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Fmi salva l'Ungheria dal baratro
Post n°158 pubblicato il 29 Ottobre 2008 da gianzav1
L’Ungheria sembra avere evitato il baratro. Nella notte il Fondo monetario internazionale, la Banca Mondiale e la Ue hanno dato il via libera ad un prestito da 25,1 mld dollari. La reazione dei mercati e’ stata immediata. L’indice azionario sta guadagnando oltre i, 10% e il fiorino ha recuperato terreno sull’euro. Ora il cross euro/huf e’ a 255.98 da 262,2 di ieri pomeriggio e dal record storico della settimana scorsa a 285. Proprio la debolezza della valuta locale aveva indotto la Banca centrale ad alzare i tassi di 300 punti base, con il saggio di riferimento all’11,5%. Nonostante l’intervento del Fondo, tuttavia “e’ improbabile che l’Ungheria riuscira’ ad evitare un forte rallentamento economico dovuto ad un indebolimento dei flussi di capitali estri al settore privato, a condizioni di credito piu’ strette e ad una domanda esterna in calo”, spiega a Dow Jones Newswires Eszter Gargyan, economista di Citigroup. L’impatto della crisi finanziaria, infatti, continuera’ a farsi sentire, ma dopo gli oltre 25 mld usd garantiti dal Fondo, si e’ evitato che il Governo non adempia alle sue obbligazioni di breve termine. Da qui a 12 mesi, infatti sono previsti in scadenza 32 mld usd di obbligazioni verso l’estero. Gran parte di queste, comunque, sono costituite da debiti delle banche locali con le controparti straniere dello stesso gruppo. Il Fondo ha in pratica garantito che l’economia ungherese possa continuare ad operare nelle attuali difficili condizioni internazionali. Naturalmente il prestito, che ha sorpreso per la sua consistenza e che e’ suddiviso tra Fmi (15,7 mld), Ue (8,1 mld) e Banca Mondiale (1,3 mld), non e’ arrivato senza condizioni. Il Governo oggi ha annunciato una serie di misure di contenimento della spesa pubblica che porteranno il deficit di bilancio al 2,6% rispetto al Pil dal 3,2% precedentemente stimato. La Banca centrale, inoltre, dovra’ mantenere un adeguato livello di riserve in valuta straniera che a fine settembre era a 25,03 mld usd. Il tasso a cui il Fondo ha prestato i miliardi di dollari all’Ungheria e’ tra il 5% e il 6% con una commissione annuale dello 0,25%. Il prestito e’ a disposizione del Governo fino alla fine di marzo del 2010 e verra’ ripagato in un periodo di 3 e 5 anni. Oltre all’Ungheria anche le valute degli altri Paesi della regione si sono deprezzate contro euro e dollaro sulla scia del fiorino che conta il mercato piu’ liquido. Le stesse divise hanno quindi seguito l’andamento del fiorino che si e’ ripreso sulla notizia del Fmi. La Banca centrale polacca ha comunque mantenuto fermi i tassi di interesse, in una situazione di rischi al ribasso per la crescita, proprio per non danneggiare lo zloty. La Lettonia, in un’intervista a Dow Jone Newswires, ha detto che non ha intenzione di ricorrere all’aiuto del Fondo e di non essere preoccupata della situazione delle banche svedesi. |
Inviato da: susanne3
il 27/10/2008 alle 17:58
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il 31/07/2008 alle 17:45
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il 11/03/2008 alle 14:18