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Marvelius

Elrond lands :dove il mito e la fiaba, la realtà e la fantasia si incontrano al crocicchio del vento

 

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Madre..

Post n°104 pubblicato il 14 Gennaio 2016 da Marvelius
 

 

 Danzava come un  soffio su spilli d'erba

rotolando tra gli aghi d'alberi informi

Tra le fronde del bosco spiegava  il sorriso

mulinando  per i  prati in fiore.

Finanche la neve si sciolse al suo passaggio

come rugiada  di lacrime bianche.

 

 

Poi vide sua madre  come un sasso inerme

rotolato dal fianco della montagna.

Le si accostò smarrita con lacrime d'ambra

e ne sfiorò il corpo punto da un dardo.

Dal cuore sbrecciato gocce di sidro giallo

sgorgavano suggendone il sangue.

Di lei nulla batteva come filute d'erba

 la dove regna la calma e il muto silenzio.

Nulla palpitava nel mantice del petto

neanche un sibilo tra le rosse labbra,

solo il bianco rilucire della pelle

nel corpo infisso come un chiodo 

sull'alburno ramo dell'inverno.

Madre ... esclamò la  fata guardandola negli

occhi e i suoi erano l'alba che scuce i drappi

della notte, erano le fiamme che scacciano le

 tenebre, che sciolgono in rosse cadenze l'alba

e il freddo suo pungente.

 

 

Madre ... ripeté con voce calda piena d'una

commozione ardente, quasi adagiasse quel lemmo

 sul morbido mantello della terra, come se l'acqua

 d'una cascata ingente ne rallentasse il crollo

e al tocco sulle rocce ricordasse d'esser snella,

lieve come l'aria immota che al molesto incedere

 del vento spiega le anse e i gli smossi argini

silenti,  così soffia e soffia senza rumore  tra le

 forme delle cose stanche, come tra  gli spigoli

 d'angolo e le dure pietre divelte.

Madre ... fu l'ultima parola che spiccò tra labbra

 tremolanti, tenendo il capo suo nel molle grembo.

Così il filo delle emozioni si piegò su quelle corde,

il suono della voce si ruppe precipitando in fondo

e fu raccolto dal pianto e dal rimorso .

Giunse il vento correndo amaro fino al mare

e il bosco serrò il cuor suo infranto

in dure lamine d'argento.

Rimase un sordo singulto in mezzo alla foresta

a rischiarare l'ombre e il cupo riposo delle fronde.



MARVELIUS

 

 
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