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(Gianfranco Fini)

 
 

 

 
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C'era una volta il nucleare...

Post n°87 pubblicato il 09 Giugno 2008 da Verginello_71

E' davvero sconsolante come i nostri politici non vogliano minimamente pensare al futuro. Investire in qualcosa che possa rendere appena poco migliore un mondo a venire, in cui loro (vista la loro veneranda età) non saranno presenti, non sembra essere una priorità.  L'ipotesi di un ritorno alla produzione di energia nucleare è anacronistica, obsoleta. E tremendamente stupida. Stupida perchè, a fronte di un incremento di energia, il gioco non vale comunque la candela. E non principalmente per un discorso di sicurezza (e di relativi costi per mantenerla nel tempo), ma per via dei pro (pochi) e contro (troppi) che non si vogliono prendere in considerazione; men che meno a medio/lungo termine. Il nucleare è una fonte di energia ormai superata. Costosissima, dannatamente instabile. E sopratutto non smaltibile. Le scorie di una centrale nucleare non sono riciclabili o stoccabili. Non sono degradabili e restano attive per decenni. Come non pensare al costo (economico ed ambientale) che comporta seppellire (perchè al momento è l'unica cosa che si può fare) tonnellate di scorie radioattive? Come non pensare che, se a fatica riusciamo a creare termovalorizzatori per i rifiuti urbani, non potremmo mai realizzare discariche per questo tipo di rifiuti? Come non pensare che, come succede tutt'ora, l'unica alternativa sarebbe quella di pagare con quattro soldi una qualsiasi dittatura africana, per avere l'autorizzazione a seppellire la nostra merda da loro? Il nucleare ha fatto il suo tempo, e a conti fatti non è una strada percorribile per motivi OGGETTIVI, INSINDACABILI. A maggior ragione ora che nuove tecnologie dimostrano che sarebbe possibile produrre la stessa quantità di energia, ma con meno costi, meno impatto ambientale E una maggior resa. Già. Il condizionale...quel fottutissimo condizionale: SAREBBE POSSIBILE. Condizionati da un condizionale. Da brividi...

 
 
 
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