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Missionari francescani del Rosario

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CHI SIAMO

 

L’ Associazione Secolare “Missionari Francescani del Rosario” si è riunita per la prima volta nel 2009 presso l’ospedale civile di Caserta. Si desiderava dar vita ad un’associazione di laici che vivesse nel mondo la missionarietà propria che scaturisce dal Battesimo, nella semplicità francescana, evangelizzando attraverso la preghiera del Rosario. Primo assistente spirituale dell'associazione è fra Rosario Perucatti ofmcap, ex cappellano dello stesso ospedale. Fra Rosario ha riunito intorno a sé volontarie e volontari ai quali ha dato mandato di recitare il santo Rosario della Madonna di Pompei insieme agli ammalati e ai loro familiari nella sala di attesa della rianimazione e nei vari reparti dell’Ospedale. Lo stesso fra Rosario ha poi dato vita ad una catechesi mariana, attraverso la Lettera Apostolica di Giovanni Paolo II, “Rosarium Virginis Mariae”, cui tutti erano chiamati a partecipare per acquisire una maggiore conoscenza del Rosario. Alla Missionaria dell’Immacolata Padre Kolbe Lucia Corcella, poi, è stata affidata una ulteriore catechesi sul valore ed il significato della missionarietà. È nata, infine, la tradizione di Solennizzare la festa della Madonna del Rosario il 7 ottobre: durante la Celebrazione Eucaristica, viene consegnato il mandato missionario a coloro che entrano a tutti gli effetti nell’Associazione. Oggi, l'“Associazione Secolare missionari francescani del Rosario”, nata dallo spontaneo desiderio di portare la parola di Dio ai fratelli, ha raggiunto una sua forma statutaria e continua ad operare anche al di fuori dell’ospedale e si offre a quanti sentono il desiderio di pregare.

 

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Il Vangelo

Post n°1566 pubblicato il 30 Giugno 2016 da mfr_caserta

Dal Vangelo secondo Matteo (9,1-8)

In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all'altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati».
Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire "Ti sono perdonati i peccati", oppure dire "Àlzati e cammina"? Ma, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati - disse allora al paralitico -, prendi il tuo letto e va' a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua.
Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

Parola del Signore

Commento su Matteo 9,1-8

Anche noi siamo stupiti e spaventati: Dio dona agli uomini il potere di perdonare i peccati. Ci spaventa questa idea: forse è più rassicurante farci perdonare da Dio che non vediamo e di cui non sentiamo la voce, piuttosto che da un prete peccatore come noi che, se illuminato dallo Spirito, magari qualche indicazione ce la dà, anche se brusca! Spaventa questo dono... Per chi lo deve gestire, perché lo obbliga ad essere servo del perdono e non despota, perché lo spinge ad essere accogliente verso chi desidera il perdono, e non giudice malevolo. E per chi lo vuole ricevere, perché deve accettare la sconcertante logica dell'incarnazione che ci obbliga a credere che un uomo peccatore come noi può ricevere e donare lo straordinario dono del perdono... Grande Gesù che ci mostra come il perdono ci toglie dalla paralisi e dalla paura e ci permette di tornare a camminare e sperare, a correre e a saltare! Non c'è alcun peccato che ci possa allontanare definitivamente da Dio. Non c'è nessuna ombra che ci possa paralizzare al punto da non essere sanati!

 

 
 
 
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