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Un blog creato da LucioLorentz il 21/07/2012

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Un Uomo

Post n°21 pubblicato il 01 Marzo 2013 da LucioLorentz

Lei non lo sapeva ma aspettava un Uomo
Che la scuotesse proprio come un tuono
Che la calmasse come un perdono
Che la possedesse e fosse anche un dono......

Un Uomo dolce e duro nell'Amore
Che sa come prendere e poi dare
Con cui scopare, parlare e mangiare
E poi di nuovo farsi far l'Amore

 

 
 
 

Salvatores 2

Post n°20 pubblicato il 17 Ottobre 2012 da LucioLorentz

Là c'è una porta rossa

la vorrei tinta in nero

niente colori, tutto dipinto in nero.

Io volterò la testa fin quando arriva il nero

Là c'è una fila d'auto

e sono tutte nere

coi fiori e con il mio amore che non tornerà più.

Io se mi guardo dentro vedo il mio cuore nero

poi forse svanirò e non dovrò più guardare la realtà.

Come si fa...? ad affrontar le cose

se tutto il mondo è nero.

 

 

 

 
 
 

Salvatores 1

Post n°19 pubblicato il 12 Ottobre 2012 da LucioLorentz

Il nostro corpo è abitato

Quello che sperimentiamo non finisce nel cervello

Ma si miniaturizza da qualche parte nell’organismo

Nei nostri organi, nelle ossa

Sotto i denti.

I ricordi si annidano nel nostro corpo

E a volte prendono il comando

E si sostituiscono con quello che stiamo vivendo

 

 

 
 
 

Sguardi

Post n°18 pubblicato il 09 Settembre 2012 da LucioLorentz

Tutti abbiamo bisogno che qualcuno ci guardi.

A seconda del tipo di sguardo sotto il quale vogliamo vivere potremmo

essere suddivisi in quattro categorie.

La prima categoria desidera lo sguardo di un numero infinito di occhi

anonimi: in altri termini desidera lo sguardo del pubblico. E’ il caso dei

cantanti, attori, politici, gente dello spettacolo.

Senza lo sguardo degli occhi sconosciuti si trovano in un’atmosfera  cento

volte più rarefatta.

La seconda categoria è composta da quelli che per vivere hanno bisogno

dello sguardo di molti occhi a loro conosciuti. Si tratta degli instancabili

organizzatori di cene e feste.

Essi sono più felici delle persone della prima categoria le quali, quando

perdono il pubblico, hanno la sensazione che nella sala della loro vita

si siano spente le luci. Succede, una volta o l’altra, quasi a tutti.

 Le persone della seconda categoria, invece, quegli sguardi riescono

a procurarseli sempre.

C’è poi la terza categoria, la categoria di quelli che hanno bisogno di

essere davanti agli

occhi della persona amata. La loro condizione è pericolosa quanto quelli

appartenenti alla prima categoria. Una volta o l’altra gli occhi della persona

amata si chiuderanno e nella sala ci sarà il buio.

E c’è infine una quarta categoria, la più rara, quella di coloro che vivono

sotto lo sguardo immaginario di persone assenti. Sono i sognatori.

Dall' "Insostenibile leggerezza dall'essere"

 

 
 
 

Scena da un matrimonio

Post n°17 pubblicato il 30 Agosto 2012 da LucioLorentz

Un regista di matrimoni riconosce un regista di cinema di cui è un grande ammiratore. Chiede al maestro come girerebbe la scena. Il regista ispirato, con il suo sguardo originale e visionario propone...

 
 
 
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LE MIE CANZONI

 

"Quando tocco i tasti del piano sento la stessa energia di quando sono innamorata. E' qualcosa che mi viene dalle viscere, qualcosa più forte del sesso".

 

E’ difficile scegliere tra le tante canzoni di Fabrizio De Andrè.

Ho scelto questa perché è una perfetta unione di poesia, musica e interpretazione.

Un canto di dolore, forte e struggente, universale, di tutti i popoli martoriati dalla guerra.

Il lamento finale riecheggia nel tempo e chiede pace e giustizia.

 

We can be heroes, just for one day» (Possiamo essere eroi, solo per un giorno).

Per gli amanti del cool jazz e per chi ama i tramonti d'estate sulla spiaggia

 
 
 
 

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