MESSINA & DINTORNI
I rAgAzzi dellA stAnzA si rAccontAno con le loro sensAzioni ed le loro emozioni...
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S. Teresa. Il giornalista rai Franco Di Mare a confronto con gli studenti del liceo scientifco S. TERESA DI RIVA - Un incontro, quello vissuto dagli studeti del Liceo Scientifico “ Caminiti” di Santa Teresa, permeato di cultura e di riflessione, ma soprattutto denso di grande umanità scaturita dai racconti e dall’esperienza del giornalista- scrittore e inviato di guerra, Franco di Mare. L”’appuntamento con l’autore”, svoltosi a Villa Ragno, è stato organizzato dai docenti di lettere del biennio: Maria Grazia Santoro, Nuccia Sciarrone , Carmela Campione, Giovanna Sciotto, Antonella Foti e Maria Moschella. Un momento di grande valenza formativa, insito nel progetto di “Educazione ai valori della Costituzione e alla Cittadinanza Europea” che il liceo Scientifico Caminiti, aveva posto tra gli obiettivi prioritari della sua azione educativa. Ad accogliere Franco Di Mare, oltre ad alunni, docenti e rappresentanti della cultura del comprensorio jonico, il dirigente scolastico del Liceo Scientifico “Caminiti”, Santo Giovanni Torrisi, il presidente del Consiglio comunale, Carmelo Lenzo, l’assessore provinciale alle Politiche Culturali, Mario D’Agostino, il dott. Crapanzano e la figlia Roberta, della libreria Ciofalo di Messina che è stata il mezzo per far conoscere agli alunni “Il cecchino e la bambina”, un libro che racconta le intense e sconvolgenti, ma preziose testimonianze degli orrori di guerra, degli assurdi conflitti avvenuti in Iraq, Ruanda, Somalia, Libano Afghanistan, ma anche denso di profonda umanità. Napoletano di nascita, conduttore di Tg1, Uno Mattina, e di altre importanti trasmissioni TV. Franco Di Mare, un inviato di guerra che ha fatto della sua professione una missione, racconta le storie de “Il cecchino e la bambina” anche in uno spettacolo teatrale dal titolo “Amira”. I ricordi e le emozioni legate a vicende di uomini e donne travolte dalla guerra, sono vicende che come egli stesso ci dice, “ non trovano quasi mai spazio sui taccuini dei cronisti, schiacciate dalla cronaca dei lutti e cancellate dalla violenza degli avvenimenti; eppure, a saperle ascoltare, quelle storie sanno parlarci degli effetti della guerra sulle comunità umane, meglio di qualsiasi analisi politica” .Tra la proiezione di un video e l’esecuzione di alcuni brani musicali da parte degli alunni del biennio, in sala incalzano le domande sulla tragicità della guerra e sorgono inquietanti interrogativi a cui non sempre si può dare sempre una risposta, soprattutto quando ci si chiede cosa spinge l’uomo ad uccidere un altro uomo? O peggio, cosa spinge un cecchino a sparare ad una bambina indifesa guardandola dritta negli occhi?..”La guerra - conclude l’inviato speciale Fanco Di Mare - è terribile perché uccide gli uomini, ma lo è ancor di più quando tende ad uccidere soprattutto le idee”.
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Per te Amico
Se potessi fermare il tempo
lo farei per te Amico mio
perchè i tuoi momenti più belli
regalassero ai tuoi giorni
una gioia sempre viva.
Se potessi prendere un arcobaleno
Lo farei proprio per te.
E condividerei con te la sua bellezza,
nei giorni in cui tu fossi malinconico.
Se potessi costruire una montagna,
potresti considerarla
di tua piena proprietà;
un posto dove trovare serenità,
un posto dove stare da soli
e condividere i sorrisi
e le lacrime della vita.
Se potessi prendere i tuoi problemi,
li lancerei nel mare
e farei in modo che si sciogliessero
come il sale.
Ma sto trovando che tutte queste cose
sono impossibili per me.
Non posso fermare il tempo,
costruire una montagna,
o prendere un arcobaleno luminoso.
Ma lasciami essere ciò che so essere di più
semplicemente un Amico.
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