Creato da Marvelius il 21/08/2012

Marvelius

Elrond lands :dove il mito e la fiaba, la realtà e la fantasia si incontrano al crocicchio del vento

 

« L'Illuminazione IIMuta Indifferenza... »

L'ILLUMINAZIONE III

Post n°75 pubblicato il 10 Novembre 2013 da Marvelius
 

 

 



Si specchiò nelle acque del fiume e riconobbe l’altro se

stesso, sfiorò con le dita tremanti il suo viso come un

cieco cerca  solchi e vertigini su cui leggere nuovi e

vecchi ricordi.

Si alzò trasfigurato e cinta la sua veste bianca con

un canapo si avvio lungo le rive di quel torrente.

Lylieth se ne stava sul bordo del fiume con lo

sguardo immerso nelle sua corrente,

muta ne seguiva il corso e il guizzo dei pesci.

 

 

Le mani raccolte intorno alle ginocchia e i capelli

scuri ricadenti sulle spalle mentre il sole oramai

andava a morire oltre le cime dei rossi monti.

Govinda si fermò sotto l’ombra di un grande mango

con lo sguardo fisso su un mondo che per lui sembrava

avere il fascino  grandioso di un mistero dipanato.

Come rapito da un pensiero fugace si fermò e volto

lo sguardo ai piedi dell’albero si piegò a raccogliere

un bastone.

Lo guardò esaminandone il legno e ogni ruga della

sua corteccia, con le dita ne seguì i rilievi e si

soffermò su ogni nodo come se avesse un valore

decisivo per il proseguo del suo cammino.

Da lontano gli ontani e i pioppi  ondeggiavano nel

vento come stendardi impettiti sul culmine di una

torre, il rumore vibrante delle foglie giunse fino a Lei

e fu simile al pizzicare delle corde di un arpa o il

mormorio dei fili della sua anima contrita .

Lylieth alzò lo sguardo e vide un uccello stagliarsi

sugli ultimi raggi vermigli  mentre le prime ombre si

allungavano oltre i cippi  e i  greppi che cinturavano

le bordure  del fiume.

Una lacrima cercò di farsi strada tra i suoi occhi e

una stretta al petto sembrò proiettarla oltre quel

dirupo fatto di malinconia e un distacco feroce che le

mordeva lo stomaco.

Quando non riuscì più a trattenerle oltre le ciglia e il

nodo in gola si era fatto troppo stretto da soffocarne il

respiro cercò aiuto nel bosco e distolse lo sguardo dal fiume

per immergere gli occhi nel folto dei pini alle sue spalle.

Così si volse di scatto come a scacciare il tremore e l’ansia

del pianto, ma al posto del verde oramai spento della

radura trovò il volto di Lui.

 

 

Il silenzio li avvolse entrambi come un manto di tenebra

che tutto copre, una coltre di intimità  smarrita calò su

di loro come un araldo che squilla col suo filicorno note

di poesia e incanto nel vento caldo di  primavera …

Govinda

disse Lei tra le labbra e quelle parole gli uscirono dalla

bocca come un sussurro arroventato .

Lylieth … cosa fai su  queste rive avvolta  nella

solitudine


gli rispose Govinda con voce calma e profonda.

Lei lo guardò rapita, come se quella visione fosse

un emanazione dei suoi desideri più profondi, poi

quando il suono delle sue parole raggiunse il centro del suo

cuore rispose con tutta la dolcezza che ancora possedeva

dentro di sé …

Ti ho cercato … Ti ho cercato in ogni luogo io potessi

andare, negli angoli sperduti della foresta ho vagato.

Nella corrente di questo fiume, ovunque ho cercato Govinda

ma non l’ho trovato, la sua anima era nel vento e nelle

ombre degli alberi, persino il profumo dei suoi capelli ho

avvertito lungo i sentieri della radura e la sua voce ho

udito nelle notti fredde oltre i confini della terra
”.

E un sussulto gli soffocò i gemiti e i singulti nell’anima

affranta, poi si fece coraggio e respirò forte cosi ebbe

la forza di proseguire guardandolo negli occhi …

Ma dov’era Govinda ? Dove ha smarrito se stesso per

tormentarmi così, dove si è rifugiato per tutto questo

tempo  per trafiggere se stesso e ciò che più caro aveva

giurato di proteggere


e i suoi occhi presero a sanguinare lacrime come grani

acerbi di melograno.

Lui la guardava impietrito come una statua, le sue mani

erano immobili lungo i fianchi, il suo viso disteso e sereno

e le sue rughe erano sparite dal suo volto senza un

espressione definita.

                                               (clicca for continue music)

In lui sembrava scomparsa ogni ansia, ogni timore lasciando

spazio alla calma e a una dolcezza che avvolgeva il suo corpo

di un alone di santità.

Ero ferito di una ferita mortale ed ero ammalato  di un male

senza più speranze”

disse guardando oltre l’orizzonte infuocato.

“Ma Govinda ha curato le sue piaghe e guarito le sue infermità

e per farlo ha dovuto attraversare le fiamme delle sue passioni

e i ghiacci delle sue solitudini
”.

 

 

Ora il suo viso era una maschera di una bellezza senza

confronti ma Lei per un attimo vide un ombra traversargli

lo sguardo, un lieve  incresparsi della fronte e il brillìo

di una stilla inaridita sul nascere.

Ma Govinda non sembrò dolersene e continuò come se le

sue parole fossero le ali fisse di un falco nel cuore

del cielo azzurro...

Là dove ho mosso i miei passi avresti trovato solo morte

Lylieth, nei tartari dove ho dimorato avresti visto la mia

anima lacerarsi come stracci in balia del vento, rovine

d’anime erranti ed eremi abbandonati avresti visto Lylieth,

dove la notte sembra eterna e il riposo non conosce requie
” .

Parlava di  queste cose come se le affidasse al vento e

mentre parlava dai suoi occhi una luce sembrava fuoriuscire

come se  cadesse un velo che ancora l’adombrasse e si dileguasse

tra i barbigli del suo sguardo illuminato, poi aggiunse con un

  candore che segnò il suo sorriso come neve carezzata dal sole...

    “Ma Govinda è tornato e reca nelle sue mani la gioia di un

   nuovo corso, nei miei palmi ho raccolto l’acqua di un nuvo

battesimo

e dicendo questo le si avvicinò ponendogli le mani

 intorno al viso .

 

 

Lei piegò il capo e con lo sguardo pieno di meraviglia

 e di una profonda devozione  lo strinse a sé ….

Non era più il Govinda che aveva lasciato al di la del

bosco, nelle stanze di un castello superbo sulle alture

impervie dei monti.

Non era più l’uomo che aveva conosciuto nei grandi saloni

 di marmo del suo fortilizio, il fiero combattente a cavallo,

 ora era come mutato, da quel seme era nato un albero ritto

che dava frutti generosi e una dolcezza dal sapore della

giustezza.

Non era più il Govinda di un tempo ma era sempre Lui

quell’uomo, come le sue mille facce che si inseguivano da

quando bambino correva nei prati tra i sorrisi e i pianti, tra i

giochi e le cadute,fino all’età che tutto sembra respingere

per rinnegare finanche se stesso.

Ed ora era ancora Lui, come le vittorie e le sconfitte che si

alternano sul volto di un uomo, le ansie e la felicità più

grande che plasma il suo cuore.

Era sempre lo stesso uomo Govinda e Lei lo sentiva nel

palpitare dei suoi battiti, nella stretta  delle sue braccia

intorno al suo corpo.

Era come le acque di quel fiume sempre diverse nel divenire

della sua corrente ma sempre uguale a se stesso, sempre lo

 stesso fiume in ogni momento, sempre lo stesso Govinda in

ogni istante.

Poi quando ancora il pianto le serrava la gola e le

arrossava le guance lui distolse una mano e la posò sul

 mento liscio e candido di Lei.

Con estrema delicatezza lo trascinò verso di Lui e Lei

si ritrovò a guardarlo negli occhi.

Teneri  erano i suoi occhi come di chi non conosce

 rabbia e paura e la  guardavano come rapiti da una

 meraviglia che non si può raccontare .

Sentì che dentro di Lei si spezzavano tutte le catene che

 l’avevano trattenuta sulle rive del dubbio  e  la nave dei

 suo affetti sciolse il provese che la teneva avvinta alle

 incertezze e alle sue tribolazioni scivolando verso una

deriva di dolcezze che la portavano a dimenticare le

inquietudini della sua vita immaginata senza di Lui.

I loro sguardi si fusero come riflessi di luna in un

pozzo senza fine  le loro bocche si schiusero per

cogliersi in un dolce abbraccio e come fichi spezzati

dal rosso fulgore si mischiarono nel fuoco ardente

di un amore  ritrovato …

 

 

MARVELIUS

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Commenti al Post:
lucre610
lucre610 il 10/11/13 alle 19:09 via WEB
MARVELIUS due anime che si sono ritrovate ..... io ci leggo questo in questo meraviglioso post ...
 
 
Marvelius
Marvelius il 10/11/13 alle 19:31 via WEB
certo..
Un sorriso Lulù... Marvy
 
lascrivana
lascrivana il 10/11/13 alle 20:32 via WEB
Continuo a vederlo ancora come un percorso mentale. Riflessioni di due anime affini devastate dal dolore della separazione e dalle avversità della vita. Uno in viaggio e l'altra alla ricerca.L'incontro alla fine segna il ritrovamento di se stessi e del loro amore.
 
 
Marvelius
Marvelius il 11/11/13 alle 20:32 via WEB
Un viaggio ... tra l'intimo e l'esteriore, tra l'Io e la passione delle cose terrene ...ma in fondo la verita sta nel guado
Si può trovare senza cercare? E si puo cercare in posti cosi distantie diversi?
Domande...sempre domande.
Il viaggio ha una metà ma questa meta la si puo scegliere prima ma non la si puo determinare a priori nella sua sostanza ultima e molte sono le strade che conducono al punto di arrivo che punto di arrivo non'è mai.
Si cerca dentro abbandonando tutto ma spesso in quel tutto risiede parte della conoscenza del proprio dentro.
Troppa ricerca è come troppa luce sulle cose da cercare ...si finisce per non vedere. Spesso bisogna avere poca luce per vedere, per concentrare lo sguardo sui particolari. Quando sulle nostre tavole c'è troppa abbondanza non si gusta che il primo boccone poi ci si abbandona all'abitudine e al trastullo... ecco forse un briciolo di verita sta nell'immergersi e nel riemergere dal fiume in cui siamo entrati, nel cercare di aprire gli occhi nell'acqua torbida senza paura di accecarsi e di chiuderli quando riemergiamo per sentire ed ascoltare piu che guardare con occhi d'abitudine...ma questo mio dire so che appare ancora piu ingarbugliato delle metafore del testo per cui concludo dicendoti sì...entrambi sono in viaggio ed entrambi in cerca , alla fine entrambi trovano la loro verita nell'amore ma forse piu che di due anime si tratta di una soltanto scissa nelle sue due forme, una ideale e una romantica, una speculativa e una passionale divise dal viaggio e unificate dalla consapevolezza che nell'unita si conciliano gli opposti e il completamento dell'uno nel molteplice divenire...
Un sorriso perenne alla tua sensibilità Laura....Marvelius
 
   
lascrivana
lascrivana il 13/11/13 alle 20:05 via WEB
Il tuo dire non è ingarbugliato. Mostra gli itinerari di viaggio e le sensazioni riportate ad ogni fermata. Penso questo perché non vengono definite le battaglie reali di entrambi, ma solo le sensazioni. Nello scritto emergono in tutta la sua profondità. Un abbraccio.
 
     
Marvelius
Marvelius il 13/11/13 alle 21:46 via WEB
Molto scrupolosa la tua osservazione...le battaglie reali restano sempre sullo fondo dell'immaginario ma le sensazioni dicono molto di piu perchè pongono un confronto interiore con noi stessi...un dialogo di sensi e di emotività personale...
Un caro abbraccio Laura...Marvy
 
hellah1
hellah1 il 11/11/13 alle 16:52 via WEB
I sussurri delle acque...le voci del bosco...gli sguardi del cielo...gli abbracci dell'aria...la carezza del fuoco...la musica del tempo...i passi delle lacrime bagnare le porte degli occhi...giungendo alle gote per poi sfiorare uno spento sorriso... nell'attesa che l'anima ritrovi i suoi battiti...stretti alle ali dell'unico cuore che veste il suo nome.... --<-<-@
 
 
Marvelius
Marvelius il 11/11/13 alle 20:36 via WEB
Una "Poiesis" la sua che dona alle mie parole il profumo semantico di un significato dell'anima, intriso nella forza espressiva di una natura contemplata tra il mistero della ragione e la forza creatrice del cuore...
Un inchino madame Hellah...Marvelius
 
lucre610
lucre610 il 12/11/13 alle 09:23 via WEB
Un sorriso Marvy ^-^
 
 
Marvelius
Marvelius il 12/11/13 alle 15:08 via WEB
Ciao Lulù un caro abbraccio...
Marvy
 
ReginadiCuori.66
ReginadiCuori.66 il 13/11/13 alle 00:00 via WEB
Sono passata a lasciare un saluto. Complimenti per il blog! Buonanotte ;-)
 
 
Marvelius
Marvelius il 13/11/13 alle 16:28 via WEB
Un saluto gradito Regina...
Lieto giorno ...Marvelius
 
lucre610
lucre610 il 13/11/13 alle 07:24 via WEB
Un abbraccio Marvy ^-^
 
 
Marvelius
Marvelius il 13/11/13 alle 16:29 via WEB
Ciao Lulù...
Un caro saluto ...Marvy
 
Hollyanna
Hollyanna il 13/11/13 alle 09:15 via WEB
Ci sono periodi di vita che sono colmi di fatiche, di impegni, di lotte spesso vane per conquistare e raggiungere ciò in cui si crede, si spera, si vuole ottenere....capita che per quanto si faccia sembra che tutto sia inutile e poi quando meno te lo aspetti arriva la sorpresa...e la gioia di quel momento è così grande che tutto prende un altro aspetto, un'altra visione, nuove emozioni ricominciano a vivere... buona vita a te amico mio. Un abbraccio. Anna
 
 
Marvelius
Marvelius il 13/11/13 alle 16:31 via WEB
Imprevedibile è la vita cosi come dev'essere perche si scopra sempre la meraviglia degli eventi e la bellezza di una goia inaspettata...
Un caro sorriso Anna...Marvy
 
alexandra1865
alexandra1865 il 13/11/13 alle 20:06 via WEB
Nella ricerca si abbandona una parte di se, non si può portare tutto dietro quando alla base esiste un'evoluzione del pensiero e del credo. Ciò che eravamo non lo siamo più, rimane di noi l'involucro che ci somiglia, che invecchia ma... l'anima...Lei è l'unica vera guida e punto di riferimento della mente e del corpo. L'Amore... e le vibrazioni che da esso riceve, turbano o rinvigoriscono predisposizioni innate. Un Uomo, una Donna possono modificare la solidità delle nostre energie vitali, divengono fluide o marmoree a seconda del magnetismo trasmesso. Chi cerca trova chi vuol essere trovato. L'Amore trionfa pur nella diversità di opposti magneti. Un bacio ed un abbraccio fondono momentaneamente due corpi che non smetteranno di cercare, di cercarsi, di ritrovarsi...la luna rincorrerà il sole ma nella loro traiettoria s'incontreranno sempre. Inchino di dama, Conte!
 
 
Marvelius
Marvelius il 13/11/13 alle 21:53 via WEB
Chi cerca trova chi vuol essere trovato...una verita forse incontrovertibile anche se a volte chi cerca si perde nella sua ricerca o puo trovare verita che non avrebbe mai pensato di trovare...
Della tua "opera" non mi sono dimenticato e anche se il tempo mi è tiranno e sai che voglio dire, tra viaggi a distanze ravvicinatissime.Ma non dedico cinque minuti nè sufficienza alle persone figuriamoci a te Alex, anzi non voglio essere superficiale per cui ti consegnerò il mio pensiero nel modo, nella forma e nel luogo che tu preferisci...con stima...Marvelius
 
   
alexandra1865
alexandra1865 il 13/11/13 alle 23:01 via WEB
Se non voglio essere trovata...Le posso assicurare Conte che la ricerca di ognuno risulterebbe vana! Attendo con strepitante ardore il suo prezioso parere sul mio umile scritto che Lei considera "Opera" ...lusingata Marvelius.
 
     
Marvelius
Marvelius il 13/11/13 alle 23:13 via WEB
Sono sicuro che non la troverebbero i comuni mortali...quanto agli immortali mi lasci dire che saprebbero e forse ...ma sono immortali quindi lasciamo che le loro doti non siano stuzzicate ne troppo alimentate...
Ogni prodotto del nostro ingegno è un Opera, ed esistono opere piu belle di altre e opere che piacciono piu di altre ma ogni pensiero che esce dalla nostra mente come sintesi del pensiero e del sentimento plasmato dal verbo della parola e vergato dalla mano che dirige un pennino è un lodevole prodotto della nostra umanita e come tale va onorato e rispettato...
Quanto al suo ho gia letto ... Ve lo consegnerò come Voi sapete che sara fatto...
Un sorriso ...Marvelius
 
     
alexandra1865
alexandra1865 il 13/11/13 alle 23:32 via WEB
l'Odore del mio sangue speziato potrebbe ingannare anche gli immortali... le mie risorse intellettive escogitare sistemi per invertire venti a me favorevoli... il mio istinto felino attaccare chi di me preda vuol fare...I comuni mortali non sono mai stati di mio interesse Conte... Mi lascerei trovare da l'Unico Uomo ibrido capace di lottare per conquistare ciò di cui davvero necessita. Con rigoroso rispetto le lascio una rosa sul cuscino Conte...faccia attenzione a non pungersi potrebbe cadere in un sonno profondo e solo una Dama dal sangue nobile ma con un rh ancora sconosciuto agli umani, potrebbe risvegliarla!
 
     
Marvelius
Marvelius il 13/11/13 alle 23:43 via WEB
Qualità fisiche e risorse intellettive sono armi che fanno di un mortale un avversario a volte difficile da superare persino a un immortale se quell'immortale non avesse uguali e ben piu sviluppati sensi e virtù.
Tuttavia le lotte non sempre si svolgono sul campo della forza e o per svilire l'altrui ragione ma spesso pur d'impari tenzone esse si svolgono su altre rive e non sempre chi piu forte è vince la batatglia...
Quanto alla rosa ringrazio del gentile gesto a anche se dovessi pungermi non corro pericoli il mio sangue è ben piu corrotto di quello nobile d'un tempo e ora di un veleno piu corroborante faccio uso che mi tiene sveglio le notti e mi concede un sonno simile alla morte il giorno chissa se indovina m anel dubbio la invito a non tentare l asorte....si riguardi madame la notte è un luogo nello spazio e nel tempo troppo pericolosa per uscire pur restando chiusa ...
Il Conte Marvelius conosce tutti gli rh ibridi compresi...abbia fede...si molta fede mi creda...
 
     
alexandra1865
alexandra1865 il 13/11/13 alle 23:59 via WEB
ahahah lei è un Uomo davvero intrigante Marvelius...e divertente! ahhhhhhhhhh che belle chiacchere prenotturne mmmmmmm ho una certa voglia adesso.... si il mio sangue speziato richiede un goccio di vino rosso corposo....beve con me, Conte?
 
     
Marvelius
Marvelius il 14/11/13 alle 02:36 via WEB
Conoscendola un bordeaux o un sirah...io non bevo cose cosi delicate a quest'ora, magari la guardo bere e poi quando il vino le è entrato nel sangue le chiederò il piacere e la cortesia di un piccolo morso, allora tra lo speziato e l'alcolico prenderò un po del mio nettare notturno...
Un sorriso per queste simpatiche sviolinate notturne....Marvelius
 
Emozione84
Emozione84 il 14/11/13 alle 09:02 via WEB
Decidere di aspettare l’alba per cercare nel primo sole, te. E' bellissimo sognare e perdersi tra le righe dei tuoi scritti... ^______^ Splendido giorno divina creatura...
 
 
Marvelius
Marvelius il 14/11/13 alle 16:15 via WEB
Nell'algore si rinasce ogni giorno nell'attesa e in quella luce si trova cio che mai si è perduto se non in fondo al proprio cuore...
Lieta serata anche a te dolce Veronica...
Marvy
 
lucre610
lucre610 il 14/11/13 alle 09:39 via WEB
MARVELIUS io non posso bere perché gia' dico sempre cio' che penso di mio ! Se bevo sono Attila !
 
 
Marvelius
Marvelius il 14/11/13 alle 16:16 via WEB
beh con meno danni un Attila ogni tanto mica sarebbe male da queste parti...
Un sorriso Lulù...Marvy
 
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