Io sono cosi'dedicato alla natura e agli animali |
BENVENUTI
attenzione MESSAGGIO IMPORTANTE Gli operatori delle ambulanze hanno segnalato che molto sovente, in occasione di incidenti stradali, i feriti hanno con loro un telefono portatile. Tuttavia, in occasione di interventi, non si sa chi contattare tra la lista interminabile dei numeri della rubrica. Gli operatori delle ambulanze hanno lanciato l'idea che ciascuno metta, nella lista dei suoi contatti, la persona da contattare in caso d'urgenza sotto uno pseudonimo predefinito. Lo pseudonimo internazionale conosciuto è ICE (=In Case of Emergency). E' sotto questo nome che bisognerebbe segnare il numero della persona da contattare utilizzabile dagli operatori delle ambulanze, dalla polizia, dai pompieri o dai primi soccorritori. In caso vi fossero più persone da contattare si può utilizzare ICE1, ICE2, ICE3, etc. Facile da fare, non costa niente e può essere molto utile. Se pensate che sia una buona idea, fate circolare il messaggio di modo che questo comportamento rientri nei comportamenti abituali, anche pubblicandolo sul vostro blog
LA COSCIENZA DEGLI ANIMALI
LA COSCIENZA DEGLI ANIMALI |
Il risetto per la Vita è una delle grandi conquiste dell’uomo, è un segno di civiltà.
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CONSIGLI
L'ABBANDONO E' UN REATO
Finalmente, grazie alla legge 189/04, ottenuta dalla LAV dopo anni di lavoro, chi abbandona un animale commette un reato.
E può essere punito con l’arresto fino ad 1 anno o con l’ammenda fino a 10.000 euro. Se assisti ad un caso di abbandono fai sentire la tua voce.
Denuncia i colpevoli alle autorità giudiziarie, contribuirai così a salvare tante vite e a fermare gli abbandoni.
Se vedete una persona schifosa abbandonare un animale prendete il numero di targa e denunciatelo al NUMERO VERDE 800992223
http://www.oscardog.it/index.htm
La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali. - M. K. "Mahatma" Gandhi (1869-1948)
Verrà il tempo in cui l'uomo non dovrà più uccidere per mangiare, ed anche l'uccisione di un solo animale sarà considerato un grave delitto... - Leonardo da Vinci
PER GENTILE CONCESSIONE DI SKORPHIONE43
L'ESTATE SI AVVICINA E SI AVVICINO LE FERIE....
FATE CHE QUESTO NON SUCCEDA..... COME SEMPRE ACCADE....
.
“Abbandono Estivo”
.
Mi hai insegnato ad attenderti,
paziente
quand’andavamo insieme per le spese:
così aspettavo
seduto fuor dell’uscio
poiché (fuori era scritto), lì non potevo entrare...
Abbiam giocato anche, più volte, a nascondino:
ma ti trovavo sempre...(ho naso fino).
Ma... quando la pallina anche ieri m’hai tirato,
perché non l’hai ripresa e te ne sei andato?
Che strano, il posto dove m’hai lasciato…
la strada è dritta, non c’è il panettiere,
né c’è il lattaio, neppure il salumiere…
(e non capisco neanche perché mai
ci siamo andati in auto, a far spese...)
Ora, comprendo, sarai indaffarato
o qualche impedimento t’ha bloccato;
ma io son stanco qui di rimanere,
il sole è caldo, ho sete, vorrei bere…
Sono già stanco pure d’ abbaiare…
il sole picchia, mi par di morire…
in lungo e in largo, sulla strada ho cercato:
con ansia e affanno, tracce tue non ho trovato...
Perché non torni
ad abbracciarmi, Amico?
Le coccole mi mancano, più ancora della pappa...
Beh, sai cosa ti dico? Io, come sempre,
me ne starò buono, qui... (e...t’ aspetto...)
.
.
FATE CHE QUESTO PENSIERO NON SIA
DEL VOSTRO COMPAGNO FEDELE!!!!
RIFLETTIMO
A DENTI STRETTI
Un giorno un fioraio va da un barbiere per un taglio di capelli. Dopo il taglio, chiede il conto, e il barbiere risponde: 'Non posso accettare soldi da voi, sto facendo il servizio gratuito per la comunità di questa settimana'.
Il fiorista è molto contento, saluta calorosamente e lascia il negozio.
La mattina dopo, quando il barbiere va ad aprire il suo negozio, trova un cartello con sopra “grazie” e una dozzina di rose davanti alla saracinesca.
Più tardi, un poliziotto passa dal barbiere, anche lui per un taglio di capelli, e quando cerca di pagare il conto, il barbiere di nuovo risponde: 'Non posso accettare soldi da voi, sto facendo il servizio per la mia comunità di questa settimana'.
Il poliziotto, felice, lascia il negozio. La mattina dopo, il barbiere trova davanti al negozio un foglio di carta con scritto “grazie” e una dozzina di ciambelle calde che lo aspettano alla porta.
Poi, un membro del Parlamento, venuto per un taglio di capelli, quando va per pagare il conto, il barbiere di nuovo gli risponde: 'Non posso accettare soldi da voi. Sto facendo il servizio alla comunità di questa settimana '.
Il membro del Parlamento, felicissimo di questa notizia, lascia il negozio. La mattina dopo, quando il barbiere va ad aprire, trova davanti al negozio una dozzina di altri parlamentari in fila, in attesa di un taglio di capelli gratuito.
E questo, amici miei, illustra la differenza fondamentale tra i cittadini del nostro paese, e i politici che la gestiscono!
I politici e pannolini, hanno qualcosa in comune….
HANNO BISOGNO DI ESSERE CAMBIATI SPESSO E PER LO STESSO MOTIVO!
Se non inoltrate la presente alla Vs. mailing list, non succederà niente, né disgrazie né vincite miracolose..
Semplicemente si convivrà con se stessi, sapendo che ci si è negati l’opportunità di ridere con gli altri.
PENSIERO
![](http://immagini.p2pforum.it/out.php/i295888_frasi5.gif)
FELICITA'
![](http://immagini.p2pforum.it/out.php/i304237_9cda84fc0e758ee39871670fd61ccc58web.jpg)
Felicita'
Quando al mattino il sole si leva dietro le montagne fa nascere nei nostri cuori un grande senso di libertà che ci accompagna per tutto il giorno. Quando fra le gole profonde delle montagne sibila il vento ci ispira un sentimento di liberazione che ci fa sognare lidi lontani. Quando l'acqua dei ruscelli scorre veloce dopo le grandi piogge ci indica il sentiero della vita e le nuvole bianche nel cielo sono le nostre speranze che si muovono verso il futuro. Quando l'uomo saprà capire tutte queste cose allora avrà raggiunto la felicità. |
MUSICA MUSICA MUSICA
ADAMO ED EVA: LA STORIA VERA
E' stata recentemente rinvenuta una copia originale del Libro della Genesi, che offre una versione alternativa del mito della creazione.
Curiosamente,
però, le traduzioni differiscono notevolmente - a seconda se l'originale in aramaico viene affidato a un traduttore maschio o femmina ;
VERSIONE MASCHILISTA
"e Adamo, piagnucolando, gli disse che non aveva nessuno con cui chiacchierare.
Mosso a compassione, Dio gli promise che gli avrebbe dato una compagna, una DONNA!
"Questa persona" disse Dio
"ti procurerà il cibo, cucinerà per te, e quando ti toglierai i pantaloni,
essa li laverà per te.
Non discuterà mai le tue decisioni.
Anzi, le condividerà sempre.
Avrà cura dei tuoi figli e non ti chiederà mai di andare nel mezzo della notte a vedere come stanno.
Non ti contraddirà mai e sarà sempre la prima ad ammettere di avere torto.
Non avrà mai il mal di testa e ti darà sempre amore e passione quando ne avrai voglia.
" Adamo, a bocca aperta, chiede a Dio:
"Ma quanto mi costa una donna cosi?"
"Un braccio e una gamba" "Uhm.. e.. senti, e per una costola cosa mi dai?
"Il resto è storia.
VERSIONE FEMMINISTA
Un giorno, nel giardino dell'Eden, Eva disse a Dio...Signore, ho un problema"
"Che problema, Eva?"
"Signore, so che mi hai creata e che hai provveduto per questo giardino bellissimo, e per tutti questi meravigliosi animali,e quell'allegro e buffo serpente...
ma io non mi sento davvero felice"
"Come mai, Eva?" fu l'immediata replica dall'alto
"Signore, mi sento sola.
E sono proprio stufa delle mele..."
"Bene Eva,in questo caso ho una soluzione
.Creerò un uomo per te"
"Che cos'e' un 'uomo',Signore?"
"Questo 'uomo' sarà una creatura difettosa, con molti aspetti negativi.
Mentirà, ti prenderà in giro e sarà vanaglorioso, in pratica ti darà un sacco di problemi.
Sarà più grande di te e più veloce, e amerà cacciare e uccidere.
Avrà uno sguardo scioccamente curioso, ma visto che ti stai lamentando, lo creerò in modo che possa soddisfare le tue,
ehm, necessità fisiche.
Sarà scarso di intelletto e si impegnerà in occupazioni infantili come la lotta e prendere a calci una palla
.Non sarà molto sveglio, e avrà spesso bisogno dei tuoi consigli per pensare correttamente"
"Sembra una cosa divertente!"commentò Eva ammiccando ironicamente.
"Dove sta la fregatura?"
"Beh... lo puoi avere ad una condizione..."
"Quale?"
"Come ti ho detto, sarà orgoglioso, arrogante e autocompiacente -perciò dovrai fargli credere che e' stato creato lui per primo. Però ricorda:è il nostro piccolo segreto..
da donna a donna!"
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NOTIZIE DAL MONDO
SI E' SPENTO L'UOMO CHE SI E' DATO FUOCO (Giornale di Sicilia, 1998)
POMPINI A RAFFICA CARRARESE K.O. (Gazzetta dello Sport, 1992) (Pompini, era un giocatore del Livorno che in quella partita segno' 4 gol!)
FALEGNAME IMPAZZITO TIRA UNA SEGA AD UN PASSANTE (Corriere della Sera 1991)
TROMBA MARINA PER UN QUARTO D'ORA. (Corriere del Mezzogiorno, 1997)
FA MARCIA INDIETRO E UCCIDE IL CANE, FA MARCIA AVANTI E UCCIDE IL GATTO. (Corriere della Sera, 1992)
INCREDIBILE! ALL'AEROPORTO SPARISCONO LE VALIGE DEL MAGO SILVAN (Il Messaggero del 29/08/01)
IN CINQUECENTO CONTRO UN ALBERO, TUTTI MORTI. (La Provincia Pavese)
VENDO GIOCHI E SERVIZI DI CARNEVALE. ASTENERSI BURLONI E PERDITEMPO
VENDESI AUTO TELEFONARE ORE PASTI. FRANCO.L'AUTO IN QUESTIONE E' URTATA, STRISCIATA E UN PO' AMMACCATA." SUL CARTELLO GLI HANNO AGGIUNTO: A FRA' ...........MAGNA TRANQUILLO.
QUESTA MACELLERIA RIMANE APERTA LA DOMENICA SOLO PER I POLLI. (Insegna di un negozio di Roma)
QUI CHIAVI IN 5 MINUTI. (Insegna di un negozio di Cuneo)
SI AFFITTA L'ABITAZIONE DEL TERZO PIANO, LA SIGNORA DEL SECONDO LA FAVEDERE A TUTTI. (Inserzione in una strada di Trapani)
PER OGNI TAGLIO DI CAPELLI VI FAREMO UNA LAVATA DI CAPO GRATIS. (Insegna di un negozio di Reggio Calabria)
VENDO TUTTO PER ESAURIMENTO. (Insegna in un negozio di Brescia)
ELIMINAZIONE TOTALE BAMBINI A SOLE 29.000. (Insegna in un negozio di abbigliamento di Trieste)
FUNERALI A COSTI RIDOTTI. CINQUANTASEI RATE A PREZZI BLOCCATI. AFFRETTATEVI. (Pubblicità su La Nazione, Firenze)
SI FANNO GIACCHE ANCHE CON LA PELLE DEI CLIENTI. (Cartello in un negozio di confezioni di Latina)
SI AVVERTE IL PUBBLICO CHE I GIORNI FISSATI PER LE MORTI SONO IL MARTEDI' E GIOVEDI'. (Ufficio anagrafe di Reggio Calabria)
DOVE VIVO
IN COSTRUZIONE
Post n°1100 pubblicato il 01 Agosto 2011 da marziabel
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Post n°1099 pubblicato il 13 Maggio 2011 da luchizero
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Post n°1098 pubblicato il 10 Maggio 2011 da anais05
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Post n°1097 pubblicato il 07 Maggio 2011 da luchizero
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Post n°1096 pubblicato il 27 Aprile 2011 da anais05
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Post n°1095 pubblicato il 24 Aprile 2011 da luchizero
Oggetto: IL PIANTO DEGLI AGNELLI E IL DOLORE DEL MONDO di Susanna Tamaro Da: info@lacoscienzadeglianimali.it
La Pasqua si avvicina. Gli scaffali dei supermercati sono un trionfo di uova di cioccolata di ogni dimensione, di colombe con tutte le possibili varianti — con uvetta, senza uvetta, ricoperte di cioccolata, con lo zabaione — per accontentare i gusti più stravaganti. Da qualche anno poi, alle più tradizionali colombe, si sono affiancati dolci a forma di campane e di agnelli, anche questi in svariate versioni. Per chi vive in campagna, e ha lo sguardo abituato ad osservare ciò che succede nella realtà circostante, la Pasqua è quel momento in cui le gemme sui rami iniziano a ingrossarsi e i peschi e gli albicocchi, spesso temerariamente, schiudono i loro fiori. Le prime lucertole si svegliano e il loro fruscio si sente in prossimità dei muretti mentre le uova dei rospi, avvolte a migliaia da una lunga collana gelatinosa, ondeggiano tra le piante dei laghetti. Nel sottobosco spuntano le primule, le violette, i crochi, le pervinche e il mesto pigolio invernale degli uccelli si trasforma nella grande sinfonia che prelude al corteggiamento. Il periodo che precede la Pasqua è il periodo in cui la vita si muove nuovamente verso la sua pienezza e, con questa sua forza oggi così poco compresa, spinge anche noi a rinnovarci, ad abbracciare con una nuova visione lo scorrere incerto della vita. Anche molti animali partecipano a questo rinnovamento. La maggior parte dei capretti e degli agnelli nascono con la luna piena di febbraio e, dopo i primi giorni di timidezza trascorsi zampettando dietro l'ombra rassicurante della madre, si lanciano in corse scatenate con i coetanei del gregge. Chi non ha mai visto gli agnellini giocare, non avrà mai un'immagine chiara della gioia che può pervadere la vita. Si inseguono in gruppi, sterzano, cambiano direzione, saltellano sulle zampe anteriori e posteriori, se c'è un punto più alto nel pascolo, una roccia, un tronco abbattuto, un fontanile, fanno a gara a saltarvi sopra e questo per loro è il massimo divertimento, e poi di nuovo riprendono a rincorrersi, ogni tanto si affrontano e si caricano a testate, simulando l'età adulta. Poi le madri li richiamano, e allora è tutto un correre, un raggiungere con misteriosa abilità, tra la folla del gregge, la propria genitrice, uno spingere con testa, un vibrare di codine soddisfatte. Sul pascolo scende allora il tenero silenzio della poppata. Ma poi un giorno, poco prima della Pasqua, mentre gli agnellini pan di spagna sorridono invitanti sui banchi dei supermercati, nelle campagne arrivano i furgoni e caricano i piccoli delle pecore e delle capre. La gioia se ne va dai pascoli e subentrano gli strazianti belati delle madri che per tre giorni corrono incredule da un lato all'altro chiamando a gran voce le loro creature con le mammelle gonfie di latte. Poi, dopo tanta agitazione, sulle campagne scende il silenzio e i pascoli tornano ad essere delle distese brulle in cui i corvi zampettano tra le madri svuotate dal dolore. Intanto gli agnellini, avvolti nel cellophan, sono arrivati nei banconi dei supermercati: interi, a pezzi, o solo la testa, che pare sia una prelibatezza. Non posso non sussultare quando vedo, schiacciati dalla pellicola, quegli occhi opachi e quei dentini che già strappavano la prima erba. L'altro giorno mi ha chiamato un'amica che lavora vicino al mattatoio. «Mi sono messa i tappi, ma non serve a niente. Vengono scaricati ogni giorno, a centinaia, e urlano con voci da bambini, disperate, rauche, in preda al terrore, ma, a parte me, nessuno sembra farci caso. In fondo ogni anno è così. È la vita, è la tradizione, è Pasqua e questo è il rumore della Pasqua». Già, perché la Pasqua è soprattutto un pranzo tradizionale, una mangiata di quelle che si fanno di rado, con l'abbacchio trionfante in mezzo alla tavola, un abbacchio ridotto a prelibatezza culinaria, a segno di una cultura gastronomica mai tradita, spogliato da ogni valenza che superi il tratto gastrointestinale. Ma in quei belati, in quelle urla, in quella vita che è pura innocenza, non è forse celata la domanda più profonda sul senso dell'esistere? Perché la morte irrompe e devasta, senza guardare in faccia nessuno. Nella nostra società così asettica e così impregnata di onnipotenza, lo dimentichiamo un po' troppo spesso, ma dimenticare l'ingombrante presenza della morte vuol dire abdicare, fin da principio, al senso della vita. Quando la morte scende su uno dei miei animali, gli altri fanno dei lunghi giri per non avvicinarsi al corpo, per non guardarlo e, per qualche giorno, il loro comportamento cambia, diventa stranamente assente, come se qualcosa, al loro interno, all'improvviso avesse cominciato a vibrare in modo diverso. La contemplazione della morte non può non provocare un profondo senso di timore, timore per quell'occhio brillante che improvvisamente diventa opaco, per quel vivo tepore che si trasforma in fredda rigidità. È per questa ragione che tutte le culture dell'uomo hanno sviluppato dei rituali di macellazione per rendere questo passaggio meno temibile — temibile per l'animale, ma temibile soprattutto per noi, temibile per la potenza evocativa racchiusa nel sangue che scorre. Ma in una società come la nostra, totalmente profana, in cui nulla è più sacro e gli unici timori concessi sono legati alla materia, la catena di morte del macello non è che una realtà tra le altre. Le urla degli agnelli sono un rumore di fondo, uno dei mille rumori che frastornano i nostri giorni. E forse non sapere ascoltare questo lamento è il non saper ascoltare tutti i lamenti — i lamenti delle vittime delle guerre, dei malati, dei bambini torturati, uccisi, delle persone seviziate, abbandonate, dei perseguitati, di tutte quelle voci che invano gridano verso il cielo. È anche il non saper ascoltare il nostro lamento, di persone sazie, annoiate, risentite, incapaci di vedere altro orizzonte oltre quello del nostro minuscolo ego, incapaci di interrogarci, di affrontare le grandi domande e di accettare il timore che, da esse, inevitabilmente deriva. Sdraiati sul comodo divano della teodicea, continuiamo a ripetere che Dio non può esistere perché permette il male degli innocenti e questo assunto ci placa, ci quieta, ci mette dalla parte della ragione, proteggendoci dall'insonnia delle notti e dall'angoscia straziante del dolore del mondo. Quanti orrori — e quanti errori — derivano da quest'immagine di Dio onnipotente, da quest'idea di un Dio con la barba, seduto su una nuvola, parente stretto di Zeus, con i fulmini in mano, pronto a scagliarli sugli empi della terra. L'onnipotenza di questa società ipertecnologica, non deriva forse proprio da questo? Dio non è onnipotente, come ci aveva promesso, e dunque diventa nostro compito assumerci l'onnipotenza, raddrizzare le cose storte in cose dritte, creare il paradiso in terra, un paradiso in cui la giustizia finalmente trionfa, grazie alle nostre leggi. Il paradiso in terra però, come già abbondantemente ci hanno mostrato le tragedie del Novecento, ben presto si trasforma nel suo opposto perché, quando l'uomo crede di agire unicamente secondo i principi assoluti della ragione, sta già srotolando un reticolato e prepara potenti luci al neon per illuminare ogni angolo della prigione. Forse il pianto delle migliaia di agnelli immolati per routine consumistica in questi giorni non è che il pianto di tutti i milioni di vite innocenti che ogni giorno in modi diversi, da che mondo è mondo, vengono stritolate dal male. E quel pianto che si alza verso il cielo senza ottenere risposta, ci suggerisce forse che il passaggio, la vera liberazione — la vera Pasqua — è proprio questa. Sapere che Dio non è onnipotente, ma, come Agnello, condivide la stessa nostra disperata fragilità. E solo su quest'idea — sull'idea che condividiamo la fragilità, che le tue lacrime sono le mie e le Sue sono le nostre — si può immaginare un mondo che non scricchioli più sotto il delirio dell'onnipotenza ma che si incammini nella costruzione di una vera umanità. |
Post n°1094 pubblicato il 22 Aprile 2011 da luchizero
Data della Pasqua e ricorrenze cristiane legate al paganesimo |
Post n°1093 pubblicato il 21 Marzo 2011 da gardeniagardenia
quando mandi una mail assicurati che l'indirizzo sia scritto perfettamente..(presa dal web) Una coppia decide di passare le ferie in una spiaggia dei Caraibi, nello stesso hotel dove passarono la luna di miele 20 anni prima. Però, per problemi di lavoro, la moglie non può accompagnare subito il marito: promette di raggiungerlo alcuni giorni dopo. Quando l'uomo arriva, entra nella camera dell'hotel e vede che c'è un computer con l'accesso a Internet. Decide allora di inviare una e-mail a sua moglie, ma sbaglia una lettera dell'indirizzo e, senza accorgersene, la manda a un altro indirizzo. La e-mail viene ricevuta da una vedova che sta rientrando dal funerale di suo marito e che decide di vedere i messaggi ricevuti. Suo figlio, entrando in casa poco dopo, vede sua madre svenuta davanti al computer e sul video vede l'e-mail che lei stava leggendo: Cara, sono arrivato. Tutto bene. Probabilmente ti sorprenderai di ricevere mie notizie per e-mail, ma adesso anche qui hanno il computer. Appena arrivato mi sono assicurato che fosse tutto a posto anche per te quando arriverai lunedì prossimo... Ho molto desiderio di rivederti e spero che il tuo viaggio sia tranquillo, come lo è stato il mio. N.B. Non portare molti vestiti, perché qui fa un caldo infernale!!! |
Post n°1092 pubblicato il 20 Marzo 2011 da luchizero
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Post n°1091 pubblicato il 12 Marzo 2011 da anais05
*********** La lettera A è la prima dell'alfabeto, perciò è ricca di energia e di creatività perche rappresenta un inizio.Essa racchiude in sè la capacità di concretizzare le idee e di trasmormare le intuizioni in realtà.A è la vocale più aperta..,indica quindi una certa apertura mentale,predisposizione all'ascolto e chiarezza di idee. Di solito si ride"in A"(HAHAHA) o si grida"in A".proprio per farsi sentire. Le persone che hanno il nome che comincia per A, hanno molte idee da realizzare, sono concrete e preferiscono i fatti alle parole.Spesso sono persone tenaci nel raggiungere gli obiettivi che si sono prefissate. Sono brave a trovare nel mondo materiale i mezzi per tradurre in realtà i loro sogni.... Aprire la mente e concretizzare il pensiero. |
Post n°1090 pubblicato il 08 Marzo 2011 da anais05
DONNA E bello essere donna.. |
Post n°1089 pubblicato il 08 Marzo 2011 da anais05
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Post n°1087 pubblicato il 15 Febbraio 2011 da gardeniagardenia
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Post n°1085 pubblicato il 25 Gennaio 2011 da anais05
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Post n°1083 pubblicato il 04 Gennaio 2011 da luchizero
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Post n°1082 pubblicato il 22 Dicembre 2010 da marziabel
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Post n°1081 pubblicato il 15 Dicembre 2010 da luchizero
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Post n°1080 pubblicato il 27 Novembre 2010 da anais05
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INFO
POSTA
Puoi controllare se hai posta nella Tua messaggeri
una semplice rosa in dono della tua grande amicizia.. grazie di esistere da angela703
Inviato da strega74_1
da gardeniagardenia
PREMI RICEVUTI
grazie alla mia amica gardeniagardenia
PER QUESTO REGALO
un attestato di stima e d'affetto
Da parte di strega 74_1
per miglior persona e sensibilita'
da Angela 703
premio per l'amicizia portata nel cuore (strega74_1
premio "Brillante Webloglive" da gardeniagardenia
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CONTRO L'ABBANDONO
Dedicato a tutti gli animali
Il fenomeno del randagismo assume dimensioni sempre più preoccupanti nel nostro paese, sono migliaia i cani abbandonati ogni anno, e circa 550.000 quelli reclusi nei canili. Molti comuni sono impreparati a gestire il fenomeno del randagismo e affidano la gestione dei canili ad esterni pagando una diaria per cane che varia dai 2 ai 7 euro.Questo meccanismo ha determinato la nascita di un business milionario dove l'interesse dei gestori non è rivolto ai cani in custodia, ma alla cospicua opportunità di profitto che essi rappresentano: 1000 cani possono fruttare fino a 2,5 milioni all'anno. Così i cani vengono relegati in strutture sovraffollate e totalmente inadatte, in condizioni sanitarie inadeguate, privati di cure veterinarie, maltrattati e denutriti: puoi vederlo con i tuoi occhi su www.nolager.com
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ANNI 60
Quei favolosi anni '60
Durante gli anni Sessanta si è sviluppata una mentalità nuova e vivace e l'immagine femminile ha abbandonato i cliché rigorosi per respirare ”aria nuova” e si è servita anche della moda come bombola d'ossigeno. La donna ha abbandonato i cliché rigorosi degli anni precedenti per respirare un aria nuova,e la moda ne è testimone. Negli anni dei Beatles, dei figli dei fiori e del pensiero di liberta di Keurak gli abiti erano abbelliti da stampe floreali, i Jeans erano a zampa d’elefante mentre i capelli si portavano lunghi lasciati sciolti oltre le spalle e legati da un laccio sottile sulla fronte, moda derivata dagli Hippy. In Kings Road e Piccadilly spopolavano provocanti minigonne.Questi sono anche gli anni dell'optikal dei disegni geometrici prevalentemente in bianco e nero..
I Beatles nascono nel 1940 con la nascita di John Lennon, Paul McCartney, Ringo Starr e si completano nel '43 quando viene alla luce George Harrison! Nel 1970 le strade dei quattro ragazzi di Liverpool si separano ufficialmente!Oggi, alzando gli occhi al cielo, spiccano tra tutte due stelle, le più belle, le più luminose... sono le stelle di John e George!Paul e Ringo vivono la loro vita con la consapevolezza di aver fatto qualcosa di grande... ma forse neanche loro sanno quanto!
LA STORIA
IL BILANCIO
SE
IN ALLESTIMENTO
BBBB
Inviato da: michelepet
il 16/11/2011 alle 20:45
Inviato da: perla88s
il 16/11/2011 alle 20:09
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il 17/09/2011 alle 21:32
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il 20/05/2011 alle 16:40
Inviato da: gardeniagardenia
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