Creato da LA_DIRETTRICE il 28/12/2011

MADHOUSE GATES

Cerco matti per il mio manicomio

 

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ROSE COTTAGE..

Post n°43 pubblicato il 10 Luglio 2012 da LA_DIRETTRICE
 

 

 

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 Chiunque avesse incontrato Lady Elizabeth ne sarebbe rimasto affascinato. Non aveva quella bellezza appariscente che colpisce, ma la sua grazia e la sua eleganza non passavano inosservate. Nonostante appartenesse ad un antico casato, da anni ormai si era ritirata al Rose Cottage conducendo una vita appartata e ben lontana dai clamori Londinesi. L'esile figura si aggirava per il giardino popolato di rose dai colori e dai profumi inebrianti, e lei non era meno delicata di quelle rose.

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Sul suo volto però c'era quell'espressione tipica delle persone insoddisfatte..di chi era stata alla finestra ad ammirare gli altri che vivevano...mentre lei aveva sempre soffocato le emozioni e i desideri.

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Il Rose Cottage era uno splendido edificio Vittoriano immerso tra alti alberi dai rami frondosi. Alla destra dell'edificio, una larga strada di campagna conduceva al Manicomio, un bellissimo e maestoso castello in stile neo-gotico diretto da una misteriosa figura di donna, sulla quale la popolazione del villaggio aveva lungamente vagheggiato. Nessuno aveva mai avuto l'opportunità di incontrarla faccia a faccia, ma su di lei era stato detto di tutto. Anche Lady Elizabeth non era rimasta immune al fascino della misteriosa Direttrice. Spesso aveva visto la sua nera carrozza percorrere la strada a tutta velocità, mentre il suono della frusta e dei nitriti attraversavano la vallata. Sempre vestita di nero e con il volto coperto da una pesante veletta attraversava il villaggio trasmettendo timore e disagio nelle persone che la incontravano. Per Lady Elizabeth era una sorta di mito. Una donna forte, sicura di sè....insomma, quello che lei non era mai riuscita ad essere.

Aveva cercato in mille modi di incontrarla ma senza mai riuscirci, e il manicomio era praticamente impenetrabile...l'unico modo per poter avvicinare la Direttrice era essere internate...ma come? 

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Questo era ormai diventato il suo chiodo fisso, ed ogni giorno pensava e ripensava cosa avrebbe potuto fare di così grave da esser internata...anche solo per un breve periodo. Sul manicomio al villaggio dicevano cose spaventose, ma lei non aveva paura...era convinta che in quel luogo avrebbe provato delle emozioni forti, quelle emozioni che mai avevano attraversato la sua vita.

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Anche quella mattina, come tutte le altre, aveva fatto la sua solita passeggiata sulla scogliera a strapiombo sul mare. Amava restarsene lassù in cima, ed ammirare il mare in burrasca schiaffeggiare quelle irte scogliere. Il canto dei gabbiani, la forza del mare, l'emozione di starsene sul bordo di uno strapiombo, erano tutte cose che la facevano sentire viva! Ma al ritorno dalla passeggiata, quel giorno accadde qualcosa di diverso. Una missiva usciva in parte dalla buca delle lettere. Allora qualcuno si ricordava ancora che lei esisteva?!... Questa novità improvvisa la emozionò fino alle lacrime...anche se quando lesse il mittente ogni gioia scomparve dai suoi occhi e un sottile dolore scalfì il suo cuore. La cugina Clara!!....

Clara non brillava certo per simpatia, e da quando aveva sposato il Visconte di Dursey la sua alterigia era diventata quasi insopportabile.

Arrivò carica di bagagli. Si sarebbe fermata al Rose Cottage solo pochi giorni per poi partire per Londra dove sarebbe stata una delle vere protagoniste della " London Season". La cugina parlava parlava e criticava criticava...Lady Elizabeth era veramente esasperata! Toccò il fondo quando Lady Clara spostando un cuscino del divano, trovò un gomitolo di lana e dei ferri da maglia. Afferrò i ferri e li scagliò sul pavimento vomitandole addosso tutto il suo disprezzo, deridendo i suoi passatempi da vecchia zitella. Elizabeth era distrutta, umiliata, e i suoi occhi grondavano lacrime...si affrettò a raccogliere i ferri da maglia, e mentre stava per riporli un pensiero improvviso e terribile attraversò la sua mente....

Il divano si trovava al centro dell'ampio salone e la cugina Clara vi era comodamente seduta voltandole le spalle...trascorse tutto il tempo a dire infamità su Elizabeth fino a quando....

I ferri della nonna erano bellissimi! In ottone, finemente cesellati nella sommità..il caldo colore dell'ottone contrastava con il bianco candore della pelle di Clara. Un rapido gesto! ...Il ferro entrò nel collo da dietro con una certa facilità, incontrò l'ostacolo delle ossa del collo, ma con un rapido gesto  e la forza data dall'odio fuoriuscì dalla parte anteriore. Il biondo chignon divenne rosso Tiziano. Lady Elizabeth si sedette sul divano di fronte, prese la tazza di Tea dal piccolo tavolino da pasticcini e iniziò a berlo in tutta tranquillità.

Ma dai cugina Clara!..Non sai che non è fine parlare con un ferro piantato nel collo? Mi meraviglio di te!..Cosa dici?..Non ti capisco!..sembra quasi tu abbia un orgasmo da come gemi!...Ah!..Ah!..Vedrai! Morirai in fretta, soffocata dal tuo stesso sangue...che è meno blu di quanto tu dicevi!..Ah!..Ah! ...E piantala!..Vuoi essere sempre al centro dell'attenzione!..Lasciami bere il mio tea..

Nella stanza ormai regnava il silenzio, interrotto solo dalla pendola in stile georgiano che rintoccò le 18. Un suono di tacchetti femminili arrivò dalla porta, il tintinnio di un mazzo di chiavi...un grido! Era arrivata la cameriera per preparare la tavola per la cena, ma quella sera nessuno avrebbe cenato. Quando fu arrestata Lady Elizabeth non si ribellò, quello che era accaduto era talmente evidente che non ci fu bisogno nemmeno di un lungo interrogatorio. Il rumore della folla fuori dal cottage venne interrotto bruscamente dal fragore di una carrozza impazzita. Sul volto di Elizabeth si era acceso un sorriso....eccola! La Direttrice!

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Quando la signora di Madhouse Gates propose di rinchiudere Elizabeth   in manicomio, in attesa del processo e della condanna, la polizia locale non ebbe nulla da ridire. Elizabeth mise il piede sul predellino della carrozza e guardò il rose cottage per l'ultima volta, mentre la folla inferocita la copriva di infamanti parole. La Direttrice tirò fuori un astuccio in mogano...al suo interno 30 ferri da maglia scintillanti. Sei stata brava le disse, questo è un regalo per te. Vedrai che al manicomio potrai usare questi ferri come vorrai...potrai sentirti viva ancora, come hai fatto oggi. La carrozza sparì in una nuvola di polvere, mentre Elizabeth spiando dal piccolo oblò posto nel retro della carrozza, guardava la folla allontanarsi....sorrise!! Nuove emozioni l'aspettavano...Ah!..Ah!..Ah!..

 

di

Julian Floorcastles

 

 
 
 
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CHI E' LA DIRETTRICE?.....

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CHI E' LA DIRETTRICE?...

Il  personaggio della Direttrice è nato ispirandomi ad una persona che da tempo cerca invano, di avvelenarmi la vita. Ma sta fallendo miseramente...perche' io la faccio sempre pagare!!... Per una squilibrata quindi, il ruolo di Direttrice di manicomio era perfetto!

Qui la interpreto indegnamente....nella realta' è molto peggio!

NON MI FAI PAURA!!

FATTI RICOVERARE!!

 
 

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