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Corazón nuevo. Ti ha bevuto la terra di maggio, come acqua ultima di una lunga stagione torrenziale. Scorri tra le sue zolle nel suo ventre fino ad esaurire il tuo corso e morire nella conta dei giorni. Ritorni con le fragole nella luce di un crepuscolo che pare non finire mai di promettere notti che ogni alba sconfessa e invade. Ti hai inghiottito la terra bruciata dalle tue razzie insieme al disordine lasciato ai miei giorni. Mi corazón, como una sierpe, se ha desprendido de su piel, y aquí la miro entre mis dedos llena de heridas y de miel.
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La valle della luna
Post n°176 pubblicato il 19 Maggio 2012 da murenadue
Un’umanità originale abita questa valle. Qui, nel ’71, nasce una comunità hippie che, in 40 anni, cambia e si trasforma. Oggi diverse sottoculture la frequentano: punks, rasta, viaggiatori, artisti e vagabondi delle più diverse nazionalità. Mimmo ed Antoine, i due membri più anziani, passano il loro inverno solitario godendosi la natura incantata e svolgendo le attività minimali per il sostentamento: fare legna, acqua, cogliere verdure ed erbe, cucinare. Al sopraggiungere dell’estate l’incanto è rotto dall’invasione delle generazioni più giovani che, come un popolo migratore, travolge la valle facendo emergere i conflitti. A complicare davvero le cose, accelerando nei protagonisti la coscienza del declino, sarà l’imminente e violento intervento della polizia. Il documentario anziché abbandonarsi a retrospettive storiche, si concentra su quello che la Valle sta vivendo adesso.
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Continua A Sognare
Come le tue magre dita strette attorno a me
Lunghe e sottili
La morte mi si addice
Il paradiso, vedi anche tu cio che vedo
Hey tu bambino pallido e malaticcio
Sei morto e vivi rassegnato
Hai camminato trascinandoti verso casa
Stai pagando i debiti al karma
Tu vivi festeggiando
Quello che prendi non ti ucciderà
Ma attento a cio che dai
Non c’è tempo per esitare
La sofferenza è pronta, la sofferenza aspetta
La prima cosa da fare è istruire
Non desiderato, parente non invitato
avanza furtivo strisciando sotto pelle
vive senza di questo, vive dentro di te
Sentire la febbre arrivare
sei scosso e debole
Puoi grattarti dappertutto
ma non fermerai quel prurito
Puoi sentire un po' d' amore
Puoi sentire un po' d' amore
Continua a sognare, continua a sognare
Incolpa la tua maledizione karmica
Oh vergognati con l’universo
Lui conosce le sue vie
E' ben provato
Ti ha risucchiato dentro e ti ha abbattuto
Su un terreno impuro
Dove non esite santità
Stai pagando i debiti al karma
Tu vivi festeggiando
Quello che prendi non ti ucciderà
Ma attento a ciò che dai
Puoi sentire un po' d' amore
Puoi sentire un po' d' amore
Continua a sognare, continua a sognare
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Quando saprai che sarò morto
non pronunciare il mio nome
perché si fermerebbe
la morte e il riposo.
Quando saprai che
sono morto di
sillabe strane.
Pronuncia fiore, ape,
lagrima, pane, tempesta.
Non lasciare che le tue
labbra trovino le mie
undici lettere.
Ho sonno, ho amato, ho
raggiunto il silenzio.
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