Creato da brasilianis il 02/11/2008
Messaggi dagli Spiriti Amici e psicografate dai medium
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Post n°331 pubblicato il 15 Gennaio 2024 da brasilianis
AMAREZZE DI UN SANTO
In un centro spirituale, si stava parlando della miglior forma per praticare la preghiera, quando un amico disse: - Una pericolosa eredità degli spiritisti, è quella di trasformare la memoria di un compagno disincarnato in una specie di culto di falsa santità. Il buon lavoratore di Cristo non fa nulla più che compiere un dovere e non è giusto la sua serenità spirituale venga disturbata dalla ripetizione di scene mondane, perfettamente identiche alle cerimonie religiose. Non di rado la morte strappa dalla convivenza terrestre un fratello coscienzioso e devoto, ed immediatamente gli amici della Dottrina lo trasformano in un tabù di fittizia inespugnabilità. - È vero - esclamò uno dei presenti -, in ogni situazione è giusto domandarsi qual è stato il modo di procedere di Gesù e, nel caso della preghiera, nei Vangeli non si nota un culto particolare, se non la continua comunione tra Cristo e il Padre che è in Cieli. Un ex prete cattolico, con il sorriso bonario che sempre sorge dopo le grandi delusioni, aggiunse in tono amichevole: - È ragionevole che gli uomini del mondo non interrompano i contatti affettuosi con coloro che li precedono nel silenzioso viaggio alla tomba, conservando nell'anima la stessa disposizione di tenerezza e di gratitudine, nel ricordo di coloro che sono partiti. Intanto, nel capitolo delle suppliche, delle sollecitazioni e degli impegni, conviene che la creatura si rivolga a Dio, cosciente che la Sua volontà sovrana è sempre giusta e che la Sua bontà si manifesterà, in un modo o nell'altro, tramite messaggeri che giudicheranno la convenienza delle richieste. Nelle mie esperienze nelle sfere più vicine del Pianeta, ho sempre riconosciuto che gli Spiriti più venerati sulla Terra sono quelli che più soffrono, in virtù della poca prudenza dei loro amici. D’altronde, in questo particolare ambito, abbiamo l’esempio doloroso dei “santi”. Sappiamo che sono rari gli uomini che, canonizzati dalla Chiesa umana, sono arrivati alla montagna ripida e luminosa della Virtù. E queste povere creature pagano caro, nella Spiritualità, l’incenso dolente delle piccole glorie di un altare terrestre. La conversazione stava prendendo una piega tra le più interessanti, quando lo stesso amico chiese, all’improvviso, dopo una pausa: - Conoscete la storia di San Domenico González? E mentre i presenti si guardavano muti, interrogandosi tra sè, continuò: - Domenico González era un prete insinuante, dotato di una potente ed acuta intelligenza. La sua carriera sacerdotale, a causa del suo carattere inflessibile, aveva subito un notevole slancio verso le posizioni più importanti ed elevate. Dominava tutti i compagni con il potere della sua parola calda e persuasiva, conquistava l’attenzione dei suoi superiori per l’umiltà esteriore di cui dava testimonianza, sebbene la sua vita interiore fosse piena di penosi slittamenti. La verità è che, alla fine del XV secolo, era lui l’Inquisitore generale di Aragona; ma, tale fu il suo deprecabile metodo di azione nell’elevato incarico che gli era stato dato che, intorno 1485, gli ebrei lo assassinarono nella cattedrale di Saragozza, durante una celebrazione sacra. Il nostro protagonista si risvegliò nell’oltretomba, pieno di piaghe dolorose, nelle terribili realtà che aspettavano quello Spirito imprevidente; ma, gli ecclesiastici concordarono nel dargli un posto di spicco negli altari della venerazione umana e vinsero la causa. In breve tempo, la memoria di Domenico si trasformò nel culto di un santo. Ma, nel piano invisibile, i tormenti di quella anima sventurata si aggravarono. Vergognoso e oppresso, l’ex prete così influente nel mondo terreno, si sentiva come un medicante affamato e coperto di piaghe. Noi però, sappiamo che i pesanti ricordi del Pianeta sono come forze invincibili che ci legano alla superficie della Terra, e l’infelice compagno venne obbligato a comparire, nonostante fosse invisibile agli occhi dei mortali, a tutte le cerimonie religiose che venivano fatte in sua memoria e culto. Domenico González, stupito per le accuse della propria coscienza, assistette a tutte le solennità dedicate alla sua canonizzazione, sentendosi il più disgraziato degli esseri. Gli sfarzi delle cerimonie erano come spade invisibili che gli attraversavano, da fianco a fianco, il cuore vinto e sofferente. I canti di glorificazione terrena gli echeggiavano nell’intimo come singhiozzi di ombra e di amarezza. E, da allora, si resero più intensi i suoi patimenti. La sua angoscia si aggravò, in principio, e in virtù della nuova posizione nel circolo familiare. Coloro che gli erano affini per sangue pensarono di avere diritto ad essere esentati dal comune tributo del lavoro nel mondo. Come parenti di un santo, non vollero più lavorare. E questo comportamento si estese ai suoi vecchi compagni di comunità. I pochi valori dell’associazione religiosa, a cui era appartenuto, scomparvero. I suoi compagni nell'impegno terreno, si fermarono volutamente nella pigrizia e nell’abitudine agli omaggi in quanto successori. Il gruppo aveva prodotto un santo e ciò doveva essere sufficiente per avere garanzia di una posizione definitiva in Cielo. Lo Spirito infelice contemplava una simile situazione, bagnato da lacrime espiatorie. E il suo martirio proseguiva. Sappiamo che un appello dalla Terra viene ricevuto da un nostro medium, se viene inviato da un cuore che si dibatte nelle lotte redentrici del mondo. Se il servizio postale terreno può essere soggetto ad errori di amministrazione, o alla malavoglia di un postino, deviando un messaggio dalla sua destinazione, nel piano spirituale non si verificano simili errori. Il sollecito, giusto o ingiusto degli uomini arriva a noi tramite i fili del pensiero, nella divina chiarezza del magnetismo universale. E Domenico cominciò a ricevere le richieste più imprudenti dai suoi numerosi devoti. L’anima sventurata rimase completamente legata alla Terra e, di momento in momento, era obbligata ad attendere agli appelli più stravaganti e più assurdi. Se un criminale desiderava fuggire all’azione della giustizia nel mondo, si avvaleva di Domenico, invocandone la memoria, tra timori e suppliche. Le madri dissennate, che non avevano riflettuto sull’educazione dei figli quando erano piccoli, gli supplicavano in ginocchio la correzione tardiva di questi figli traviati sulla cattiva strada. I furfanti gli facevano promesse, affinché realizzassero un buon affare. Le ragazze nubili gli imploravano l’anello di un fidanzato ribelle e lontano. I sacerdoti gli chiedevano l’attenzione dei superiori. E, finalmente, tutti i sofferenti senza coscienza, gli supplicavano l’allontanamento della croce delle prove che erano loro indispensabili. Incollato al mondo, Domenico, per più di un secolo, vagò per le case dei devoti, per le strade deserte, per i circoli d'affari, per i covi dei banditi. Il suo aspetto faceva pena. Allora, rivolse a Gesù la supplica più fervente della sua vita spirituale, implorando che gli permettesse ritornare sulla Terra, affinché potesse nascondere, nella dimenticanza della carne, i suoi enormi fallimenti. Voleva fuggire dal piano invisibile, detestava il titolo di santo, aborriva tutti gli omaggi, lo tormentava l’altare terreno. Le sue lacrime erano amare e commoventi e il Signore, come sempre, non gli fece mancare la Sua bontà infinita. Così come un gruppo di amici influenti cerca un lavoro per un uomo disoccupato e afflitto nel mondo, alcuni compagni devoti vennero ad offrire al povero Spirito sofferente una reincarnazione come schiavo, in Brasile. Domenico González ne fu contentissimo. Pianse di gioia, ringraziando Gesù e, in breve tempo, prese la veste scura dei prigionieri, sentendosi fortunato e confortato, pieno di gioia e riconoscenza. Il nostro amico fece una pausa nella sua narrazione. Eravamo, però, molto interessati ed io domandai: - E questo santo è oggi nei piani più elevati della Spiritualità? Sarebbe estremamente curiosa il suo racconto diretto della sua delusione e della sua esperienza? - No, ancora no - replicò il narratore, discretamente. - Domenico visse successivamente in Brasile e, ancora oggi continua, laggiù, a sforzarsi per la sua redenzione spirituale, mantenendo inconsciamente il più terribile timore di arrivare alle sfere invisibili con il titolo di santità. - Gli impegni comuni dispersero il gruppo di conversazione e, in poco tempo, mi ritrovai nuovamente solo, con il mio lavoro e con la mia meditazione. E quel giorno, impressionato dalla storia di quella amara esperienza, non riuscii a togliermi dalla mente quel santo che aveva cambiato gli incensi dell’altare per l’atmosfera nauseante di una senzala* in cattività.
(*SENZALA: alloggio che si offriva agli schiavi nel tempo del Brasile coloniale, quando c'era la schiavitù.) Messaggio estratto dal libro Reportagens de Além Túmulo, dello Spirito Humberto de Campos, psicografato dal medicum Chico Xavier.
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Post n°330 pubblicato il 15 Giugno 2023 da brasilianis
LE QUALITÀ DEL MEDIUM. Lo sviluppo della medianità è pari allo sviluppo morale del medium? No. La facoltà medianica propriamente detta ha un rapporto diretto con l'organismo ed è indipendente dalla morae; lo stesso non avviene per quanto riguarda l'uso che se ne fa, che può essere più o meno buono a seconda delle qualità del medium. (Libro dei Medium, parte II, cap. XX, cpv. 226) Ci sono persone che mettono in dubbio il fatto che una facoltà di ordine psichico abbia relazione con l'organismo. Per quanto riguarda la medianità a effetti fisici, il dubbio è presto chiarito, poiché l'ectoplasma liberato dal medium fluisce attraverso le aperture naturali del corpo somatico, principalmente da bocca, naso e orecchie. Non solo: l'ectoplasma è prodotto dalle cellule sotto il comando del sistema nervoso il quale costituisce, per così dire, il maggiore punto di interazione tra il corpo materiale e il perispirito. La scienza appronfondirà opportunamente la questione con studi in merito. Per quanto riguarda la medianmità a effetti intellettuali, sebbene imperispirito del medium sia il "mezzo di collegamento" con gli spiriti comunicanti è già stato chiarito, è la ghiandola pineale di fondamentale importanza. Di natura fisica e psichica, la ghiandola pineale consente al pen siero di prendere forma concreta attraverso la parola, così come la forza delle acque genera l'elettricità. Rimane dunque chiaro che la medianità è in relazione con l'organismo, come gli stessi Spiriti spiegarono a Kardec. Un corpo debilitato limiterà il medium nell'esercizio della medianità in modo parziale o totale. Questa è la semplice ragione per la quale, in generale, con l'avanzare dell'età fisica, il medium tende ad avvertire limitazioni della propria capacità medianica, cosa del tutto comprensibile. Ma che valore può avere un medium in forma dal punto di vista fisico, ma non dal punto di vista morale? A cosa serve uno strumento musicale nelle mani di chi non è preparato a suonarlo, a ottenere da esso ciò che può produrre? Più che essere un buon medium è ugualmente importante, o forse ancora di più, essere un medium buono. Un buon medium può avere una facoltà bellissima, ma solo un medium buono potrà contare sull'avallo della Spiritualità Superiore. Un medium giovane e robusto può riuscire a eseguire il compito di un medium anziano e malato. Le qualità morali del medium sono indispensabili. Gli Spiriti, se necessario, potranno sforzarsi di sopperire a certe limitazioni fisiche del medium, ma non potranno fare lo stesso per quanto riguarda le sue limitazioni di ordine morale. Se un buon medium si trova facilmente, è raro invece trovare un medium buono. Quanti medium vi sono che non desiderano assumere gli impegni della medianità?Quanti buoni medium si perdono nel vortice delle esigenze del mondo, eccessivamente coinvolti dalle vicende della vita materiale? L'ideale della medianità sarebbe che un buon medium fosse un medium buono. Quando gli spiriti riescono a trovare, riunite in uno stesso medium, queste due condizioni, riescono a realizzare veri prodigi. Per questo motivo insistiamo sulla necessità dell'evangelizzazione del medium. È chiaro che non intediamo trasferire al medium tutta la responsabilità della produzione medianica. Inoltre, non possiamo commettere la stoltezza, così comune, di incolpare gli spiriti per quanto ci accade nella vita quotidiana. È chiaro che, quando parliamo di buon medium e medium buono, non possiamo dimenticare di parlare anche di buon spirito e di spirito buono, perché, se esistono spiriti abili nel processo di interscambio medianico con gli uomini, sono pochi quelli che sanno sfruttarlo in maniera costruttiva. La maggior parte degli spiriti che entrano in contatto con gli uomini attraverso la medianità lasciano a desiderare per quanto riguarda la moralità. E con questa constatazione non vogliamo essere moralisti. Gli spiriti sempre disponibili nei confronti dei medium sono, in genere, spiriti di discreta condizione evolutiva, particolarmente nel campo della morale. Possono avere qualche conoscenza, ma quasi nessuna conoscenza in questo campo. Che i portatori di facoltà medianiche, sfozandosi di essere medium buoni, impegnandosi nella pratica del Vangelo. Solo i medium buoni potranno contare sulla tutela degli spiriti buoni, attenti al concetto similia cum similibus. ODILON FERNANDES. Messaggio estratto dal libro Siamo Tutti Medium, dello Spirito Odilon Fernandes, psicografato dal medium Carlos A. Baccelli. Questo libro è stato pubblicato in italiano da Casa del Nazareno Edizioni www.casadelnazareno.it COMMENTO. Nel messaggio, lo spirito parla delle qualità morali del medium e della necessità del medium di evangelizzare se stesso. La pratica della bontà, della carità e della riforma intima fanno del medium uno strumento capace di ricevere buoni messaggi e servire meglio gli spiriti della luce.Nella medianità degli effetti fisici, il medium espelle l'ectoplasma che viene utilizzato per eseguire interventi spirituali e per materializzarsi in sessioni di materializzazione dello spirito, come quelle che ho visto più volte negli anni '70 al Centro Espírita Irmão Kamura qui a San Paolo. Raul Teixeira dice che quando fa psicografia, lo spirito si incorpora per compensare la carenza nella sua mano destra lasciata dall'ictus che ha subito nel 2011.Tuttavia, il medium serio studia e si sforza di combattere le sue cattive tendenze e i suoi vizi, non riceve denaro per l'aiuto fornito o esercizio medianico e non vive di medianità, avendo il suo lavoro materiale per la sua sopravvivenza.Quando gli spiriti inferiori vogliono che il medium si perda. cioè non è un medium di qualità, cercano di incoraggiare il loro orgoglio e vanità e per questo il medium deve sempre combattere ogni pensiero di superiorità.L'umiltà è una qualità che ogni medium dovrebbe coltivare.E non è tutto per un buon esercizio medianico. Anche la sintonia tra lo spirito e il medium è essenziale e non sempre si stabilisce facilmente. La medianità è una cosa seria. Non è il gioco della coppa e delle lettere. |
ESSERE O NON ESSERE MEDIUM ...ma si deve notare che, quando si pone agli Spiriti la domanda se si è medium, loro rispondono quasi sempre affermativamente...(L.M., parte II, cap. XVII, cpv. 205) Essendo la medianità un senso naturale, è evidente che tutti siamo medium e lo saremo sempre di più. Per ora, questo nuovo senso che si manifesta nell'uomo - in forma più evidente da qualche secolo a qusta parte - si trova ancora a basso livello, sebbene la sua elaborazione decorra da millenni. Così come gli altri sensi si sono formati secondo le sagge Leggi dela Natura attraverso incredibili processi di sperimentazione, la medianità sarà un giorno compiuto alla streguadel tatto o della vista. Arriverà il tempo in cui la medianità costituirà nell'uomo una specie di antenna parabolica sempre in funzione. La telepatia, allora, sarà il mezzo naturale di cmunicazione tra gli uomini della Terra e gli abitanti delle molte dimore della Casa del Padre... Poiché tutti saranno medium, i medium non saranno più persone che si distinguono per le facoltà di cui sono portatori. Allo stesso modo in cui tutti vedono e ascoltano, tutti potranno comunicare gli uni con gli altri, incarnati e disincarnati, senza bisogno di intermediari. Ma stiamo parlando di un'epoca ancora molto lontana... Quando gli spiriti, poste loro domande in merito, affermano che tutti sono medium, è chiaro che si riferscono alla medianità potenziale di cui tutti siamo portatori. Per, esempio, sarebbe come chiedere a un medico se tutti gli uomini hanno la capacità di riproduzione... Ciò nonostante, siccome la medianità si manifesta in ognuno in un determinato "momento evolutivo", è logico concludere che in molti essa si manifesterà in future esistenze o persino in altre dimensione spirituali della Vita; sì, poiché esistono spiriti nei quali la medianità inizia a manifestarsi nel Piano Spirituale... Qui, nella regione spirituale in cui abitiamo, la vita prosegue senza grandi cambiamenti. Per esempio: esistono centri spiritici e nuclei di avanzata spiritualità vincolati ad altri credi religiosi, in cui i medium agiscono come agiscono nel mondo...Esistono studi specializzati della medianità, incontri ecumenici su questo tema e, periodicamente, riceviamo visite di compagni domiciliati in regioni superiori che, "materializzandosi" tra noi, ci elargiscono interessanti lezioni. Questi compagni a cui ci riferiamo rimangono con noi per alcuni giorni, come Gesù che, secondo il racconto delle Scritture, dopo la morte rimase con i discepoli per quaranta giorni prima di ascendere alle Lande della Luce. È evidente che, mentre questi amici del Più Alto rimangono in temporanea "materializzazione" tra noi, i medium che donano loro i fluidi necessari alla corporificazione sublimata, si avvicendano nel trance indispensabile. Ci scusiamo se non approfondiamo qui il fenomeno a cui ci riferiamo, perche questo sarebbe certamente motivo di un dibattito infinito tra i confratelli. In base a quanto esposto, quando uno spirito comunica che qualcuno è un medium, questa persona dovrà dialogare con gli amici più esperti nel campo della medianità, effettuando una valutazione delle sue possibilità psichiche. Ci si domanda se una persona comune potrebbe, diciamo, "forzare" lo sviluppo della sua medianità. Rispondiamo affermativamente, sebbene non si consigli tale misura. Rispondiamo afeermativamente, poiché la medianità è anche un dono possibile di sviluppo, come chi, interessato a diventare musicista, si esercita con los trumento preferito. Ma non possiamo negare che esiste un'enorme differenza tra colui che presenta un'attitudine naturale per la musica e colui che si sforza per raggiungere professionalità. Il frutto che matura sull'albero ha un sapore diverso da quello che matura in serra! la medianità che sorge naturalmente nel medium è stata "lavorata" da detrminati fattori, come il carbone lavorato nel sottosuolo si trasforma in diamante. La capacità medianica è una conquista dello spirito, indipendentemente dalla sua volontà, ma il suo sfruttamento dipende dalla sua condizione morale. Da questo punto di vista, la medianità sarà per il medium morivo di progresso spirituale oppure di karma negativi per il suo futuro. ODILON FERNANDES Messaggio estratto dal libro Siamo Tutti Medium, dello Spirito Odilon Fernandes, psicografato dal medium Carlos A. Baccelli. Questo libro è stato pubbicato da Casa del Nazareno Edizioni www.casadelnazareno.it COMMENTO La medianità deve essere esercitata gratis, perché non è mezzo di vita e nemmeno professione. Tante persone cercano i medium e lo spiritismo pensando che i medium possono far venire uno spirito a qualunque momento per rispondere domande su alcun tema. Però, lo spiritismo non ha questo compito, ma quello di portare le persone a Gesù attraverso una visione più aperta del Vangelo delle altre religioni cristiane. Spiriti illuminati non vengono rispondere domande futili sul futuro, numeri di lotteria, amori platonici e così via. Dello stesso modo non possono ritirare nostre sofferenze e malattie senza che lo meritiamo e senza il permesso divino. Il loro compito è quello di aiutare nella nostra crescita spirtuale e dare forze per affrontare le difficoltà con serenità, coraggio e fede. CASADELNAZARENO.IT Casa del Nazareno – Edizioni Il nostro catalogo propone tutte le opere di Allan Kardec (Il libro degli Spiriti, Il Vangelo secondo lo Spiritismo, Il libro dei medium, La Genesi, Cielo e Inferno, Opere Postume) così come libri di Autori brasiliani inerenti alla spiritualità; vengono trattati argomenti come la medianità (così... |
Post n°327 pubblicato il 21 Gennaio 2023 da brasilianis
.RELAZIONE CON GLI SPIRITI. Per quanto si possa andare indietro nel tempo, sarà sempre difficile determinare il momento in cui gli abitanti del mondo spirituale hanno iniziato a mantenere i contatti con gli incarnati sulla Terra. La realtà dello spirito si stabilisce in due stadi: quello nel corpo e l'altro, al di fuori di esso. Tuttavia, è sempre lo Spirito a sperimentare la densità della materia grossolana o a liberarsene, in fasi che si alternano mentre si arricchisce di valori intellettuali e morali, nel corso dei molteplici viaggi.Il rapporto tra l'incarnato e il disincarnato, nelle situazioni più diverse, nel corso del tempo, è sempre stato caratterizzato da un misticismo, a volte, e da un miticismo altre volte. Da qui le supposizioni che gli abbassati dal corpo fossero divinità idolatrate, venerate o santoni, man mano che i secoli si evolvevano, come se avessero una creazione e un destino differenziati, in base alle loro azioni, alle loro conquiste nel mondo.Tuttavia, la Terra è sempre stata costellata di individui isolati o apprendisti nelle scuole iniziatiche, che hanno imparato a vedere negli Spiriti i fratelli disincarnati dell'Umanità, a volte meritevoli di giusto rispetto, a volte di ammirevole ammirazione, a volte di aiuto e guida, a volte di ammonizione, a seconda delle caratteristiche che presentavano a chi entrava in contatto con loro. In epoche diverse, queste entità, invisibili alla maggior parte dei mortali, sono state considerate protettrici, guardiane, madrine...D'altra parte, avevano a che fare con piantagioni e raccolti, guerre e armistizi, orge o pace, a seconda delle inclinazioni psicologiche del gruppo sociale che li considerava. Nella nostra epoca, tutto dimostra che non ci sono stati molti progressi concettuali per l'anima delle collettività.I disincarnati sono ancora ricercati per occuparsi delle questioni più elementari che riguardano gli incarnati.Agli abitanti dell'Invisibile viene richiesto di risolvere miracolosamente i problemi umani che l'orgoglio, la vanità e la cattiva volontà non hanno permesso di risolvere normalmente. Oggi ai disincarnati viene inculcata la responsabilità di proteggere le persone, di offrire soluzioni facili ai problemi umani, di curare la salute fisica e di salvaguardare le case, proprio come avveniva nel passato terreno.Identifichiamo teste illustrate da allori accademici, che tuttavia non hanno lasciato le bande della credulità irrazionale, proprio come fanno molti sciocchi senza alcuna sfumatura di miglioramento intellettuale. Vediamo coloro che desiderano trionfare nel mondo degli affari, grazie all'intervento degli spiriti e che non esitano a fare loro le oblazioni più assurde.Tutto assomiglia allora ai giorni incontaminati dell'essere umano sulla Terra.È urgente modificare questo quadro di relazioni malsane, auto-interessate e fanatiche, attraverso un accurato processo educativo, grazie al quale possiamo guidare le coscienze, fin dalle prime ore dell'infanzia, a mantenere un contatto equilibrato e lucido con i disincarnati, imparando a vivere in consonanza con il bene, senza nulla da offrire loro, se non la nostra vibrazione affettuosa, ben regolata sull'equilibrio, In questo modo, saremo in grado di capire che siamo in uno stato di confusione e di vedere che siamo in uno stato di confusione e di vedere che siamo in uno stato di confusione e di vedere che siamo in uno stato di confusione e di vedere che siamo in uno stato di confusione.Lo Spiritismo, nel suo aspetto educativo delle anime che si trovano nei due stadi della Vita, nel corpo o lontano da esso, ha molto da offrirci nel campo di questo urgente orientamento, che permetterà a tanti esseri storditi e accecati dall'ignoranza di uscire dalle paludi di grottesche ossessioni che li rendono addirittura delinquenti, sotto le pressioni spirituali di disincarnati a cui si sottomettono, supponendo di controllarli.Che la creatura si risvegli mentre i canti della Venerabile Dottrina degli Spiriti vibrano note di armonia, di buon senso, di comprensione, poiché al di fuori di questo copione, il rapporto instaurato in modo ineducato o maldestro con il disincarnato, trascinerà contingenti sempre più grandi di anime alla follia, alla perdita di tempo, alla pazzia, che solo il futuro di difficili espiazioni potrà correggere. Messaggio estratto dal libro Educaçao e Vivências, dello Spirito Camilo, psicografato da médium Raul Teixeira. COMMENTO Le persone che ancora non conoscono lo spiritismo pensano che gli spiriti vengono comunicarsi per resolvere nostri problemi. E chiedono la soluzione di questioni diverse come tradimento dei coniugi, di amici o di parenti, questioni di giustizia, lavoro, denaro, numeri di lotteria, ecc. Però, spiriti di luce non si propongono a dare questo tipo di risposta, perché i problemi siamo noi a risolverli e fanno parte della nostra crescita spirituale. Loro non vengono da noi per liberarci dai nostri problemi anche perché abbiamo il libero arbitrio e la scelta del cammino a percorrere è nostra. Ci intuiscono, ci danno consigli in sogno, mettono sul nostro cammino persone che possono aiutarci con idee e consigli. Questa è la protezione che ci danno. E non solo in sogno, perché attraverso la preghiera possiamo entrare in contatto con i nostri protettori e se rimaniamo in silenzio dentro di noi riceveremo la loro intuizione e consigli. Spiriti di basso livello spirituale rispondono qualunque domanda perché non hanno alcun impegno con la verità e se mentono non possiamo accusarli per la mancanza di verità. Dopotutto li stavamo cercando per rispondere a domande futili. E questi spiriti a volte ci accompagnano a nostra casa e potranno rimanere a disturbare la famiglia. Se chiediamo a Dio forza per superare gli ostacoli, coraggio, perseveranza saremo sempre esauditi, ma non risolve chiedere di togliere i problemi della nostra vita, le sofferenze, perché servono, come ho detto prima, per la nostra evoluzione spirituale. |
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