75
La fine del pluralismo dell'informazione, in Italia, è definitivamente sancita con l'obbligo, imposto dalla RAI, di seguire - martedì 15 settembre - Porta a Porta di Bruno Vespa. |
Post n°525 pubblicato il 12 Agosto 2009 da Hermione_75
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Post n°524 pubblicato il 04 Agosto 2009 da Hermione_75
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Post n°523 pubblicato il 30 Luglio 2009 da Hermione_75
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Post n°522 pubblicato il 13 Luglio 2009 da Hermione_75
Martedì 14 luglio 2009 sciopero dei blogger: il rumoroso silenzio in Rete contro il DDl Alfano che imbavaglia l'informazione e Internet. L'appuntamento in piazza è invece alle ore 19, a Roma, piazza Navona: i blogger e gli utenti della Rete si imbavaglieranno per protesta, segue confronto e dibattito pubblico. Organizza Diritto alla Rete, il network che ha lanciato l'idea e a cui hanno già aderito migliaia di blogger e utenti. Maggiori info su http://dirittoallarete.ning.com PER QUELLI CHE VERRANNO IN PIAZZA: portate un bavaglio di stoffa! |
Post n°521 pubblicato il 09 Luglio 2009 da Hermione_75
ieri questa pagina è comparsa a pagamento su "La Repubblica", a pagarla sono state circa delle persone che hanno fondato un gruppo su Facebook e hanno acquistato una pagina pubblicitaria 'ad acquisto diffuso', cioè comprata grazie all'autotassazione di circa 500 persone - comuni cittadini, nessun politico di professione - che hanno voluto in questo modo far sentire la loro voce, con un appello per la libertà di stampa in Italia rivolto ai sette "grandi" in arrivo a Roma in questi giorni. Il gruppo che si chiama "UNA PAGINA DI PUBBLICITA' SU REPUBBLICA" è tuttora composto da circa 4000 persone che hanno un gran voglia di uscire e gridare al mondo intero e sopratutto ai Grandi , riuniti per il G8, la preoccupazione per le sorti della democrazia italiana. Invito tutti coloro abbiano a sorte la nostra democrazia di unirsi a tale gruppo, nei prossimi giorni verranno ideate nuove iniziative
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Post n°520 pubblicato il 12 Giugno 2009 da Hermione_75
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Post n°519 pubblicato il 12 Giugno 2009 da Hermione_75
Ministro Brunetta, perché se la prende con gli ammalati oncologici? da Cinzia e Simonetta ARCANGELI Il Manifesto, 11 giugno 2009 Leggiamo di una circolare della funzione pubblica, la n. 1 del 2009, firmata dal Signor Brunetta, che a dir poco è scandalosa e immoralmente vergognosa. Orbene il signor Brunetta, Ministro della Repubblica Italiana, non pago delle vergognose etichettature, insinuazioni, insulti che rivolge ai lavoratori pubblici (siano essi fannulloni o panzoni) adesso se la prende anche con gli ammalati oncologici. Se la prende con chi gravemente malato è costretto a subire la chemioterapia, la radioterapia; se la prende con chi sta conducendo la sua battaglia per vivere, perché lo sappiamo tutti nevvero, che l’ammalato oncologico se la spassa nel farsi curare? Che può lavorare da un letto di ospedale o da casa..magari usando un efficiente computer. Vede Signor Brunetta, la gente è stanca di tutti questi insulti che riversate sui cittadini. La Vostra, unica fortuna è che beneficiate della immunità nell’esercizio delle vostre funzioni, siete immuni e non rispondete di tutte le volgarità che dite gratuitamente. Se aveste invece, un minimo di onestà intellettuale e pietas umana e buonsenso, vi guardereste bene dall’essere così insolenti. Se Lei non sa che cosa significa cercare di salvarsi da una malattia oncologica, glielo spieghiamo noi, che abbiamo accompagnato Stefania per sette lunghi anni. Anni di sofferenze per tutta una famiglia e di una persona giovane, che ha contratto una malattia quasi sicuramente professionale e incurabile. (Vedi un po’ questi fannulloni che si ammalano, perché lavorano troppo poco, eh!) Stefania aveva 36, anni quando si è ammalata di cancro, era un tecnico di radiologia medica, era una instancabile lavoratrice, perché amava molto il suo lavoro. Stefania è andata avanti anni a coprire turni di 15 giorni al mese h 24, (della serie non tornava a casa ma restava per giorni e giorni in ospedale) perché in radiologia non c’era personale. E vuole sapere qual è stato il ringraziamento per il lavoro svolto in tanti anni? Ovviamente, dato che era ammalata e non poteva di certo andare al lavoro, hanno ben pensato di declassarla, hanno cercato di toglierle il livello retributivo. E anche qui ennesima battaglia, anche se legale, che grazie a Dio, e alla forza della Cgil, ha ristabilito il suo diritto, ma non è stato semplice vista l’arrogante ignoranza della Direzione Sanitaria. Prima però, le chiedevano il favore di fare turni massacranti, che Lei, per senso del dovere non rifiutava mai! Si è ammalata di cancro, sette anni di sofferenze, tre interventi chirurgici demolitivi, sa cosa significa essere operati per ben tre volte , con interventi chirurgici di durata media 14 ore, (e non certo per lentezza chirurgica), cicli continui di chemioterapia, radioterapia, brachiterapia, ha resistito a tutto perché voleva vincerla questa battaglia. E parliamo della chemioterapia. Vede Signor Brunetta, dopo una chemioterapia, Stefania rimaneva a letto immobile per circa una settimana, non riusciva a muovere un dito, non parliamo poi di tutti quelli che si chiamano effetti collaterali di una chemioterapia che sono devastanti per il fisico e la mente (vomito, nausea, inappetenza, gonfiore, sbalzi di temperatura, dolori ai muscoli ed alle articolazioni). Pensa che in queste condizioni un ammalato possa lavorare signor Brunetta? Abbiamo solcato i corridoi dell’ospedale oncologico di Padova, dentro quelle mura si sono rincorse speranze, dolori, si sono suggellati patti di silenzio con i medici; lo sa, Signor Brunetta, che da quando STEFANIA se n'é andata, non riesco più ad entrare in un ospedale? Tutto va bene e nulla manca per chi guarda soltanto dal di fuori e giudica gli altri prendendo sé per misura. Si ricordi, invece, che la civiltà di uno Stato la si misura da come vengono trattati i bambini , i vecchi e gli ammalati, e ultimamente mi sembra pesante la carenza (o meglio abrogazione ) dei diritti visti gli interventi legislativi, effettuati in questi ambiti. Ma secondo lei, bisogna passare per queste forche caudine per capire, che la circolare che è stata emessa è un’autentica vergogna, devo forse augurarle di ammalarsi gravemente, perche’ possa capire che certi errori non si devono fare, che bisogna avere rispetto per chi è ammalato suo malgrado? Che bisogna fermarsi, e tacere, di fronte a questi eventi, lasciando ai medici e ai pazienti sempre l’ultima parola, perché è solo la persona che è in trincea che sa quali sono le sue forze, di quanto è ridotta la propria capacità di stare con dignità nel posto di lavoro, senza sentirsi in difficoltà, aggiungendo così dolore su dolore. Prima di assumere atti amministrativi, con valore normativo, atti che assumeranno su chi li subisce pesanti ripercussioni esistenziali, prima di far ciò, provi a capire le sensibilità che si toccano, provi prima, a guardare negli occhi una persona giovane in età lavorativa, ammalata di cancro, provi a guardarle gli occhi e provi a capire , se ha bisogno di fare il telelavoro, o se invece ha bisogno di essere aiutata per uscire da quell’inferno per ricominciare a vivere e anche a lavorare con dignità, senza declassamenti, senza pietismo. Stefania, nonostante tutto, voleva tornare al suo posto di lavoro, voleva tornare tra i suoi colleghi, voleva riappropriarsi della sua vita, sequestrata forzosamente da questa maledetta malattia. Voglio inoltre evidenziarle Signor Brunetta, che anche quando le persone ammalate oncologicamente fossero in grado di prestare la loro attività lavorativa, certamente il telelavoro non sarebbe la cosa più adeguata, perché si rischierebbe la ghettizzazione della persona nella solitudine più totale, invece lei probabilmente non sa che queste persone lì dove è possibile, richiedono e cercano la loro normale quotidianità. Si faccia un esame di coscienza e se è una persona intelligente, faccia tesoro di quello che le abbiamo scritto, anche questo con profondo dolore. |
25 ANNI FA
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