Creato da Verginello_71 il 13/06/2006
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CALCINCULO

 

Calcinculo VIRULENTO a tutti quei tg che fanno servizi giornalistici su come la gente si sia lasciata prendere dal panico in merito all'influenza suina. Fatto sta che il panico è venuto perchè i tg ne hanno parlato. Troppo e a sproposito.

 

PERLE DI STITICHEZZA

 

"Sono convinto quanto voi dell'accanimento giudiziario contro Berlusconi, ma non dobbiamo lasciare nemmeno il minimo sospetto sulla volonta' del Pdl di accertare la verita' sulle stragi di mafia. Se ci sono elementi nuovi, santo cielo se si devono riaprire le indagini, anche dopo 14-15 anni! .,,
(Gianfranco Fini)

 
 

 

 

A mio modesto parere...

Post n°88 pubblicato il 09 Giugno 2008 da Verginello_71

(L'antefatto)

Sono anni che la critica nostrana e straniera si accanisce con ferocia e puntigliosità (il più delle volte giustificate) sul cinema italiano. Si lamenta una mancanza di idee, ciò dovuto alla scarsità di sceneggiatori validi. Perchè, è bene ricordarlo, l'anima di un film non è la regia; come non lo è l'interpretazione. Una sceneggiatura mediocre può essere compensata da una regia di qualità, da un cast solido e indovinato. Ma sempre mediocre resterà. E non potrà che far sentire il suo peso nello svolgimento della pellicola. Un regista, per quanto grande, non può fare miracoli. Altra accusa: il cinema italiano finisce sempre per imprigionarsi in storie uguali a loro stesse, dove a regnare sono sempre le storie minimaliste o che parlano di mafia. Intimità e /o mafia. Altro non sappiamo fare, oltre non sappiamo andare.

(Il fatto)

Al recente Festival di Cannes, s'è alzato un urlo fiero e liberatorio: IL CINEMA ITALIANO E' RINATO!
Premio della Giuria a "Il divo" e Gran Premio della Giuria al film "Gomorra". Non accadeva dal 1972, quando ex aequo si piazzarono "La classe operaia va in paradiso" e "Il caso Mattei".

Ora...almeno due cose a mio modesto parere, proprio non tornano.  La prima: il buon critico spara a zero sugli argomenti trattati dai nostri cineasti, salvo poi urlare al miracolo quando questi cineasti vengono premiati. Mi chiedo: dunque un film è da considerarsi valido solo quando viene premiato? E continuo a chiedermi: i due film in questione trattano lo stesso argomento. Uno in maniera cruda e diretta, l'altro in maniera (forse?) indiretta. Ma sempre di mafia/camorra si tratta. La seconda cosa che non mi è chiara: la natura del premio in sè. Si sa, chi partecipa ad un qualsiasi evento in cui si venga giudicati ed eventualmente premiati, spera/si augura di vincere. Per Berlino si vince l'Orso d'oro, per Cannes la Palma d'oro, per Venezia il Leone d'oro e così via. Ora, per quanto di prestigio sia un Premio speciale della giuria, resta sempre un premio che esula dalle votazioni che concorrono a premiare il miglior film. Oltretutto la stessa giuria che decide il vincitore della "cosetta" d'oro è la stessa che conferisce il premio "speciale". Perchè?? Si da un premio speciale ad un film, ma si decreta la vittoria del premio inerente alla manifestazione ad un altro. Mi pare una cazzata. Ripeto, capisco il prestigio ma non vedo una logica. Capisco, ad esempio, se valesse il discorso che vale per il Festival di San Remo, dove una giuria popolare decreta il vincitore, e magari la giuria ne decreta "moralmente" un altro.  Fatto sta che siam tutti gasati per i premi vinti dalle due pellicole (entrambe eccellenti, a mio avviso), ma di fatto a vincere è stato un film francese. Non mi pare ci sia motivo di urlare al miracolo. Boh, valli a capire 'sti Festival del cinema! Mi soffermo su un'ultima cosa. Ci lamentiamo spesso dell'idea che all'estero hanno di noi: mafiosi, qualunquisti, piagnoni, corrotti. E ciò ci fa incazzare, giustamente. Però continuiamo a fare film su mafia, camorra, sfighe varie, dolore. Ora, fermo restando che si deve pur parlare anche di questo, di che ci stupiamo se a certe manifestazioni ci presentiamo con opere che raccontano solo alcune realtà, sempre le stesse? Ci  vedono come mafiosi, e noi - per rispondere a tali ingiuriose accuse - che facciamo? Ci presentiamo ad un Festival internazionale con due opere (in concorso) che parlano di camorra e corruzione. Come se l'Italia fosse solo questo. Le cose sono due: o non siamo così (e allora sarebbe ora di scrivere sceneggiature che raccontino anche di un'Italia viva, invece che moribonda), oppure siamo così, ne siamo consapevoli e lo raccontiamo (senza lamentarci o piangerci addosso). Magari con la speranza che farlo possa servire ad esorcizzare i nostri problemi. Magari con la speranza che una bella storia possa smuovere le coscienze. Io spero non accada: se è un film a smuovere e svegliare le coscienze civiche di una nazione, vuol dire che quella nazione ha già issato bandiera bianca. Ma questo, come tutto il resto, è solo il mio modestissimo e ignorantissimo parere personale. Lunga vita al cinema!

 
 
 

C'era una volta il nucleare...

Post n°87 pubblicato il 09 Giugno 2008 da Verginello_71

E' davvero sconsolante come i nostri politici non vogliano minimamente pensare al futuro. Investire in qualcosa che possa rendere appena poco migliore un mondo a venire, in cui loro (vista la loro veneranda età) non saranno presenti, non sembra essere una priorità.  L'ipotesi di un ritorno alla produzione di energia nucleare è anacronistica, obsoleta. E tremendamente stupida. Stupida perchè, a fronte di un incremento di energia, il gioco non vale comunque la candela. E non principalmente per un discorso di sicurezza (e di relativi costi per mantenerla nel tempo), ma per via dei pro (pochi) e contro (troppi) che non si vogliono prendere in considerazione; men che meno a medio/lungo termine. Il nucleare è una fonte di energia ormai superata. Costosissima, dannatamente instabile. E sopratutto non smaltibile. Le scorie di una centrale nucleare non sono riciclabili o stoccabili. Non sono degradabili e restano attive per decenni. Come non pensare al costo (economico ed ambientale) che comporta seppellire (perchè al momento è l'unica cosa che si può fare) tonnellate di scorie radioattive? Come non pensare che, se a fatica riusciamo a creare termovalorizzatori per i rifiuti urbani, non potremmo mai realizzare discariche per questo tipo di rifiuti? Come non pensare che, come succede tutt'ora, l'unica alternativa sarebbe quella di pagare con quattro soldi una qualsiasi dittatura africana, per avere l'autorizzazione a seppellire la nostra merda da loro? Il nucleare ha fatto il suo tempo, e a conti fatti non è una strada percorribile per motivi OGGETTIVI, INSINDACABILI. A maggior ragione ora che nuove tecnologie dimostrano che sarebbe possibile produrre la stessa quantità di energia, ma con meno costi, meno impatto ambientale E una maggior resa. Già. Il condizionale...quel fottutissimo condizionale: SAREBBE POSSIBILE. Condizionati da un condizionale. Da brividi...

 
 
 

Parodia..

Post n°86 pubblicato il 05 Giugno 2008 da Verginello_71

Tratto dalla parodia "Lo svarione degli Anelli - I due Porri"
Thanks to Lupo!

Per Archie: trova il modo di ascoltarlo, è da sbudellarsi!

 
 
 

C'era una volta la tranquillità...

Post n°85 pubblicato il 27 Maggio 2008 da Verginello_71

Mezzogiorno e un quarto. Appena arrivato a casa dal lavoro, appena seduto a tavola. Giusto il tempo di rifiatare...suona il telefono. Sgancio la cornetta, una simpatica musichetta parte. Metto giù, già con le palle girate. L'una, sono beatamente seduto sulla tazza, con il mio solito cruciverbone...suona il telefono. Parecchi squilli, deve essere qualcosa di importante. Esco dal cesso saltellando come un pinguino, nella fretta non ho tirato su mutante e pantaloni.... Sgancio la cornetta, una simpatica musichetta parte. Partono anche certi moccoli che non vi dico. Nemmeno al cesso riesco a stare tranquillo. Diciotto e trenta, impegnatissimo a tentare di finire un circuito (senza spappolare l'auto in mille pezzi) ad un simulatore di guida. Dopo otto tentativi (è necessario arrivare almeno terzi per passare al circuito successivo) sono finalmente primo, anche se non ho più cofano, paraurti, vetro anteriore e posteriore, specchietti. Tre curve, solo tre curve all'arrivo. Suona il telefono. NO CAZZO, NON ADESSOOOOOO!!! Parecchi squilli....da pirla al cubo, ripenso che debba essere importante: nessuno sarebbe così fesso da far squillare così a lungo il telefono. Sgancio il telefono...una simpatica, fottutissima musichetta parte. Giuro, avrei volentieri preso la persona all'altro capo del telefono per la carotide. Torno al pc incazzato come una biscia...e sbaglio le ultime due curve, piroettando tra steccati e abeti. Ventuno e venti, liquefatto sul divano. Ultimi barlumi di resistenza, gli occhi si chiudono lentamente. Sempre più lentamente. La tv è solo un bagliore sfocato e impercettibile. Suona il telefono. Infarto mancato di un niente: ho il mobiletto su cui è appoggiato il telefono a 10 cm dal divano, dove appoggio la testa. Rispondo subito, preoccupato. Nessuno chiama mai a casa mia così tardi, facile pensare al peggio. Parte una simpatica musichetta. Stavolta no, cazzo! Voglio sapere chi è il cerebroleso figlio di...all'altro capo del telefono. Una signorina, voce giovane e gentile. "Salve, sono Chiara della Telecom...". Non le lascio aggiungere altro. "Signorina non sono interessato a qualsiasi cosa abbia da propormi, OGGI E' LA QUINTA VOLTA CHE CHIAMATE! A PRANZO, AL CESSO, AL PC! C'E' UN POSTO DOVE POSSO STARE IN SANTA PACE SENZA CHE MI IMPORTUNIATE??!! VI HO MESSO GIU' IL TELEFONO PER CINQUE VOLTE, NON VI E' SORTO IL PICCOLISSIMO DUBBIO CHE FORSE NON SONO INTERESSATO??!! Cinque volte al giorno signorina, e ieri sette. Non vi pare di esagerare???!!!". La povera Chiara non apre bocca. Alla fine si scusa almeno tre volte, dicendo che ci sarà di certo stato un errore nel sistema informatico che seleziona i numeri. Vediamo se hanno capito, penso tra me e me, convinto che la sfuriata sia servita a qualcosa. Giorno successivo, dodici e mezza. Buona sta pasta, brava ma'! Suona il telefono. ECCEHECCAZZOOOOOOOOO!!! Alzo la cornetta, una simpatica musichetta parte. Metto giù sconsolato. Quasi quasi torno con Telecom (ho Infostrada). Magari quelli di Infostrada hanno una musichetta più bella.......

 
 
 

Post N° 84

Post n°84 pubblicato il 23 Maggio 2008 da Verginello_71

 
 
 

Test

Post n°83 pubblicato il 22 Maggio 2008 da Verginello_71

Sei uomo o donna?
Scoprilo guardando più in basso:
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Non qui...pirla!

 
 
 

C'erano una volta le Fate...

Post n°82 pubblicato il 21 Maggio 2008 da Verginello_71

Una fata propone ad una coppia di sposi: "Poiché siete una coppia inossidabile da 25 anni, vi accordo un desiderio ciascuno". La donna risponde allora: "Vorrei fare il giro del mondo con il mio marito adorato". La fata agita la bacchetta magica e, abracadabra, appaiono dei biglietti aerei nella mano della donna. Ora tocca al marito: "Beh...certo è molto romantico, ma un'opportunità come questa capita solo una volta nella vita, quindi cara mi dispiace ma vorrei avere una donna di 30 anni più giovane di me". La donna è terribilmente delusa, ma un desiderio è un desiderio. La fata fa un cerchio con la bacchetta magica.... e...........
Abracadabra! All'improvviso il marito è di 30 anni più vecchio!!
Gli uomini forse sono degli stronzi, ma le fate sono Donne!!!

 
 
 

Più sai, più ti rodi...

Post n°81 pubblicato il 21 Maggio 2008 da Verginello_71

Fonte: mail

*ROMA* - Lo tsunami elettorale ha spazzato via la sinistra e i "nanetti", ha rinnovato (in parte) le Camere e ha cancellato un esercito di mandarini che sedeva lì da decenni. Solo che ha svuotato anche le casse. Quelle del Senato, almeno. Nessuno è scappato via col bottino. Il fatto è che le liquidazioni d'oro ai grandi vecchi, da Armando Cossutta a Clemente Mastella giusto per dirne un paio, legittime e previste per legge, hanno però prosciugato il fondo di previdenza di ben 8 milioni di euro, quasi tutta la liquidità disponibile. Un altro ammanco di due milioni lo hanno creato nei due anni della legislatura più breve della Repubblica i senatori che hanno usufruito (in massa, si suppone) dell'assistenza sanitaria gratuita. Risultato: lo Stato - il Tesoro, per la precisione - dovrà correre ora ai ripari, per coprire un buco da dieci milioni di euro rinvenuto nei conti interni di Palazzo Madama. L'amara scoperta, è il caso di dire, è stata fatta dai tre nuovi questori insediati a Palazzo Madama al fianco del presidente Renato Schifani. A Romano Comincioli (Pdl), Paolo Franco (Lega) e Benedetto Adragna (Pd) è stata sufficiente la prima seduta del Consiglio di presidenza e il ditino dei funzionari sui conti in rosso per rendersi conto della situazione. Il "fondo di previdenza" quasi azzerato. Non si potranno limitare, come avviene per prassi, a "prendere atto" del bilancio interno da una sessantina di milioni già approvato il 28 febbraio scorso dal vecchio Consiglio di presidenza. Il bilancio dovrà essere "riaperto" e modificato. E quei dieci milioni del fondo esaurito non potrà che coprirli lo Stato. Troppo facile puntare l'indice sui costi della casta, certo. Sta di fatto che a causare 'imprevisto sono state per lo più le liquidazioni degli onorevoli senatori cessati dal mandato perché non più rieletti. Qualche esempio? Per Armando Cossutta (10 legislature alle spalle), l'importo netto ammonta a 345 mila euro. Per Clemente Mastella (9 legislature) 307 mila euro. E poi l'avvocato forzista Alfredo Biondi, che con otto legislature porta a casa 278 mila euro, qualcosa in più rispetto ai 240 mila del centrista Francesco D'Onofrio. E, via scendendo, gli altri. Nulla di male, nulla di illegittimo, ha tuonato Mastella a chi lo ha incalzato dopo l'uscita di scena per quell'"obolo" finale. Agli otto milioni di disavanzo hanno contribuito anche le restituzioni dei contributi versati ai più "sfortunati", si fa per dire: i senatori alla prima legislatura non rieletti il 13 e 14 aprile. Stesso discorso a Montecitorio, anche la Camera sta ancora pagando il "tfr" di Ciriaco De Mita (11 legislature) e Gerardo Bianco (9), Angelo Sanza (10) e Luciano Violante (8), solo per citarne alcuni. E anche lì, stime ufficiose, calcolerebbero in poco più di 8 milioni l'esborso. Ma al Senato stanno già rimettendo mano al bilancio. "Qui dobbiamo mettere da parte l'appartenenza e ragionare come se questa fosse un'azienda" ha avvertito il questore "anziano" Comincioli rivolto ai colleghi al primo incontro. "Una cosa è certa - fa notare Adragna, Pd, fedelissimo dell'ex presidente Marini - dovremo proseguire l'opera di contenimento dei costi avviata da chi ci ha preceduto. E il primo banco di prova sarà proprio bilancio che andrà rivisto, sì, ma solo per far fronte all'ammanco e per nient'altro". Come dire, quando si rimette mano ai conti, il rischio di altri "ritocchi" al rialzo c'è sempre. Infine il capitolo sanità. I senatori hanno fatto negli ultimi due anni un largo ricorso all'assistenza di Palazzo Madama. In questo caso il deficit registrato è di 2 milioni di euro e ad avvedersene è stato, a cavallo tra vecchia e nuova legislatura, il precedente collegio dei questori, in cui compariva lo stesso Comincioli (con Helga Thaler e Gianni Nieddu). La contromisura è già scattata con l'avvio della legislatura: cura dimagrante con provvedimento dal titolo "modifiche al tariffario delle prestazioni sanitarie". Tipo, dal 100% di rimborso della "spesa sostenuta per ogni tipo di prestazione" si passerà all'80. Taglio da 30 a 23 mila euro del "plafond familiare triennale per cure odontoiatriche" (finora 10 mila euro l'anno per la famiglia del parlamentare). Con chicca finale: il senatore può iscrivere al fondo di assistenza sanitaria anche il genitore, ma ora - hanno scritto i questori ai colleghi - "questo comparto è in fortissimo deficit, tenuto conto dell'età molto avanzata dei beneficiari". Così, il contributo mensile per il genitore passa da 100 a 200 euro mensili. Ma "tale situazione, dato che il sistema è finanziato con fondi pubblici, non è oltremodo sostenibile". I senatori, e i loro genitori, sono avvertiti.

 

(21 maggio 2008)

 
 
 

S-curiosando...

Post n°80 pubblicato il 19 Maggio 2008 da Verginello_71

Ho una mia convinzione, molto probabilmente sbagliata. Ma è mia, ci sono affezionato, le voglio bene. Sono convinto che tutti quelli sono andati a cercare in rete (sul sito o su eMule) le dichiarazioni dei redditi pubblicate, siano le stesse persone che non si perdono un reality, che sui siti cliccano e scanappano tutto quello che concerne il gossip, la notizia "vipposa". In sostanza, i cazzi degli altri. Ne sono convinto, pur salvando chi ha dovuto farlo per motivi lavorativi. Francamente non me ne frega un pippero di sapere quanto guadagna Benetton o Tronchetti Provera, o la velina di turno, o il mio vicino di casa. Forse perchè non ho mai guardato un reality. Forse perchè non leggo articoli di gossip (cartacei o virtuali che siano). Forse perchè guardare nei cazzi altrui non mi fa sentire meglio o peggio. Viviamo davvero vite così vuote, da esser costretti a riempirle con brandelli di vite altrui?

 
 
 

I Tre...

Post n°79 pubblicato il 14 Maggio 2008 da Verginello_71

Tra l'infinità di argomenti di cui si discute con qualcuno, ce ne sono tre molto particolari. Particolari perchè hanno il potere di surriscaldare gli animi in tempi molto brevi; particolari perchè quando li si toccano il semplice confronto non basta. Scatta sempre uno strano meccanismo per cui ognuno dei partecipanti alla discussione, non dice la sua solo per puro spirito di partecipazione, ma per tentare in tutti i modi di convincere la controparte sulla bontà della propria tesi/idea. Vale per molti argomenti, ma per questi tre in modo esclusivo. Altra caratteristica è che,  a differenza di altri argomenti, per questi tre si scannano indipendentemente uomini e donne, giovani e vecchi. Occhi spiritati, vene del collo gonfie, gesti rabbiosi e frenetici. Solitamente il tutto si conclude (per modo di dire) con un reciproco "MAVAFFANCULO!". Da che mi ricordo, non mi è mai capitato personalmente di assistere (da spettatore) o partecipare (in maniera attiva) ad una discussione, avente come argomento uno dei tre citati, che sia finita con un cordiale "VOLEMOSE BBENE". O con un politcamente corretto "RISPETTO LA TUA IDEA PUR NON CONDIVIDENDOLA". Alla fine, è sempre guerra aperta. Non che manchino anche spunti ironici e divertenti, ma sarebbe interessante capire perchè questi tre argomenti in particolare, rispetto ad altri ci tocchino così dal vivo e nel profondo. Indipendentemente dalla posizione che si ha/prende nei loro confronti. I "Tre Famigerati" sono, ovviamente: POLITICA, CALCIO (O SPORT IN GENERALE) E RELIGIONE.

 
 
 
 
 

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