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NELL'INFINITO DELLO SKYLINE: A TE

Post n°263 pubblicato il 31 Ottobre 2018 da gabbiano642014
 

 

     

      Fondazione Culturale San Fedele  - Milano

 

Nel panorama dei grattaceli e della movida, la Fondazione Culturale

San Fedele è centro culturale e artistico,che nella collaborazione con

la Fondazione Carlo Maria Martini  e Fondazione Gesuiti  Educazione

coordina con laici e gesuiti percorsi di confronto e di incontro anche

in campo sanitario e sociale nelle diverse esigenze esistenziali .

Padre Giacomo Perico nel 1946, gesuita esperto in bioetica e realtà

sociali diede vita al Centro Studi.

In questi giorni il pensiero di Padre Giacomo Perico si congiunge ad uno

suo scritto per il padre morente:A te,se mi ami non piangere.

A te ...

Se mi ami non piangere!
Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo
dove ora vivo; se tu potessi vedere e sentire
quello che io vedo e sento
in questi orizzonti senza fine
e in questa luce che tutto investe e penetra,
tu non piangeresti se mi ami.
Qui si é ormai assorbiti
dall'incanto di Dio e dai riflessi
della sua sconfinata bellezza.
Le cose di un tempo,
quanto piccole e fuggevoli,al confronto!
Mi é rimasto
un profondo affetto per te;
una tenerezza che non ho mai conosciuto.
Ora l'amore che mi stringe
profondamente a te,
é gioia pura e senza tramonto.
Mentre io vivo
nella serena ed esaltante attesa,
tu pensami così!
Nelle tue battaglie,
nei tuoi momenti
di sconforto e di stanchezza,
pensa a questa meravigliosa casa,
dove non esiste la morte,
dove ci disseteremo insieme
nel trasporto più intenso,
alla fonte inesauribile
dell'amore e della felicità.
Non piangere più
se veramente mi ami!

Padre Giovanni Perico

 

In alcune metafisiche orientali l'anima è concepita come qualcosa

che dalla scissione materiale, con il linguaggio elevato

e preciso della morte si eleva verso un silenzio più profondo.

Il tempo infinito,come scritto nel Libro Sacro della Genesi è il

destino dove tutto ha un inizio ,eppure quando giunge allo

stadio aureo non troviamo spiegazione.

Siamo anche ironici,sdrammatizziamo i pensieri,ma in fondo tutti

abbiamo timore della morte.Si pensa di essere immortali,

ma quando si giunge all'ultimo respiro si perde la materialità e

il controllo di sé viene travolto da un onda anomala.

Per queste motivazioni è difficile dare un significato alla

morte di un genitore, di un marito,una moglie ,un figlio, un amico.

La morte nel solo vibrare della parola è un tema interdetto che riflette

studi filosofici, scientifici ,religiosi,la realtà di ognuno di noi.

Se per alcuni nel denaro è la certezza controversa che si può

sconfiggere ,per altri è il dolore che non trova spiegazione.

In questa dimensione si porta il ciclo al compimento e testimonia

che ogni cosa ha un suo nascere, un crescere ed infine un termine.

Potremmo dire che è l'immortalità senza spazio e senza tempo,

quell'infinito di eternità ,conoscenza e beatitudine che  la

religione cattolica acclama nella fede.

Potremmo dire che è il passaggio che niente ci appartiene e che

dovrebbe essere valutato con accuratezza.

Il pensiero nell'infinito dello skyline,potrebbe essere quel domani

senza tempo.

Domani..domani..

Nel domani,bisognerebbe richiamare la mente che il tempo è limitato

e ci si trova al capolinea senza aver vissuto.

Il viaggio che abbiamo percorso è uguale per tutti, nelle stagioni,

nei mesi, negli anni,ma l'incontro non è stato casuale.

Con quel qualcuno abbiamo condiviso pensieri,emozioni, amore.

In quell'istante comprendiamo che "Essere vivente" è la sfida più

difficile per gli uomini.Fino a quando non ci si trova faccia a faccia 

con la malattia,la disgrazia ,la perdita degli affetti più cari avevamo

solo l'illusione del vero senso della vita.

 

Nell'infinito dello skyline a te..

Mamma,papà,figlio,marito,moglie,amico 

non temere, non piangere perché ti ho lasciato ricordati per il bene

che ti ho voluto, questo è il senso più profondo che ci unisce

nella fede dell'eternità..

 

 
 
 
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