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Missionari francescani del Rosario

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CHI SIAMO

 

L’ Associazione Secolare “Missionari Francescani del Rosario” si è riunita per la prima volta nel 2009 presso l’ospedale civile di Caserta. Si desiderava dar vita ad un’associazione di laici che vivesse nel mondo la missionarietà propria che scaturisce dal Battesimo, nella semplicità francescana, evangelizzando attraverso la preghiera del Rosario. Primo assistente spirituale dell'associazione è fra Rosario Perucatti ofmcap, ex cappellano dello stesso ospedale. Fra Rosario ha riunito intorno a sé volontarie e volontari ai quali ha dato mandato di recitare il santo Rosario della Madonna di Pompei insieme agli ammalati e ai loro familiari nella sala di attesa della rianimazione e nei vari reparti dell’Ospedale. Lo stesso fra Rosario ha poi dato vita ad una catechesi mariana, attraverso la Lettera Apostolica di Giovanni Paolo II, “Rosarium Virginis Mariae”, cui tutti erano chiamati a partecipare per acquisire una maggiore conoscenza del Rosario. Alla Missionaria dell’Immacolata Padre Kolbe Lucia Corcella, poi, è stata affidata una ulteriore catechesi sul valore ed il significato della missionarietà. È nata, infine, la tradizione di Solennizzare la festa della Madonna del Rosario il 7 ottobre: durante la Celebrazione Eucaristica, viene consegnato il mandato missionario a coloro che entrano a tutti gli effetti nell’Associazione. Oggi, l'“Associazione Secolare missionari francescani del Rosario”, nata dallo spontaneo desiderio di portare la parola di Dio ai fratelli, ha raggiunto una sua forma statutaria e continua ad operare anche al di fuori dell’ospedale e si offre a quanti sentono il desiderio di pregare.

 

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Il Vangelo

Post n°1317 pubblicato il 01 Ottobre 2015 da mfr_caserta

SANTA TERESA DI GESU' BAMBINO
Dal Vangelo secondo Luca (10,1-12)

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: "Pace a questa casa!". Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all'altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: "È vicino a voi il regno di Dio". Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: "Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino". Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
Parola del Signore


Commento su Lc 10,1-12

Prega con noi, oggi, la piccola Teresa di Lisieux, entrata giovanissima in Carmelo e morta dopo pochi anni, fautrice di una spiritualità semplice, armoniosa, che grande influsso avrà nei credenti dell'Ottocento.
Teresa non è mai uscita dalle mura del suo monastero, eppure, a sorpresa, è stata scelta come patrona delle missioni. La ragione deriva dal suo desiderio di essere, nel corpo mistico della Chiesa, il cuore pulsante d'amore. Lei stessa ne scrive, nei suoi diari: senza il cuore, cioè l'amore, la Chiesa non sarebbe nulla: i missionari sarebbero dei funzionari e i martiri degli squilibrati e l'opera di evangelizzazione, un'impresa commerciale come tante. Così, dal suo piccolo rifugio nel nord della Francia, coltivando le rose, Teresa ha avuto l'intuizione di indicare a tutti l'origine di ogni missionarietà: un cuore divorato dall'amore per Cristo e per i fratelli. Gesù, inviando i discepoli ad annunciare il vangelo, non sta pianificando una campagna pubblicitaria, ma sta indicando lo stile con cui dire il vero volto di Dio. È un forte richiamo, all'inizio del mese di ottobre, mese missionario, ad interrogarci sul nostro modo di testimoniare la fede cristiana là dove viviamo. Va bene l'organizzazione, vanno bene le iniziative, va bene tutto, ma prima di ogni altra cosa ci vuole il cuore! Solo una candela accesa fa luce! (E non importa che sia un cero gigantesco, basta anche un lumino...)

 

 
 
 
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