Creato da mfr_caserta il 10/10/2013
Missionari francescani del Rosario

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CHI SIAMO

 

L’ Associazione Secolare “Missionari Francescani del Rosario” si è riunita per la prima volta nel 2009 presso l’ospedale civile di Caserta. Si desiderava dar vita ad un’associazione di laici che vivesse nel mondo la missionarietà propria che scaturisce dal Battesimo, nella semplicità francescana, evangelizzando attraverso la preghiera del Rosario. Primo assistente spirituale dell'associazione è fra Rosario Perucatti ofmcap, ex cappellano dello stesso ospedale. Fra Rosario ha riunito intorno a sé volontarie e volontari ai quali ha dato mandato di recitare il santo Rosario della Madonna di Pompei insieme agli ammalati e ai loro familiari nella sala di attesa della rianimazione e nei vari reparti dell’Ospedale. Lo stesso fra Rosario ha poi dato vita ad una catechesi mariana, attraverso la Lettera Apostolica di Giovanni Paolo II, “Rosarium Virginis Mariae”, cui tutti erano chiamati a partecipare per acquisire una maggiore conoscenza del Rosario. Alla Missionaria dell’Immacolata Padre Kolbe Lucia Corcella, poi, è stata affidata una ulteriore catechesi sul valore ed il significato della missionarietà. È nata, infine, la tradizione di Solennizzare la festa della Madonna del Rosario il 7 ottobre: durante la Celebrazione Eucaristica, viene consegnato il mandato missionario a coloro che entrano a tutti gli effetti nell’Associazione. Oggi, l'“Associazione Secolare missionari francescani del Rosario”, nata dallo spontaneo desiderio di portare la parola di Dio ai fratelli, ha raggiunto una sua forma statutaria e continua ad operare anche al di fuori dell’ospedale e si offre a quanti sentono il desiderio di pregare.

 

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Il Vangelo

Post n°917 pubblicato il 21 Dicembre 2014 da mfr_caserta

Lc 1,26-38
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
Parola del Signore


Commento al Vangelo


Eccolo, arriva, il Natale
E noi qui a chiederci se lo vogliamo ancora, un Dio così. se abbiamo ancora voglia di metterci in gioco, di svegliarci, di stupirci e di stupire.
Dio continua a nascere, a venire, a provocarci, a chiedere ospitalità e accoglienza.
Basta che non facciamo il madornale errore di prenderci noi per Dio.
Viene, ancora, bussa alle porte del nostro cuore. Irrompe nel quotidiano, così come siamo, in mezzo a questa cavolo di crisi che sembra non finire mai, in mezzo a questo mondo che pare frammentarsi ed implodere, in questa Chiesa così credibile nonostante i nostri evidenti limiti.
Eccolo, arriva. Dio nasce. Rinasce in ciascuno di noi.
Siamo pronti ad accoglierlo? Datemi retta, seguite Maria.

Il silenzio si interrompe.
Maria ha scelto.
Sa che la sua vita non è sua, che è dono e ne fa dono.
Una risposta diretta, precisa, la sua, una disponibilità ragionata che rivela lo spessore dell'anima dell'adolescente. Ci si prepara, alle grandi scelte, giorno per giorno, è pronta. Da tempo ha fatto della sua vita un servizio a Dio. Sa che siamo tutti servi gli uni della felicità degli altri. Sa che la vita o si dona o sfiorisce. Sa. Se stamattina sono qui a scrivere, a riprendere in mano questa pagina, se, fra poco, prenderò un salmo per affidare la mia giornata a Dio, se ho accolto la fede, se ho un orizzonte di speranza, se credo, con fatica ma tenacia, dopo tanti anni, è grazie a quel "sì".
Il sì pronunciato da un'adolescente in un buco di paese sperduto nel nulla.
Sono qui grazie a quel sì.
E inizia la salvezza.

 

 
 
 
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