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come non crepare di rabbia
 

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« A domanda rispondo.....Ingenuità.... »

Io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono

Post n°80 pubblicato il 28 Febbraio 2006 da meriG77

Domani sarà il 1 Marzo. Inizia per tutti noi un conto alla rovescia, quello che ci porterà dritti dritti al 9 Aprile.

Data morettiana con tutte le conseguenze del caso: sindrome da asino di Buridano, dubbi incipienti a tratti misti a panico...in una parola paura!

Per me stavolta non è terrore di passare altri 5 anni come questi, o almeno non semplicemente.

E' ansia da prestazione! Nel senso che, facendo parte di questa nazione o meglio sentendomene nonostante tutto parte, non sopporterei che il mio popolo si coprisse ancora di vergogna davanti al mondo, confermasse la sua cecità, la sua indolenza verso se medesimo, il suo bieco utilitarismo, l'aver dimenticato la lezione della generazione uscita dalla guerra.

Non lo sopporterei.

E non lo dico perchè sono una "disfattista", come ama dire un nostro dipendente (attingendo direttamente al linguaggio del ventennio), anzi, da quando lavoro, nonostante tutti i sacrifici, posso dire, a confronto con molti altri, di aver raggiunto una buona posizione (relativa al disastro che ci circonda).

Il mio sconcerto nasce tuttavia proprio da questo. Ho avuto, professionalmente parlando, un anno d'oro, ma come italiana non mi posso, non mi DEVO limitare a questa considerazione.

Non posso quasi credere alle mie orecchie quando sento che gli "sfigati" sono scontenti mentre coloro che hanno una posizione migliore no.

E' certo ovvio che chi ha qualcosa di cui è soddisfatto tende a mantenerla, ma non può non considerare la situazione generale che è a dir poco DISASTROSA sotto ogni profilo, andiamo malissimo.....e chi non lo ammette è in malafede per i motivi suddetti.

Quindi mi rivolgo a chi "se la passa bene": aprite gli occhi non con uno sguardo pietistico o campassionevole verso i soliti "poveri ed emarginati" che purtroppo continueranno ad esistere, ma verso l'obbiettività, i dati veri, parlate con i diversi da voi in ogni campo, confrontate i risultati, non vi fidate della TV, controllate prima di farvi un'opinione! Poi pensate, naturalmente, quello che volete!

 
 
 
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