Creato da: hrothaharijaz il 27/12/2006
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« Messaggio #1RACCONTI: n.2  »

RACCONTI: n.1

Post n°2 pubblicato il 27 Dicembre 2006 da hrothaharijaz

                        l'idea nasce la sera in cui, rattristato, mi recavo in collina con la famiglia, eravamo stati eliminati dalla Francia, ai rigori, nel mondiale de 1998.

Ma non perdiamo ulteriore tempo.

                                     TZINTZIN, ZANZARA AFFAMATA

Sono a digiuno da tre giorni, se entro stasera non mangio, domattina saro' morta.

Tsantar dorme vicino a me; lei, ieri sera, ce l'ha fatta. Il suo ventre e' gonfio, roseo, pulsante; per qualche giorno e' a posto. Il caldo e' insopportabile, l'afa opprimente. Ho anche sete, ma devo risparmiare tutte le forze per la caccia di stanotte, non posso sprecarle per cercare l'acqua. 

Dalle foglie sotto cui mi sono nascosta guardo il buco della rete metallica attraverso cui passero', appena si sara' fatto buio, prima che il ciccione barbuto e sudato - mmh che fragranza che emana il suo corpaccione - mi chiuda tutti gli accessi alla sua casa.

Entrare sara' il meno, piu' difficile rimanere nascosti senza farsi scoprire, le reazioni del ciccione sono violente, rapide, micidiali.

Ricordo come stermino' pochi giorni fa Tsondar, Tzolar e Tzaitzai nel volgere di pochi secondi, una vera macchina da guerra il ciccione, se gli umani fossero tutti come lui, la nostra specie sarebbe in serio pericolo. Mi vengono i brividi solo a pensarci, ma quanto dolce, buono e soave e' il suo nettare.

Lo vedo adesso, bianco, grasso, sudaticcio mentre si gratta l'enorme pancia, sembra che mi stia osservando, " a stanotte bestione".

Ancora poche ore, cerco di dormire ma non ce la faccio, sono troppo nervosa. Mi viene in mente Tzi Tzi che, mentre suggeva estasiata il rosso nettare del ciccione, venne schiacciata da un improvviso scarto di questi e impiastricciata sul lenzuolo.

Tsantar si e' svegliata, mi consola, mi da' gli ultimi consigli: " D'accordo, il nettare del ciccione sara' il migliore di quelli in circolazione, ma con lui, debole come sei, corri troppi rischi, accontentati per il momento di quello della sua compagna, lei e' meno reattiva e pericolosa".

Le parole di Tsantar non le ascolto nemmeno; se devo morire voglio morire contenta: o il suo nettare o niente.

Il sole e' al tramonto, ancora poco. Adesso e' quasi buio, le luci all'interno della casa sono ancora spente.

Il ciccione, piu' sudato che mai, e' seduto in poltrona, fuma i suoi pestilenziali sigari e suda, beve e suda, si muove, sospira e suda.

Non ce la faccio piu', gli volerei addosso per succhiargli il nettare, ma se lo facessi adesso, sarebbe morte certa, il ciccione e' crudele, non sbaglia un colpo.

devo pazientare ancora, aspettare che vada a dormire e sperare che si addormenti subito, senza rotolarsi prima nel letto con la sua compagna.

Mi metto dietro la piega di una tenda, alle sue spalle; vedo il suo collo sudato; non ce la faccio piu', quasi quasi mi lancio, anche se mi rendo conto che il ciccione non mi darebbe scampo, mi inseguirebbe fino all'inferno pur di uccidermi.

Il tempo passa troppo lentamente; mi sembra di avere delle allucinazioni, sento l'odore del nettare, lo sento entrare in me. Una voce interiore sembra dirmi: "Tzintzin devi avere pazienza, aspettare ancora un poco".

Finalmente sento la frase che attendevo da tempo: "Andiamo a letto, e' ora".

Sono allo stremo delle forze, la vista mi si sta appannando. devo ancora sopportare tutti i convenevoli di questi strani soggetti che sono gli umani. "ti sei lavata i denti?"; "a che ora ti chiamo domani mattina?"; "Hai fatto fare la pipi' al cane?". Ci mancava solo lui, questo buffo animale dal muso schiacciato che salta su e giu' dal letto, dorme facendo un rumore insopportabile e possiede un nettare schifoso.

Finalmente la frase fatidica. "Buonanotte". Il ciccione si distende nel letto, suda sempre piu', il suo odore mi arriva fragrante e irresistibile: Sono a pochi centimetri da lui, nascosta dietro la spalliera del letto.Lo conosco troppo bene, di tanto in tanto, al minimo rumore, smette di leggere, se dorme si sveglia e accende la luce facendo un fracasso che irrita la sua compagna, scruta i bianchi muri della sua stanza per accertarsi della nostra presenza e, se ci individua, siamo fritte.

Ha appena spento la luce,il suo odore diviene ancora piu' intenso, irresistiibile.

Si e' addormentato, suda ancora piu' profusamente.

Ogni cellula del mio corpo freme e vibra.

Spicco il balzo, mi adagio senza far rumore sul dorso del suo piede sinistro, anche se avrei preferito la superficie di un dito della mano o del suo collo sudato; innesto il pungiglione e incomincio ad aspirare. "Oh fragranza, estasi, il suo nettare e' l'apoteosi del gusto".

Mi distraggo una frazione di secondo, la luce si accende, non riesco a divincolarmi in tempo dal piede, vedo una mano enorme calare su di me. " ciccione maled...

BUIO.

                                   - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Sono passati un po' di anni da allora, le zanzare sono sempre le stesse e il mio nettare e' dei migliori che ci sia sul mercato. Se siamo in dieci in una stanza, ad essere punto sono sempre io.

In compenso il ciccione di una volta si e' messo a dieta, la palestra ha fatto il resto. Insomma qualcosa l'abbiamo ottenuta.

 
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