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DEREK WALCOTT :IL LEVRIERO DI TIEPOLO ALLE ANTILLE
Post n°277 pubblicato il 31 Gennaio 2019 da gabbiano642014
Derek Walcott St.Lucia - Antille Photo by Micheline Pelletier/Corbis - Getty Images Derek Walcott nacque il 23 gennaio 1930 e morì il 17 marzo 2017. Poeta e scrittore, nel 1992 viene insignito con il Premio Nobel per la Letteratura. John Keats,il poeta del cuore del Romaticismo inglese nel 1818 scrisse: "Ogni epoca,vive nella piccola fonte della poesia ovunque". Duecento hanni più tardi. Nel 2010 Derek Walcott rilascia un intervista al Sole 24 Ore: "Lo scopo della poesia è di glorificare Dio:se in un luogo della parola "Dio" usi la parola "luce",cosa che succede di continuo in Dante,puoi capire come la poesia non sia altro che un atto celebrativo. Un gesto di gratitudine.Forse,talora,un gesto di sconcertato stupore. La grande poesia riguarda qualcosa che si trova al di là della nozione di mortalità.Al di là di ciò che è effimero.La poesia è ritmo,incantagione. E' un articolazione della parola che si può addirittura pensare come fondamento della religione,perchè viene "prima", per così dire, della religione stessa". Derek nella sua poesia è il senso dell'estraneo che legge se stesso. La sua poesia è la rappresentazione che unisce la natura del promontorio nell'Isola di St.Lucia con la sua passione per l'arte. Il cielo notturno nelle rime imperfette dell'Omero e ne "Il levriero di Tiepolo" è stata la meraviglia nel leggere la poesia. Io scrivo che nelle più svariate composizioni definite da Umberto Eco imperfette ,la poesia vive nel tempo,nelle immagini e permette all'Uomo di respirare nello "smog" della società. Un Uomo non può vivere senza poesia. La poesia è come la musica,la pittura policromia di versi,di pennellate rivolte allo specchio di verità e bellezza di chi scrive e di chi legge. |