Post n°267 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da t_xte
Tempo fa mi hanno raccontato di un tizio che per animale domestico aveva un serpente. Non un pitone, ma appartenente a qualche specie velenosa. Il soggetto in questione alla sera aveva preso l'abitudine di aprire la teca dove alloggiava il rettile e guardava la televisione seduto sul divano in compagnia dell'amato serpente. Un giorno raccontò l'accaduto al veterinario, vantandosi di come il suo amico strisciante si fosse affezionato a lui, stando fermo immobile steso sul divano. Il medico gli spiegò che non doveva più lasciare che il serpente si avvicinasse a lui, poichè quello che il proprietario aveva pensato fosse un gesto di affetto era in realtà un atteggiamento tipico da caccia. I serpenti sono animali che obbediscono fin da piccoli all'istinto di cacciare. Son freddi calcolatori. Sanno benissimo come ingannare la preda. Fosse pure un umano. Non a caso una persona malvagia viene paragonata a una serpe, o ad una vipera. |
Post n°266 pubblicato il 30 Settembre 2010 da t_xte
Dopo tanto cercare finalmente ti ho trovato almeno nel vasto mare virtuale. Troppi anni son passati eppure un violento turbinio di emozioni mi ha scosso il cuore. "E' proprio lui... oddio che faccio?". Un momento di indecisione, poi il mio istinto ha il sopravvento: "Ma sì, gli scrivo, chi se ne frega!". Due parole e diciotto anni passati sopra alle nostre teste. "Ciao ti ricordi di me? Come stai?", ecco la tua risposta, il putiferio dentro me mi aveva scombussolata. Mi scrivi che stai bene, e auguri ogni bene a me e soprattutto alla mia famiglia. No, diciotto anni! e non posso accettare una risposta che mi congeda così in quattro e quattr'otto. Insisto con garbo, e ti faccio capire che non son più disposta a lasciarti andare. Mi rispondi che le persone che ti hanno dato qualcosa restano nel tuo cuore e che tu ci sarai sempre per loro. Son lusingata, grazie! Così ci lasciamo con la speranza di riscriverci ancora. Diciotto anni e trecento chilometri ci separano, ma c'è ancora tanto che vorrei raccontarti e altrettanto che vorrei sapere da te. Altro è giusto che taccia. La ragione mi guiderà. Io intanto ti ho ritrovato e ciò che per te può essere un'inedia per me non lo è. Non sei il grande amore, ma un amore grande. Oggi, come allora, un turbinio di emozioni. |
Post n°265 pubblicato il 21 Settembre 2010 da t_xte
E poi alla fine penso che, in quanto uomini, le astrazioni come le parole e la fede non bastano. Fin dalla nascita abbiamo bisogno di simboli e fatti a testimonianza di ogni bella parola o di ogni buon sentimento. Quando questo manca ci sentiamo smarriti nell'scurità delle nostre incertezze. E' troppo il tempo in cui son stata via e forse è arrivato il momento in cui non debbo più pensare se non soltanto a me stessa. Ogni mia gentilezza, pur nella sua pochezza, risulta essere una banalità data per acquisita. Mentre la vita mi ha insegnato che alla fine nulla a questo mondo è scontato. Sì, è troppo tempo che son via. |
Ho incontrato lei in piazza, sì tua sorella. Abbiamo scambiato qualche chiacchiera veloce e dopo mille incertezze le ho chiesto di te. "Tra non molto son vent'anni che non lo vedo". Lei mi ha detto: "Mi dispiace che tu non sia riuscita a sposarlo!" io ho risposto: "Non sarei stata felice". Quindi dormi pure tu, così, in fondo al cuore. |
Questo è un post dedicato a tutti coloro che, alle 3.30 di notte, svegliati da un essere di quattro-virgola-sette anni che reclamava un bicchiere d'acqua, si son ritrovati a dover raccogliere cocci di vetri infranti, in camera da letto, ovviamente semibuia e a piedi nudi. Ciononostante son rimasti miracolosamente illesi. Alla fine basta guardare il lato positivo della cosa! Forse...
BUON CALDO!
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Post n°262 pubblicato il 29 Giugno 2010 da t_xte
"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello"
Dante, Purgatorio, canto VI
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PoSsO rEsTaRe A lUnGo SoSpEsA tRa cIeLo E tErRa pEnSaNdOtI Mi GuArDi E pEnEtRi La MiA iNtImItA' lAsCiAnDo Un SoLcO nElLe ViScErE eD uN sOlCo NeL cUoRe. lA tUa VoCe Mi SfIoRa StRaPpAnDoMi GeNtIlE uN sOrRiSo -Il TuO nUtRiMeNtO- mEnTrE pArOlE cHe NoN sAnNo Di NiEnTe ScOrRoNo DoCiLi CoMe Un FiUmE dIpInTo ReFrIgErIo E rIsToRo DalL'ArSuRa EsTiVa. E pOtReMmO rEStArE iO e Te SeLvAgGi CoNtRo Ad Un FrEsCo MuRo ImBiAnCaTo IsTaNtE iNfInItO e CoRpI mAi saZi. SiMo
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Post n°260 pubblicato il 25 Giugno 2010 da t_xte
"la golosità è una strada che porta dritto alla lussuria e, se la si percorre con troppa indulgenza, alla perdizione dell'anima. Per questo luterani, calvinisti e altri aspiranti alla perfezione cristiana mangiano male. I cattolici invece, che nascono rassegnati al peccato originale e alle debolezze umane e che grazie al sacramento della confessione ritornano puri e pronti a peccare di nuovo, sono talmente più flessibili nei confronti della buona cucina da aver coniato l'espressione "boccone del prete" per definire una pietanza deliziosa. Fortunatamente sono cresciuta tra questi ultimi e posso avventarmi su tutte le ghiottonerie senza dovermi preoccupare dell'inferno, ma solo dei miei fianchi" Isabel Allende - Afrodita -
Qualcuno è capace di prendermi per la gola.... forse per questo sono a dieta
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Post n°259 pubblicato il 22 Giugno 2010 da t_xte
Ho capito di piacergli. Son rimasta un po' sorpresa dal suo sguardo insistente, che mi penetrava diritto negli occhi, come a cercare un'intesa che mai potrebbe avere con me. Io con quindici anni e dieci chili di più. Forse quindici anni fa, quando ero spensierata, magra e single lui non mi avrebbe mai guardata a quel modo, con quel sorriso sospeso. Oggi, be' io penso sia un po' un birichino. Ritengo inconcepibile per un ventenne osservare ripetutamente una donna seria madre e moglie. Mio marito sostiene che al cuore non si comanda. Io penso che bisogna innamorarsi con la testa, vale a dire, corteggiare la persona con cui si ha una quasi certezza di costruire una vita ed un futuro insieme. Tuttavia all'indomani dei miei trentacinque anni piacere ai giovanissimi gonfia il mio ego |
Post n°258 pubblicato il 07 Giugno 2010 da t_xte
Ed ecco tornare puntuale ed immancabile la calura estiva. Non rimpiango i rigori invernali, ad ogni stagione la sua pena. Oggi, non so, sarò particolarmente stanca o sarà perchè è tutto il giorno che sono in casa con le finestre chiuse (causa rifacimento tetto) ma sudo come si suda in estate. Avrei voluto sorseggiare un thè freddo, ma lo debbo fare prima; o piuttosto, fermarmi al bar vicino casa e prendere un gelato al limone. Poi ho pensato alla mia dieta, ai kg di troppo che debbo assolutamente smaltire e ho convenuto che è meglio bere un bel bicchiere di acqua fresca dal frigo. Stamattina però mio marito oltre al pane ha preso un bel pezzo di gnocco ingrassato (vedi foto), tipica focaccia emiliana condita con ciccioli di pancetta, formaggio grana e chissà quale altra grassa delizia. Non ho saputo resistere e ne ho mangiato un pezzo. Il fatto di sudare adesso ha un suo perchè. Vivo in Emilia. Qui si mangia talmente bene che è impossibile mettermi a dieta. |
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IV (PARLA PER ME)
Fossi una foglia appassita che tu potessi portare;
fossi una rapida nuvola per inseguire il tuo volo;
un'onda palpitante alla tua forza, e potessi
Condividere tutto l'impulso della tua potenza,
soltanto meno libero di te, oh tu che sei incontrollabile!
Potessi essere almeno com'ero nell'infanzia, compagno
Dei tuo vagabondaggi alti nei cieli, come quando
superare il tuo rapido passo celeste
sembrava appena un sogno; non mi rivolgerei
A te con questa preghiera nella mia dolente
necessità. Ti prego, levami come un'onda, come
una foglia o una nuvola. Cado
Sopra le spine della vita e sanguino! Un grave
peso di ore ha incatenato, incurvato
uno a te troppo simile: indomito, veloce e orgoglioso.
V
Fà di me della tua cetra, com'è della foresta;
che cosa importa se le mie foglie cadono
come le sue! Il tumulto
Delle tue forti armonie leverà a entrambi un canto
profondo ed autunnale, e dolcemente triste.
Che tu sia dunque il mio spirito, o Spirito fiero!
Spirito impetuoso, che tu sia me stesso!
Guida i miei morti pensieri per tutto l'universo
come foglie appassite per darmi una nascita nuova!
E con l'incanto di questi miei versi disperdi,
come da un focolare non ancora spento,
le faville e le ceneri, le mie parole fra gli uomini!
E alla terra che dorme, attraverso il mio labbro,
tu sia la tromba d'una profezia! Oh, Vento,
se viene l'Inverno, potrà la Primavera essere lontana?
Percy B. Shelley
Inviato da: t_xte
il 11/11/2010 alle 14:46
Inviato da: mythodea6
il 11/11/2010 alle 01:03
Inviato da: mythodea6
il 27/10/2010 alle 00:05
Inviato da: hgwells
il 14/10/2010 alle 08:24
Inviato da: mythodea6
il 14/10/2010 alle 01:33