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Post n°142 pubblicato il 11 Novembre 2009 da servoarbitrio
Il paese dei nonostante Non si può che apprezzare quanto dice l'Ocse sull'Italia. Ovvero che l'Italia è il Paese che mostra l'incremento economico maggiore su base annua (+10,8 punti), con un'economia giudicata "in espansione", mentre su base mensile si registra un +1,3. Va bene che abbiamo superato il Pil della Gran Bretagna e bisogna dare atto a Giulio Tremonti che il tempo gli ha dato ragione. Solo che questo è un inizio che ha bisogno di interventi radicali e molto forti. Ce la stiamo facendo, e secondo l'Istat le famiglie italiane tornano ad avere fiducia, ma con una serie di nonostante che vanno analizzati e vagliati. Nonostante un'economia sommersa al sud che si appoggia in buona parte alla malavita organizzata e strozza e toglie aria e possibilità a una parte del paese. Nonostante una evasione fiscale impressionante, che non ha paragoni con nessun paese civile del mondo, e che non può essere più tollerabile. Nonostante una volontà di progettare il futuro pari a zero sulle cose che contano: sulla ricerca, soprattutto, e sull'innovazione tecnologica. Nonostante il voler trasferire il peso, il centro dell'ossatura economica del paese, in quella piccola e media (ma più piccola che media) industria che è certamente una risorsa per il paese, ma non contribuisce a farlo crescere. E questo per mentalità, per cultura e per assenza di know how. Ma soprattutto nonostante una scuola e una università per buona parte inadeguata dagli anni Settanta in poi a formare talenti e classi dirigenti nel nostro paese.I nonostante che sto elencando hanno colpe antiche, e non certo colpe recenti. Ora bisogna responsabilmente mettersi tutti a lavorare per il futuro, nei settori della creatività e della new economy. Basta andarsi a leggere con attenzione un documento del "Departement for culture, media and sport" del Governo Britannico che si intitola: "New Talents for the New Economy". Ottanta pagine fitte e interessantissime, introdotte da Gordon Brown, per capire come indirizzare i talenti del paese, e come dare slancio e rilancio all'economia. Basti rileggersi i saggi di Richard Florida sulle tre "T": talent, technology and tolerance, per capire dove si dovrebbe andare. Ma intanto, come dicevamo ieri, l'espansione della banda larga viene completamente tagliata dal Governo. E la modernità culturale di questo paese può aspettare. (L'Unità) |
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