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Post n°173 pubblicato il 21 Novembre 2019 da AngeloSenzaVeli
![]() immagine by AngeloSenzaVeli Spesso sento persone negli ambienti spirituali lamentarsi per il fatto di aver vissuto esperienze di apertura del cuore e di risveglio anche molto intense, e averle poi “perdute”. Il cercatore spirituale continua a lamentarsi per “il tempo, le donne ed il governo” (come cantava De Andrè), il “praticante spirituale” trova maniere ben più sofisticate per mostrarsi ingrato verso la Vita, arrivando a obiettare persino sugli stati di coscienza che gli vengono o non gli vengono concessi. Questo succede perchè si adagiano e poltriscono, lasciando che la mente prenda il comando. Di conseguenza c'è una regressione della coscienza, ovvero la negazione che ciò che abbiamo vissuto come "presa di coscienza" e la mente inizia a mettere tutto in dubbio. C'è solo un modo per mantenere lo stato di coscienza acquisito, e citando Osho è il seguente: ”Vivi senza aspettative. Affrontare la vita con aspettative porta inevitabilmente alla frustrazione, sempre e comunque. L’aspettativa è la causa alla radice della frustrazione. Solo se ti muovi senza aspettative, troverai qualcosa; altrimenti la tua mente pretenderà sempre qualcosa, si aspetterà sempre qualcosa: “Questo dovrebbe essere così, e quello dovrebbe essere cosà”. E nel mondo nessuno deve in alcun modo, corrispondere a ciò che tu pretendi, esigi, consideri giusto.” Detto questo siamo a buon punto... io personalmente ho trovato il mio diciamo tra virgolette "mantra" o meglio è una frase della grande Anna Magnani che ho fatta mia ed è la seguente: "Amo il mio equilibrio instabile, tra saggezza e follia, serenità e rabbia, perché mi rende maledettamente vera". Quindi tra alti e bassi rimango focalizzata sulle mie prese di coscienza senza aspettarmi nulla... vivendo la vita nel "qui e ora", quando cado, mi lascio cadere. Perchè solo quando si tocca il fondo si prende coscienza e ci rialza illuminati da una nuova consapevolezza e certi di aver affrontato una volta per tutte un nodo che ci portavamo dentro e che ci appesantiva, se non si ha coraggio di lasciarsi andare si rimane sempre sospesi, trascinandoci dietro una zavorra emotiva inutile. Detto cosi sembra facile, ma affrontare i propri demoni interiori non è mai facile o meglio... ogni volta diventa sempre più difficile ed è proprio li che la mente c'inganna, mettendoci i dubbi... . Qui si torna al dilemma "Coscienza perduta... o dimenticata ???". Un sorriso... Angel |
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