DAR FRUTTAROLO

COMPILATION D'AMORE

Per festeggiare il nostro 5° anniversario, ho pensato di regalare a Kidor qualcosa di originale, qualcosa di fatto da me... con il cuore. E' così che ho passato il venerdì sera (fino alle due del mattino) a selezionare alcune canzoni che parlano di noi o che mi ricordano la nostra storia. Poi ho fatto un collage di foto per la copertina del cd ed ecco qui che la compilation del mio cuore è venuta fuori...

1) Valerio Scanu - Sentimento
2) Gigi Finizio - Lo Specchio dei Pensieri
3) Renato Zero - Dimmi Chi Dorme Accanto A Me
4) Zucchero - Ahum
5) Karima - Come In Ogni Ora
6) Eros Ramazzotti feat Antonella Bucci - Amarti E' L'Immenso
7) Fiorella Mannoia - Io Posso Dire La Mia Sugli Uomini
8) Franco Battiato - La Cura
9) Ivano Fossati - La Costruzione Di Un Amore
10) Loredana Bertè - Sei Bellissima (quanto la adoro quando inizia con "Che Strano
      Uomo Avevo Io...")
11) Mango - Amore Per Te
12) Mia Martini - La Nevicata Del '56
13) Mina - Come Mi Vuoi
14) Pacifico feat Gianna Nannini - Tu Che Sei Parte Di Me
15) Renato Zero - Un'Altra Gioventù
16) Alexia - Il Mio Mondo
17) Ennio Morricone feat Dulce Pontes - O Amor A Potugal (One Upon A Time)

A OBAMA IL NOBEL PER LA PACE

E' di queste ore la lieta notizia che il Nobel per la Pace 2009 è stato dato dato al presidente degli Stati Uniti Barack Obama. La decisione è stata presa all'unanimità!

Povero Berlusconi, tutto in questi giorni gli va per il verso sbagliato: prima le escort, poi le accuse al presidente Napolitano, poi ancora l'aver dato indirettamente della bruttona ignorante a Rosy Bindi e le polemiche che ne sono scaturite; adesso anche il vedersi togliere dalle mani il Nobel per la pace...
Non demorda Cavaliere, in fondo di Nobel ce ne sono tanti. Magari ne creeranno uno appositamente per lei!

LICENZIATA PER UNA POLPETTA DI CARNE... SI PUO'?

E' giusto che i furti sul lavoro vadano magistralmente puniti ma essere licenziati per colpa di una polpetta è una faccenda che ha dell'inverosimile. Purtroppo anche le cose inverosimili spesso paradossalmente sono "vere" e quel che è accaduto in Germania a una povera segretaria ne è la testimonianza.
Immaginate la scena.

La signora Magdalene, segretaria esemplare "in servizio" da 34 anni presso un'Associazione di Costruttori, ha l'incarico di organizzare e preparare un buffet per un meeting tra manager. Si ritrova così da sola, in una stanza in cui l'odore del cibo prende stomaco e cervello, in cui le polpette, invitanti, la esortano ad un assaggio. I morsi della fame sono atroci e la povera Magdalene, senza nemmeno troppi scrupoli, convinta che una cosa del genere passi inosservata perchè praticamente inoffensiva, addenta una polpetta di carne e due mezzi panini. La poverina non si accorge però che ad osservarla c'è un collega infido che, da buona boccuccia di rosa qual'è, non esita a correre da un manager per spifferargli il piccolo furto appena avvenuto sotto i suoi occhi. Il manager, uomo assai rigoroso, si sistema i calzoni e chiama Magdalene a rapporto. La povera segretaria innocentemente si ritrova ad ammettere di aver mangiato quella polpetta e... si ritrova di colpo anche senza lavoro.

Non vi sembra una storia assurda? La vicenda, come è ovvio che accadesse, è finita in tribunale, dove i datori di lavoro dell'Associazione dei Costruttori si difendono motivando il licenziamento con il venir meno del rapporto di fiducia che li legava alla signora Magdalene. I giudici dal loro canto sostengono che non ci si ritrova di fronte a un caso di furto e quindi propongono di assumere di nuovo la segretaria, magari ammonendola. L'Associazione però insiste: quella donna non la vogliono più! Il caso pertanto sarà oggetto di un processo a tutti gli effetti.

Secondo voi è giusto che la signora Magdalene sia stata punita per la sua superficialità? Oppure, come penso io, quello della polpetta è stato solo un pretesto per fare un po' di tagli del personale? E per rimpiazzare magari la signora, ormai attempata, con qualche bella e rampante giovinetta?

Sta di fatto che se anche nel mio ufficio adottassero la stessa politica radicale, tutti noi dello staff verremmo licenziati in tronco, per tutte le volte in cui, in fase di preparazione di buffet, ci siamo illecitamente appropriati di qualche tramezzino o crocchetta. In effetti però nel nostro caso non si trattava di polpette!

BAMBOLE SENZA TETTO

Come tutte le industrie si adeguano al mutare dei tempi, anche quella dei giocattoli si trova inevitabilmente a fare i conti con la crisi e la recessione; e come lo fa? Lanciando ovviamente sul mercato la BAMBOLA SENZA TETTO!

Ora, non è che tutte le bambole in commercio hanno già a disposizione una villa o un castello o semplicemente una casetta con giardino come quella gran cul… ehm… fortunata di Barbie.   Il concept alla base di questa nuova bambola (il cui nome è Gwen, lanciata di recente sul mercato dalla società American Girl) è proprio diverso: è quell’idea di povertà che spinge le persone a diventare degli homeless, dei senzatetto. Gwen è per l’appunto una di queste sfortunate persone, una barbona, per essere politicamente incorretti. Eccola lì infatti, con i suoi occhi grandi e languidi, in vestito bianco ed infradito.

Perbenisti e malpensanti sono subito balzati sull’attenti invocando allo scandalo! I più ottimisti vedono invece nella strategia dell’American Girl il solo intento di educare le bambine a questa forma estrema di povertà, a far capire loro che un senza tetto è una persona come tutte le altre, che necessita di cure e di affetto.

Pur vero è che guardando a questo nuovo esempio di “emancipazione” dell’industria dei giochi, i paradossi sono molti: ve la immaginate una bambola senza tetto che costa (solo) 95 dollari? O che finisce nella stanza da gioco di una bambina benestante che potrebbe anche non immaginare che al mondo esistono persone che un tetto sulla testa non ce l’hanno per davvero? A fine poi di completare il processo educativo, sarebbero le mamme disposte ad accompagnare le loro piccole presso una mensa dei poveri per conoscere i senza tetto in carne ed ossa? Quelli però non avrebbero l’odore dolce di confetto a cui siamo abituati con le bambole tradizionali dai vestiti lindi.

Sta di fatto che se le bambine non decidessero di far diventare Gwen una della famiglia, emancipandola dal suo stato di povertà, considerandola come un personaggio reale e non semplicemente come un oggetto di lusso da possedere per “moda”, Barbie continuerà a spassarsela, andando per gala e feste, sfoggiando abiti di tulle e gioielli, standosene comodamente al braccio del suo Ken plastico e snobbando apertamente una Gwen qualunque che dorme sotto la vetrina della banca dove lei è passata un pomeriggio per un prelievo da 1000 euro indispensabile per acquistare un portamonete firmato D&G.

Lancio una provocazione: perché invece di vendere bambole povere a bambine ricche non si prova a regalare bambole “normali” a bambine povere?

PROFUMO DI NOSTALGIA

Ci sono degli odori che associamo inevitabilmente ad emozioni e ricordi positivi ma anche a momenti spiacevoli e situazioni che non ci fanno stare bene.
Ogni anno ad esempio, in questo periodo avverto dei profumi - quello di legna bruciata e di vendemmia - che la mia mente associa inevitabilmente all'autunno e all'immagine di un'estate ormai andata e di una stagione che di lì a poco aprirà le porte al Natale.
Della mia infanzia invece mi porto dietro il profumo di foglie secche bruciate e di muschio. Sono questi gli odori che mi ricordano inverni passati a casa, la mia famiglia, la scuola con le finestre che affacciavano sul cortile, le castagne nel riccio portate dalla maestra, i melograni... 
Oogni volta che percepisco queste fragranze vengo travolto da un turbine di nostalgia che mi fa sorridere...

E voi? Avete degli odori, dei profumi che evocano in voi ricordi nostalgici? Se sì, quali sono?

Buona serata a tutti :)