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L’ Associazione Secolare “Missionari Francescani del Rosario” si è riunita per la prima volta nel 2009 presso l’ospedale civile di Caserta. Si desiderava dar vita ad un’associazione di laici che vivesse nel mondo la missionarietà propria che scaturisce dal Battesimo, nella semplicità francescana, evangelizzando attraverso la preghiera del Rosario. Primo assistente spirituale dell'associazione è fra Rosario Perucatti ofmcap, ex cappellano dello stesso ospedale. Fra Rosario ha riunito intorno a sé volontarie e volontari ai quali ha dato mandato di recitare il santo Rosario della Madonna di Pompei insieme agli ammalati e ai loro familiari nella sala di attesa della rianimazione e nei vari reparti dell’Ospedale. Lo stesso fra Rosario ha poi dato vita ad una catechesi mariana, attraverso la Lettera Apostolica di Giovanni Paolo II, “Rosarium Virginis Mariae”, cui tutti erano chiamati a partecipare per acquisire una maggiore conoscenza del Rosario. Alla Missionaria dell’Immacolata Padre Kolbe Lucia Corcella, poi, è stata affidata una ulteriore catechesi sul valore ed il significato della missionarietà. È nata, infine, la tradizione di Solennizzare la festa della Madonna del Rosario il 7 ottobre: durante la Celebrazione Eucaristica, viene consegnato il mandato missionario a coloro che entrano a tutti gli effetti nell’Associazione. Oggi, l'“Associazione Secolare missionari francescani del Rosario”, nata dallo spontaneo desiderio di portare la parola di Dio ai fratelli, ha raggiunto una sua forma statutaria e continua ad operare anche al di fuori dell’ospedale e si offre a quanti sentono il desiderio di pregare.
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Il Vangelo
Post n°1584 pubblicato il 27 Luglio 2016 da mfr_caserta
Dal Vangelo secondo Matteo (13,44-46) In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: Parola del Signore
Commento su Mt 13,44-46 Sì, amici, Matteo ha proprio ragione: la mia vita, la nostra vita è una gigantesca caccia al tesoro. Ci vuole grinta, forza, lucidità per gareggiare; bisogna tapparsi le orecchie di fronte ai troppi che ammiccano vendendoti a peso d'oro le istruzioni per trovare il tesoro, tenere duro davanti ai troppi che ti dicono che il tesoro non c'è, che la vita è un'immensa e macchinosa fregatura. Matteo dice che lui, il tesoro, l'ha trovato. Non come la fiammata dell'innamoramento che scompare con il desiderio, ma come la lenta consapevolezza della verità, del fiume che scorre sotto il terreno, dell'evidenza del cuore. Il piano di Dio è esposto, il volto che Gesù è venuto a descriverci, ormai chiaro, la proposta del regno annunciata. Ora tocca a noi, tocca a me decidere. Starò ancora ad aspettare? Dopo avere veduto, dopo avere lasciato il seme della Parola perforare l'asfalto del mio cuore, ancora tentennerò? Dopo avere saputo che il padrone del campo permette che la zizzania e il grano crescano insieme, perché mi ama, aspetterò ancora che il regno si manifesti nella mia vita? Il Signore "pescandoci", sa che dentro di noi ci sono pesci commestibili e pesci velenosi, parti di luce e fitte tenebre. E le ama, entrambe. Le ama perché ama noi, le ama perché ci vuole salvi, le ama perché è un Dio di tenerezza e compassione. Il nostro Dio è un Dio che ci vuole salvi, è un Dio che ci scusa, un Dio che ci insegue e ci perseguita col suo amore.
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Inviato da: desaix62
il 01/09/2016 alle 10:52
Inviato da: comelunadinonsolopol
il 25/08/2016 alle 11:48
Inviato da: desaix62
il 27/07/2016 alle 09:34
Inviato da: generazioneottanta
il 15/07/2016 alle 14:05
Inviato da: gesu_risortoannunz1
il 20/04/2016 alle 18:45