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Marvelius

Elrond lands :dove il mito e la fiaba, la realtà e la fantasia si incontrano al crocicchio del vento

 

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Il Destino Siamo Noi...

Post n°70 pubblicato il 16 Ottobre 2013 da Marvelius
 

 

 

"Il destino siamo noi …" pensò

guardandola negli occhi e lei abbassò lo sguardo

e quando lei cercò con coraggio lo sguardo suo

lui già non c’era più …

restava solo il suo come avvolto in una

maschera di pizzo e ombre.

 



 

Le aveva dato la mano per attraversare il filo

lungo del suo orizzonte  ma lei lo aveva lasciato

cadere oltre le stanze del suo fiume …

 
Senza rimpianto, senza emozione, col freddo

incedere dei suoi deserti
s’era mostrata  preda

di una paura senza patria …

 
Ma la paura non è forse figlia di se stessi?

Di un sentimento incerto e senza forza …

di una inconsapevole certezza di un vuoto

 palpitare.

 
Così s’era spento ciò che mai aveva arso,

s’era bagnata la miccia  prima ancora che una

scintilla scoccasse tra immagini fatue e

impalpabili e un campo coltivato a ortiche.

 
Vuote parole, scialbi sussurri e ore piene di sbadigli,

immensi silenzi, prove dettate dai propri errori e dai

dubbi di una fragile condizione di aridi sentimenti

che scolorano nelle scelte mancate …

 
E restano senza rimpianto, senza emozione col freddo

 incedere dei suoi deserti
… ma non’è l’inizio un

espressione anticipata di ciò che sarà?

Non da il sentire immediato già il senso di quel che è

 … e che non si vuol vedere trascinandosi nei vuoti

androni di una routine che riempie buchi e vuoti senza

il sale della passione?





Così volse i suoi occhi su di lui senza altro da chiedere

ne altro da dire, senza più nulla da dare accettando un destino

 che sempre aveva assecondato nell’attesa di un futuro

 da vivere giorno per giorno, senza fantasia e speranza,

come un morso insapore giorno per giorno fino alla fine,

così senza quell’illusione propria dei veri  amanti

lei sapeva, nella sua triste dimensione, che la fine

 sarebbe presto arrivata  …


Per lui tutto questo era stato un denso viaggio nel cuore

dell’estate, si era immerso nelle acque cristalline del suo

 vivere d’incanto, arrampicato sugli alberi alti della foresta

per scrutare lontano, oltre l’orizzonte maturo, oltre il delta

del loro fiume, e in quelle acque aveva nuotato

 immergendosi fino a toccare il fondo e risalendo respirare

 l’aria fresca del bosco. Aveva dato fondo alla sua anima

di librarsi in volo e planare sui greppi oltre le bianche

scogliere.

Ai suoi occhi aveva concesso le chiavi dei suoi

sogni e lasciato aperte le porte del  suo cuore  fino a

 riempirlo d’ogni gioia come un forziere stipato di tesori

nascosti nel fondo del mare. Ma quei tesori si era accorto

di quanto leggeri ora fossero e li lasciava cadere, tratti

dal suo scrigno, uno a uno nelle acque stagnanti di quel lago

abbandonato persino dai pesci …




Restavano gli occhi di lei su di lui mentre il sole si

inabissava  nelle acque che divampavano nella sua luce.

E lui che aveva già sconfinato oltre rise del destino e

delle effimere apparenze, sorrise dei dubbi e delle

paure della gente, ma di più ebbe indulgenza di quanta

poca profondità si circonda la moltitudine degli

insoddisfatti, di coloro che vivono volendo e non

volendo,  sempre tesi ad una scelta tra un paniere di

voglie, in bilico tra cosa fare e non fare, nascosti tra

le immagini distorte di se stessi, sicuri di non

rimpiangere nulla e alla fine rimpiangendo persino

se stessi …

 

MARVELIUS

 
Rispondi al commento:
Marvelius
Marvelius il 17/10/13 alle 22:01 via WEB
Beh mi avevi chiesto nell'altro post di aspettare un altro scritto e io l'ho fatto ...in effetti ho solo messo una musica il resto è venuto di conseguenza.
Il coraggio dici: si ci vuole coraggio nelle scelte ma il coraggio è figlio della passione e senza passione quel coraggio è solo stoltezza. Il coraggio è fratello del desiderio e senza desiderio rimane solo un vuoto compito di dovere null'altro.
Il coraggio ha per sorella la voglia e senza di essa cosa resta se non una prova fine a se stessa.
Il coraggio è figlio dell'amore che ne alimenta la forza e senza l'amore si spegne come una fiammella al primo alito di vento...
Passione e amore generano quel coraggio all'azione, frenano le rinunce, custodiscono il bene di fronte ad ogni altra merce, spingono all'unione e alla perseveranza, lo accompagnano alla voglia di restare e custodire e al desiderio che tutto avvolge...
Il cuore dici: il cuore comanda sopra la mente, sopra gli interessi, sopra le merci, sopra il prosaico divenire delle cose, ma il cuore ha bisogno di passione e desiderio, ha bisogno di credere e sentire che vi è amore e una voglia sconfinata che pone sulla bilancia delle cose terrene cio che sa di eterno su cio che sa di passeggero, solo in quel caso il cuore opera una scelta se è saldo e fermo nel suo sentire.
Dici che la donna di questo scritto appare fragile , timida , paurosa?
No Dany qui non appare nulla di questo semmai sfuma nell'incapacita di amare, nelll'indifferenza celata dai sussurri e manifestata dagli sbadigli, dai silenzi, dal non avere l'ombra di un rimpianto, dal ribadire le propie scelte come scelte sempre decise con senziente convinzione, nel non riconoscere l'errore e di non correre ai ripari perche nulla resta del passato se non un gioco a cui si è prestati....
Ma condivido cio che dici, che una donna così puo solo essere pericolosa per se stessa , per il suo cuore, per la sua difficolta a scegliere la via del cuore su quella fredda, e prima o poi insignificante, dell'interesse.
Certamente è un fallimento a due, ma non'è una legge eterna di quei due, nulla toglie infatti che entrambi abbiano altre storie su cui edificare il proprio destino e che sia un destino d'amore per entrambi con altre vite...ma qui è questa storia che racconto non le loro prossime storie ,nè le loro storie passate.
Quanto a lui...i tesori di cui si accorge ora di quanto poco fossero brillanti e preziosi sono i momenti che lui ha condiviso con lei, ma che sin dall'inizio gli parevano sbiaditi e leggeri, ma nelle storie monche dove la passione non scatta all'unisono, nelle storie che vedono uno dei due lasciarsi prendere e l'altro seguire in lontananza solo per tappare buchi e vuoti o solo per giocare e passare del tempo o ancora per rimarginare vecchie ferite mai chiuse e speranze tenute in vita da un ritorno possibile, in queste storie dicevo colui che è preso dall'altro tende ad aspettare , a sopportare, a giustificare ...
Alla fine però arriva il momento della consapevolezza, almeno per chi forte del suo carattere e del bene per se stesso volge in altre direzioni la sua vita lasciandosi alle spalle con un sorriso l'indifferenza e il vuoto distacco di un amore fasullo...perche cara Dany chi vive come quel personaggio da tutto ma tutto alla fine si riprende e porta via con se i valori e il proprio granitico bagaglio di certezze...
Chi invece vive in bilico tra le scelte e soppesa le cose col metro della sola ragione egoistica abbandonando tutto il resto vive a metà o non vive mai veramente...
Ben mi hai fatto fare un altro post il numero 71 ma non mi vale nella conta uffff eh eh eh ....
un bacio al fiordaliso ...Marvelius
 
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