Creato da lunatatuata il 11/04/2007

Lunatatuata...

...Luna ...luminosa e sola...vola sopra i tetti ...vola...guarda...come d'amore si muore..

 

 

...liberatela.....

Post n°169 pubblicato il 17 Novembre 2008 da lunatatuata

...pur rispettando l'opinioni di chi crede che la vita vada difesa sempre e in qualsiasi modo essa sia...sono vicina a chi ritiene che questa non sia vita...perchè priva di emozioni e coscienza.....e ritenendo che la volntà di ogni uomo vada rispettata..."se mi dovesse capitare qualcosa del genere non vorrei essere tenuta in vita”...spero davvero che arrivi presto il momento che Eluana, e tutti quelli che si trovano nelle sue condizioni, possano essere liberati.....perchè in questi casi la morte non ha connotazioni negative...ma è vita....libertà...pace...

 
 
 

Grazie sig. vigile......

Post n°168 pubblicato il 13 Novembre 2008 da lunatatuata

Ogni tanto mi rendo conto che ne combino una delle mie....stamattina andavo particolarrmente di fretta....anche perchè notavo delle preoccupanti nuvole all'orrizzonte....ebbene...con il mio motorino...ho inforcato il mio bel viale unità d'italia....cavolo traffico impazzito..zig zig tra le macchine....davanti a me una vecchietta con la Y10...beep beep...toglitiiiiiiiiiiiiiiiiii.............semaforo giallo...cavolo toglitiiiiiiiiiiiiii..............semaforo rosso....ma ho troppa fretta...passo..............olpà....devo girare a sinistra....caspiterina è tardi..........ehilà taglio attraverso la pista ciclabile.....scendo faccio il servizio sulla sinistra..ritorno su via unità d'italia.....è tardi...............ripeto troppo tardi....attraverso di nuovo la pista ciclabile....e senza mai decellerare...olpà.....un bel parcheggio sul marciapiede, che da un paio di mesi hanno allargato ben bene,....tutta sorridente scendo compiaciuta dalla moto....ed eccolo là.....UN VIGILE URBANO....che tra il serio e il faceto mi dice: "Sig.na...qualcos'altro dovevi fare?? non ti devo fare un verbale ma nu lenzuel!!!" ed io: " Suvvia....che avrò fatto mai??" e lui: "sig.na ma sta scherzando??" ed io con un sorriso ebete: "beh...e mi scusi ma c'avevo fretta, grazie a Dio non ho fatto danni a nessuno" e lui: "Tra le tante cazzate che mi potevi dire questa è quella più inaspettata..ma dove devi andare??" ed io: "a lavorare..qui nello studio legale...poi l'avvocato si incazza..." e lui: "Sig.na per piacereeeeeeeeeeeee documenti....", ed io: "ehm...non li ho...." e lui ormai disperato: "come non li hai?? no va beh....stamattina iè la tua giornata"...ed io: " li ho sopra...vado a prenderli??".....e lui: "no guarda veramente che stamattina mi sono alzato con il piede giusto....lasciamo perdere...." e io: "ohi grazie..poi dicono che i vigli sono str...ehm strani..." e lui: " sig.na..." e io: "va beh..grazie grazie...anche perchè continua a chiamarmi sig.na salve buona giornata"....e lui mentre io già mi infilavo nel portone..."sig.naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa almeno la moto la vuoi scendere dal marciapiede??"

 
 
 

Felicita e un bicchiere di vino con un panino la felicita...

Post n°167 pubblicato il 10 Novembre 2008 da lunatatuata

ultimo week end all'insegna di un bel bicchiere di vino....venerdì come le mie amichette a casa...a guardare sex and the city...ma possibile che questa scena anche se vista e rivista più volte ci faccia piangere ancora??

Sex and The City, il film...

E sabato a noci abbbiamo continuato la ricerca della felicità etilica...accaompagnando il tutto da un bel panino con la salsiccia...che dire?? dopo le lacrime in qualche modo ci dovevamo consolare....

 
 
 

PRINCIPE AZZURRO....

Post n°166 pubblicato il 05 Novembre 2008 da lunatatuata

Aspetto ancora il Principe azzurro?? Si, perchè voglio crederci....forse avrà i tuoi occhi...o le tue labbra...forse non arriverà su un cavallo bianco...ma a bordo di una moto...un motorino...una bicicletta....un tre ruote..ma arriverà...sono certa che prima o poi arriverà....

Sento una voce lontana
sembra una bimba che chiama
più forte di un urlo del cielo
io voglio un uomo spina di tutte le rose
nata per essere tua più calda degli astri di fuoco
io voglio un uomo principe azzurro amami o vai al diavolo
principe azzurro baciami vieni a vivere con me
sono malata d'amore
malata d'amore non abituarti a me
io voglio un uomo è sempre stato così
da messalina a marylin
io non ho bisogno di eroi io voglio un uomo
principe azzurro amami o vai al diavolo
principe azzurro baciami vieni a vivere con me
sono malata d'amore
malata d'amore non abituarti a me
principe azzurro amami o vai al diavolo
principe azzurro baciami vieni a vivere con me
sono malata d'amore
malata d'amore non abituarti a me
giglio degli altipiani figlio della foresta
nuvola senza inverno
fammi un tatuaggio sul cuore

 
 
 

FEBBRE DA PALESTRA....AIUTATEMI A RINSAVIRE!!

Post n°165 pubblicato il 29 Ottobre 2008 da lunatatuata

Sono ormai dieci giorni che non mi riconosco più....dove è finita la pigrissima annamaria che anche per andare alla CRAI prendeva la macchina?? dove sta la dolce fanciulla che credeva sacra la penichella delle 14?? sono sparita....sto diventando maniaca della palestra....tre volte a settimana il corso con il sergente valentina...due volte a settimana sala attrezzi....e quando mi sveglio presto anche il sabato mattina....mi sto davvero preoccupando per me....e non crediate che vado in palestra per i mei compagni di corso o di sala attrezzi...diciamo che la fauna maschile lascia molto a desiderare..ovviamente Giuseppe tu sei escluso dal mio commento...tu sei in assoluto il più bello..il più simpatico....PAURAAAAAAAAAAAAAAA..........ma vado in palestra perchè mi piace...si mi piace sudare...stancarmi...fare gli addominali e correre sul tappeto....aiutoooooooo..........che mi succede??? Forse ho paura di vedere il mio corpo decadere con il passare dell'età?? O forse a causa di quei Kg di troppo sul mio sedere il mio cervello ha deciso di rilasciare le endorfine della iper attività?? non so proprio...ma non è che facendo tanto sport poi divento così....

....S.O.S. ho bisogno di amiche pigre che mi facciano rinsabire.....

 
 
 

LA PROVA DEL CUOCO 2008: VITO C/ VITO

Post n°164 pubblicato il 24 Ottobre 2008 da lunatatuata

a

Anche se con un pò di ritardo ecco a voi una delle più belle serate pasate con i miei amichetti: la gara culinaria tra Vito L. e Vito L., svoltasi a casa di SchenoKing...che ha visto vincitore con notevole scarto di voti Vito L., il nostro re purtroppo è stato pesantemente sconfitto!! Ad entrambi però va riconosciuto il merito di aver cuninato con grande affetto per noi...GRAZIE CHEF!!

 
 
 

A te che sei volato via....

Post n°163 pubblicato il 22 Ottobre 2008 da lunatatuata

Ho scoperto di non avere una foto insieme a te....ma la tua foto più bella ce l'ho ogni giorno sulla mia scrivania...quella foto in barca con lo sfondo del mare...tu mi guardi...non stai sorridendo...ma hai uno sguardo sereno...pulito....ti guardo ogni volta che la mia vita va a pezzi  e cerco in quello sguardo conforto... ti guardo ogni volta che la mia vita va a gonfie vele  e cerco in quello sguardo condivisione....ti guardo e sorrido...amo il tuo sorriso finestra aperta del tuo essere...amo il tuo sguardo specchio della tua onestà...cerco ancora la tua mano sempre tesa nel dare...ricordo i tuoi abbracci accoglienza sincera del tuo cuore...sento la tua parola espressione di ciò che amavi e in cui credevi...anelo l'eloquenza del tuo silenzio...hai hai costruito un mondo dentro di me....hai fatto per me più di quanto abbia fatto la fede per rendermi migliore, hai fatto per me più di quanto abbia fatto il destino per rendermi felice......un altro anno è passato...ma tu non passi mai.....MI MANCHI FABIO.......

Ormai quell'uomo errava con me nell'animo e la mia anima non poteva stare senza di lui. Ed ecco che tu, che incombi alle spalle dei tuoi fuggitivi, "Dio delle vendette" e nello stesso tempo fonte di ogni misericordia, che ci converti a te in modi stupefacenti, ecco che lo togliesti da questa vita, dopo che aveva trascorso un anno appena nella mia amicizia, per me dolce al di sopra di tutte le dolcezze di quella mia vita. Da questo dolore il mio cuore fu ricoperto di tenebra, e tutto ciò che vedevo era morte. E la patria era per me un supplizio, e la casa paterna una incredibile infelicità, e tutto ciò che avevo messo in comune con lui, senza di lui si era mutato in una sofferenza lacerante. I miei occhi lo cercavano dovunque, e non lo trovavano; e odiavo tutte le cose perché non avevano lui, e non potevano più dirmi: "Eccolo, verrà", come quando da vivo non era lì. Io stesso ero divenuto per me un grosso punto interrogativo, e chiedevo alla mia anima perché fosse triste, perché mi tormentasse tanto, e non sapeva rispondermi niente. E se le dicevo: "Spera in Dio", giustamente non mi obbediva, perché era più vero e migliore quell' uomo carissimo che aveva perso, di quel fantasma in cui le ordinavo di sperare. Solo il pianto mi era dolce. Ed io continuavo ad essere per me un luogo di infelicità, dove non potevo restare, dal quale non potevo fuggire.

 

(Agostino, Confessioni 4. 4. 7 - 7.12 passim)

 
 
 

SILENZIO!!

Post n°162 pubblicato il 17 Ottobre 2008 da lunatatuata

Sarà perchè oggi è venerdì 17...sarà perchè a volte gira così e non puoi farci nulla....sarà perchè ho le pile scariche...ma oggi voglio solo....

"Sono un grande falso mentre fingo l’allegria,
sei il gran diffidente mentre fingi simpatia,
come un terremoto in un deserto che…
che crolla tutto ed io son morto e nessuno se n’è accorto.
Lo sanno tutti che in caso di pericolo si salva solo chi sa volare bene,
quindi se escludi gli aviatori, i falchi, nuvole, gli aerei, aquile e angeli, rimani te
ed io mi chiedo ora che farai,
che nessuno ti verrà a salvare,
complimenti per la vita da campione,
insulti per l’errore di un rigore.

E mi sento come chi sa piangere ancora alla mia età
e ringrazio sempre chi sa piangere di notte alla mia età
e vita mia che mi hai dato tanto,
amore, gioia, dolore, tutto,
ma grazie a chi sa sempre perdonare sulla porta alla mia età.

Certo che facile non è mai stato,
osservavo la vita come la osserva un cieco,
perché ciò che è detto può far male,
però ciò che è scritto può ferire per morire.

E mi sento come chi sa piangere ancora alla mia età
e ringrazio sempre chi sa piangere di notte alla mia età
e vita mia che mi hai dato tanto,
amore, gioia, dolore, tutto,
ma grazie a chi sa sempre perdonare sulla porta alla mia età.

E che la vita ti riservi ciò che serve spero
E piangerai per cose brutte e cose belle spero
Senza rancore
E che le tue paure siano pure
L’allegria mancata poi diventi amore
Anche se è perché solamente il caos della retorica confonde i gesti e le parole e le modifica
E è perché Dio mi ha suggerito che ti ho perdonato
E ciò che dice lui l’ho ascoltato

Di notte alla mia età
Di notte alla mia età."

 
 
 

INDIGNAMOCI!!

Post n°161 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da lunatatuata

Sfrutto anche io questo spazio nel web, come la mia amica Mariuzza, chiedere a tutti quelli che non si ricordano che la mafia (la camorra, la sacra corona unita etc.) esiste soltanto quando in Tv rivediamo gli sceneggiati su Falcone e Borsellino per poi tornare traquillamente alla vita di sempre facendo finta che quei due uomini sono solo una foto, che non fingono commozione solo quando rivedono il filmato della moglie di Schifani, morto anche esso a Capaci, che in lacrime rifiuta il perdono agli assassini di suo marito ma che subito dopo chiudono le porte della loro bella casa linda perchè le lacrime disturbano la normalità della loro vita, che non dicono che vergogna solo dopo aver visto il film Gomorra per poi sedersi traquillamente in pizzeria a parlare dell'ultima partita di campionato,  di INDIGNARSI!!!

Mi rivolgo a tutti quelli che si ricordano che la mafia esiste ogni giorno...che leggono e si inforamno su tutto ciò che riguarda la mafia cercando di non vivere nel loro piccolo mondo...a tutti quelli che hanno coraggio di e di fare qlc contro la mafia.....a tutti quelli che ieri sera hanno visto Matrix e hanno visto un coetaneo che per denunciare il marcia del nostro paese non può più vivere la sua vita....Roberto SAVIANO, di NON RIMANERE ZITTI!!!

Mi permetto di riportare una sua lettera pubblicata su Repubblica dopo la strage di Castel Volturno:

"I RESPONSABILI hanno dei nomi. Hanno dei volti. Hanno persino un'anima. O forse no. Giuseppe Setola, Alessandro Cirillo, Oreste Spagnuolo, Giovanni Letizia, Emilio di Caterino, Pietro Vargas stanno portando avanti una strategia militare violentissima. Sono autorizzati dal boss latitante Michele Zagaria e si nascondono intorno a Lago Patria. Tra di loro si sentiranno combattenti solitari, guerrieri che cercano di farla pagare a tutti, ultimi vendicatori di una delle più sventurate e feroci terre d'Europa. Se la racconteranno così.

Ma Giuseppe Setola, Alessandro Cirillo, Oreste Spagnuolo, Giovanni Letizia, Emilio di Caterino e Pietro Vargas sono vigliacchi, in realtà: assassini senza alcun tipo di abilità militare. Per ammazzare svuotano caricatori all'impazzata, per caricarsi si strafanno di cocaina e si gonfiano di Fernet Branca e vodka. Sparano a persone disarmate, colte all'improvviso o prese alle spalle. Non si sono mai confrontati con altri uomini armati. Dinnanzi a questi tremerebbero, e invece si sentono forti e sicuri uccidendo inermi, spesso anziani o ragazzi giovani. Ingannandoli e prendendoli alle spalle.

E io mi chiedo: nella vostra terra, nella nostra terra sono ormai mesi e mesi che un manipolo di killer si aggira indisturbato massacrando soprattutto persone innocenti. Cinque, sei persone, sempre le stesse. Com'è possibile? Mi chiedo: ma questa terra come si vede, come si rappresenta a se stessa, come si immagina? Come ve la immaginate voi la vostra terra, il vostro paese? Come vi sentite quando andate al lavoro, passeggiate, fate l'amore? Vi ponete il problema, o vi basta dire, "così è sempre stato e sempre sarà così"?

Davvero vi basta credere che nulla di ciò che accade dipende dal vostro impegno o dalla vostra indignazione? Che in fondo tutti hanno di che campare e quindi tanto vale vivere la propria vita quotidiana e nient'altro. Vi bastano queste risposte per farvi andare avanti? Vi basta dire "non faccio niente di male, sono una persona onesta" per farvi sentire innocenti? Lasciarvi passare le notizie sulla pelle e sull'anima. Tanto è sempre stato così, o no? O delegare ad associazioni, chiesa, militanti, giornalisti e altri il compito di denunciare vi rende tranquilli? Di una tranquillità che vi fa andare a letto magari non felici ma in pace? Vi basta veramente?

Questo gruppo di fuoco ha ucciso soprattutto innocenti. In qualsiasi altro paese la libertà d'azione di un simile branco di assassini avrebbe generato dibattiti, scontri politici, riflessioni. Invece qui si tratta solo di crimini connaturati a un territorio considerato una delle province del buco del culo d'Italia. E quindi gli inquirenti, i carabinieri e poliziotti, i quattro cronisti che seguono le vicende, restano soli. Neanche chi nel resto del paese legge un giornale, sa che questi killer usano sempre la stessa strategia: si fingono poliziotti. Hanno lampeggiante e paletta, dicono di essere della Dia o di dover fare un controllo di documenti. Ricorrono a un trucco da due soldi per ammazzare con più facilità. E vivono come bestie: tra masserie di bufale, case di periferia, garage.

Hanno ucciso sedici persone. La mattanza comincia il 2 maggio verso le sei del mattino in una masseria di bufale a Cancello Arnone. Ammazzano il padre del pentito Domenico Bidognetti, cugino ed ex fedelissimo di Cicciotto e' mezzanotte.

Umberto Bidognetti aveva 69 anni e in genere era accompagnato pure dal figlio di Mimì, che giusto quella mattina non era riuscito a tirarsi su dal letto per aiutare il nonno. Il 15 maggio uccidono a Baia Verde, frazione di Castel Volturno, il sessantacinquenne Domenico Noviello, titolare di una scuola guida. Domenico Noviello si era opposto al racket otto anni prima. Era stato sotto scorta, ma poi il ciclo di protezione era finito. Non sapeva di essere nel mirino, non se l'aspettava. Gli scaricano addosso 20 colpi mentre con la sua Panda sta andando a fare una sosta al bar prima di aprire l'autoscuola. La sua esecuzione era anche un messaggio alla Polizia che stava per celebrare la sua festa proprio a Casal di Principe, tre giorni dopo, e ancor più una chiara dichiarazione: può passare quasi un decennio ma i Casalesi non dimenticano.

Prima ancora, il 13 maggio, distruggono con un incendio la fabbrica di materassi di Pietro Russo a Santa Maria Capua Vetere. È l'unico dei loro bersagli ad avere una scorta. Perché è stato l'unico che, con Tano Grasso, tentò di organizzare un fronte contro il racket in terra casalese. Poi, il 30 maggio, a Villaricca colpiscono alla pancia Francesca Carrino, una ragazza, venticinque anni, nipote di Anna Carrino, la ex compagna di Francesco Bidognetti, pentita. Era in casa con la madre e con la nonna, ma era stata lei ad aprire la porta ai killer che si spacciavano per agenti della Dia.

Non passa nemmeno un giorno che a Casal di Principe, mentre dopo pranzo sta per andare al "Roxy bar", uccidono Michele Orsi, imprenditore dei rifiuti vicino al clan che, arrestato l'anno prima, aveva cominciato a collaborare con la magistratura svelando gli intrighi rifiuti-politica-camorra. È un omicidio eccellente che fa clamore, solleva polemiche, fa alzare la voce ai rappresentanti dello Stato. Ma non fa fermare i killer.

L'11 luglio uccidono al Lido "La Fiorente" di Varcaturo Raffaele Granata, 70 anni, gestore dello stabilimento balneare e padre del sindaco di Calvizzano. Anche lui paga per non avere anni prima ceduto alle volontà del clan. Il 4 agosto massacrano a Castel Volturno Ziber Dani e Arthur Kazani che stavano seduti ai tavoli all'aperto del "Bar Kubana" e, probabilmente, il 21 agosto Ramis Doda, venticinque anni, davanti al "Bar Freedom" di San Marcellino. Le vittime sono albanesi che arrotondavano con lo spaccio, ma avevano il permesso di soggiorno e lavoravano nei cantieri come muratori e imbianchini.

Poi il 18 agosto aprono un fuoco indiscriminato contro la villetta di Teddy Egonwman, presidente dei nigeriani in Campania, che si batte da anni contro la prostituzione delle sue connazionali, ferendo gravemente lui, sua moglie Alice e altri tre amici.

Tornano a San Marcellino il 12 settembre per uccidere Antonio Ciardullo ed Ernesto Fabozzi, massacrati mentre stavano facendo manutenzione ai camion della ditta di trasporti di cui il primo era titolare. Anche lui non aveva obbedito, e chi gli era accanto è stato ucciso perché testimone.

Infine, il 18 settembre, trivellano prima Antonio Celiento, titolare di una sala giochi a Baia Verde, e un quarto d'ora dopo aprono un fuoco di 130 proiettili di pistole e kalashnikov contro gli africani riuniti dentro e davanti la sartoria "Ob Ob Exotic Fashion" di Castel Volturno. Muoiono Samuel Kwaku, 26 anni, e Alaj Ababa, del Togo; Cristopher Adams e Alex Geemes, 28 anni, liberiani; Kwame Yulius Francis, 31 anni, e Eric Yeboah, 25, ghanesi, mentre viene ricoverato con ferite gravi Joseph Ayimbora, 34 anni, anche lui del Ghana. Solo uno o due di loro avevano forse a che fare con la droga, gli altri erano lì per caso, lavoravano duro nei cantieri o dove capitava, e pure nella sartoria.

Sedici vittime in meno di sei mesi. Qualsiasi paese democratico con una situazione del genere avrebbe vacillato. Qui da noi, nonostante tutto, neanche se n'è parlato. Neanche si era a conoscenza da Roma in su di questa scia di sangue e di questo terrorismo, che non parla arabo, che non ha stelle a cinque punte, ma comanda e domina senza contrasto.

Ammazzano chiunque si opponga. Ammazzano chiunque capiti sotto tiro, senza riguardi per nessuno. La lista dei morti potrebbe essere più lunga, molto più lunga. E per tutti questi mesi nessuno ha informato l'opinione pubblica che girava questa "paranza di fuoco". Paranza, come le barche che escono a pescare insieme in alto mare. Nessuno ne ha rivelato i nomi sino a quando non hanno fatto strage a Castel Volturno.

Ma sono sempre gli stessi, usano sempre le stesse armi, anche se cercano di modificarle per trarre in inganno la scientifica, segno che ne hanno a disposizione poche. Non entrano in contatto con le famiglie, stanno rigorosamente fra di loro. Ogni tanto qualcuno li intravede nei bar di qualche paesone, dove si fermano per riempirsi d'alcol. E da sei mesi nessuno riesce ad acciuffarli.

Castel Volturno, territorio dove è avvenuta la maggior parte dei delitti, non è un luogo qualsiasi. Non è un quartiere degradato, un ghetto per reietti e sfruttati come se ne possono trovare anche altrove, anche se ormai certe sue zone somigliano più alle hometown dell'Africa che al luogo di turismo balneare per il quale erano state costruite le sue villette. Castel Volturno è il luogo dove i Coppola edificarono la più grande cittadella abusiva del mondo, il celebre Villaggio Coppola.

Ottocentosessantatremila metri quadrati occupati col cemento. Che abusivamente presero il posto di una delle più grandi pinete marittime del Mediterraneo. Abusivo l'ospedale, abusiva la caserma dei carabinieri, abusive le poste. Tutto abusivo. Ci andarono ad abitare le famiglie dei soldati della Nato. Quando se ne andarono, il territorio cadde nell'abbandono più totale e divenne tutto feudo di Francesco Bidognetti e al tempo stesso territorio della mafia nigeriana.

I nigeriani hanno una mafia potente con la quale ai Casalesi conveniva allearsi, il loro paese è diventato uno snodo nel traffico internazionale di cocaina e le organizzazioni nigeriane sono potentissime, capaci di investire soprattutto nei money transfer, i punti attraverso i quali tutti gli immigrati del mondo inviano i soldi a casa. Attraverso questi, i nigeriani controllano soldi e persone. Da Castel Volturno transita la coca africana diretta soprattutto in Inghilterra. Le tasse sul traffico che quindi il clan impone non sono soltanto il pizzo sullo spaccio al minuto, ma accordi di una sorta di joint venture. Ora però i nigeriani sono potenti, potentissimi. Così come lo è la mafia albanese, con la quale i Casalesi sono in affari.

E il clan si sta slabbrando, teme di non essere più riconosciuto come chi comanda per primo e per ultimo sul territorio. Ed ecco che nei vuoti si insinuano gli uomini della paranza. Uccidono dei pesci piccoli albanesi come azione dimostrativa, fanno strage di africani - e fra questi nessuno viene dalla Nigeria - colpiscono gli ultimi anelli della catena di gerarchie etniche e criminali. Muoiono ragazzi onesti, ma come sempre, in questa terra, per morire non dev'esserci una ragione. E basta poco per essere diffamati.

I ragazzi africani uccisi erano immediatamente tutti "trafficanti" come furono "camorristi" Giuseppe Rovescio e Vincenzo Natale, ammazzati a Villa Literno il 23 settembre 2003 perché erano fermi a prendere una birra vicino a Francesco Galoppo, affiliato del clan Bidognetti. Anche loro furono subito battezzati come criminali.

Non è la prima volta che si compie da quelle parti una mattanza di immigrati. Nel 1990 Augusto La Torre, boss di Mondragone, partì con i suoi fedelissimi alla volta di un bar che, pur gestito da italiani, era diventato un punto di incontro per lo spaccio degli africani. Tutto avveniva sempre lungo la statale Domitiana, a Pescopagano, pochi chilometri a nord di Castel Volturno, però già in territorio mondragonese. Uccisero sei persone, fra cui il gestore, e ne ferirono molte altre. Anche quello era stato il culmine di una serie di azioni contro gli stranieri, ma i Casalesi che pure approvavano le intimidazioni non gradirono la strage. La Torre dovette incassare critiche pesanti da parte di Francesco "Sandokan" Schiavone. Ma ora i tempi sono cambiati e permettono di lasciar esercitare una violenza indiscriminata a un gruppo di cocainomani armati.

Chiedo di nuovo alla mia terra che immagine abbia di sé. Lo chiedo anche a tutte quelle associazioni di donne e uomini che in grande silenzio qui lavorano e si impegnano. A quei pochi politici che riescono a rimanere credibili, che resistono alle tentazioni della collusione o della rinuncia a combattere il potere dei clan. A tutti coloro che fanno bene il loro lavoro, a tutti coloro che cercano di vivere onestamente, come in qualsiasi altra parte del mondo. A tutte queste persone. Che sono sempre di più, ma sono sempre più sole.

Come vi immaginate questa terra? Se è vero, come disse Danilo Dolci, che ciascuno cresce solo se è sognato, voi come ve li sognate questi luoghi? Non c'è stata mai così tanta attenzione rivolta alle vostre terre e quel che vi è avvenuto e vi avviene. Eppure non sembra cambiato molto. I due boss che comandano continuano a comandare e ad essere liberi. Antonio Iovine e Michele Zagaria. Dodici anni di latitanza. Anche di loro si sa dove sono. Il primo è a San Cipriano d'Aversa, il secondo a Casapesenna. In un territorio grande come un fazzoletto di terra, possibile che non si riesca a scovarli?

È storia antica quella dei latitanti ricercati in tutto il mondo e poi trovati proprio a casa loro. Ma è storia nuova che ormai ne abbiano parlato più e più volte giornali e tv, che politici di ogni colore abbiano promesso che li faranno arrestare. Ma intanto il tempo passa e nulla accade. E sono lì. Passeggiano, parlano, incontrano persone.

Ho visto che nella mia terra sono comparse scritte contro di me. Saviano merda. Saviano verme. E un'enorme bara con il mio nome. E poi insulti, continue denigrazioni a partire dalla più ricorrente e banale: "Quello s'è fatto i soldi". Col mio lavoro di scrittore adesso riesco a vivere e, per fortuna, pagarmi gli avvocati. E loro? Loro che comandano imperi economici e si fanno costruire ville faraoniche in paesi dove non ci sono nemmeno le strade asfaltate?

Loro che per lo smaltimento di rifiuti tossici sono riusciti in una sola operazione a incassare sino a 500 milioni di euro e hanno imbottito la nostra terra di veleni al punto tale di far lievitare fino al 24% certi tumori, e le malformazioni congenite fino all'84% per cento? Soldi veri che generano, secondo l'Osservatorio epidemiologico campano, una media di 7.172,5 morti per tumore all'anno in Campania. E ad arricchirsi sulle disgrazie di questa terra sarei io con le mie parole, o i carabinieri e i magistrati, i cronisti e tutti gli altri che con libri o film o in ogni altro modo continuano a denunciare? Com'è possibile che si crei un tale capovolgimento di prospettive? Com'è possibile che anche persone oneste si uniscano a questo coro? Pur conoscendo la mia terra, di fronte a tutto questo io rimango incredulo e sgomento e anche ferito al punto che fatico a trovare la mia voce.

Perché il dolore porta ad ammutolire, perché l'ostilità porta a non sapere a chi parlare. E allora a chi devo rivolgermi, che cosa dico? Come faccio a dire alla mia terra di smettere di essere schiacciata tra l'arroganza dei forti e la codardia dei deboli? Oggi qui in questa stanza dove sono, ospite di chi mi protegge, è il mio compleanno. Penso a tutti i compleanni passati così, da quando ho la scorta, un po' nervoso, un po' triste e soprattutto solo.

Penso che non potrò mai più passarne uno normale nella mia terra, che non potrò mai più metterci piede. Rimpiango come un malato senza speranze tutti i compleanni trascurati, snobbati perché è solo una data qualsiasi, e un altro anno ce ne sarà uno uguale. Ormai si è aperta una voragine nel tempo e nello spazio, una ferita che non potrà mai rimarginarsi. E penso pure e soprattutto a chi vive la mia stessa condizione e non ha come me il privilegio di scriverne e parlare a molti.

Penso ad altri amici sotto scorta, Raffaele, Rosaria, Lirio, Tano, penso a Carmelina, la maestra di Mondragone che aveva denunciato il killer di un camorrista e che da allora vive sotto protezione, lontana, sola. Lasciata dal fidanzato che doveva sposare, giudicata dagli amici che si sentono schiacciati dal suo coraggio e dalla loro mediocrità. Perché non c'era stata solidarietà per il suo gesto, anzi, ci sono state critiche e abbandono. Lei ha solo seguito un richiamo della sua coscienza e ha dovuto barcamenarsi con il magro stipendio che le dà lo stato.

Cos'ha fatto Carmelina, cos'hanno fatto altri come lei per avere la vita distrutta e sradicata, mentre i boss latitanti continuano a poter vivere protetti e rispettati nelle loro terre? E chiedo alla mia terra: che cosa ci rimane? Ditemelo. Galleggiare? Far finta di niente? Calpestare scale di ospedali lavate da cooperative di pulizie loro, ricevere nei serbatoi la benzina spillata da pompe di benzina loro? Vivere in case costruite da loro, bere il caffè della marca imposta da loro (ogni marca di caffè per essere venduta nei bar deve avere l'autorizzazione dei clan), cucinare nelle loro pentole (il clan Tavoletta gestiva produzione e vendita delle marche più prestigiose di pentole)?

Mangiare il loro pane, la loro mozzarella, i loro ortaggi? Votare i loro politici che riescono, come dichiarano i pentiti, ad arrivare alle più alte cariche nazionali? Lavorare nei loro centri commerciali, costruiti per creare posti di lavoro e sudditanza dovuta al posto di lavoro, ma intanto non c'è perdita, perché gran parte dei negozi sono loro? Siete fieri di vivere nel territorio con i più grandi centri commerciali del mondo e insieme uno dei più alti tassi di povertà? Passare il tempo nei locali gestiti o autorizzati da loro? Sedervi al bar vicino ai loro figli, i figli dei loro avvocati, dei loro colletti bianchi? E trovarli simpatici e innocenti, tutto sommato persone gradevoli, perché loro in fondo sono solo ragazzi, che colpa hanno dei loro padri.

E infatti non si tratta di stabilire colpe, ma di smettere di accettare e di subire sempre, smettere di pensare che almeno c'è ordine, che almeno c'è lavoro, e che basta non grattare, non alzare il velo, continuare ad andare avanti per la propria strada. Che basta fare questo e nella nostra terra si è già nel migliore dei mondi possibili, o magari no, ma nell'unico mondo possibile sicuramente.

Quanto ancora dobbiamo aspettare? Quanto ancora dobbiamo vedere i migliori emigrare e i rassegnati rimanere? Siete davvero sicuri che vada bene così? Che le serate che passate a corteggiarvi, a ridere, a litigare, a maledire il puzzo dei rifiuti bruciati, a scambiarvi quattro chiacchiere, possano bastare? Voi volete una vita semplice, normale, fatta di piccole cose, mentre intorno a voi c'è una guerra vera, mentre chi non subisce e denuncia e parla perde ogni cosa. Come abbiamo fatto a divenire così ciechi? Così asserviti e rassegnati, così piegati? Come è possibile che solo gli ultimi degli ultimi, gli africani di Castel Volturno che subiscono lo sfruttamento e la violenza dei clan italiani e di altri africani, abbiano saputo una volta tirare fuori più rabbia che paura e rassegnazione? Non posso credere che un sud così ricco di talenti e forze possa davvero accontentarsi solo di questo.

La Calabria ha il Pil più basso d'Italia ma "Cosa Nuova", ossia la ?ndrangheta, fattura quanto e più di una intera manovra finanziaria italiana. Alitalia sarà in crisi, ma a Grazzanise, in un territorio marcio di camorra, si sta per costruire il più grande aeroporto italiano, il più vasto del Mediterraneo. Una terra condannata a far circolare enormi capitali senza avere uno straccio di sviluppo vero, e invece ha danaro, profitto, cemento che ha il sapore del saccheggio, non della crescita.

Non posso credere che riescano a resistere soltanto pochi individui eccezionali. Che la denuncia sia ormai solo il compito dei pochi singoli, preti, maestri, medici, i pochi politici onesti e gruppi che interpretano il ruolo della società civile. E il resto? Gli altri se ne stanno buoni e zitti, tramortiti dalla paura? La paura. L'alibi maggiore. Fa sentire tutti a posto perché è in suo nome che si tutelano la famiglia, gli affetti, la propria vita innocente, il proprio sacrosanto diritto a viverla e costruirla.

Ma non avere più paura non sarebbe difficile. Basterebbe agire, ma non da soli. La paura va a braccetto con l'isolamento. Ogni volta che qualcuno si tira indietro crea altra paura, che crea ancora altra paura, in un crescendo esponenziale che immobilizza, erode, lentamente manda in rovina.

"Si può edificare la felicità del mondo sulle spalle di un unico bambino maltrattato?", domanda Ivan Karamazov a suo fratello Aljo?a. Ma voi non volete un mondo perfetto, volete solo una vita tranquilla e semplice, una quotidianità accettabile, il calore di una famiglia. Accontentarvi di questo pensate che vi metta al riparo da ansie e dolori. E forse ci riuscite, riuscite a trovare una dimensione in cui trovate serenità. Ma a che prezzo?

Se i vostri figli dovessero nascere malati o ammalarsi, se un'altra volta dovreste rivolgervi a un politico che in cambio di un voto vi darà un lavoro senza il quale anche i vostri piccoli sogni e progetti finirebbero nel vuoto, quando faticherete ad ottenere un mutuo per la vostra casa mentre i direttori delle stesse banche saranno sempre disponibili con chi comanda, quando vedrete tutto questo forse vi renderete conto che non c'è riparo, che non esiste nessun ambito protetto, e che l'atteggiamento che pensavate realistico e saggiamente disincantato vi ha appestato l'anima di un risentimento e rancore che toglie ogni gusto alla vostra vita.

Perché se tutto ciò è triste la cosa ancora più triste è l'abitudine. Abituarsi che non ci sia null'altro da fare che rassegnarsi, arrangiarsi o andare via. Chiedo alla mia terra se riesce ancora ad immaginare di poter scegliere. Le chiedo se è in grado di compiere almeno quel primo gesto di libertà che sta nel riuscire a pensarsi diversa, pensarsi libera. Non rassegnarsi ad accettare come un destino naturale quel che è invece opera degli uomini.

Quegli uomini possono strapparti alla tua terra e al tuo passato, portarti via la serenità, impedirti di trovare una casa, scriverti insulti sulle pareti del tuo paese, possono fare il deserto intorno a te. Ma non possono estirpare quel che resta una certezza e, per questo, rimane pure una speranza. Che non è giusto, non è per niente naturale, far sottostare un territorio al dominio della violenza e dello sfruttamento senza limiti. E che non deve andare avanti così perché così è sempre stato. Anche perché non è vero che tutto è sempre uguale, ma è sempre peggio.

Perché la devastazione cresce proporzionalmente con i loro affari, perché è irreversibile come la terra una volta per tutte appestata, perché non conosce limiti. Perché là fuori si aggirano sei killer abbrutiti e strafatti, con licenza di uccidere e non mandato, che non si fermano di fronte a nessuno. Perché sono loro l'immagine e somiglianza di ciò che regna oggi su queste terre e di quel che le attende domani, dopodomani, nel futuro. Bisogna trovare la forza di cambiare. Ora, o mai più.

Copyright 2008
by Roberto Saviano

E per chi ieri sera dormiva sonni tranquilli ecco una parte dell'intervista a Matrix:


IO IERI ERO TROPPO INDIGNATA PER DORMIRE SONNI TRANQUILLI!!

 
 
 

EDIZIONE STRAORDINARIA: MI SONO INFORTUNATA!!!

Post n°160 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da lunatatuata

EBBENE SI...DOPO RONALDO...TOTTI...NESTA..CAPITAN CANNAVARO...IL MONDO DELLO SPORT è IN ANSIA PER IL MIO INFORTUNIO....IL MIO POLPACCIO SI è INFORTUNATO....E MENTRE CORREVO COME BOLT SUL TAPPETO...CON I CAPELLI AL VENTO....LA LUCE NEGLI OCCHI...ALL'IMPROVVISO HO SENTITO UN TERRIBILE DOLORE...PEGGIORE DI QUELLO CHE HO PROVATO QUANDO A BERLINO IN CODA PER ENTRARE AL PARLAMENTO TEDESCO UN'APE HA DECISO DI PUNGERE SEMPRE IL MIO SOAVE POLPACCIO...(ma questa è un'altra storia delle mie...visto che in coda c'erano 200 persone...dico io l'ape a chi poteva andare a pungere, se no alla sottoscritta??), A CAUSA DI COTANTO DOLORE QUASI MI ACCAPPOTTAVO SUL TAPPETO...FINENDO APPICCICATA AL PAVIMENTO COME LA GOMMA DA MASTICARE SOTTO LE SCARPE.....I MIEI COMPAGNI DI ALLENAMENTO HANNO SOLO SENTITO UN BADABOM BDABOM BUM BUM...MENTRE IO PER NON CADERE TIRAVO GIù, NELLA SPERANZA DI AGGRAPPARMI A QLC, NELL'ORDINE LA BOTTIGLIETTA d'ACQUA...L'ASCIUGAMANO...ED INFINE LA CORDICELLA DELLO STOP.... E FINALMENTE LA MACCHINA INFERNALE SI è FERMATA...DOPO AVER TRAQUILLIZZATO IL PROPRIETARIO DELLA PALESTRA SULLA INTEGRITà DEL SUO MACCHINARIO...PERO' NONOSTANTE IL DOLORE STOICAMENTE SONO ANDATA A SEGUIRE IL CORSO DI VALENTINA...STRINGENDO I DENTI PER IL DOLORE.....E ORA AMICI MIEI...NON RIESCO NEMMENO A CAMMINARE....GIRO IN STUDIO SULLA POLTRONA CHE FORTUNATAMENTE HA LE ROTELLE.....E RILASCIO INTERVISTE A TUTTI I MEDIA ( La Gazzetta del Mezzogiorno, Il giornalino di San Marco, Studio sport, RAI SPORT e la Domenica Sportiva) CHE PREOCCUPATI SI CHIEDONO QUANDO RITORNERò A CORRERE NEL VENTO....E A MUOVERE LE MIE BELLE CHIAPPETTE AL RITMO DI MUSICA...NEL FRATTEMPO MEDIASET MI HA GIA' INCLUSO NEL SONDAGGIO DEL MESE:

Qual'è stato il peggior infortunio dell'anno??

1. DAVID JAMES
Il portiere della Nazionale inglese si procurò uno strappo alla schiena allungandosi, dal proprio divano, alla disperata ricerca del telecomando.

2. CHIC BRODIE
Negli anni '70, il portiere del Brentford fu aggredito, durante un allenamento, da un cane da pastore. Risultato? Rotula rotta per Brodie, pallone morso e bucato per il cane.

3. SANTIAGO CANIZARES
Il portiere spagnolo saltò i mondiali del 2002 dopo essersi lesionato un tendine delle dita del piede, tagliandosi con i cocci di un flacone di dopobarba fatto cadere a terra.

4. KASEY KELLER
Il portiere statunitense perse un dente colpendosi al volto con le mazze da golf che stava caricando in auto.

5. ALAN WRIGHT
L'ex terzino dell'Aston Villa si stirò al ginocchio accelerando sulla sua Ferrari appena acquistata. Wright la vendette subito dopo, passando ad una più 'sicura' Rover 416.

6. SVEIN GRONDALE
Il difensore norvegese, negli anni '70, dovette rinunciare ad una convocazione in Nazionale a seguito di un infortuinio occorsogli mentre faceva jogging: si era infatti scontrato con un'alce.

7. DAVID BATTY
Il centrocampista di Leeds e Blackburn si infortunò nuovamente al tendine d'Achille inseguendo suo figlio alla guida di un triciclo.

8. DARREN BARNARD
Scivolando su una pozza di urina di suo figlio, l'ex centrocampista del Barnsley si ruppe un legamento del ginocchio, restando fuori dal campo per 5 mesi.

9. CHARLIE GEORGE
La stella dell'Arsenal si tagliò un dito del piede con il tagliaerba.

10. MISTAR
Il calciatore indonesiano perse la vita, a soli 25 anni, mentre si allenava, travolto da un branco di maiali in fuga.


Anche il calcio nostrano può 'vantare' una serie di incidenti curiosi accaduti ai suoi protagonisti:


1. RONALDO
Il 31 luglio 2007, in occasione della presentazione della nuova maglia da gioco, il Milan si raduna davanti ai propri tifosi a San Siro. Ronaldo ride e scherza coi compagni. Poi calcia un pallone verso il pubblico. Immediatamente sente dolore alla coscia e si accascia al suolo. E' l'inizio di un 'calvario muscolare' che porterà il Fenomeno all'addio al club rossonero (Foto AP/LaPresse).

2. DIDA
Il 16 febbraio 2008 il Milan pareggia 0-0 a Parma. Tra i rossoneri gioca Kalac. Dida, che non attraversa un buon momento di forma, è in panchina. Poco prima dell'intervallo, però, lo staff medico del Milan è messo in allarme dai forti dolori alla schiena avvertiti dal brasiliano. Nonostante il pronto intervento dei dottori che massaggiano la schiena del portiere, Dida è costretto a lasciare il Tardini in barella.

3. SEBASTIEN FREY
Due settimane dopo il terribile derby perso 0-6, un'altra tegola si abbatte sull'Inter di Tardelli: il giovane portiere francese -già nell'occhio del ciclone per la prestazione offerta contro il Milan- è nella sua villa di Nizza con degli amici. Suo padre sta svuotando la piscina per delle operazioni di manutenzione, quando Sebastian, mettendo un piede in fallo, ci cade dentro, sbattendo violentemente spalla sinistra e testa. Gli esami danno tutti esiti negativi, ma nei giorni seguenti il francese avverte contnui malori: Ballotta diviene titolare.

4. GENNARO GATTUSO
Il mediano del Milan è in ritiro con la Nazionale, in vista della gara di qualificazione mondiale contro la Georgia. Gli Azzurri giocano un amichevole contro l'Italia San Marco. Nella foga della gara, Gattuso cade nella fossa posta davanti alla panchina dello stadio, travolgendo l'inviperito Lippi e rompendosi -in modo dolorosissimo- il polso.

5. EMERSON
Alla vigilia del mondiale 2002, in allenamento, Emerson si schiera un porta, un pò per scherzo, un pò per provare una soluzione in caso di emergenze. Il centrocampista, però, non si trova molto a suo agio visto che, dopo pochi interventi, si lussa una spalla. L'infortunio lo costringerà a saltare l'intero mondiale.

6. SALVATORE SCHILLACI
Totò è stato un attaccante di razza, l'eroe di Italia '90. Ma si sa: non era un vero e proprio gigante. All'epoca della sua militanza nell'Inter, dallo staff medico nerazzurro filrò la voce che i frequenti problemi muscolari del giocatore furono causati dal suo reiterato utilizzo di stivaletti rialzati.

7. KAKHABER KALADZE
Nell'ottobre del 2006, alla viglila di Georgia-Italia, valida per le qualificazioni ad Euro 2008, la stampa di Tblisi fece filtrare una curiosa notizia: l'infortunio che aveva tenuto Kakha Kaladze lontano dai campi da gioco per circa 2 mesi, sarebbe stato colpa del presidente della Repubblica ex sovietica Mikhail Saakashvili. Saakashvili, infatti, avendo sempre sognato di giocare a calcio con il più famoso calciatore del prorpio paese, aveva organizzato un match nella sua tenuta. Proprio il capo di Stato, però, era intervenuto molto duramente sul milanista, causandone l'infortunio.

8. PIETRO ANASTASI
Il bomber Pietro Anastasi saltò la spedizione azzurra di Messico '70 all'ultimo minuto, per un non meglio precisato infortunio alla zona lombo-sacrale. Voci insistenti, ma mai confermate, dissero che, all'orginine dell'incidente occorso all'attaccante ci fu un capitombolo, causato da un pesante scherzo dello spogliatoio bianconero, di cui Anastasi fu vittima.

9.ALDO SERENA
Il 5 febbraio del 1986 l'Italia affronta ad Avellino la Germania Ovest, perdendo 1-2. Aldo Serena firma il provvisorio vantaggio degli Azzurri ma è poi costretto ad abbandonare il campo, essendosi ustionato per uno scivolone sulle linee del campo, tracciate in calce viva.

10. ALESSANDRO NESTA
Nell'ottobre del 2005 il difensore fu operato ad una mano, a seguito della rottura di un tendine. Nestà saltò un mese di campionato. Nonostante le smentite dello staff medico, nell'ambiente rossonero l'infortunio venne definito un "Un incidente professionale" con malcelato riferimento all'abitudine di molti giocatori -tra cui lo stesso Nesta- di dedicarsi, durante i ritiri, a lunghissime sessioni di gioco con i videogames

11. ANNAMARIA Z.

Strappo al polpaccio procuratoselo mentre correva sul tappeto della palestra guardando contemporaneamente Beautiful in TV!!

VOTATE GENTE VOTATE!!

 
 
 

...UOMINI.....

 

Io posso dire la mia sugli uomini
Qualche giorno è molto meglio
qualche giorno non mi sbaglio
vedo chiaramente quel che c’è
le colline, le vetrine
la mia stanza da imbiancare
questa faccia che va bene già com’è
guardo in faccia il sole
fino a lacrimare
fino a che si vedrà
chi per primo abbassa gli occhi.

Le mie amiche sono amare
se si parla un po’ d’amore
tanto ognuna sa comunque
quel che sa.

Io posso dire la mia sugli uomini
qualcuno l’ho conosciuto
qualcuno mi è solo sembrato
qualcuno l’ho proprio sbagliato
e qualcuno lo sbaglierò
ma posso dire la mia sugli uomini
davanti a una tazza di latte
con una coperta di troppo
appena finisce la notte
qualcosa mi inventerò.

Qualche giorno è proprio meglio
ogni minimo dettaglio
sento chiaremnte quel che c’è
le risate, le sirene,
le sorprese di un aprile
questo cuore che va bene già com’è
e profumi e odori
sono un po’ più veri
fino a che si vedrà
chi per primo abbassa il cuore.

Le mie amiche sanno stare
dalla parte dell’amore
tanto ognuna sa comunque
quel che sa.

Io posso dire la mia sugli uomini
qualcuno l’ho conosciuto
qualcuno mi è solo sembrato
qualcuno l’ho proprio sbagliato
e qualcuno lo sbaglierò
ma posso dire la mia sugli uomini
la tazza di latte che scotta
e quella coperta di troppo
appena finisce la notte
qualcosa mi inventerò.

Qualche giorno è sempre meglio
guardo avanti e non mi sbaglio
so precisamente cosa c’è per me..

E posso dire la mia sugli uomini
qualcuno l’ho conosciuto
qualcuno mi è solo sembrato
qualcuno l’ho proprio sbagliato
e qualcuno lo sbaglierò
ma posso dire la mia sugli uomini
davanti a una tazza di latte
con una coperta di troppo
appena finisce la notte
qualcosa mi inventerò.

 

LA MIA MUSICA OGGI

LA FAME DI CAMILLA: Storia di una favola.....


 
 

...I LOVE MR BIG....

 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 

...LA MIA CANZONE...

Voglio trovare un senso a questa sera
Anche se questa sera un senso non ce l’ha

Voglio trovare un senso a questa vita
Anche se questa vita un senso non ce l’ha

Voglio trovare un senso a questa storia
Anche se questa storia un senso non ce l’ha

Voglio trovare un senso a questa voglia
Anche se questa voglia un senso non ce l’ha

Sai che cosa penso
Che se non ha un senso
Domani arriverà...
Domani arriverà lo stesso
Senti che bel vento
Non basta mai il tempo
Domani un altro giorno arriverà...

Voglio trovare un senso a questa situazione
Anche se questa situazione un senso non ce l’ha

Voglio trovare un senso a questa condizione
Anche se questa condizione un senso non ce l’ha

Sai che cosa penso
Che se non ha un senso
Domani arriverà
Domani arriverà lo stesso
Senti che bel vento
Non basta mai il tempo
Domani un altro giorno arriverà...
Domani un altro giorno... ormai è qua!

Voglio trovare un senso a tante cose
Anche se tante cose un senso non ce l’ha
 

...IL MIO LAVORO...

 

...IL MIO TELEFILM...

 

...IL MIO CREDO......

 

LA MIA COLLEZIONE...

questa è l'ultimo pezzo della mia collezione...direttamente dall'Irlanda....Grazie BOBO!!!


 
 

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LA MIA INIZIATIVA

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Io posso dire la mia sugli uomini
Qualche giorno è molto meglio
qualche giorno non mi sbaglio
vedo chiaramente quel che c’è
le colline, le vetrine
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questa faccia che va bene già com’è
guardo in faccia il sole
fino a lacrimare
fino a che si vedrà
chi per primo abbassa gli occhi.

Le mie amiche sono amare
se si parla un po’ d’amore
tanto ognuna sa comunque
quel che sa.

Io posso dire la mia sugli uomini
qualcuno l’ho conosciuto
qualcuno mi è solo sembrato
qualcuno l’ho proprio sbagliato
e qualcuno lo sbaglierò
ma posso dire la mia sugli uomini
davanti a una tazza di latte
con una coperta di troppo
appena finisce la notte
qualcosa mi inventerò.

Qualche giorno è proprio meglio
ogni minimo dettaglio
sento chiaremnte quel che c’è
le risate, le sirene,
le sorprese di un aprile
questo cuore che va bene già com’è
e profumi e odori
sono un po’ più veri
fino a che si vedrà
chi per primo abbassa il cuore.

Le mie amiche sanno stare
dalla parte dell’amore
tanto ognuna sa comunque
quel che sa.

Io posso dire la mia sugli uomini
qualcuno l’ho conosciuto
qualcuno mi è solo sembrato
qualcuno l’ho proprio sbagliato
e qualcuno lo sbaglierò
ma posso dire la mia sugli uomini
la tazza di latte che scotta
e quella coperta di troppo
appena finisce la notte
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Qualche giorno è sempre meglio
guardo avanti e non mi sbaglio
so precisamente cosa c’è per me..

E posso dire la mia sugli uomini
qualcuno l’ho conosciuto
qualcuno mi è solo sembrato
qualcuno l’ho proprio sbagliato
e qualcuno lo sbaglierò
ma posso dire la mia sugli uomini
davanti a una tazza di latte
con una coperta di troppo
appena finisce la notte
qualcosa mi inventerò.

 

...LE MIE SCUSE....

Non ti ho tradito. Dico sul serio. Ero... rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight. C'era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C'è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavalletteee!"
(Jake Blues)

 

...LE MIE AMICHE....

 
 

....LE MIE POESIE...

O frenetiche notti!



O frenetiche notti!
Se fossi accanto a te,
Queste notti frenetiche sarebbero
La nostra estasi!

Futili i venti
A un cuore in porto:
Ha riposto la bussola,
Ha riposto la carta.

Vogare nell'Eden!
Ah, il mare!
Se potessi ancorarmi
Stanotte in te!
 

....LA MIA AMICA DEL CUORE......

 MILANO 15/12/2007

 Venezia 04/08/2007

 Tarvisio 5/08/2007

 Velden 10/08/2007

 Kranjska Gora 11/08/2007

 Concerto Vasco Rossi 04/07/2007

  Matrimonio Bartolo 07/07/2007

 Mio colpleanno 3/3/2007

 
 

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