Musa SilenteMemento Audere Semper |
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Un dolce sorriso a chi passa di qui
Lady Blu Pantera
LADY BLU PANTERA
IL RUGGITO DI LADY BLU PANTERA
FAVOLA DOLCE AMARA
Favola Dolce Amara
Questa è una storia di fantasia mista a realtà per cui fatti riferimenti a persone e luoghi non sono puramente casuali.
Ambientata nell'età Ellenica, nella Magna Grecia e nell'Etruria, nei tempi antichi ove ancora esistevano gli Dei i maghi e le streghe, farò un connubio fra storia, leggenda, e fiaba .
Mi baserò su questo periodo per scrivere questa storia, dando largo spazio alla mia fantasia
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Capitolo II Lorilla Lady Pantera
Lorilla, era donna natia dell'allora Palude della Piana Padana, a ridosso del grande fiume, dove le anse cominciavano ad aprirsi per poi riversarsi in mare, terra umida e afosa ma intrinseca di mistero e magie. Il suo era un umile villaggio di capanne costruite su dossi lambiti dai pantani creati dal corso disordinato del Grande Fiume. I lembi di terra strappati ai capricci del fiume erano coltivati per quel tanto che poteva bastare agli abitanti ed agli animali che era possibile allevare. Era una donna molto bella, non più giovanissima, non tanto alta ma prosperosa con la carnagione color della luna, i capelli lunghi e mori incorniciavano il suo volto leggermente ovale e pieno ove la bocca la faceva da padrona ben disegnata e giusta per il suo viso, rossa e carnosa.
La Dea Menrva alla sua nascita le aveva donato il colore dei suoi occhi verdi come la vegetazione della sua palude profondi e penetranti come due lame di un coltello, ma dolci come il nettare delle api con chi amava, oltre a ciò le aveva donato l’arte della saggezza e l’arte nell’usare l’intelletto. Era di temperamento forte, tenace, riflessivo e saggio e di buon di cuore, amava il suo villaggio ed era amata dai suoi abitanti, tutti le volevano un gran bene perché sempre disponibile verso gli altri e segreta come una tomba per cui a lei erano raccontati tante cose personali e le teneva poi racchiuse nello scrigno della sua mente. Per questo suo modo sincero di essere era odiata dalla maga Lytania, una strega malvagia, che invidiosa delle virtù di Lorilla le aveva fatto un incantesimo maledetto, l'aveva trasformata in pantera di giorno dagli occhi verdi come la vegetazione della palude, e donna alla notte, per cui la sua vita era diventata un inferno, ma che affrontava sebbene sofferente con tanta serenità e coraggio. Erano anni che viveva in questo stato, ma non perdeva la speranza di ritornare donna di giorno e di notte. Solo l'incontro di un uomo da amare intensamente avrebbe sciolto il malefico l'incantesimo, ma purtroppo il tempo passava e passava e passava, e dell'uomo d'amare non se ne vedeva mai l’arrivo, ma lei dall'animo pulito e candido non si disperava e non odiava Lytania, ma ne aveva una grande pena. Con tutto ciò Lorilla manteneva alta la speranza che albergava nel suo cuore .
Gli abitanti del suo villaggio a conoscenza del fatto avevano accettato a malincuore questo maleficio, e armandosi di coraggio avevano continuato ad amare Lorilla sotto le spoglie di animale feroce, e la pantera che sentiva nel cuore questo grande amore era riconoscente e proteggeva il villaggio di giorno da altri predatori e dai banditi che spesso facevano irruzione nel piccolo villaggio saccheggiandolo. Li proteggeva e cacciava cibo per questa buona gente, e per questo fu chiamata Lady Pantera, ma la notte ritornata donna avrebbe voluto trascorrerla nella sua capanna nel villaggio, ma sempre per voler di Lytania era costretta a vivere ai margini del bosco paludoso, pena ..........la morte delle sue giovani figliuole che lei tanto adorava. Lady Pantera aveva solo poche possibilità di vedere la luce del giorno, all’alba per qualche minuto prima che il sole si levasse nel cielo e alla sera quando sprofondava nelle acque del Grande Fiume a Ovest. Lorilla donna ingegnosa vista la sua condanna a vivere la notte ai margini del bosco paludoso, l’aveva perlustrato a fondo, e aveva trovato in un’ansa del Grande Fiume una piccola isoletta dove vi era uno stagno diverso dagli altri, con le acque limpide e azzurre che sembrava un mare ed una piccola cascatella dalle origini misteriose, e lì sopra ad un albero maestoso e robusto una bellissima quercia millenaria costruì la sua capanna con un bellissimo balconcino, l’interno l’adornò con grande gusto, ma ahimè nessuno poteva avvicinarsi ed essere suo ospite, solo l’eventuale innamorato, per cui era condannata a passar la notte sola, ma fortunatamente nel suo cuore non aleggiava paura. Lady Pantera quando sopraggiungeva il calar del sole velocemente prima di piombare nel buio della notte sbrigava le faccende attorno al suo capanno, rifocillava gli animali suoi amici che si avvicinavano per proteggerla durante la notte, poi si immergeva nelle acque del suo piccolo stagno e nuotava nuotava nuotava sino allo stremo delle forze per non pensare a questa situazione poco gradevole, poi una dolce sciacquata sotto la cascatella e via alla sua capanna a prepararsi la cena e riposare le membra stanche e affaticate dalle lotte da pantera durante il giorno. Nelle notti d’estate quando il caldo notturno soffocava umido e afoso era solita stendersi sul balconcino della sua capanna e cercare la fresca brezza, e rivolto il viso verso l’alto guardava le stelle e la luna cercando di trovar pace. Morfeo conoscendo le sue vicissitudini la raccoglieva fra le sue braccia per farla riposare di un dolce sonno,ma ahimè Lorilla sebbene protetta da questo calore nel sonno era sofferente, con l’assopimento della mente le difese erano abbassate e le sofferenze venivano a galla. Morfeo allora decise di fare un dono pure a lei, le sfregò i papaveri sulle palpebre e le regalo un incantevole sogno.
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INFO
DA IL DANNO.... LOUS MALLE
C'è un filo rosso che unisce chi non si è mai conosciuto,che ci lega a qualcuno che forse incontreremo domani.
C'è un filo rosso che guida e incrocia i nostri destini e ci porta ad amare a prima vista lo sconosciuto che è nella nostra vita da sempre! "
(da Il Danno di Louis Malle)
TRAMONTO O ALBA?????
GANDHI
" Non già nel seguire il sentiero battuto ma nel trovare a tentoni la propria strada, seguirla coraggiosamente, consiste la vera libertà "
GANDHI
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