PROGETTO CITTA’
Post n°3 pubblicato il 20 Marzo 2009 da Luigi.dinucci
1. I costi e le avarie della politica La campagna elettorale si sta dipanando attorno a un nugolo di giochi, di intrighi, di sotterfugi, di furbizie e prevaricazione, di chiacchiericci da barbiere: mai che emerga la città con i suoi problemi,i cittadini con le loro esigenze, le loro aspettative. Essi non esistono. Le problematiche, ci penseremo. Ora è tempo di costruire alleanze, rafforzare poteri, gonfiare credenziali. Basta. Così non si va lontano. E’ giunto il momento di parlare di idee, progetti, interventi attuativi condivisibili e consoni alle richieste dei cittadini. Occorre radunarsi intorno ad un programma, specie in questo momento di ciclo economico recessivo e disoccupazione incalzante. Prima delineare un percorso nuovo è bene preparare la macchina che dovrebbe condurci in detta direzione, non ha senso progettare un itinerario di viaggio bellissimo se poi mancano le risorse o il mezzo per intraprenderlo. Rimettere ordine in un ginepraio aggrovigliato e caotico non è facile, ma bisogna provarci. Per questo occorre riscrivere i codici deontologici della classe politica e ridimensionarne i costi e i privilegi, occorre partire da subito, nella formazione delle liste sia del partito che degli alleati. Ecco un decalogo di norme semplici e rigorose, da sottoscrivere e condividere, che dovrebbero già far parte del bagaglio personale di ognuno e che in un paese sano non avrebbe neanche senso menzionare. I° FASE Nelle liste del centrosinistra non ci dovranno essere: candidati che hanno problemi con la giustizia, procedimenti in corso, sentenze definitive o in giudicato candidati che sono stati eletti per più di due legislature al comune, anche non consecutive candidati-camaleonti, transfughi dal centrodestra o eletti nel centrodestra e passati al centrosinistra nell’arco dell’ultima legislatura candidati che hanno un qualsiasi conflitto di interesse con la carica di consigliere comunale che andranno a ricoprire (dipendenti, tecnici con incarichi, conflitti giudiziari con l’amministrazione, imprese che operano sul territorio comunale, fornitori ecc.) candidati opportunisti e inaffidabili, il consueto “ha tanti voti”, come se a contare fossero solo le cifre; decisionalità marziale nella selezione di candidati, motivati, intellettualmente agguerriti e titolari di un corollario di competenze specifiche
Parimenti tutti i candidati dovranno: sottoscrivere un attestato di condivisione del programma presentato dallo schieramento impegnarsi sul proprio onore a rispettare ed onorare le decisioni prese dall’organo collegiale, anche se non condivise, e parimenti a non diffondere dati falsi e tendenziosi (occorre un nuovo giuramento di Solone che disciplini la deontologia professionale dei politici come per i medici è quello di Ippocrate) qualora si dovessero creare delle forti dissonanze con le posizioni consolidate, avere la dignità di farsi da parte e rassegnare le proprie dimissioni invece che ricorrere all’ormai classico ‘salto della staccionata’, il transumare sull’altra sponda con il rischio di determinare una crisi pilotata e una frattura insanabile all’interno dello schieramento per cui si è avuto il consenso dei cittadini. impegnarsi a portare avanti il proprio mandato governativo fino in fondo, fatto salvo il diritto di dimettersi da tutti gli incarichi amministrativi in ragione di comprovati motivi personali e non di mere speculazioni politiche
II° FASE Costituite dette premesse, al fine di formare un consiglio composto da persone rispettabili e laboriose, senza nessun altro fine ed intento se non la valorizzazione del capitale umano e territoriale della nostra città, si potrà giungere alla seconda fase operativa: l’organizzazione della macchina politica e amministrativa del comune in ossequio a questi 3 imperativi: Snellimento, Efficienza e Oculatezza della spesa pubblica. Giunta snella a sei: tre uomini e tre donne Incompatibilità tassativa delle cariche: nessun consigliere potrà rivestire contemporaneamente più di una carica pubblica istituzionale (consigliere di altra amministrazione, amministratore pubblico, consulente e altro)
Incarichi presso organi ed Enti pubblici conferiti a personalità preparate e qualificate del settore, scelte non tra “uno dei nostri” ma da una commissione tecnica in base a pubblicazioni e lavori svolti in passato, con esclusione di quelli ottenuti da pubbliche amministrazioni perché potrebbero essere frutto di scelte meramente clientelari e non di merito Controllo, trasparenza e riduzione sia nel numero che nei costi (di strutture e direttivi) delle varie Società e Enti affidatari di servizi al cittadino Trasparenza degli stipendi dei vertici amministrativi con adeguamento a quello medio degli altri dipendenti per ripristinare un rapporto accettabile tra vertici e base (rapporto al massimo di 4) e tra autorità e responsabilità Premi di produzione ad personam e non a pioggia, conferiti a coloro che sono resi responsabili di un risparmio effettivo per l’amministrazione e quindi elargiti senza concorrere all’aumento della spesa
Riordino dell’apparato amministrativo e burocratico con limitazione delle spese inutili e orientamento all’efficienza, al controllo territoriale e al potenziamento della rete telematica (costi dei telefonini, Reti Civiche, portale Comune di Campobasso, programmi open source, utilizzazione proficua di immobili comunali, esperienze di riabilitazione di aree urbane degradate ecc.)
Consulenze esterne: a tal proposito è necessario spendere qualche parola in più. E’ purtroppo risaputo che la competenza e il merito, mantenuti nel riserbo, non sono affatto redditizie, è giunto quindi il tempo di invertire la rotta e servirsi di queste forme collaborative, attualmente in rosso per sprechi e risultati, alla stregua di una risorsa autentica e a tutti gli effetti come un trampolino di lancio che consenta ai giovani talenti campobassani di acquisire competenza e professionalità. L’amministrazione si impegnerà ad utilizzare giovani consulenti esterni, diplomati e laureati con il massimo dei voti, nei campi tecnici (ingegnere civile, informatico, elettrico, architetto urbanista, agronomo per il verde, geometra, perito industriale) e nei campi legali, amministrativi e sociali (avvocato, commercialista, assistente sociale, pedagogo, psicologo, ragioniere) per un totale di circa 10-15 laureati e 4-5 diplomati SCELTI TRA I MIGLIORI CAMPOBASSANI (residenti a Campobasso ). Ad essi sarà garantita una borsa di studio della durata di un anno per operare nelle strutture secondo le conoscenze acquisite. L' importo sarà compatibile con il bilancio e i risparmi operati ma perlomeno pari a € 10.000 (la sola eliminazione di 4 assessori comporta, rispetto all’attuale giunta, un risparmio di spesa di circa € 12.000 al mese pari a €144.000 annui, sufficiente a coprire la consulenza dei giovani). In tal modo si riconoscerà un premio all’impegno delle nuove leve negli studi, si garantiranno eccellenze (non conterà affatto l’appartenenza politica ) e si comincerà a fare qualcosa per le nostre risorse migliori. Se l’esempio verrà seguito da tutte le istituzioni politiche e produttive, operanti su scala locale, allora si spalancheranno prospettive interessanti sia per i giovani che per lo sviluppo dell’intera regione.
|
Inviato da: Luigi.dinucci
il 21/03/2009 alle 02:20
Inviato da: nausychaa
il 20/03/2009 alle 08:45